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Question 1
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
Il metodo sperimentale e l’analisi statistica sono:
Scegliere una risposta.
a. metodologicamente in antitesi
b. metodologicamente compatibili
c. metodologicamente opposti
d. metodologicamente incompatibili
Question 2
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
In questo contesto il contrario di “classe omogenea” è:
Scegliere una risposta.
a. classe sconessa
b. classe differente
c. classe incoerente
d. classe eterogenea
Question 3
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
La variabilità naturale, cioè le differenze graduali tra individui appartenenti a uno stesso
gruppo, è stata punto di riferimento interpretativo per:
Scegliere una risposta.
a. Galilei
b. Darwin
c. Linneo
d. Gauss
Question 4
Punti: --/1
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
Il metodo sperimentale galileiano prevede uno dei seguenti passaggi:
Scegliere una risposta.
a. analisi qualitativa del fenomeneno
b. dimostrazione matematica
c. dare luogo ad un modello
d. riproduzione della realtà
Question 5
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
Provando e riprovando potrebbe essere il motto di:
Scegliere una risposta.
a. Platone
b. Darwin
c. Einstein
d. Galilei
Question 6
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
In questo contesto il concetto di “nome comune” corrisponde:
Scegliere una risposta.
a. classe formata da una sola entità
b. classe con entità in parte simili e in parte diverse
c. classe di entità con le stesse proprietà
d. classe di entità con caratteristiche diverse
Question 7
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
Credere che “le specie animali e vegetali siano state create così quali sono oggi” corrisponde al
concetto:
Scegliere una risposta.
a. fissista
b. esistenzialista
c. materialista
d. relativista
Question 8
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
In senso filosofico l’idea platonica definisce un sostantivo come:
Scegliere una risposta.
a. classe con entità uguali
b. classe con entità disomogenee
c. classe con entità uguali solo per certi aspetti
d. classe con entità tutte diverse
Question 9
Il principio di classificazione e il dato statistico
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzate da proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano esclusi (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intelligendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
In questo contesto il concetto di “classificare” corrisponde a:
Scegliere una risposta.
a. valutare secondo il merito
b. raggruppare oggetti in classi secondo caratteristiche comuni
c. pubblicare una classifica
d. piazzarsi in una classifica
Question 10
Nascita della statistica - 2
Ogni linguaggio, anche il linguaggio ordinario, ha fondamento classificatorio. Nel nome comune si
concreta il principio di identità che riunisce in un’unica classe entità (oggetti o soggetti)
caratterizzati proprietà comuni. Secondo l’”idea platonica”, ogni sostantivo definisce una classe
omogenea di cose convenzionalmente ritenute uguali (principio di somiglianza relativa) e nel
contempo distingue la classe di tutti gli oggetti che ne restano escluse (classificazione per opposti,
principio di negazione).
In questo senso, il processo classificatorio sviluppa ed estende i canoni epistemologici del metodo
sperimentale classico. L’esperimento galileiano, infatti, non vuole riprodurre la realtà, vuole invece
ricreare un fenomeno liberandolo di tutto ciò che ne fa un accadimento unico e irripetibile, così da
dar luogo a un fenomeno tipo, un modello storico idealizzato per astrazione (…).
L’analisi statistica persegue il medesimo intento e cerca modelli interpretativi del reale – leggi
statistiche – attraverso metodi e tecniche che rappresentano comunque astrazioni. Pertanto, tra
metodo sperimentale galileiano e analisi statistica non sussiste antitesi metodologica.
(…)
Un paradigma (classificatorio) emblematico: la sistematica delle forme viventi proposta da Linneo
nel Sistema naturae (1759). Mentre Linneo, creazionista e fissista, aveva osservato le regolarità,
Darwin avrebbe guardato la variabilità: entrambi hanno seguito rigorosamente – e
inconsapevolmente – un modus intellegendi statistico per arrivare a formulare grandiose teorie
scientifiche interpretative del mondo vivente.
Fonte:
I. Scardovi, Appunti di Statistica-1, 1980
L'analisi statistica:
Scegliere una risposta.
a. definisce modelli interpretativi del reale
b. nega la possibilità di astrazione
c. promulga leggi
d. consiste soltanto nel produrre tabelle
Question 11
Un gruppo di quattro amiche si ritrova al ristorante. Diana è abruzzese, mentre Ester non è
molisana. Franca non è pugliese, Gloria non è né pugliese né calabrese. Chi è la calabrese?
Scegliere una risposta.
a. Ester
b. Gloria
c. Franca
d. Manca un dato
Question 12
Un gatto vale come 4 topi, un coniglio vale 3 criceti e un criceto vale come 2 topi. Quale delle
seguenti affermazioni è corretta?
Scegliere una risposta.
a. Un gatto e un coniglio valgono 8 topi
b. Il gatto vale più del coniglio
c. Un coniglio vale due topi
d. Due gatti valgono 4 criceti
Question 13
Quattro amici hanno acquistato un’automobile. Lino ha la Maserati, né Mario né Nando hanno la
Ferrari, né Mario né Osvaldo hanno una Porsche. Chi si è comprato la Jaguar?
Scegliere una risposta.
a. Osvaldo
b. Nando
c. Mario
d. Nando oppure Osvaldo
Question 14
Se si lanciano due dadi equilibrati e con 6 facce, è più probabile ottenere la somma
Scegliere una risposta.
a. 6
b. 5
c. 4
d. 7
Question 15
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 16
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 17
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 18
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 19
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 20
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 21
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 22
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 23
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 24
Scegliere una risposta.
a
b
c
d
Question 25
Scegliere una risposta.
a
b
c
d