O R LY AEROPORTI & COLLEGAMENTI LA METROPOLITANA DI ORLY Il secondo scalo della capitale francese si presenta come un esempio di aeroporto collegato al centro urbano mediante una linea metropolitana, anche se con i limiti di un percorso indiretto, che richiede l’interscambio con la ferrovia metropolitana parigina ENZO PORCU Con i suoi oltre 25 milioni di passeggeri annui lo scalo parigino di Orly, figlio minore dello Charles De Gaulle di Roissy, rappresenta da solo il quinto aeroporto europeo per traffico passeggeri. Eppure, per quanto riguarda i collegamenti del trasporto pubblico con la capitale francese è stato, fino a pochi anni fa è stato decisamente più penalizzato rispetto al fratello maggiore: se là giungevano regolarmente i treni della rete ferroviaria veloce di Parigi (Rer), qui la ferrovia si fermava a quasi dieci chilometri di distanza; se là si pianificava e realizzava una stazione delle linee ad alta velocità, qui il progetto la circonvallazione sud del Tgv sfiorava l’area aeroportuale senza però entrarci. Ciò nonostante questo “piccolo” scalo ha mantenuto un deciso trend di crescita che lo ha portato nel 1993 a superare appunto la soglia di 25 milioni di passeggeri annui. Per farvi fronte, sul finire del decennio scorso e nei primi anni novanta l’aerostazione è stata oggetto di una serie di interventi di adeguamento che hanno avuto il loro culmine con la realizzazione di una linea metropolitana - basata sul sistema innovativo “Val” (Véhicule Automatique Lèger) di metropolitana leggera automatizzata, prodotto dalla Matra - che dalla porta dei diversi terminal conduce alla stazione Antony della linea B della Rer, che a sua volta attraversa l’area parigina da nord a sud. Complessivamente l’aerostazione si articola in due corpi distinti: Orly sud e Orly ovest; il primo è stato costruito all’inizio degli anni Sessanta; il secondo lo ha seguito dieci anni dopo. Gli interventi di adeguamento effettuati nell’ultimo decennio non ne hanno sostanzialmente modificato la struttura, ma piuttosto si sono indirizzati verso una sua migliore distribuzione interna, cercando da un lato di semplificare i percorsi, migliorandone in particolare la percezione attraverso un revisione complessiva della segnaletica; dall’altro, intervenendo soprattutto su alcune strutture interne, per creare così spazi più ampi, da destinare a sale vip e centri affari. Orly sud si presenta oggi come un’aerostazione nella quale le due funzioni di arrivo e partenza sono nettamente divise da uno spazio di circa 300 metri, per permettere una migliore integrazione architettonica dell’edificio con il paesaggio. Con la nuova sistemazione inoltre sono stati resi disponibili spazi più ampi, grazie anche al cambiamento nell’allineamento delle facciate, spostate verso l’esterno per meglio integrarsi alla nuova linea di metropolitana, che qui corre in parallelo al terminal ed effettua due fermate distinte, realizzate in corrispondenza dell’area delle partenze e di quella degli arrivi. Il complesso di Orly ovest, messo in servizio nel 1971, è stato costruito perpendicolarmente al vecchio edificio, in posizione più staccata, sul lato occidentale (Orly ovest, appunto) dell’area aeroportuale, in uno spazio delimitato da un complesso anello viario. L’edificio, composto da due hall unite da un corpo centrale, si articola su due livelli, che a loro volta identificano due specifiche destinazioni funzionali: il primo piano è destinato alle operazioni di imbarco e sbarco; il piano terra è adibito alla consegna dei bagagli e ai servizi. Oltre agli edifici gli altri interventi di ampliamento e adeguamento dell’area aeroportuale hanno interessato l’insieme delle infrastrutture di servizio e di collegamento, a partire dal riassetto dei percorsi e della viabilità, con un più adeguato sistema di circolazione. È Veduta dell’aeroporto di Orly con, in primo piano, il viadotto della metropolitana che lo collega alla città. KINEO 6 1995 21 O R LY AEROPORTI & COLLEGAMENTI stato effettuata una decisa estensione dei parcheggi, che ha portato a un sostanziale raddoppio della capacità; è stata realizzata una stazione per gli autobus davanti a Orly sud; infine, come già segnalato, nell’ottobre 1991 è stata messa in opera di una linea metropolitana, articolata sul sistema Val di Matra, che collega direttamente i due terminal con la stazione Rer di Antony, e da qui all’aeroporto Charles De Gaulle, passando per il centro di Parigi. La costruzione della metropolitana segna di fatto il completamento di questa fase di riassetto del complesso aeroportuale e in un certo senso ne riassume i termini: tanti sforzi per seguire ed adeguarsi a uno sviluppo costante, ma spesso segnati da continue difficoltà (notizie recenti vogliono che a Orly sia posto un tetto massimo di passeggeri, inferiore ai 20 milioni l’anno, ndr). La scelta del sistema e del tipo di collegamento sono stati oggetto lungo e travagliato dibattito: una soluzione ferroviaria tradizionale o nuovi sistemi? Il Val è stato privilegiato per livello di servizio e risparmio di tempo nella realizzazione, in quanto ha treni e strutture di minori dimensioni rispetto a una metropolitana Pianta e veduta della linea fra l’aeroporto e la stazione Rer di Antony. In alto, schema del sistema dell’alta velocità e degli KINEO 6 1995 22 aeroporti dell’area di Parigi, pianta della rete Rer con i tempi da Orly e sezione tipo di una galleria del sistema Val. O R LY AEROPORTI & COLLEGAMENTI tradizionale. I convogli, elettrici e completamente automatizzati - senza cioé conducente a bordo ma gestiti da un sistema centrale di controllo (vedi più avanti in questo numero, ndr) - viaggiano prevalentemente in viadotto o a raso (4,5 chilometri sui 7,2 complessivi della linea), e sopperiscono alla loro dimensione ridotta con frequenze elevate, sincronizzabili sia con i treni Rer che con il flusso di passeggeri da e verso l’aeroporto: l’automatismo integrale permette infatti di verificare le esigenze e di aumentare (o diminuire) in pochi minuti i mezzi sulla linea. Le stazioni di scalo sono quattro; una in concomitanza della zona arrivi e una della zona partenze nell’aerostazione Orly sud, una terza si inserisce direttamente nell’edificio ovest mentre la quarta è la stazione di interscambio con la Rer ad Antony. Per tutte i percorsi pedonali sono ridotti al minimo, il più lungo dei quali - 16 metri - è alla stazione Antony, dove il Val si attesta parallelamente ai binari della Rer. Nei suoi primi anni di esercizio la linea metropolitana ha mostrato la sua validità dal punto di vista tecnico, specie per l’affidabilità generale e per la flessibilità e l’adeguatezza rispetto alla domanda, dati questi con- Planimetria generale dell’aerostazione con la linea e le fermate della metropolitana. KINEO 6 1995 23 In alto, vista di una delle navette e sezioni tipo della linea in galleria quadrata, a raso e su viadotto inclinato. AEROPORTI & COLLEGAMENTI O R LY fermati del resto anche nell’altra, e decisamente più estesa applicazione del sistema Val, cioé la metropolitana di Lille. Meno buoni sono invece i risultati in termini di utenza: come dichiara lo stesso costruttore, l’utilizzo della linea da parte di 5-6 mila passeggeri al giorno è decisamente poco rispetto ai 10-12 mila previsti a regime. Le cause sembrano essere molteplici; come afferma la Matra “oltre ai limiti intrinseci dei collegamenti ad uso esclusivo di un aeroporto, pesano la forte competitività dei taxi (che costa in media solo due volte la tariffa Val + Rer), l’insufficiente azione promozionale e la permanenza di altri quattro servizi pubblici di collegamento con l’aeroporto”. Di conseguenza, se gli introiti derivati dal traffico sono adeguati per coprire i costi di gestione, non lo sono per rimborsare l’investimento, che qui è stato fatto, ambizziosamente, da alcuni soggetti privati, che proprio dalla realizzazione di questa linea di metropolitana avevano individuato l’occasione per dare corso anche in Francia a una via privata al finanziamento di opere di trasporto pubblico. Quindi, visti i risultati, non è stato possibile mantenere la fisionomia originale di iniziativa rigorosamente a capitale privato: dall’inizio del 1993 la linea è stata ceduta alla Ratp, l’ente pubblico che realizza e gestisce la rete della metropolitana di Parigi. Sezione trasversale e schema generale dei collegamenti nella stazione di interscambio di Antony. KINEO 6 1995 Veduta aerea della stazione nel terminal ovest. 24 O R LY In alto, sezione trasversale D-D della stazione dell’Orlyval al terminal ovest. KINEO 6 1995 25 AEROPORTI & COLLEGAMENTI Pianta e fianco est della stazione e, sopra, schema planimetrico dei due livelli del terminal ovest. O R LY AEROPORTI & COLLEGAMENTI In alto, particolare di una stazione e planime tria generale della linea nel terminal sud. KINEO 6 1995 26 Pianta e sezione della stazione dell’area partenze nel terminal sud. O R LY IL SISTEMA DI NAVETTE Spaccato, pianta e prospetto del Val 206 della Matra. Sotto, particolari dei veicoli in attività a Orly. Il Val - in esercizio dal 1983 a Lille - è una metropolitana leggera su gomma ad automatismo integrale, cioé senza personale a bordo dei treni e nelle stazioni, gestito da un unico posto di controllo centrale. Il carrello di ogni vettura, parte centrale del sistema, è costituito da due assi orientabili, su pneumatici, ciascuno dei quali guidato da 4 ruotine orizzontali, anch’esse con pneumatici, che si appoggiano su due barre laterali di guida. La via di corsa comprende due piste di rotolamento, in calcestruzzo o acciaio, e due barre laterali metalliche di guida, utilizzate anche per l’alimentazione dei due motori a corrente continua di cui è dotata ogni vettura (uno per asse). KINEO 6 1995 27 AEROPORTI & COLLEGAMENTI