È spesso accusato di essere la causa di ogni

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io vivo benessere
A cura della dottoressa Rosetta Mastrovalerio
È spesso accusato
di essere la causa
di ogni nostro
malessere, tanto
da poter essere
definito la malattia
dei nostri tempi.
A causarci stress
può essere anche
una malattia
impegnativa da
gestire come il
diabete.
Vincere
lo stress
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E
Cos’è lo stress
Lo stress è una malattia tipica
del nostro tempo, dovuta alla
frenesia quotidiana, ad uno
stato di insoddisfazione generale o ad un evento specifico
che rompe la serenità.
È una condizione (o una sindrome) determinata da un eccessivo carico di tensione a livello cerebrale, che però si ripercuote anche sul fisico causando una serie di disturbi, che
vanno dal mal di testa al mal
di pancia, dalla stanchezza
all’insonnia, fino a patologie
più serie. Lo stress di per sé
non è sempre un male, perché
ci aiuta a reagire a situazioni
impreviste, difficili, ad adattarci a stimoli esterni, anche improvvisi. È lo stress costante (o
cronico) a farci male e farci
star male, quando per esempio
siamo continuamente gravati
da preoccupazioni, ansia, tensione e la nostra mente non riesce a trovare sollievo. In questo caso si parla di “distress”,
sottolineando l’aspetto negativo dello stress.
Stress e diabete
Gestire una malattia come il
diabete può portare allo stress
se non si è adeguatamente supportati: il controllo glicemico,
le limitazioni nei pasti, la somministrazione dei farmaci, la
paura per le complicanze, il sapere che questa malattia ci accompagnerà per tutta la vita
rappresenta una fonte di tensione e preoccupazione. Allo stesso
tempo, questo stress può portare a gestire male il diabete, con
influenze negative sul controllo
glicemico. Di questo e del benessere in generale si è occupato un
recente studio italiano, i cui risultati – ancora parziali – sono
stati presentati all’ultimo congresso ADA (American Diabetes
Association) svoltosi a San Francisco. “Lo studio è stato condotto
in 4 regioni italiane (Piemonte,
Lazio, Marche, Sicilia) su circa
2.300 pazienti con diabete di tipo 2, ai quali è stato somministrato un questionario con varie
misure: distress, depressione,
benessere fisico”, ha spiegato
Antonio Nicolucci, direttore del
Dipartimento di farmacologia
ed epidemiologia clinica della
Fondazione Mario Negri Sud.
L’obiettivo dello studio BENCHD (che si inserisce nell’ambito
del progetto Dawn) è quello di
trovare delle strategie per inserire nella pratica clinica del
trattamento del paziente di tipo
2 non solo i parametri tradizionali (come la glicemia) ma anche
altri aspetti che riguardano la
persona, come il benessere psicologico. In una malattia cronica come il diabete di tipo 2 è importante infatti tener conto di
altri aspetti, come la gestione
del tempo, un corretto self-management e un’adeguata qualità
di vita. Ognuno di noi reagisce
in modo diverso agli avvenimenti e il fatto di avere il diabete può aggiungere ulteriore tensione emotiva in momenti particolari della vita.
“I risultati sono stati discussi
con gli operatori sanitari per
identificare quali misure mettere in atto per migliorare la situazione. Dopo 18 mesi è stato
fatto compilare un 2° questionario per valutare gli eventuali
progressi”, ha spiegato Nicolucci.
Da questi primi risultati è emerso che circa il 60% dei diabetici
presentano distress, ovvero un
peso percepito nel gestire la patologia con preoccupazione del
futuro. Secondo gli esperti, questa condizione riduce la probabilità che il paziente segua le
raccomandazioni ricevute, abbia un buon controllo metabolico e raggiunga i target terapeutici.
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Liberare la mente
Come, ce lo suggerisce Lucia Giovannini, psicologa,
counselor e autrice di bestseller, proponendoci alcuni
modi per alleggerire e liberare la mente. Prova a metterli in pratica per sentirti meglio e recuperare serenità.
E Godi del presente
Il passato è passato, il futuro non esiste. L’unico momento certo è il presente, il qui ed ora. Il respiro è un
ottimo modo per riportarci al momento presente. Ogni
volta che senti ansia, affanno e preoccupazione, prendi un respiro profondo. E nota la sensazione del tuo
respiro. Percepisci l’aria muoversi dentro e fuori dal
corpo. Nota come il petto e l’addome si espandono e
contraggono leggermente con l’in- e l’e-spirazione. Un
solo respiro cosciente è sufficiente per fare spazio dove prima c’era la successione ininterrotta di un pensiero dopo l’altro, e per riportarci nel qui e ora.
E Metti per iscritto i tuoi pensieri
Il fatto stesso di scrivere le nostre idee ci permette di
alleggerire la mente dai mille pensieri che l’affollano,
di prendere una certa distanza da emozioni e preoccupazioni e di osservare il tutto da una migliore prospettiva. È un lavoro molto utile da fare soprattutto la
sera, per svuotare la mente e addormentarsi in modo
sereno.
E Ricordati delle cose belle
Siamo molto bravi a focalizzarci sulle cose negative,
dimenticandoci di tutte quelle belle che ci accadono
ogni giorno. Come per il punto precedente, anche tenere un diario della gratitudine, da aggiornare ogni
sera prima di andare a dormire, ci ricorda della grazia
che ci circonda.
E Agisci
Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Saper di dover fare qualcosa senza agire comporta un
grande spreco di energie intorno a quel pensiero. In-
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vece di posticipare, agisci subito! In questo modo, non
occuperai spazio mentale inutilmente e potrai usare
quell’energia per nuovi scopi.
Se devi fare il check-up periodico per il diabete, se
devi sottoporti ad uno screening per le complicanze,
non rimandare.
E Sorridi
Sorridere è un’abitudine che non costa niente e vale
tanto: quando sorridiamo infatti, i muscoli si rilassano
e percepiamo immediatamente una sensazione di benessere. Ricordati di sorridere più spesso ai tuoi cari,
ai tuoi amici, agli sconosciuti che incontri per strada.
Sorridi e il mondo ti sorriderà!
E Circondati di persone positive
Essere circondati da persone positive è importante
per mantenere la nostra motivazione e per alimentare
i nostri pensieri positivi e potenzianti. Lasciarti ispirare da queste persone ti aiuterà anche a focalizzarti
meno sulle tue preoccupazioni e di più sui tuoi sogni.
E
“Si è valutato come questi nuovi
parametri incidano direttamente sull’HbA1c”, ha spiegato ancora il professore. “I soggetti senza
distress né depressione presentavano valori pari circa a 7,5, con
aumento di distress si saliva a oltre 7,7 per arrivare, in presenza
di distress e depressione, a circa
7,9. Dunque l’aumento dello
stress si associa a ridotto benessere psicologico, minore adesione terapeutica ed elevazione dell’HbA1c”. Lo studio è ancora in
corso, ma già si è visto che gli
esiti migliori si basano su una
maggiore attenzione al paziente
e su un approccio educativo diverso, che includa la comprensione del distress per poterlo
prevenire.
Rallentare il ritmo
È dimostrato che stress e diabete
sono strettamente connessi e
che il primo può influenzare la
gestione della malattia. È importante che chi ha il diabete impari
a riconoscere i fattori scatenanti
lo stress e agisca di conseguenza.
A volte basta prendersi una pausa, interrompere la routine, fare
una cosa nuova per non sentirsi
sotto pressione e recuperare così
buonumore e relax. Prendi l’abitudine di ricavarti uno spazio
tutto tuo durante la giornata,
anche solo per pensare o sognare ad occhi aperti. Impara anche
a dire no, se i tuoi impegni sono
troppi e ti senti soffocare. Hai
già un impegno importante a cui
dare la precedenza – il tuo diabete – per cui conserva le energie
necessarie.
Ridurre lo stress
Per abbassare i livelli di tensione occorre rilassare corpo e
mente: prima di tutto segui un’alimentazione equilibrata, poi fai
attività fisica, che è un ottimo sistema per scaricare le tensioni e
alzare il livello delle endorfine.
Nei casi più difficili, quando
questo non basta, si può fare
meditazione o training autogeno.
In generale, comunque, è bene
evitare di assumere cibi che
contengono sostanze eccitanti,
come tè o caffè, e abbondare con
altri ricchi di antiossidanti che
possono stimolare il buonumore, come pesce (per un pieno di
omega 3), cereali integrali, semi
oleosi, frutta e verdura fresca.
Per rilassarsi, ottime le tisane a
base di tiglio, melissa e biancospino.
Un bagno serale, un film comico
da vedere in compagnia, un
hobby da coltivare o una serata
con gli amici possono aiutare ad
allontanare tensioni e preoccupazioni.
Particolarmente rilassanti e rigeneranti sono le attività svolte
all’aperto, come passeggiate, percorsi in bici, trekking.
Diabete e
suicidio
Sembra ci sia un nesso tra
l’aumento del rischio di suicidio
e il diabete. Ad affermarlo è una
ricerca del Karolinska Institutet
di Stoccolma, pubblicata sulla
rivista Diabetes Care, che ha
voluto indagare sulle morti non
naturali nelle persone con
diabete, considerando che è già
a conoscenza degli esperti che
circa due terzi delle morti
premature tra i pazienti
diabetici diagnosticati in
giovane età sono associate a
disturbi mentali o abusi di
sostanze. Alcune ricerche hanno
inoltre riportato l’esistenza nei
diabetici di un moderato
incremento del rischio per
qualsiasi tipo di morte non
naturale, dal suicidio al decesso
accidentale, anche se le
probabilità più alte sono state
osservate per i tentativi di
suicidio e l’ideazione suicidaria,
in special modo nel diabete di
tipo 1 dell’infanzia e
adolescenza.
I risultati dello studio hanno
evidenziato un generale
aumento delle probabilità di
morte non naturale rispetto alla
popolazione di controllo, mentre
il rischio di suicidio lo è più di tre
volte. Un modo relativamente
comune di suicidarsi è quello di
un’overdose di insulina o
ipoglicemizzanti orali. Il rischio
di suicidio è particolarmente alto
tra le persone con diabete di tipo
1 scoperto prima dei 40 anni.
È importante dunque valutare i
meccanismi che spingono a
questi atti e prendere le
necessarie misure preventive.
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