20 LA FAMIGLIA Il nostro nuovo e piccolo amico: il Coniglio domestico di Andrea Rettagliati Nel giro di qualche anno nel nostro Paese il coniglio è diventato un animale da compagnia. E si è conquistato anche il terzo posto nella classifica degli animali più diffusi nelle nostre case dopo il cane e il gatto. Ma a differenza di questi ultimi si pensa che il piccolo animale abbia bisogno di meno cure e attenzioni. In realtà non è così. Purtroppo i motivi per i quali la maggior parte delle persone prende un coniglio affettive, di gioco, di alimentazione specifica e di cure veterinarie qualificate. Inoltre, i padroni devono dedicargli tempo e attenzione per insegnargli molte cose: dall’usare la cassettina igienica al relazionarsi con tutta la famiglia. Con “Coniglio” si intende quello europeo, Oryctolagus cuniculus, appartenente alla famiglia dei lagomorfi e non dei roditori, come si pensa comunemente. I vari tipi, La dieta dei conigli in natura è costituita prevalentemente da erba, foglie e germogli, e anche in cattività l’alimentazione migliore è costituita da erba o, in mancanza di questa, da fieno fresco di buona qualità e da verdure fresche. La dieta può essere integrata con l’uso di un pellet di buona qualità, costituito solo da fieno e vegetali, che contenga almeno il 18% di fibra. La gabbia deve essere sufficientemente Anche in cattività l’alimentazione migliore è costituita da erba o, in mancanza di questa, da fieno fresco di buona qualità e da verdure fresche. sono sbagliati. Spesso è una scelta di ripiego; scartati il cane, perché troppo impegnativo, e il gatto, perché fa danni, si passa al coniglio, considerato facile da tenere e senza esigenze mediche ed esistenziali. Invece è un animale sensibile, intelligente, vivace, affettuoso e con una sua personalità, diversa da individuo a individuo. In pratica, tutto ciò significa che non può vivere sempre in gabbia, che è delicato, che ha bisogno di relazioni L’Aromatario grandi e piccoli, compresi quelli “da carne”, fanno parte della stessa specie e tutti possono essere ottimi animali da compagnia, la taglia infatti non è rilevante. Nella gestione di un coniglio, un capitolo molto importante riguarda l’alimentazione. Il coniglio è un erbivoro stretto, il suo alimento deve essere ricco di fibra, permettere un adeguato consumo dei denti e un buon funzionamento dell’apparato digerente. spaziosa, robusta, priva di elementi taglienti, a prova di fuga e facile da pulire. I conigli sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura, quindi all’inizio dell’inverno o in primavera si possono utilizzare l’echinacea, l’estratto di propoli e il ribes. Il tipo di fondo è molto importante per prevenire lesioni alle zampe. Il pavimento della gabbia deve essere solido (non di rete), ricoperto da uno strato abbondante di lettiera (trucioli, pellet di carta riciclata o di tutolo di mais, paglia o fieno). Non sono adatti i materiali abrasivi come la sabbietta per gatti. È consigliabile cambiare la lettiera con frequenza per evitare cattivi odori e patologie frequenti come le 21 pododermatiti. È sempre indispensabile una accurata visita da parte di un veterinario che si occupa di questi animali, ma come terapia integrata in questo caso, oltre alla detersione e alla pulizia della zona interessata, risultano essere utili gli Oli Essenziali di Timo e Basilico. Alcune gocce in poco miele o veicolo oleoso, facendo attenzione che il coniglio non si lecchi troppo aggiungendo una irritazione locale autoindotta, aiutano la cicatrizzazione e minimizzano l’infezione batterica. I conigli sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura, quindi all’inizio dell’inverno o in primavera si possono utilizzare l’echinacea (azione su sistema immunitario), l’estratto di propoli (azione antibatterica ed immunostimolante, azione antibiotico-simile senza alterare l’equilibrio della flora microbica intestinale) ed il ribes nigrum (che ha proprietà antinfiammatorie). Una delle patologie più frequenti nel coniglio è la Pasteurellosi che può presentarsi in forma acuta o cronica, con formazione di ascessi multipli, dimagrimento e sin- tomi respiratori (dispnea, starnuti, muco) Gli Oli Essenziali in questo caso sono utili, anche in integrazione alla terapia convenzionale, sia come prevenzione che come terapia. La forma migliore di somministrazione è attraverso aerosol, ma anche per inalazione semplice o per via orale. Per aerosol è sufficiente utilizzare un nor- male apparecchio per aerosol. Per inalazione semplice si possono mettere alcune gocce di olio essenziale su un tovagliolo di carta ed avvicinarlo al muso del coniglio; per via orale si può mettere una goccia di olio essenziale in un chicco di uva passa oppure in un pezzetto di frutta (mela, pera, banana) somministrandolo una volta al giorno fino a miglioramento dei sintomi. L’Olio Essenziale di Limone è un potente antisettico ma va usato in dosi molto basse perché potrebbe essere irritante; l’OE di Timo ha attività antibatterica soprattutto nei confronti dei mycoplasmi (che spesso si associano alla pasteurella ed aggravano l’infezione), ma anche mucolitica ed espettorante; infine l’OE di Santoreggia è un potente antisettico ben tollerato dal coniglio. Negli ambienti in cui stazionano gli animali sono utili anche i diffusori/vaporizzatori che oltre a permettere la diffusione degli OE, favoriscono l’umidificazione dell’ambiente. Andrea Rettagliati, Medico Veterinario [email protected]