tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione

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Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato – Istituto Tecnico Commerciale
Istituto Tecnico Industriale – Liceo Scientifico
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Piano di lavoro annuale (a.s. 2016/17)
Prof. VINCENZO GIRONE
Materia/e di insegnamento TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
ITE
Liceo
ITI
IPSIA
X
Classe 4° P. sez. A
1. Situazione di partenza della classe - In particolare indicare i livelli rilevati nella propria
disciplina. Si suggerisce di individuare alcuni punti di forza e alcuni di debolezza della classe
rispetto al lavoro che si intende impostare per la disciplina.
Punti di forza:
- apertura verso proposte e iniziative del docente e dell’Istituto;
- discreto utilizzo di strumenti multimediali;
- buone relazioni interpersonali e presenza di un gruppo responsabile, capace di collaborare tra studenti e con i docenti
all’interno della classe.
Punti di debolezza:
- difficoltà a cogliere i nessi tra la disciplina e le applicazioni della stessa alla realtà;
- difficoltà ad organizzare in modo chiaro e organico l’esposizione soprattutto orale dei contenuti disciplinari attraverso
un linguaggio tecnico o specifico.
2. Con riferimento agli obiettivi che si intendono conseguire nel presente anno scolastico, con
particolare attenzione alle priorità e ai traguardi del RAV e al piano di miglioramento
dell’Istituto, (v. piano di lavoro del Consiglio di Classe) descrivere il contributo che la propria
disciplina intende apportare:
Applicare tecniche e procedure di calcolo per affrontare problemi di vario tipo del proprio contesto.
Identificare i fenomeni connessi ai processi del proprio settore professionale che possono essere indagati in modo
scientifico. Utilizzare strumenti e metodi di analisi quantitativa e qualitativa per indagare i fenomeni appartenenti ai
processi del settore. Rilevare, elaborare e rappresentare dati significativi per la comprensione e lo svolgimento di
attività del settore. Utilizzare linguaggi tecnologici e logico-matematici specifici
3. Indicare i titoli delle unità di apprendimento che si intendono attivare
Trimestre: (per il recupero da parte degli allievi aiutati a giugno-settembre a fronte di una
proposta di voto insufficiente indicare come è avvenuto il relativo accertamento) :
1) Legislazione d’interesse per il settore elettrico
1.1) Enti normatori (CEI, CENELEC, IEC, ISO, UNI e UNEL);
1.2) Legge n. 46 del 1990 (principali novità introdotte, la dichiarazione di conformità,
obbligatorietà di progetto, successive modifiche del D.M. 37/08);
1.3) Le altre leggi dello Stato italiano d’interesse per il settore elettrico (L. 186/68, D.P.R.
547/55, D.Lgs. 81/08 - T.U. sulla sicurezza);
1.4) Le Norme CEI (principali comitati tecnici dell’Ente, la norma CEI 64-8);
1.5) La certificazione di qualità (marcatura CEI, marchio IMQ, differenze ed
opportunità).
2) Elettronica di potenza
2.1) Diodo (giunzione PN, caratteristica esterna, diodo ideale e reale, funzionamento in
conduzione ed in interdizione, tipologie di diodi, lettura di data-sheets, studio del
comportamento di un diodo inserito in un circuito in corrente continua);
2.2) Transistor BJT (la doppia giunzione PN, caratteristiche costruttive, caratteristica
esterna);
2.3) Transistor MOSFET (il fenomeno dell’effetto di campo, caratteristiche costruttive,
caratteristica esterna);
2.4) Cenni sui Tiristori.
3) Elettronica di potenza
3.1) Sistemi di conversione a.c.-d.c. (raddrizzatori):
3.1.1) Raddrizzatore monofase semplice;
3.1.2) Raddrizzatore monofase semplice con stadio capacitivo in uscita;
3.1.3) Raddrizzatore monofase a ponte;
3.1.4) Raddrizzatore trifase a ponte;
3.1.5) Cenni sul controllo di fase nei sistemi di conversione a.c.-d.c.;
3.1.6) Raddrizzatore monofase a ponte controllato;
3.2) Sistemi di conversione d.c.-d.c. (chopper 1F su carico puramente resistivo);
3.3) Sistemi di conversione d.c.-a.c.:
3.3.1) Inverter trifase;
3.3.2) Cenni sulla tecnica Pulse Width Modulation (PWM);
3.4) Cenni sui sistemi di conversione inverter/raddrizzatore (caso del generatore eolico e
caso del sistema di trazione diesel-elettrico).
Pentamestre
4) Apparecchi di chiusura e interruzione
4.1) Concetti di sezionatore, interruttore ed interruttore di manovra;
4.2) Cenni sui transitori nei circuiti elettrici in corrente alternata a fronte di un gradino di
tensione (carica e scarica di un circuito R-L e di un circuito R-C);
4.3) L’apparecchio elettromeccanico:
4.3.1) Normativa di riferimento;
4.3.2) Prove sugli apparecchi elettro-meccanici (prove di tipo, prove di routine, prove di
campionatura e prove speciali); 4.3.3) Concetto di affidabilità;
4.3.4) Principali grandezze elettriche e meccaniche per gli apparecchi di chiusura e
interruzione;
4.4) Principali tipologie costruttive (interruttori in olio, ad aria compressa, in esafluoruro
di zolfo, a deionizzazione magnetica e sottovuoto).
5) PLC
5.1) Struttura hardware dei controllori a logica programmabile per l’automazione;
5.2) Moduli di ingresso ed uscita (caratteristiche, tipologie di ingressi e uscite,
collegamento dei bipoli elettrici al PLC); 5.3) Tipologie di PLC (PLC compatti, PLC
modulari, differenze, vantaggi e svantaggi);
5.3) Il linguaggio ladder di programmazione del PLC:
5.3.1) Ambiente di lavoro del software CX-one di Omron;
5.3.2) Simbologia e principali regole di programmazione;
5.4) Realizzazione di programmi per automazioni semplici.
6) Schemi a blocchi
6.1) Concetto di blocco e di funzione di trasferimento;
6.2) Segnali di ingresso e di uscita;
6.3) Nodo sommatore e nodo di derivazione (proprietà, caratteristiche e disposizione dei
segnali);
6.4) Funzione di trasferimento equivalente di due blocchi in cascata;
6.5) Funzione di trasferimento equivalente di due blocchi in parallelo;
6.6) Funzione di trasferimento equivalente di due blocchi in retroazione;
6.7) Determinazione della funzione di trasferimento equivalente di un insieme complesso
di blocchi connessi fra loro; 6.8) Cenni sullo spostamento dei nodi a monte e a valle di un
nodo.
7) LABORATORIO
7.1) Funzionamento del diodo e verifica della sua caratteristica esterna;
7.2) Studio dei transitori di carica e scarica negli elementi conservativi dei circuiti elettrici
e calcolo dell’energia immagazzinata.
4. Metodologie impiegate
X
X
X
Lezione frontale
Esercitazioni guidate
Correzione sistematica del lavoro domestico
q
Ricerche personali o in gruppo
X Attività nel laboratorio: lavori individuali e di gruppo sulle applicazioni software
proposte.
q
5. Verifiche
Tipologia
X Prove scritte
X Questionari vero/ falso o a scelta multipla
X Prove orali
Interventi in classe
X Relazioni e documentazione prodotta
X Compiti a casa
Numero e scansione temporale
Come da programmazione di classe.
6. Criteri di valutazione
Saranno adottati i criteri di valutazione generali contenuti nel PTOF.
7. Attività di recupero ( indicare le metodologie che si intendono adottare e i tempi di attuazione):
Recupero in itinere
Fiorenzuola d’Arda, 17/11/2016
Firma …………………………………..