Circuito RC con d.d.p. sinusoidale Un circuito RC-serie ha la seguente configurazione: RG è la resistenza interna del generatore. Misura dello sfasamento della tensione ai capi del condensatore rispetto alla tensione ai capi della resistenza Inviare all’ingresso del circuito una tensione sinusoidale. Collegare X e Y rispettivamente ai canali 1 e 2 dell’oscilloscopio facendo attenzione alla posizione dei terminali di terra. Scegliere X come segnale di trigger e visualizzare i due canali contemporaneamente. Misurare il periodo T della tensione sinusoidale e il ritardo temporale tr fra i due segnali per ricavare lo sfasamento θ: θ= tr ⋅ 360° T Determinare T e tr nel modo più preciso possibile e stimare l’errore di misura. Confrontare il valore ottenuto per lo sfasamento con quello atteso secondo la formula: tan θ = 1 ωτ dove ω = , 2π e τ = RC . T 1 Circuito RL con d.d.p. sinusoidale Un circuito RL-serie ha la seguente configurazione: RL e RG sono rispettivamente la resistenza dell’induttanza e del generatore. Misura dello sfasamento della tensione ai capi dell’induttanza rispetto alla tensione ai capi della resistenza Procedere come nel caso del circuito RC. Utilizzare il valore ottenuto per lo sfasamento per dare una stima del valore di L, sfruttando la relazione: tan θ = ωτ dove ω = L 2π eτ = . T R Circuito RCL con d.d.p. sinusoidale Un circuito RCL-serie ha la seguente configurazione: 2 RL e RG sono rispettivamente la resistenza dell’induttanza e del generatore. L’ampiezza del segnale di corrente del circuito al variare della frequenza ω = i= 2π è: T V0 R 2 + (ωL − 1 2 ) ωC dove V0 è l’ampiezza del segnale di tensione (VY nella figura). La frequenza di risonanza è quella per cui: 1/ω0 C = ω0 L di conseguenza per ω = ω0 la corrente i assume il suo valore massimo. Inoltre per questa frequenza le tensioni Vx e Vy sono in fase fra loro. La frequenza di risonanza è : ω0 = 1 LC (1) Misura della frequenza di risonanza 9 Montare il circuito in figura e impostare il generatore su una tensione sinusoidale. Collegare Vx e Vy ai canali 1 e 2 dell’oscilloscopio e collegare i terminali di terra dei cavi coassiali insieme col terminale di terra del generatore. 3 9 Impostare l’oscilloscopio in modalità X-Y. L’ellisse che si osserva sullo schermo è dovuta allo sfasamento dei segnali Vx e Vy ; variando la frequenza del generatore si osserva una variazione della forma dell’ellisse. Quando questa degenera in una retta, la frequenza indicata dal generatore è quella di risonanza (N.B.: Agendo sui comandi di ampiezza dei canali 1 e 2 fare in modo che la retta abbia un’inclinazione di circa 45°, per ottenere una sensibilità maggiore). 9 Determinare l’errore su ω0 attraverso la minima variazione di frequenza del generatore che provoca un significativo allargamento dell’ellisse. (2) Determinazione dell’induttanza o della capacità Dalla misura di ω0 è possibile determinare il valore dell’induttanza L se è noto il valore della capacità: L= 1 ω 02 C oppure della capacità C se è noto il valore dell’induttanza: C= 1 ω 02 L Confrontare il valore di L così ottenuto, assumendo noto il valore di C, con la stima preliminare fatta nella misura precedente. Circuiti RC e RL con d.d.p. a onda quadra La risoluzione del circuito RC (vedi figura a pag.1) porta alle seguenti espressioni per il potenziale fra le armature del condensatore e ai capi della resistenza durante la fase di carica del condensatore: −t Vcond . (t ) = V0 1 − e RC e −t Vresist . (t ) = V0 ⋅ e RC dove V0 è la tensione costante che il generatore raggiunge “istantaneamente” partendo da 0 V. 4 Durante la fase di scarica la tensione del generatore torna istantaneamente a zero: le espressioni dei potenziali sono: Vcond . (t ) = V0 ⋅ e −t RC e Vresist . (t ) = −V0 ⋅ e −t RC . Se si applica un segnale a onda quadra fra 0 e V0, per visualizzare le fasi di carica e scarica del condensatore è necessario che il suo periodo T sia maggiore di τ = RC (costante di tempo del circuito) ; la frequenza f del segnale va dunque scelta in modo che sia: f < 1/τ Sia misurando la d.d.p. ai capi della resistenza, come in figura a pag.1, sia misurando quella ai capi del condensatore (si scambia R con C) è possibile ricavare il valore di τ attraverso la misura del tempo di dimezzamento. Infatti nelle regioni in cui il potenziale ha un andamento esponenziale decrescente si può scrivere: V t t V (t ) = V0 ⋅ exp − → 0 = V0 exp − 1 / 2 , 2 RC RC da cui si ricava t1 / 2 = τ ⋅ ln 2 = RC ⋅ ln 2 La misura di τ consente di ricavare il valore di C nel caso di condensatore di valore incognito: C= τ R Misura del tempo di dimezzamento per valutare τ 9 Montare il circuito e impostare il generatore su segnale a onda quadra ponendosi nelle condizioni f < 1/τ Nota: collegare il generatore di segnale al circuito tramite cavo coassiale prelevando il segnale dall’uscita a 50 Ω per ridurre il contributo di questa resistenza interna del generatore alla costante τ del circuito RC. 5 9 Impostare il canale dell’oscilloscopio su DC e regolare opportunamente la base dei tempi in modo da visualizzare la zona con andamento esponenziale decrescente su tutto lo schermo dell’oscilloscopio (usare anche il comando LEVEL) 9 Attraverso il comando Y-POS allineare la regione di andamento asintotico con una divisione dello schermo e misurare la caduta di potenziale totale. Determinare quindi l’intervallo di tempo per il quale il potenziale si riduce della metà spostando con il comando X-POS la curva in modo che V0/2 coincida con l’intersezione della curva con una divisione verticale dello schermo. In questo modo t1/2 è dato dalla distanza fra questa divisione e l’inizio della curva ( V=V0 ) Nota: attraverso la regolazione dell’ampiezza del segnale in ingresso e della sensibilità dell’oscilloscopio fare in modo che la curva abbia una pendenza non molto elevata così da ridurre l’errore sulla determinazione di V0/2. 9 Determinare l’errore su t1/2 attraverso la minima traslazione sull’asse X che sposta significativamente da V0/2 il punto di intersezione suddetto. Determinare quindi τ attraverso la relazione t1 / 2 = τ ⋅ ln 2 9 Ripetere la misura scambiando R con C e misurando la ddp ai capi di quest’ultimo. Misura di induttanza incognita in un circuito RL Montare il circuito RL come nella figura a pag. 2 (misurare prima con il multimetro la resistenza dell’induttanza). Per effetto del gradino di tensione fra 0 e V0 inviato dal generatore al circuito RL, la tensione ai capi della resistenza aumenta da 0 a V0 secondo la legge: Vres = V0 (1 − e − R t L ) Quando il segnale del generatore passa istantaneamente da V0 a 0 si ha invece: Vres = V0 ⋅ e − R t L La costante di tempo della funzione esponenziale è: 6 τ= L R Determinare il tempo di dimezzamento in modo analogo a quanto fatto per il circuito RC scegliendo una frequenza f opportuna, tenendo conto che deve valere la relazione: f < 1/τ Noto τ , ricavare nuovamente il valore di L e confrontarlo con le precedenti misure: L =τ ⋅R 7