Umberto Veronesi “Un modello di sperimentazione clinica di successo: l’evoluzione terapeutica dei tumori del seno” Pisa, 29 gennaio 2005 Aspetti critici della ricerca biomedica ¾ Difficoltà a rinnovare la ricerca clinica dopo la “irruzione” della biologia molecolare. ¾ Costi della ricerca biomedica sempre più elevati, non sostenibili dalle Istituzioni Accademiche. ¾ Scarsità di “data managers”, mal retribuiti e più attirati dalla industria farmaceutica. ¾ Scarsità di esperti di statistica. ¾ Reti di centri collaborativi per studi multicentrici deboli e mal finanziate. ¾ Eccessiva burocratizzazione dei comitati etici. ¾ Negli Istituti a carattere scientifico attività clinica troppo“assistenziale” e poco di “ricerca”. Un modello di successo: L’innovazione terapeutica nei tumori del seno attraverso studi clinici controllati. Sino agli anni ’60 ¾Le difficoltà a controllare la malattia ¾Le incertezze sulla sua biologia ¾Le diagnosi spesso tardive avevano spinto verso trattamenti molto aggressivi Regola dominante Intorno agli anni settanta si ebbe una svolta • Le migliori conoscenze biologiche • La maggior precocità diagnostica • L’introduzione della multidisciplinarietà Condussero a proporre terapie più misurate Nuova regola proposta ¾Il vero problema fu quello di dimostrare la medesima efficacia di una chirurgia più ridotta rispetto a quella estesa, tradizionale. Paradigma Tradizionale Nuova Ipotesi Sperimentazione Nuova Teoria Nuovo Paradigma Paradigma Tradizionale La mastectomia radicale è l’unico trattamento per il carcinoma della mammella. Ipotesi 9 La mastectomia può essere sostituita da una terapia che conserva il seno (chirurgia limitata + Radioterapia). Premesse Biologiche 9 Il futuro della paziente dipende dalla capacità intrinseca della cellula tumorale a metastatizzare. W.H.O. Meeting Geneva, December 1969 PROPOSAL FOR A TRIAL ON BREAST CONSERVATION U. Veronesi, A. Banfi and R. Saracci ………… the premises of breast conservative treatment are 1) that the prognosis of breast cancer depends chiefly on the development of distant metastases and only to a very minor degree on local treatment, with its severe and mostly unnecessary mutilations; 2) that breast cancer is radiosensitive ……..……. ………………………………………………………………………….. the Cambridge group and it was suggested that contact should be made with this group as they may be using similar criteria for selection or the same protocol of deep ray therapy, which could make these two trials complementary. After discussion of Professor Veronesi’s paper which was concerned with the more conservative management of breast cancer and especially with conservation of the breast, it was decided that a method of treatment consisting of local excision of the tumour plus axillary dissection should be added as a third option to this clinical trial. This would mean that the total trial to be considered by the group would cover all T1, T2, N0, N1(a), N1(b) and M0 cases which could then be submitted to three types of treatment: (i) Halsted radical mastectomy (ii) Modified radical mastectomy (iii) Local excision of the tumour plus axillary dissection Quadrantectomia (Lobectomia) Asportazione dell’intero albero duttale del lobo dove è insorto il tumore. Fase Sperimentale 701 pazienti con carcinoma inferiore a 2 cm. Randomizzazione Mastectomia Radicale Chirurgia Conservativa + RT Milano I - Sopravvivenza 1.0 0.8 Probabilità 0.6 0.4 Halsted (349) Chirurgia Conservativa (352) 0.2 0.0 0 60 120 Mesi 180 240 300 Veronesi U, et al. N Engl J Med, 2002 Nuovo Paradigma 9 La chirurgia conservativa della mammella seguita da radioterapia sono equivalenti alla mastectomia. x 1000 250 Chirurgia Conservativa della mammella. Casi/anno nel mondo 200 150 100 50 0 1980 Studio Studio Italiano NSABP 1990 2000 Ipotesi 9 Diversità del trattamento locale non influenzano la sopravvivenza. Milano II (1986-1989) Tumorectomia vs Quadrantecomia Recidive Locali % I n c i d e n z a Tumorectomia + Radioterapia (63/345) Quadrantectomia + Radioterapia (25 / 360) C u m. anni Milano II - Sopravvivenza % Quadrantectomia + Radioterapia (70 / 360) Tumorectomia + Radioterapia (74 / 345) anni Milano III (1987-1989) Quadrantecomia con o senza Radioterapia Recidive Locali 0.5 Incidenza Cumulativa 0.4 Chirurgia Conservativa 0.3 0.2 Chirurgia Conservativa + Radioterapia 0.1 0.0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Anni Milano III - Sopravvivenza 1.0 Probabilità Chirurgia Conservativa + RT 0.9 0.8 Chirurgia Conservativa 0.7 0.6 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Anni Nuovo Paradigma 9 Trattamenti locoregionali differenti influenzano la recidività locale ma non la prognosi. Trattamento dei linfonodi regionali Paradigma Tradizionale La dissezione ascellare è una componente indispensabile nel trattamento del carcinoma mammario. Ipotesi 9 La biopsia del linfonodo sentinella è sufficientemente informativa sulla condizione dei linfonodi regionali. Premesse Biologiche 9 La dissezione ascellare di per sè non migliora la prognosi, ma è importante come elemento di stadiazione. Studio randomizzato sulla dissezione ascellare in pazienti sottoposte a mastectomia totale (1,079 pazienti) Mastectomia totale e dissezione ascellare Mastectomia totale (senza dissezione ascellare) Pazienti con linfonodi negativi 0 4 8 12 Anni 16 20 From Fisher, 2002 Studio randomizzato sulla dissezione mammaria interna (716 pazienti). Sopravvivenza a 30-anni. Mastectomia radicale Mastectomia radicale e dissezione mammaria interna Mesi From Veronesi U, et al. 1999 1,446 Casi di tumore al seno I III II 54% III III I II 23% II I 21% Distribuzione regolare 98.7% Veronesi U et al., 1990 Ø < 50 nm Ø < 80 nm Ø 200-400 nm Fase Sperimentale 516 Carcinomi mammari inferiori a 2 cm. Randomizzazione Dissezione Ascellare Biopsia Linf. Sentinella e Dissez. Ascell. solo se positiva percentuale delle pazienti con evento Eventi sfavorevoli Dissezione Ascellare Linfonodo Sentinella DA LS Mesi Randomizzazione Proportion of Patients with an Event Sopravvivenza LS DA P = 0.15 Mesi dalla Randomizzazione Veronesi U, et al. N Engl J Med, 2003 Nuovo Paradigma 9 La dissezione ascellare non è indicata quando il linfonodo sentinella ascellare è normale. Ipotesi 9 Se il linfonodo sentinella contiene solo micrometastasi, la dissezione ascellare non è necessaria Fase Sperimentale T ≤ 3 cm cN0 Biopsia Linfonodo Sentinella MICROMETASTASI Nessun altro trattamento R Dissezione Ascellare STUDIO IN CORSO: 305 CASI RANDOMIZZATI Mappatura Linfonodi Mammari Interni Linfonodi ascellari Linfonodi catena mammaria interna Biopsia del linfonodo della catena mammaria interna Linf. Cat. Mamm. Risultato Interessamento della catena mammaria interna e ascellare Linfonodi Ascellari negativi positivi negativi positivi Linfonodi N. di casi Mammari negativi negativi positivi positivi 317 (62.8%) 134 (26.5%) 15 10.7% 39 505 Radioterapia Paradigma Tradizionale Dopo chirurgia conservativa la radioterapia deve essere somministrata all’intera ghiandola mammaria. Ipotesi 9 La radioterapia dopo chirurgia conservativa della mammella può essere limitata all’area di insorgenza del tumore evitando l’irradiazione dell’intera mammella. Premesse Milano 3 273 Pazienti trattate con chirurgia conservativa senza radioterapia Recidive ipsilaterali e controlaterali ELIOT (Electron IntraOperative Therapy) 1. Asportazione del tumore 2. Ricostruzione della ghiandola mammaria 3. Protezione della parete toracica 4. Posizionamento del collimatore 5. Radioterapia Quadrantectomia Ricostruzione ghiandola mammaria Protezione parete toracica Protezione cutanea Posizionamento collimatore Vantaggi dell’ELIOT ¾ Il collimatore viene posizionato sotto il diretto controllo del chirurgo. ¾ L’esposizione alle radiazioni della cute e del polmone è drasticamente ridotto. ¾ ELIOT risolve il problema delle pazienti che hanno impossibilità ad accedere ad un centro di Radioterapia. Esperimento Pazienti con tumori inferiori a 2.5 cm Randomizzazione Chirurgia conservativa Chirurgia conservativa + ELIOT (21 Gy) + Radioterapia convenzionale [Biologicamente (60 Gy) equivalente alla dose frazionata di 60 GY] (TRIAL IN CORSO: 710 PTS RANDOMIZZATI) CONCLUSIONI Il nuovo concetto di minimo trattamento efficace ha modificato drasticamente la qualità della vita. Questo a sua volta ha motivato le pazienti alla diagnosi precoce con un documentato miglioramento degli indici di guaribilità. 1.00 0.95 0.90 Standardized Mortality Ratio Rischio relativo di mortalità per tumore della mammella nell’ Europa Unita, 1973-2000 1970 1975 1980 1985 Anni 1990 1995 2000 Gli studi clinici randomizzati hanno radicalmente rinnovato il trattamento del carcinoma mammario. Questo modello dimostra come la ricerca clinica, se effettuata seguendo una linea logica di pensiero, è fondamentale per il progresso della medicina. E’ interessante osservare che la ricerca clinica, non solo può validare nuove ipotesi scientifiche, ma a sua volta suscitare nuove idee. Modelli sperimentali su animali di laboratorio possono solo offrire spunti scientifici e stimolare nuove idee, ma solo gli studi sull’uomo possono validarli. Dobbiamo difendere il diritto a svolgere ricerca clinica istituzionale, ideata dai nostri stessi studiosi e non limitarci alla ricerca “commissionata” dall’industria (per lo più farmaceutica), solo perché ben finanziata.