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Roma
STIAMO SCIOPERANDO (ANCHE) PER VOI CITTADINI
perché Roma è ormai una città ostaggio del suo trasporto pubblico
SOLTANTO PROMESSE CHE NON SARNNO MANTENUTE
Niente linea D della metropolitana per Roma Capitale, a causa dell’aumento dei
costi. Di conseguenza le imprese private che avevano partecipato all'appalto
potranno chiedere al Comune 10 milioni di euro di risarcimento, in un momento in
cui il Campidoglio non ha più soldi per completare il prolungamento della linea B1 e
B da Rebibbia a Casal Monastero e per la tratta T3 (San Giovanni-Colosseo) di
Metro C.
Progetti che rischiano di restare cantieri vuoti, ferite aperte nel tessuto urbano della
nostra città in piena crisi. E lavoratori senza più lavoro. E cittadini senza le grandi
opere infrastrutturali promesse. Con un trasporto pubblico allo sbando e disagi che
si sommano ad altri disagi.
Forse anche il nostro corteo potrebbe rappresentare un disagio, passando sotto le
vostre case, lungo le strade che percorrete ogni mattina. Non vi chiediamo
sostegno, comprensione o appoggio, ma indignazione per i disagi ben più gravi che
un blocco dei cantieri della metropolitana comporterebbe per la mobilità e
l’occupazione cittadine.
Sono a rischio 1200 posti di lavoro, che potrebbero colpire anche le vostre famiglie.
Eppure ci si ostina nella progettazione di nuovi collegamenti della metropolitana,
mentre mancano addirittura i fondi per la manutenzione della Metro A.
Bisogna invece terminare i lavori per la costruzione delle nuove linee di trasporto
metropolitano, dirottare su questi cantieri le risorse disponibili per completare le
opere e restituire ai cittadini i loro quartieri, le loro strade, la loro libertà di
movimento.
In fondo, vogliamo solamente difendere il nostro posto di lavoro
e il diritto di vivere una città a mobilità sostenibile.