Localizzazione nella cellula LE TRE CLASSI DI ELEMENTI CITOSCHELETRICI: MICROTUBULI MICROFILAMENTI FILAMENTI INTERMEDI Struttura dei microtubuli 13 protofilamenti ciascuno formato da molecole globulari di tubulina alfa e beta Microscopia elettronica di un microtubulo In sezione longitudinale Anche in vitro le molecole di tubulina formano spontaneamente microtubuli polarizzati I microtubuli si allungano o si accorciano per aggiunta o sottrazione di dimeri di tubulina rispettivamente all’ estremità positiva rivolta verso la membrana plasmatica e all’estremità negativa rivolta verso il centrosoma I microtubuli sono strutture labili che possono facilmente polimerizzare (formazione del fuso mitotico) e depolimerizzare (per es. quando la cellula entra in mitosi) TUBULINA: L’unità di base è un dimero Le subunità alfa e beta si trovano sempre associate a formare un eterodimero di tubulina. Entrambe legano una molecola di GTP ma solo quella legata a beta è Idrolizzabile a GDP. All’interno del microtubulo il dimero è alfa-tubulina/GTP-GDP/beta-tubulina. In vitro la polimerizzazione avviene in presenza di GTP, Mg, EGTA e MAPs. Nella cellula i microtubuli in genere originano da centri organizzatori IL CENTROSOMA, CENTRO DI ORGANIZZAZIONE DEI MICROTUBULI, PUÒ CONTENERE UNA COPPIA DI CENTRIOLI. I microtubuli citoplasmatici (a differenza di quelli assonemici) non hanno un rapporto diretto con i centrioli, ma nascono dal materiale pericentriolare che contiene anelli di tubulina γ e che appare essere il centro di organizzazione dei microtubuli, MTOC. Nella cellula in interfase è di solito presente una coppia di centrioli posti ad angolo retto tra di loro che occupano il centro geometrico dalla cellula. In preparazione della mitosi la coppia di centrioli duplica I centrioli possono prendere origine dai corpi basali e viceversa Microtubuli e proteine motrici determinano il traffico di vescicole nella cellula Ai microtubuli sono associate in modo specifico altre proteine chiamate MAP Alcune MAP sono le proteine tau in grado di stabilizzare la struttura microtubulare Altre MAP sono le chinesine e dineine citoplasmatiche. Si tratta di motori microtubulari (enzimi meccanochimici) che convertono l’enegia dell’ATP in movimento di scorrimento lungo i microtubuli. PROTEINE MOTRICI CAMMINANO LUNGO I TUBULI, IDROLIZZANDO ATP ACTINA: L’unità di base è un monomero Due filamenti a doppia elica La presenza di un capo del filamento caratterizzato da actina legata ad ATP identifica l'estremità "più", mentre l'altro capo, dove l'actina è legata a ADP costituisce l'estremità "meno" del filamento. L'idrolisi dell'ATP in ADP riduce la forza del legame tra le subunità, favorendo dunque la depolimerizzazione all'estremità "meno". I microfilamenti di actina hanno un ruolo essenziale nel movimento cellulare. Esistono molti tipi diversi o isoforme di actina codificate da geni diversi: -actina delle cellule muscolari scheletriche -actina delle fibre muscolari cardiache -actina delle cellule muscolari liscie dei vasi -actina delle altre cellule muscolari liscie -due isoforme di actina delle cellule non muscolari Altre strutture importanti collegate a filamenti di actina: Si possono identificare due tipi di strutture adesive cellula-matrice, podosomi ed adesioni focali. Entrambi sono collegati ai filamenti di actina e alle integrine della membrana plasmatica che a loro volta si legano alle proteine della matrice extracellulare Adesioni focali Filamenti di actina chiamati anche Fibre da stress I microfilamenti hanno sia ruoli strutturali che di guida per i movimenti degli organelli Nelle cellule secernenti consentono lo spostamento delle vescicole secretorie nei pressi della membrana plasmatica, nell’atto finale della secrezione. Filamenti di actina e molecole di miosina spostano le vescicole verso la membrana Funzioni dei filamenti di actina forniscono sostegno e forma alla cellula, collegandosi con gli organelli interni e con la membrana plasmatica; permettono una parte del trasporto interno di vescicole; i sarcomeri, le unità contrattili delle cellule muscolari sono formati da actina, oltre che da miosina ed altre proteine; costituiscono la base su cui si formano le principali estroflessioni cellulari, quali microvilli, stereociglia, pseudopodi; sono coinvolti nell'adesione tra cellule e tra cellula e un substrato. ACTINA MIOSINA MIOSINA La miosina possiede un notevole grado di eterogeneità e nelle cellule non muscolari si assembla “su domanda” in piccoli filamenti. Nello spostamento delle vescicole secretorie interviene una miosina molecolare (miosina 1) che si lega contemporaneamente alla superficie della vescicola ed ai filamenti di actina FIBRA MUSCOLARE LISCIA Fibra muscolare scheletrica Cellula nervosa colorata in modo da evidenziare il citoscheletro. E’evidente la abbondanza di strutture citoscheletriche formate da microtubuli e filamenti intermedi Tutti i filamenti intermedi sono molto stabili! Sono formati da subunità proteiche lineari ad alfa elica che in vitro si autoassemblano spontaneamente in filamenti senza richiedere fattori catalitici, proteine accessorie o apporti energetici esogeni.