Geometria (...continuazione) Fondamenti della Logica e della Matematica Dicembre 2013 Geometria Dicembre 2013 1 / 11 Ragioni trigonometriche Dati un triangolo rettangolo, e un angolo suo α formato per la ipotenusa e uno dei cateti, definiamo il seno di α, il coseno di α e la tangente di α come le frazione: sen(α) = b , a cos(α) = c , a e tan(α) = Geometria b . c C a b α A B c Dicembre 2013 2 / 11 Ragioni trigonometriche Dati un triangolo rettangolo, e un angolo suo α formato per la ipotenusa e uno dei cateti, definiamo il seno di α, il coseno di α e la tangente di α come le frazione: sen(α) = b , a cos(α) = c , a e tan(α) = b . c C a b α A B c Per il Teorema di Pitagora, sappiamo che a2 = b2 + c2 , e quindi: b 2 c 2 c2 b2 + c2 a2 b2 cos2 (α) + sen2 (α) = = 2 = 1. + = 2+ 2 = 2 a a a a a a Geometria Dicembre 2013 2 / 11 Ragioni trigonometriche Dati un triangolo rettangolo, e un angolo suo α formato per la ipotenusa e uno dei cateti, definiamo il seno di α, il coseno di α e la tangente di α come le frazione: sen(α) = b , a cos(α) = c , a e tan(α) = b . c C a b α A B c Per il Teorema di Pitagora, sappiamo che a2 = b2 + c2 , e quindi: b 2 c 2 c2 b2 + c2 a2 b2 cos2 (α) + sen2 (α) = = 2 = 1. + = 2+ 2 = 2 a a a a a a Notiamo anche che: b b sen(α) tan(α) = = ac = . c cos(α) a Geometria Dicembre 2013 2 / 11 Ragioni trigonometriche Dati un triangolo rettangolo, e un angolo suo α formato per la ipotenusa e uno dei cateti, definiamo il seno di α, il coseno di α e la tangente di α come le frazione: sen(α) = b , a cos(α) = c , a e tan(α) = b . c C a b α A B c Per il Teorema di Pitagora, sappiamo che a2 = b2 + c2 , e quindi: b 2 c 2 c2 b2 + c2 a2 b2 cos2 (α) + sen2 (α) = = 2 = 1. + = 2+ 2 = 2 a a a a a a Notiamo anche che: b b sen(α) tan(α) = = ac = . c cos(α) a Quindi, otteniamo così la prima e la seconda relazioni fondamentali: Geometria Dicembre 2013 2 / 11 Ragioni trigonometriche Dati un triangolo rettangolo, e un angolo suo α formato per la ipotenusa e uno dei cateti, definiamo il seno di α, il coseno di α e la tangente di α come le frazione: sen(α) = b , a cos(α) = c , a e tan(α) = b . c C a b α A B c Per il Teorema di Pitagora, sappiamo che a2 = b2 + c2 , e quindi: b 2 c 2 c2 b2 + c2 a2 b2 cos2 (α) + sen2 (α) = = 2 = 1. + = 2+ 2 = 2 a a a a a a Notiamo anche che: b b sen(α) tan(α) = = ac = . c cos(α) a Quindi, otteniamo così la prima e la seconda relazioni fondamentali: cos2 (α) + sen2 (α) = 1 Geometria Dicembre 2013 2 / 11 Ragioni trigonometriche C Dati un triangolo rettangolo, e un angolo suo α formato per la ipotenusa e uno dei cateti, definiamo il seno di α, il coseno di α e la tangente di α come le frazione: sen(α) = b , a cos(α) = c , a e tan(α) = a b b . c α A B c Per il Teorema di Pitagora, sappiamo che a2 = b2 + c2 , e quindi: b 2 c 2 c2 b2 + c2 a2 b2 cos2 (α) + sen2 (α) = = 2 = 1. + = 2+ 2 = 2 a a a a a a Notiamo anche che: b b sen(α) tan(α) = = ac = . c cos(α) a Quindi, otteniamo così la prima e la seconda relazioni fondamentali: cos2 (α) + sen2 (α) = 1 tan(α) = Geometria sen(α) cos(α) Dicembre 2013 2 / 11 La circonferenza I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio O β D C corda B Geometria arco Dicembre 2013 3 / 11 La circonferenza I I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio Un raggio è un segmento con uno dei suoi estremi nella circonferenza e l’altro è il centro. Si chiama raggio anche al suo valore. O β C corda B Geometria D arco Dicembre 2013 3 / 11 La circonferenza I I I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio Un raggio è un segmento con uno dei suoi estremi nella circonferenza e l’altro è il centro. Si chiama raggio anche al suo valore. Una corda è un segmento cui estremi sono punti della circonferenza. Geometria O β D C corda B arco Dicembre 2013 3 / 11 La circonferenza I I I I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio Un raggio è un segmento con uno dei suoi estremi nella circonferenza e l’altro è il centro. Si chiama raggio anche al suo valore. Una corda è un segmento cui estremi sono punti della circonferenza. O β D C corda B arco Un diametro è una corda che passa per il centro. Il suo valore è il doppio del raggio. Geometria Dicembre 2013 3 / 11 La circonferenza I I I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio Un raggio è un segmento con uno dei suoi estremi nella circonferenza e l’altro è il centro. Si chiama raggio anche al suo valore. Una corda è un segmento cui estremi sono punti della circonferenza. O β D C corda B arco I Un diametro è una corda che passa per il centro. Il suo valore è il doppio del raggio. I Un arco è ciascuna delle parti di una circonferenza limitate da due punti. Geometria Dicembre 2013 3 / 11 La circonferenza I I I I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio Un raggio è un segmento con uno dei suoi estremi nella circonferenza e l’altro è il centro. Si chiama raggio anche al suo valore. Una corda è un segmento cui estremi sono punti della circonferenza. O β D C corda B arco Un diametro è una corda che passa per il centro. Il suo valore è il doppio del raggio. I Un arco è ciascuna delle parti di una circonferenza limitate da due punti. I Un angolo è inscritto in una circonferenza se il suo vertice è un punto della circonferenza e la taglia in altri due punti B e C. Si dice che l’angolo vede la corda BC. Geometria Dicembre 2013 3 / 11 La circonferenza I I I I Una circonferenza è la figura dei punti che equidistano da un punto dato che si chiama centro della circonferenza. A α raggio Un raggio è un segmento con uno dei suoi estremi nella circonferenza e l’altro è il centro. Si chiama raggio anche al suo valore. Una corda è un segmento cui estremi sono punti della circonferenza. O β D C corda B arco Un diametro è una corda che passa per il centro. Il suo valore è il doppio del raggio. I Un arco è ciascuna delle parti di una circonferenza limitate da due punti. I Un angolo è inscritto in una circonferenza se il suo vertice è un punto della circonferenza e la taglia in altri due punti B e C. Si dice che l’angolo vede la corda BC. I Un angolo è centrale in una circonferenza se il suo vertice è il centro della circonferenza (e quindi la taglia in due punti B e C). Si dice che l’angolo vede la corda BC. Geometria Dicembre 2013 3 / 11 Angolo inscritto e angolo centrale Teorema Se un angolo inscritto α e un angolo centrale β vedono la stessa corda dallo stesso lato, allora β = 2α, cioè, l’angolo centrale è il doppio dell’angolo inscritto corrispondente. Geometria Dicembre 2013 4 / 11 Angolo inscritto e angolo centrale Teorema Se un angolo inscritto α e un angolo centrale β vedono la stessa corda dallo stesso lato, allora β = 2α, cioè, l’angolo centrale è il doppio dell’angolo inscritto corrispondente. Dimostrazione: Ci sono diversi casi: il primo caso, quando β è piatto. Questo è lo stesso di dire che α vede il diametro BC. A δ B δ0 γ O γ0 C β Geometria Dicembre 2013 4 / 11 Angolo inscritto e angolo centrale Teorema Se un angolo inscritto α e un angolo centrale β vedono la stessa corda dallo stesso lato, allora β = 2α, cioè, l’angolo centrale è il doppio dell’angolo inscritto corrispondente. Dimostrazione: Ci sono diversi casi: il primo caso, quando β è piatto. Questo è lo stesso di dire che α vede il diametro BC. A δ B δ 0 γ O γ0 C In questo caso, I triangoli 4COA e 4BOA sono isosceli, perché OB = OC = OA, e quindi γ 0 = γ e δ 0 = δ. β Geometria Dicembre 2013 4 / 11 Angolo inscritto e angolo centrale Teorema Se un angolo inscritto α e un angolo centrale β vedono la stessa corda dallo stesso lato, allora β = 2α, cioè, l’angolo centrale è il doppio dell’angolo inscritto corrispondente. Dimostrazione: Ci sono diversi casi: il primo caso, quando β è piatto. Questo è lo stesso di dire che α vede il diametro BC. A δ B δ 0 γ O β γ0 C In questo caso, I triangoli 4COA e 4BOA sono isosceli, perché OB = OC = OA, e quindi γ 0 = γ e δ 0 = δ. La somma degli angoli del triangolo 4ABC è: 180◦ = δ + δ 0 + γ 0 + γ = 2δ + 2γ = 2(δ + γ), e quindi 90◦ = δ + γ. Geometria Dicembre 2013 4 / 11 Angolo inscritto e angolo centrale Teorema Se un angolo inscritto α e un angolo centrale β vedono la stessa corda dallo stesso lato, allora β = 2α, cioè, l’angolo centrale è il doppio dell’angolo inscritto corrispondente. Dimostrazione: Ci sono diversi casi: il primo caso, quando β è piatto. Questo è lo stesso di dire che α vede il diametro BC. A δ B δ 0 γ O β γ0 C In questo caso, I triangoli 4COA e 4BOA sono isosceli, perché OB = OC = OA, e quindi γ 0 = γ e δ 0 = δ. La somma degli angoli del triangolo 4ABC è: 180◦ = δ + δ 0 + γ 0 + γ = 2δ + 2γ = 2(δ + γ), e quindi 90◦ = δ + γ. \ = δ + γ = 90◦ , e quindi il teorema è dimostrato in questo caso, Ma, α = BAC perché 2α = 2 · 90◦ = 180◦ = β. Geometria Dicembre 2013 4 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. A δ γ O β δ0 ε γ0 ε0 C B Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. In questo caso si formano tre triangoli isosceli: 4BOA, 4COA, e 4BOC. A δ γ O β δ0 ε γ0 ε0 C B Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. In questo caso si formano tre triangoli isosceli: 4BOA, 4COA, e 4BOC. Quindi, otteniamo le uguaglianze tra gli angoli δ = δ 0 , γ = γ 0 , e ε = ε0 . A δ γ O β δ0 ε γ0 ε0 C B Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. In questo caso si formano tre triangoli isosceli: 4BOA, 4COA, e 4BOC. Quindi, otteniamo le uguaglianze tra gli angoli δ = δ 0 , γ = γ 0 , e ε = ε0 . A δ γ La somma degli angoli del triangolo 4ABC è: O 180◦ = δ + δ 0 + ε + ε0 + γ + γ 0 = 2δ + 2ε + 2γ. β δ0 ε γ0 ε0 C B Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. In questo caso si formano tre triangoli isosceli: 4BOA, 4COA, e 4BOC. Quindi, otteniamo le uguaglianze tra gli angoli δ = δ 0 , γ = γ 0 , e ε = ε0 . A δ γ La somma degli angoli del triangolo 4ABC è: O 180◦ = δ + δ 0 + ε + ε0 + γ + γ 0 = 2δ + 2ε + 2γ. La somma degli angoli del triangolo 4BOC è: ◦ β δ0 ε γ0 ε0 C B 0 180 = ε + ε + β = 2ε + β. Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. In questo caso si formano tre triangoli isosceli: 4BOA, 4COA, e 4BOC. Quindi, otteniamo le uguaglianze tra gli angoli δ = δ 0 , γ = γ 0 , e ε = ε0 . A δ γ La somma degli angoli del triangolo 4ABC è: O 180◦ = δ + δ 0 + ε + ε0 + γ + γ 0 = 2δ + 2ε + 2γ. La somma degli angoli del triangolo 4BOC è: ◦ β δ0 ε γ0 ε0 C B 0 180 = ε + ε + β = 2ε + β. E quindi, 2δ + 2ε + 2γ = 180◦ = 2ε + β, e possiamo semplificare 2ε, ottenendo: 2δ + 2γ = β. Cioè, β = 2(δ + γ) = 2α, come volevamo dimostrare. Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Il secondo caso è quando O rimane al interno del triangolo 4ABC. In questo caso si formano tre triangoli isosceli: 4BOA, 4COA, e 4BOC. Quindi, otteniamo le uguaglianze tra gli angoli δ = δ 0 , γ = γ 0 , e ε = ε0 . A δ γ La somma degli angoli del triangolo 4ABC è: O 180◦ = δ + δ 0 + ε + ε0 + γ + γ 0 = 2δ + 2ε + 2γ. La somma degli angoli del triangolo 4BOC è: ◦ β δ0 ε γ0 ε0 C B 0 180 = ε + ε + β = 2ε + β. E quindi, 2δ + 2ε + 2γ = 180◦ = 2ε + β, e possiamo semplificare 2ε, ottenendo: 2δ + 2γ = β. Cioè, β = 2(δ + γ) = 2α, come volevamo dimostrare. Il terzo caso è quando O rimane fuori del triangolo 4ABC. La dimostrazione è analoga, e soltanto si deve considerare che in questo caso α = δ − γ oppure α = γ − δ. Geometria Dicembre 2013 5 / 11 Da questo risultato otteniamo due conclusioni importanti: A α Corollary C O Un angolo inscritto in una circonferenza vede un diametro se e solo se è un angolo retto. Geometria B β Dicembre 2013 6 / 11 Da questo risultato otteniamo due conclusioni importanti: A α Corollary C O Un angolo inscritto in una circonferenza vede un diametro se e solo se è un angolo retto. B β Corollary A α A0 O Due angoli inscritti in una circonferenza che vedono la stessa corda dallo stesso lato sono uguali. α0 β C B Geometria Dicembre 2013 6 / 11 Da questo risultato otteniamo due conclusioni importanti: A α Corollary C O Un angolo inscritto in una circonferenza vede un diametro se e solo se è un angolo retto. B β Corollary A α A0 O α0 β B C Due angoli inscritti in una circonferenza che vedono la stessa corda dallo stesso lato sono uguali. Dimostrazione: Questo è perché se α e α0 vedono la stessa corda BC dallo stesso lato, e \ è l’angolo centrale corrispondente, β = BOC allora: 2α = β e 2α0 = β, Geometria Dicembre 2013 6 / 11 Da questo risultato otteniamo due conclusioni importanti: A α Corollary C O Un angolo inscritto in una circonferenza vede un diametro se e solo se è un angolo retto. B β Corollary A α A0 O α0 β B C Due angoli inscritti in una circonferenza che vedono la stessa corda dallo stesso lato sono uguali. Dimostrazione: Questo è perché se α e α0 vedono la stessa corda BC dallo stesso lato, e \ è l’angolo centrale corrispondente, β = BOC allora: 2α = β e 2α0 = β, e pertanto: α= Geometria 1 β = α0 . 2 Dicembre 2013 6 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Geometria Dicembre 2013 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α c . B Geometria b α0 O a Dicembre 2013 C 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. Verremo che b golo A. a b) sen(A A A0 α = 2R, dove a e il lato opposto a l’an- c B Geometria b α0 O a Dicembre 2013 C 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α Verremo che sen(aAb ) = 2R, dove a e il lato opposto a l’anb E quindi, questo sarà vero anche per gli altri angoli, golo A. poiché A è un vertice arbitrario del triangolo. c B Geometria b α0 O a Dicembre 2013 C 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α Verremo che sen(aAb ) = 2R, dove a e il lato opposto a l’anb E quindi, questo sarà vero anche per gli altri angoli, golo A. poiché A è un vertice arbitrario del triangolo. Sia A0 il punto di intersezione della circonferenza e la retta che passa per B e per O. Allora BA0 è un diametro, e pertanto il suo valore è 2R. Geometria c B b α0 O a Dicembre 2013 C 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α Verremo che sen(aAb ) = 2R, dove a e il lato opposto a l’anb E quindi, questo sarà vero anche per gli altri angoli, golo A. poiché A è un vertice arbitrario del triangolo. Sia A0 il punto di intersezione della circonferenza e la retta che passa per B e per O. Allora BA0 è un diametro, e pertanto il suo valore è 2R. c B b α0 O a C Siccome α e α0 vedono la stessa corda BC, allora sono uguali, Geometria Dicembre 2013 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α Verremo che sen(aAb ) = 2R, dove a e il lato opposto a l’anb E quindi, questo sarà vero anche per gli altri angoli, golo A. poiché A è un vertice arbitrario del triangolo. Sia A0 il punto di intersezione della circonferenza e la retta che passa per B e per O. Allora BA0 è un diametro, e pertanto il suo valore è 2R. c B b α0 O a C Siccome α e α0 vedono la stessa corda BC, allora sono uguali, e siccome BA0 è un b con ipotenusa BA0 , diametro, allora 4A0 BC e un triangolo rettangolo in C, Geometria Dicembre 2013 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α Verremo che sen(aAb ) = 2R, dove a e il lato opposto a l’anb E quindi, questo sarà vero anche per gli altri angoli, golo A. poiché A è un vertice arbitrario del triangolo. Sia A0 il punto di intersezione della circonferenza e la retta che passa per B e per O. Allora BA0 è un diametro, e pertanto il suo valore è 2R. c B b α0 O a C Siccome α e α0 vedono la stessa corda BC, allora sono uguali, e siccome BA0 è un b con ipotenusa BA0 , e quindi: diametro, allora 4A0 BC e un triangolo rettangolo in C, a a b ) = sen(α) = sen(α0 ) = = , sen(A BA0 2R Geometria Dicembre 2013 7 / 11 Teorema (dei seni) b B, b C, b sempre si soddisfa: In un triangolo 4ABC arbitrario, con lati a, b, c, e angoli A, a b) sen(A = b b) sen(B = c b) sen(C = 2R, dove R è il raggio della circonferenza circoscritta. Dimostrazione: Prima, disegniamo la circonferenza circoscritta al triangolo 4ABC, e chiamiamo O il suo centro, e R il suo raggio. A A0 α Verremo che sen(aAb ) = 2R, dove a e il lato opposto a l’anb E quindi, questo sarà vero anche per gli altri angoli, golo A. poiché A è un vertice arbitrario del triangolo. Sia A0 il punto di intersezione della circonferenza e la retta che passa per B e per O. Allora BA0 è un diametro, e pertanto il suo valore è 2R. c B b α0 O a C Siccome α e α0 vedono la stessa corda BC, allora sono uguali, e siccome BA0 è un b con ipotenusa BA0 , e quindi: diametro, allora 4A0 BC e un triangolo rettangolo in C, a a a b ) = sen(α) = sen(α0 ) = = , sen(A e pertanto = 2R. b) BA0 2R sen(A Geometria Dicembre 2013 7 / 11 Ragioni trigonometriche di alcuni angoli Abbiamo definito le ragioni trigonometriche seno e coseno di un angolo acuto in base a un triangolo rettangolo che lo contenga. Ovviamente, non esiste nessun triangolo rettangolo con un angolo di 0◦ , né con due angoli di 90◦ , e quindi la definizione che abbiamo dato non serve per questi angoli estremi. Osserviamo cosa succede quando gli angoli sono molto piccoli e quando sono molto prossimi a 90◦ : Osserviamo che a seconda l’angolo α si α cos(α) sen(α) approssima a 90◦ , il coseno di α si fa prossimo 90◦ ? ? a 0 e il seno prossimo a 1. Invece, quando 89◦ 0.0175 0.9998 l’angolo α si approssima a 0◦ , il coseno di α si ◦ 85 0.0872 0.9962 approssima a 1 e il seno a 0. Quindi, 80◦ 0.1736 0.9848 prendiamo questi valori come definizione delle ... ... ... ragioni trigonometriche in questi casi estremi: 10◦ 0.9848 0.1736 5◦ 0.9962 0.0872 cos(0◦ ) = 1, sen(0◦ ) = 0, ◦ 1 0.9998 0.0175 cos(90◦ ) = 0, sen(90◦ ) = 1. 0◦ ? ? Geometria Dicembre 2013 8 / 11 Ragioni trigonometriche di alcuni angoli Per calcolare il seno e il coseno di un angolo di 45◦ , ci serviamo della seguente figura che rappresenta un quadrato di lato 1. In un quadrato ogni angolo interno vale 90◦ e quindi la diagonale d divide l’angolo in due parti uguali, cioè in due angoli di 45◦ . d= α = 45◦ √ 2 1 1 Per il√Teorema di√Pitagora sappiamo che la diagonale d vale d = 12 + 12 = 2. Ma notiamo che la diagonale del quadrato è la ipotenusa di un triangolo rettangolo con due angoli di 45◦ . Quindi, √ 1 2 sen(45 ) = √ = 2 2 ◦ e anche Geometria √ 1 2 cos(45 ) = √ = . 2 2 ◦ Dicembre 2013 9 / 11 Ragioni trigonometriche di alcuni angoli Per calcolare il seno e il coseno degli angoli di 30◦ e 60◦ , ragioniamo sulla seguente figura che è un triangolo equilatero di lato 1. Notiamo che la altezza h è anche la bisettrice di un angolo di 60◦ , e quindi b in due angoli di 30◦ . La altezza h divide l’angolo A divide il lato BC in due parti uguali, e quindi di 1/2. Usando il teorema di Pitagora possiamo calcolare il valore della altezza: 2 1 h + = 12 , 2 A 30◦ 1 h= 60◦ e quindi 1− h= 3/2 M B r 2 √ C 1/2 √ 3 1 = . 4 2 Pertanto, cos(30 ) = sen(60◦ ) = cos(60◦ ) = 2 1 √ √ 1 2 1 sen(30 ) = = , 1√ 2 √ 3 ◦ = ◦ 3 , 2 Geometria 3 2 1 1 2 1 = = 3 , 2 1 . 2 Dicembre 2013 10 / 11 Regola nemonica α cos(α) sen(α) 0◦ √ 4/2 √ 0/2 30◦ √ 3/2 √ 1/2 45◦ √ 2/2 √ 2/2 Geometria 60◦ √ 1/2 √ 3/2 90◦ √ 0/2 √ 4/2 Dicembre 2013 11 / 11