PIL pro capite e occupazione

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L’area metropolitana di Roma
Capitale
Funzioni, risorse, vincoli e opportunità
per una nuova strategia di sviluppo
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La concorrenza tra aree metropolitane
•
Riguarda un insieme crescente di attività;
•
è sempre più “globalizzata”;
•
le altre aree metropolitane europee hanno cominciato prima di noi a ragionare in
termini di “capacità competitiva”;
•
Aeroporti, ferrovie, metropolitane, trasporto urbano su gomma, poli fieristici, beni
artistico-culturali sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a definire la
“capacità competitiva” di un’area metropolitana;
•
la concorrenza richiede alle istituzioni pubbliche di accrescere e migliorare il
capitale sociale che deve essere necessariamente pianificato su un’area vasta;
•
gli elementi che compongono il capitale sociale devono essere progettati in modo
da garantire la loro mutua coerenza.
La competitività di un’area metropolitana è legata ad
alcune pre-condizioni, funzionali a sostenere la
crescita del territorio e a migliorarne la qualità della
vita:
• La struttura istituzionale e le sue funzioni in relazione alla
realtà socio-economica del territorio;
• La qualità del funzionamento delle istituzioni;
• Le risorse disponibili e il loro impiego in relazione alle
funzioni da svolgere.
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L’esperienza romana degli ultimi anni
Il miglioramento competitivo del nostro territorio è
stato favorito anche da:
• nuovo ruolo di governance di Comune e Provincia;
• vincoli di bilancio meno stringenti di oggi;
• ricorso all’indebitamento (Regione e Comune di Roma).
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Oggi: il vincolo delle risorse diventa più stringente …
 riduzione dei trasferimenti (manovra maggio 2010);
 forte calo delle entrate tributarie (soprattutto quelle
cicliche);
 ritardi pagamenti da Regione;
 Patti di stabilità sempre più “severi”;
 vincoli legislativi addizionali (art. 9 D.L. 78/09; D.L 78/10,
con attenzione all’art. 8 per effetti sulle infrastrutture);
 necessità di ridurre l’indebitamento.
… mentre imprese e famiglie necessitano di maggior
sostegno …
• Nel 2009 PIL pro capite diminuisce a Roma dell’1,7% rispetto al
2008; è inferiore alla media nazionale (-3,9) ma non inverte la
tendenza negativa dell’anno precedente (Tagliacarne, 2010).
• Il tasso di occupazione 2009 è 61,8 (- 0,8 punti rispetto al 2008); è
di oltre 4 punti superiore al dato nazionale (57,5).
• Il tasso di attività 2009 è stabile (67,4%), mentre la media
nazionale è in diminuzione (62,4% rispetto al 63% del 2008).
• Il tasso di disoccupazione aumenta dal 7,0% del 2008 all’8,1% del
2009; superando di 0,2 punti il dato nazionale.
Roma rimane un territorio che resiste alla crisi meglio dell’Italia,
tuttavia, i redditi delle famiglie diminuiscono e i problemi nel
mercato del lavoro aumentano
… anche per le difficoltà nei rapporti con l’estero, il minor
peso dell’industria (innovativa) e il calo del turismo
•
Nel 2009 l’export diminuisce del 21,4% rispetto al 2008, più che nella media nazionale (20,7%). Anche le importazioni diminuiscono (-7,4%), ma molto meno che a livello nazionale
(-22,0%).
•
Il settore Metalmeccanico/elettronica rappresenta il 33,7% del totale, contro il 49,3%
dell’Italia.
•
Nell’insieme delle strutture alberghiere, rispetto al 2008, sono diminuiti sia gli arrivi (-1,3%)
che le presenze (-1,9%), con un tasso di permanenza media sostanzialmente invariato (Ente
Bilaterale del Turismo Lazio).
Le imprese esportatrici soffrono più della media, i settori industriali (avanzati) hanno
un peso minore, il turismo, soprattutto quello straniero, è in diminuzione.
L’area metropolitana deve favorire lo sviluppo del turismo, ma deve anche ampliare
la base produttiva del territorio, soprattutto nei settori innovativi.
In questo contesto, l’area metropolitana
• Può favorire una migliore efficacia delle istituzioni;
• può consentire di ridurre nel medio termine i costi della
pubblica amministrazione;
• può favorire uno sviluppo più coerente e più armonicamente
distribuito del territorio;
• può migliorare la redistribuzione sul territorio metropolitano
degli effetti della crescita;
• può consentire di migliorare il rapporto tra (le poche) risorse
disponibili e loro allocazione.
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Per l’allocazione delle risorse e per l’equità sociale,
qual è l’area territoriale ottimale di Roma città
metropolitana?
• Roma ha risorse artistico-culturali-religiose uniche, ma l’area
metropolitana da progettare deve coinvolgere molti altri settori
economici.
• Roma deve sfruttare il suo vantaggio competitivo derivante
dall’essere ponte tra Europa e Mediterraneo.
Area vasta soluzione ottimale:
conviene a Roma e alla sua provincia perché corrisponde
meglio al rapporto tra funzioni/risorse/realtà territoriale:
 rifiuti e ambiente;
 trasporti;
 welfare;
 sviluppo residenziale coerente con lo sviluppo delle localizzazioni
produttive;
 rompere le corporazioni che bloccano le nuove generazioni.
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Qui è il limite della combinazione tra progetto
di legge su Roma Capitale e riforma del codice
delle autonomie
Le funzioni fondamentali in tema di sviluppo economico,
welfare, solidarietà, trasporti, rifiuti, ecc… sono delegate alla
sola città di Roma.
Si ripropone una contrapposizione tra comune e provincia
che non corrisponde alla realtà integrata del territorio.
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Quali risorse per quali funzioni dell’area
metropolitana
Federalismo fiscale: una questione aperta.
• Tagli manovra maggio 2010 sono collegati
all’applicazione del federalismo a partire dal 2013.
• Criticità principali derivano da come sarà realizzato il
federalismo, da quali funzioni (e a chi) saranno
delegate.
Quali risorse per l’area metropolitana
• Necessario partire dalle funzioni attribuite ai diversi enti,
eliminando le duplicazioni.
• Quali saranno le entrate delle aree metropolitane?
• Come verranno definiti i costi standard a fronte di costi
storici differenziati tra territori?
• Raccolta e redistribuzione del gettito territoriale
(autonomia su Iva, Irpef, o Irap?)
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Conclusioni
Il cambio di paradigma produttivo in Europa e in Italia
La sfida della qualità e dell’innovazione
Nuovo umanesimo
• L’economia di prossimità
• L’economia del bello
Nel mondo dell’incertezza l’unica certezza è
nella nostra volontà
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