In Natura, tutto ciò che ci circonda è Materia oppure Energia. MATERIA La Materia è tutto ciò che ci circonda e che, pur assumendo diverse forme, possiede una massa (e pertanto può essere pesata) ed un volume (ovvero, occupa uno spazio). Si definisce corpo una porzione limitata di materia (es.: una palla, una penna, un tavolo, un fiore...) STATI FISICI DELLA MATERIA La materia può presentarsi sotto tre diversi stati fisici (o fondamentali): gli stati solido, liquido ed aeriforme. I corpi allo stato solido hanno forma e volume propri; i corpi allo stato liquido hanno volume proprio, ma assumono la forma del loro contenitore; infine i corpi allo stato aeriforme assumono sia la forma che il volume del contenitore, in quanto tendono ad occupare tutto lo spazio a loro disposizione. In qualsiasi stato fisico si presenti la materia, essa è sempre costituita da particelle piccolissime (atomi e molecole) che sono in continuo movimento; per le particelle di un solido, il movimento consiste in microscopiche vibrazioni attorno ad una posizione fissa (chiaramente impercettibili all’occhio umano); particelle di un solido particelle di un liquido particelle di un gas le particelle di un liquido invece possiedono una maggior libertà di movimento rispetto a quelle dello stato solido; le particelle dello stato aeriforme hanno la massima libertà di movimento ed infatti tendono ad occupare tutto lo spazio a loro disposizione. UNITà DI BASE DELLA MATERIA: l’ATOMO e la sua struttura Ma quali sono e cosa sono esattamente le “particelle” che costituiscono la materia? Tutta la materia, pur avendo aspetti tanto diversi, è costituita dalle stesse piccolissime unità di base, chiamate atomi. Ogni atomo è formato a sua volta da tre tipi di particelle: i protoni, carichi positivamente, i neutroni, privi di carica elettrica e gli elettroni, carichi negativamente. Secondo il modello atomico di Bohr, la Livello struttura atomica è tale per cui i protoni ed i energetico neutroni formano il nucleo dell’atomo, mentre gli elettroni ruotano attorno al nucleo, seguendo traiettorie chiamate orbite o livelli energetici. Esiste un limite al numero massimo di elettroni che può orbitare in ogni livello energetico: nel livello più vicino al nucleo (livello più interno) possono orbitare al massimo 2 elettroni e in quelli più esterni fino a 8 elettroni. 1 L’atomo è neutro perchè il numero di protoni (presenti nel nucleo) è uguale al numero di elettroni (che ruotano attorno al nucleo). Il numero di protoni di un atomo è chiamato numero atomico e viene indicato con il simbolo Z. In natura esistono oltre 90 tipi diversi di atomi, i quali appunto differiscono per il numero atomico Z (esiste infatti l’atomo con un solo protone e un solo elettrone, l’atomo con due protoni e due elettroni, l’atomo con 3 protoni e 3 elettroni, etc.). Atomo di idrogeno (H) Z= 1 Atomo di elio (He) Z= 2 1p Atomo di carbonio (C) Z= 6 6p 2p Atomo di sodio (Na) Z= 11 11p = nucleo con numero di protoni indicato = elettrone IONI Un atomo può perdere o acquistare uno o più elettroni e diventare così elettricamente carico (in quanto non avrà più un ugual numero di protoni ed elettroni): non si potrà quindi più parlare di atomo, bensì di ione. Atomo di sodio (Na) Catione sodio (Na+) Z= 11 1) quando un atomo (neutro) perde uno o più elettroni, non sarà più neutro, ma acquisterà una carica elettrica positiva (in quanto avrà meno elettroni di quelli previsti dal numero atomico) e si trasformerà in uno ione positivo o catione. 11p+ + 11 e- = carica 0 2) quando un atomo (neutro) acquista uno o più elettroni, non sarà più neutro, ma acquisterà una carica elettrica negativa (in quanto avrà più elettroni di quelli previsti dal numero atomico) e si trasformerà in uno ione negativo o anione; Atomo di cloro (Cl) Z= 17 17p+ + 17 e- = carica 0 11p+ + 10 e- = carica +1 Anione cloro (Cl-) 17p+ + 18 e- = carica -1 2 MOLECOLE Atomi C O Molecole H H2 O O2 Sono strutture formate dall’unione di due o più atomi (che possono essere uguali o diversi). CO2 SOSTANZA (pura) Con il termine sostanza, si indica il tipo di materia, ovvero la composizione chimica di cui è composta la materia (es.: la sostanza di cui è formato il tavolo è il legno, la penna è di plastica, la palla è di gomma, etc). La sostanza può essere costituita da elementi o da composti. Ogni elemento è rappresentato sulla tavola periodica da un simbolo chimico. I simboli chimici sono abbreviazioni di una o due lettere del nome dell’elemento, la prima lettera deve sempre essere maiuscola, l’eventuale seconda lettera deve essere minuscola. I simboli degli elementi si combinano poi tra loro in modo opportuno, per scrivere le formule chimiche dei composti. Es.: una molecola di metano (CH4) contiene un atomo di carbonio (C) e quattro atomi di idrogeno (H). SOSTANZA ELEMENTO 1. l’elemento è la sostanza formata da 1. atomi tutti uguali (es. H, O, C, Fe) 2. la più piccola parte di un elemento, che 2. corserva le caratteristiche chimicofisiche dell’elemento stesso, è l’atomo 3. l’elemento non può essere suddiviso in 3. sostanze più semplici COMPOSTO il composto è la sostanza formata da atomi diversi (es. H2O, CO2, FeO) la più piccola parte di un composto, che corserva le caratteristiche chimicofisiche di un composto, è la molecola il composto può essere suddiviso in sostanze più semplici Molecola di di acqua (H2O) Atomi di ferro (Fe) La parte più piccola della sostanza acqua, ovvero l’atomo di H, non ha le stesse caratteristiche chimicofisiche dell’acqua (è gassoso e non liquido), mentre la molecola H2O è la parte piuù piccola del composto acqua che ne conserva le caratteristiche...(è allo stato liquido, etc) Sfera di ferro (Fe) Bicchiere di acqua (H2O) La molecola H2O può essere suddivisa in sostanze più semplici, quali idrogeno (H) ed ossigeno (O) H O H 3 LEGAMI CHIMICI In base al numero di elettroni presenti nello strato esterno di un atomo, l’atomo può essere stabile o instabile. La stabilità massima infatti viene raggiunta quando nel livello elettronico più esterno (o orbita) ci sono 8 elettroni (= regola dell’ottetto). Tutti gli atomi instabili tenderanno pertanto a diventare più stabili, attraverso la formazione di legami chimici, che avvengono attraverso la condivisione o lo scambio di elettroni fra gli atomi instabili. I tipi di legame chimico che studieremo sono: il legame ionico ed il legame covalente. Il legame ionico si forma tra ioni di carica opposta, a seguito della loro attrazione elettrostatica. Esso è infatti caratterizzato dal trasferimento di elettroni fra gli atomi (al fine di raggiungere una condizione di maggiore stabilità) e la conseguente trasformazione degli stessi atomi (neutri) in cationi e da anioni. Un tipico esempio di composto ionico è il cloruro di sodio (NaCl), ovvero il comune sale da cucina. Ione positivo sodio (Na+) Atomo di sodio (Na) Z= 11 L’atomo di sodio (Na) non è stabile in quanto non contiene 8 elettroni nell’orbita più esterna. Per raggiungere la stabilità (e completare pertanto il suo livello elettronico più esterno), è conveniente che perda l’unico elettrone nell’orbita esterna, trasformandosi pertanto in un catione (Na+) Atomo di cloro (Cl) Z= 17 Ione negativo cloro (Cl-) L’atomo di cloro (Cl) non è stabile in quanto non contiene 8 elettroni nell’orbita più esterna, bensì 7. Per raggiungere la stabilità, è conveniente che acquisiti un elettrone nell’orbita esterna, trasformandosi pertanto in un anione (Cl-) Poichè le cariche elettriche di segno opposto si attraggono, i due ioni appena formatisi si avvicineranno, formando un composto ionico, NaCl. 4 Il legame covalente invece è caratterizzato dalla condivisione di 2 o più elettroni fra gli atomi, in modo da completare l’ottetto esterno e raggiungere la condizione di stabilità. Attraverso questo meccanismo, ognuno degli elettroni condivisi apparterrà contemporaneamente a entrambi gli atomi. Tipici esempi di composto covalenti sono i composti Cl2 (formato da due atomi di cloro) e HCl. Atomo di cloro (Cl) Z= 17 Atomo di cloro (Cl) Z= 17 Se uno dei due atomi di cloro acquistasse un elettrone dall’altro atomo di cloro, esso stesso si stabilizerebbe, ma renderebbe meno stabile l’altro atomo. Pertanto, è preferibile una condivisione di elettroni piuttosto che un loro trasferimento da una atomo all’altro ( 2 elettroni condivisi formano 1 legame covalente, 4 elettroni condivisi formano 2 legami covalenti, etc.) Atomo di cloro (Cl) Z= 17 Atomo di idrogeno (H) Z= 1 L’atomo di idrogeno (H) fa eccezione rispetto alla regola dell’ottetto, perchè per stabilizzarsi deve riempire il livello più interno e possedere al massimo 2 elettroni. Se l’atomo di H condividesse il suo unico elettrone con l’atomo di cloro (Cl) e l’atomo di Cl condividesse uno dei suoi 7 elettroni del livello più esterno, si formerebbe la molecola del composto covalente HCl (acido cloridrico) 5 ENERGIA L’ENERGIA è tutto ciò che ci circonda, ma diversamente dalla materia, non ha massa nè volume (es.: fulmine, luce, calore, etc). L’Energia è la capacità di un corpo di compiere lavoro, ovvero di provocare uno spostamento. Essa si misura in joule (J). In natura esistono due tipi fondamentali di energia: quella cinetica e quella potenziale. L’energia cinetica è quella forma di energia posseduta dai corpi in movimento e dipende quindi dalla velocità del corpo: maggiore è la velocità del corpo, maggiore è la sua energia cinetica (es.: un’automobile in corsa, il vento che soffia, l’acqua che precipita a valle e la molla/elastico che scatta possiedono energia cinetica); l’energia potenziale è invece quella forma di energia posseduta dai corpi che, si trovano in uno stato di quiete, ma dopo aver subìto uno spostamento, sono in grado di restituire il lavoro, compiendo a loro volta altro lavoro e provocando pertanto altro spostamento. E’ pertanto la capacità di un corpo di compiere un lavoro in base alla propria posizione Es.: l’energia potenziale gravitazionale è l’energia che un corpo possiede perchè su di esso è stato compiuto un lavoro per sollevarlo fino ad una certa altezza, agendo contro la forza di gravità; l’energia potenziale elastica è l’energia che un corpo elastico possiede, dopo che è stato allungato ed è pertanto in grado di provocare lavoro, ovvero di spostare se stesso o altri corpi (vedi l’elastico o la molla). Un tipo di energia cinetica è l’energia termica (o calore) che è l’energia associata al movimento delle particelle di cui è costituito il corpo in questione. Una grandezza legata a tale forma di energia è la temperatura dei corpi, che dipende anch’essa dall’energia cinetica delle particelle del corpo (nel senso che, maggiore è la temperatura di un corpo, maggiore sarà l’energia cinetica delle sue molecole) ma che è una grandezza differente rispetto al calore. Infatti la temperatura è una grandezza caratteristica di ogni corpo e mi indica “oggettivamente” quanto un corpo sia caldo o freddo (si ricorda infatti che la sensazione di caldo/freddo è soggettiva, invece la temperatura può essere misurata attraverso il termometro ed è esprimibile attraverso un valore numerico seguito dall’unità di misura considerata, es.: 12 °C); il calore invece (pur essendo anch’essa una grandezza misurabile ed esprimibile attraverso valori numerici ed unità di misura) rappresenta l’energia che si propaga da un corpo più caldo (a temperatura maggiore) ad un corpo più freddo (a temperatura minore) per effetto della differenza di temperatura esistente fra i due corpi. Il passaggio di energia termica procede finchè i due corpi raggiungono la stessa temperatura, cio finchè raggiungono la condizione di equilibrio termico. Se un corpo riceve calore, l’energia ricevuta fa aumentare la velocità con cui si muovono le particelle e ciò fa aumentare la temperatura del corpo. ESPERIMENTO 6