INCONTINENZA URINARIA Perdita involontaria di urina in quantità o con frequenza tale da costituire per l’individuo un problema sociale o di salute Frequenza: 8-34% degli anziani a domicilio 50% dei pz ricoverati in ospedale o RSA Più sesso F che M ( 16% vs 7% in > 70aa) Conseguenze: Stato psicologico Vita relazionale(isolamento/depressione) Rischio di istituzionalizzazione Infezioni locali/ Sepsi delle vie urinarie Eruzioni cutanee perineali Lesioni da decubito Cadute/fratture Fattori determinanti la continenza urinaria nell’anziano •Integrità dei centri e circuiti nervosi •Integrità delle funzioni cognitive (riconoscimento del bisogno di urinare..) •Autonomia funzionale (spostarsi, s-vestirsi, utillizzare i servizi igienici) •Integrità apparato urinario •Assenza di barriere architettoniche (scale…) •Indisponibilità del personale di assistenza (in caso di disabilità) •Motivazione a mantenere la continenza 1 1^: Controllo volontario della minzione 2^: Collega il controllo volontario della vescica a quello autonomico spinale Costituito da: lobi frontali, talamo, cervelletto, nucleo troncoencefalico del 1 detrusore tra loro collegati da fibre affenti ed efferenti 2 3^: Presiede a contrazione e rilascio di vescica e muscolatura pelvica 4^: In sinergia col 1^ consente il controllo della minzione agendo su sfintere uretrale esterno e muscoli pelvici 3 4 4 Circuiti nervosi nel controllo della minzione Efferenze motorie: parasimpatiche (colinergiche): contrazione del detrusore e rilasciamento dello sfintere uretrale liscio >> svuotamento vescicale Simpatiche ( adrenergiche): rilasciamento del detrusore (recettori β-adrenergici) e contrazione dello sfintere liscio (recettori α-adrenergici)>> riempimento vescicale MECCANISMO DELLA MINZIONE Normalmente quando il riempimento vescicale raggiunge il valore soglia (~ 300ml), l’aumento della pressione vescicale induce l’attivazione del nucleo motore che determina la contrazione vescicale, il rilassamento degli sfinteri e l’aumento della pressione endoaddominale per contrazione della muscolatura addominale e pelvica 2 Effetti dell’invecchiamento sull’apparato urinario Riduzione della capacità vescicale (vescica sclerotica) Aumento della contrattilità vescicale involontarie (vescica instabile) contrazioni vescicali Aumento del volume residuo post-minzionale Ridotta abilità a trattenere l’urina (nelle donne lassità delle strutture pelviche per gravidanza e caduta estrogenica post-menopausale) Ipertofia prostatica Aumentata produzione notturna di urina A. INCONTINENZA URINARIA TRANSITORIA (ACUTA) Malattie Infezioni urinarie Fecalomi Delirium Scompenso cardiaco acuto Diabete scompensato Immobilità temporanea Farmaci / Tossici Diuretici Psicofarmaci Anticolinergici Calcioantagonisti Alcolici Perdita di urina provocata da malattie o condizioni acute intercorrenti o da assunzione di farmaci Interventi ambientali ed assistenziali, evitando l’uso di catetere vescicale 3 B. Incontinenza persistente B 1. Incontinenza da sforzo: Perdita involontaria di urine in caso di aumento della pressione addominale (tosse, risate, sforzi addominali..) Frequente di giorno, assente di notte (pos. supina). I pazienti non avvertono stimolo ad urinare Nella donna: Alterazioni dei meccanismi di sospensione del collo vescicale e dell’uretra Riduzione del tono degli sfinteri Rilassamento della muscolatura pelvica Nell’uomo: Lesioni sfinteriali da prostatectomia Radioterapia loco-regionale 2. Incontinenza con urgenza: Forma piu frequente; improvvisa sensazione di urgenza minzionale incontrollabile a causa di iperattività del detrusore vescicale Sepsi delle vie urinarie, neoplasie, calcoli, coaguli vescicali Vescica iperattiva Patologie del SN con compromissione dei circuiti inibitori della contrazione vescicale: ictus, encefalopatie… D.Differenziale: Improvviso, impellente ed inarrestabile stimolo ad urinare, comparso in qualsiasi posizione, non correlato ad aumenti della pressione endo-addominale 4 3. Incontinenza con disturbo della fase di svuotamento o da rigurgito Alterato svuotamento vescicale ritenzione di urina piccola ma costante perdita Pressione intravescicale di urina, sia diurna che notturna Cause: Traumi del midollo spinale Neoplasie Prolasso uterino Ipertrofia prostatica Ipotonia del m. detrusore Iter diagnostico dell’incontinenza urinaria Anamnesi: esordio,frequenza,circostanze, sintomi associati, assunzione di farmaci Es. obiettivo: addominale, rettale, pelvico, neurologico Ecografia addominale/pelvica, es urine, urinocoltura Test specifici: Valutare la contenzione urinaria a vescica piena, tossendo: Se perdita di urine: instabilità del detrusore incompetenza sfintere uretrale Se non perdita: controllo residuo post-minzionale 1. Se >150 ml (in assenza di fecalomi o masse endo addominali): ostruzione uretrale vescica neurogena…. 2. Se <150 ml: instabilità del detrusore 5 Farmaci potenzialmente causa di incontinenza urinaria FARMACO EFFETTI Diuretici Anticolinergici Antidepressivi Antipsicotici Ipnotici Narcotici α/β-bloccanti Ca-antagonisti Alcol Poliuria, frequenza, urgenza Ritenzione Sedazione, ritenzione Sedazione, ritenzione,immobilità Sedazione,delirium,rilassamento m. Sedazione, delirium, ritenzione U/F Ritenzione U/F, sedazione,delirium Ritenzione U/F, delirium Poliuria,urgenza, sedazione,delirium Trattamento farmacologico dell’incontinenza urinaria Farmaco Meccanismo d’azione Tipo di incontinenza Anticolinergici Antispastici Capacità vescicale Contrazioni vescicali involontarie α-agonisti Tono muscolatura sfinteriale da sforzo Estrogeni capacità di contrazione sfintere da sforzo α-bloccanti Inib.5α reduttasi Rilassamento musc. liscia uretrale con urgenza con urgenza 6 Trattamento non farmacologico Tecniche comportamentali/riabilitative Biofeedback Stimolazione elettrica funzionale Chinesiterapia pelvi-perineale Rieducazione vecicale/ minzione programmata Miglioramento del controllo vescico-sfinterico e perineale Gestione palliativa dell’incontinenza urinaria Sistemi di assorbenza (pannoloni) Cateteri esterni (condom, nel maschio) Cateteri vescicali a permanenza 7