Giovanni Fioriti Editore s.r.l. via Archimede 179, 00197 Roma tel. 068072063 - fax 0686703720. E-Mail [email protected] – www.fioriti.it www.clinicalneuropsychiatry.org res ipsa loquitur Psichiatria: diretta da Alfonso Troisi EMDR e dissociazione: l'approccio progressivo di Anabel González e Dolores Mosquera Utilizzare la terapia EMDR solo per la rielaborazione dei traumi rappresenta l’approccio tradizionale ed è un intervento potente, ma l’EMDR ha molto di più da offrire. Questo libro si propone di espandere l’applicazione delle procedure EMDR evitando di ridurne l'applicazione solo a situazioni cliniche con pazienti in grado di installare il posto sicuro, di mettere in campo le proprie risorse e che hanno una buona regolazione emozionale e un sufficiente sostegno sociale. L'approccio progressivo descritto da Anabel González e Dolores Mosquera offre strumenti operativi per utilizzare l'EMDR anche con pazienti dissociativi, con aspetti traumatici complessi e che non sono in possesso dei requisiti precedentemente elencati: una novità che molti terapeuti attendevano da tempo. Indice Presentazione dell’edizione italiana Antonio Onofri e Giovanni Tagliavini XIII Prefazione all’edizione inglese Isabel Fernandez XV Capitolo 1 Introduzione Anabel González e Dolores Mosquera 1 Vengono descritte difficoltà frequenti nel lavoro con l’EMDR nei casi di trauma complesso e di disturbi dissociativi: per superare tali difficoltà introduciamo modificazioni e procedure alternative, che saranno descritte più in dettaglio nei capitoli seguenti. Questa introduzione stabilisce il tono generale del volume: dalle situazioni cliniche, al modello teorico, per arrivare a proposte basate sulla pratica terapeutica. Fase 1: Raccolta della storia del paziente (anamnesi) Fase 2: Preparazione Fasi 3-7 Fase 8: Rivalutazione Sommario Capitolo 2 L’A-B-C del trauma grave Anabel González e Dolores Mosquera 2 3 6 8 9 11 In questo capitolo vengono spiegati concetti e termini necessari per comprendere le proposte degli autori. Trauma semplice e trauma complesso I disturbi dissociativi Fasi del trattamento La dissociazione strutturale è sinonimo di disturbi dissociativi? Parti dissociative nei disturbi dissociativi e parti dissociative nella dissociazione strutturale e negli stati dell’Io Parte apparentemente normale (ANP) e parte emozionale (EP) della personalità Sistemi di azione Dissociazione strutturale primaria, secondaria e terziaria Fobie dissociative L’integrazione nella teoria della dissociazione strutturale della personalità Sistema interno Switch Attaccamento disfunzionale Regolazione emozionale e finestra di tolleranza Capitolo 3 Modello AIP e dissociazione strutturale: una prospettiva per ampliare la cornice concettuale Anabel González, Dolores Mosquera, Andrew M. Leeds, Jim Knipe e Roger Solomon 11 12 13 13 13 14 15 16 17 18 18 18 19 21 22 Viene analizzato il modello teorico dell’EMDR (AIP, o Modello di elaborazione adattiva dell’informazione), integrandolo con importanti concetti legati alla traumatizzazione grave e precoce, alla teoria dell’attaccamento e a recenti scoperte della neurobiologia dello sviluppo, al fine di fornire un modello esauriente che guidi la concettualizzazione EMDR del caso clinico in situazioni di dissociazione strutturale. Livelli di funzionamento mentale nella traumatizzazione grave Frammentazione e informazioni immagazzinate disfunzionalmente (o DSI, Disfunctionally Stored Information): le DSI sono più che ricordi Attaccamento insicuro e DSI Sommario Capitolo 4 Il linguaggio dissociativo Dolores Mosquera, Anabel González e Natalia Seijo 23 30 42 46 48 Il trattamento dei pazienti gravemente traumatizzati va oltre l’utilizzo di protocolli e procedure. Il terapeuta ha necessità di combinare varie capacità insieme a sintonizzazione e visione mentale (mindsight), considerando la comunicazione indiretta e non verbale, l’ambivalenza del paziente e molti altri aspetti che gli autori hanno chiamato “il linguaggio dissociativo”. Perché è così importante capire il linguaggio dissociativo? Linguaggio dissociativo e fase 1 Linguaggio dissociativo e fase 2 Il posto al sicuro: tradurre “stabilizzazione” e “sicurezza” Installazione delle risorse Aspetti relazionali Fasi 3-7 e dissociazione strutturale Quando non elaborare Quando elaborare Fase 8 Caratteristiche del linguaggio dissociativo Comunicazione indiretta L’importanza del “non detto” (non-realizzazione) Un mondo di opposti: l’ambiente traumatico è ambivalente e contraddittorio Polisemia: la presenza di significati multipli Comunicazione interna Il corpo è un elemento chiave nel linguaggio dissociativo Interventi Come utilizzare l’EMDR con pazienti che non sono consapevoli del trauma Capitolo 5 Migliorare le funzioni mentali superiori: oltre l’installazione delle risorse Anabel González, Dolores Mosquera e Andrew M. Leeds 49 52 54 54 54 55 55 55 55 56 56 57 58 59 60 60 61 62 63 66 Rafforzare il paziente è un obiettivo fondamentale nella cura della dissociazione strutturale. Alcuni approcci sottolineano la necessità di lavorare con il sistema interno delle parti dissociative, ma questo non è l’unico aspetto che dovrebbe essere considerato per una terapia efficace con questo gruppo di pazienti. Alcuni autori hanno dato importanza al miglioramento di varie funzioni mentali di livello superiore come la mentalizzazione, i processi metacognitivi, la mindfulness ecc. Descriviamo in questo capitolo la rilevanza di queste componenti per la terapia EMDR. Installazione delle risorse EMDR e funzioni mentali di ordine superiore Una prospettiva evolutiva Un approccio progressivo dall’installazione alla elaborazione: gli interventi integrativi costanti (constant interweaves) Processi mentali di ordine superiore che devono venire sviluppati Mentalizzazione Mindfulness “Meta”-interventi Differenziazione Presentificazione e personificazione: realizzazione Il Sé adulto Il Sé adulto come via per riparare l’attaccamento Responsabilizzare il paziente 67 68 74 75 76 77 79 85 87 89 89 91 91 Lavorare su modelli sani di cura di sé Rinforzare l’integrazione Sommario Capitolo 6 Introdurre modalità sane per la cura di sé Anabel González, Dolores Mosquera, Jim Knipe e Andrew M. Leeds 92 93 97 98 Terapia è avere cura. Il paziente può arrivare nel nostro ambulatorio senza una chiara motivazione a stare meglio o a imparare a prendersi cura di sé. Un ambiente precoce trascurante o traumatizzante influenza la capacità di cura di sé della persona. Gli autori propongono un’esplorazione e un lavoro sui pattern di cura di sé come parte della fase preparatoria della terapia con EMDR. Il concetto di modello sano di cura di sé Elementi di un modello sano di cura di sé Guardare se stessi con “il miglior sguardo possibile” Guardare se stessi con “occhi realistici” Riconoscere e validare i propri bisogni Proteggersi in modo adeguato: impostare confini e comprenderne la necessità Raggiungere l’equilibrio tra i nostri bisogni e i bisogni degli altri Esplorare i modelli di cura di sé Cura fisica di sé Riconoscere e rispondere ai propri bisogni Una visione realistica di sé Comportamenti autolesivi/Proteggere se stessi Tollerare e assimilare le emozioni positive interpersonali e il riconoscimento dagli altri Impegnarsi in attività o relazioni positive Essere in grado di chiedere aiuto e di accettarlo Accudimento ipertrofico Confini e limiti adeguati Interventi Interventi psicoeducazionali Lavorare col bambino interiore Lavorare con le parti e la cura di sé La cura di sé come forma di auto-regolazione emozionale Il protocollo di cura del bambino Tollerare le emozioni positive Installare l’equilibrio Includere nel piano terapeutico i ricordi di modelli disfunzionali di cura di sé Sommario Capitolo 7 Lavorare verso l’integrazione: co-consapevolezza e connessione 106 106 106 106 107 107 107 108 108 110 111 112 113 114 115 115 116 117 117 118 124 126 126 129 129 130 136 Anabel González, Sandra Baita e Dolores Mosquera 137 L’attenzione duale non è facilmente raggiungibile in caso di dissociazione strutturale. Gli autori propongono varie procedure per migliorare l’attenzione duale o co-consapevolezza, valutandole come parte di un costante viaggio verso l’integrazione sana della personalità. Co-consapevolezza Co-consapevolezza nella terapia EMDR Tecniche di facilitazione della co-consapevolezza Sperimentare insieme stimoli neutri nel mondo esterno Condivisione delle informazioni adattive all’interno del sistema Agire insieme nel mondo esterno Co-consapevolezza nel lavoro sul trauma Migliorare la connessione Il protocollo del film integrativo Lavoro post-integrazione Sommario Capitolo 8 Superare le fobie dissociative Anabel González e Dolores Mosquera 138 138 139 142 144 147 150 150 156 156 159 161 Il concetto di fobie dissociative deriva dalla teoria della dissociazione strutturale della personalità (TDSP). Offre al terapeuta EMDR una mappa completa per pianificare la terapia con i pazienti dissociativi. In questo capitolo, le fobie dissociative vengono trattate dagli autori come strati differenti per avvicinarsi progressivamente ai ricordi traumatici, allo scopo di accedere ad essi e di elaborarli in modo sicuro ed efficace. Mantenimento della dissociazione strutturale: le fobie dissociative Fobie dissociative Componenti attive nell’EMDR ed elaborazione degli elementi disfunzionali Procedura di elaborazione delle fobie Fobia per parti dissociative La fobia dell’attaccamento al terapeuta Fobia dell’attaccamento Fobia dei ricordi traumatici Fobie del cambiamento, dell’intimità e della vita normale Sommario Capitolo 9 Lavorare sui blocchi e sulle situazioni di stallo Dolores Mosquera, Anabel González e Andrew M. Leeds 163 165 166 169 169 175 178 180 181 183 184 A volte, la dissociazione si presenta mediante immagini sfocate, con target poco chiari e difficili da identificare. Questa situazione non implica che sia necessario attendere anni prima che il paziente sia pronto a iniziare l’elaborazione standard dei traumi con EMDR. Come parte dell’approccio progressivo proposto dagli autori, viene illustrata una modalità dinamica di elaborare situazioni aspecifiche di blocco e stallo terapeutico. Efficacia mentale Elaborazione dei blocchi aspecifici 186 188 Quando utilizzare questa procedura Un caso clinico Sommario Capitolo 10 Lavorare sui problemi della relazione terapeutica con l’EMDR Dolores Mosquera, Anabel González e Andrew M. Leeds 190 191 211 212 Molte sono le sfide che emergono quando cerchiamo di sviluppare una relazione terapeutica con persone gravemente traumatizzate: queste difficoltà sono spesso collegate a relazioni invischiate presenti negli scenari precoci di trascuratezza e traumatizzazione. Descriviamo in questo capitolo (con vignette cliniche) come identificare e collegare varie situazioni relazionali, sottolineando “dove il paziente le ha imparate”. Situazioni relazionali frequenti e ruoli reciproci nella terapia Bambino indifeso/Salvatore onnipotente idealizzato Bambino bisognoso/Caregiver perfetto La situazione opposta: il paziente che si occupa del terapeuta Sottomissione/Dominazione Vittimizzazione/Aggressione Seduttore/Sedotto Non mi rendo conto di aver vissuto quel trauma/Rivivo il trauma Avere il controllo/Essere fuori controllo Mantenere la speranza/Disperazione senza speranza Colpa estrema/Irresponsabilità o attribuzione della colpa ad altri Interventi Sommario 215 215 217 236 238 239 Capitolo 11 Lavorare sull’ambivalenza, le difese e la motivazione alla terapia Dolores Mosquera, Anabel González e Andrew M. Leeds 241 220 222 224 227 229 232 234 La motivazione alla terapia non può essere una pre-condizione per lavorare con pazienti con trauma complesso. Se operiamo in questo modo, rischiamo di lasciare da parte le persone più danneggiate, che non credono di meritarsi di stare meglio, che si biasimano per essere stati abusati o che presentano serie difficoltà nella cura di sé. L’ambivalenza, le difese e la mancanza di motivazione sono sintomi di traumatizzazione precoce. Gli autori presentano alcune proposte per la gestione di questi problemi. Sistemi di azione pro-attivi: atteggiamenti difensivi Sistemi di azione reattivi: la resistenza passiva Lavorare sulla motivazione La motivazione nelle differenti fasi del processo terapeutico La fase iniziale La fase intermedia La fase dell’elaborazione del trauma Fasi successive della terapia Un contratto terapeutico con il paziente dissociativo: negoziare con una parte ostile 242 245 249 252 252 253 253 253 257 Sommario Capitolo 12 Elaborazione del trauma e dissociazione strutturale Anabel González, Dolores Mosquera e Janina Fisher 264 265 L’elaborazione del trauma è un aspetto cruciale nella terapia EMDR dei disturbi traumatici complessi, ma le procedure standard necessitano di molti adattamenti. Allontanandosi da una prospettiva tutto-o-niente (nella quale l’elaborazione del trauma rappresenta uno specifico e isolato stadio della terapia), gli autori propongono una introduzione progressiva dell’elaborazione traumatica, che costituisce il nucleo fondamentale dell’approccio progressivo presentato in questo volume. Elaborare gli elementi periferici: la strategia della punta del dito (SPDT) Passi da applicare nella strategia della punta del dito (SPDT) 270 Come elaborare il trauma nella dissociazione strutturale 280 Un approccio graduale 280 Direttività 281 Frazionamento 282 Sintesi 291 Sommario 292 Capitolo 13 La procedura del luogo d’incontro per la terapia EMDR Anabel González, Dolores Mosquera e Roger Solomon 268 293 Il luogo d’incontro offre una fondamentale opportunità di unione delle varie procedure proposte in questo libro. Mediante questo particolare modo di lavorare a partire dal luogo d’incontro, possono venire installati modelli sani di cura di sé, le funzioni mentali di ordine superiore migliorano, è possibile elaborare fobie dissociative e blocchi e molte altre procedure possono venire incluse. L’idea di partire dal luogo d’incontro introduce una prospettiva integrativa per lavorare con il sistema interno. Il tavolo dissociativo La procedura del luogo d’incontro: una tecnica del tavolo dissociativo modificato per lavorare con l’EMDR nella dissociazione strutturale Stimolazione bilaterale nel luogo d’incontro Creazione del luogo d’incontro Il lavoro con il sé adulto La promozione di pattern sani di cura di sé Orientamento temporale (presentificazione): “Il pericolo dell’infanzia è passato” La strategia dello schermo Il luogo d’incontro come procedura per aumentare la comunicazione, la collaborazione e la capacità integrativa (metacognitiva) Variazioni del luogo d’incontro Sommario Appendice 1 Questionario dei problemi relazionali (RPQ) 293 294 295 295 296 298 301 302 305 310 312 Dolores Mosquera, Anabel González e Andrew M. Leeds 313 Appendice 2 SMCS – Scala sui modelli di cura di sé (Self-Care Mini) Anabel González e Dolores Mosquera 317 Bibliografia 319 Copertina di Tiziano Zuliani prezzo: € 30,00 ISBN: 978-88-98991-15-0 [email protected] www.fioriti.it