Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 11.03.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 11 Marzo 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. ______________________________________________________________________________________ Attualmente in Nord America è presente il virus dell’influenza A/H3N2 a differenza di quello pandemico (A/H1N1p) e del tipo B rilevati in Europa e Asia settentrionale. La maggior parte dei virus isolati, sono simili a quelli contenuti nel vaccino anti-influenzale disponibile in commercio. Alcuni stipiti (5-7%) riferiti al virus dell’influenza tipo B (Yamagata) sono stati isolati in Nord America ed Europa. Europa L’influenza è in diminuzione nella maggior parte dei Paesi Europei, ad eccezione della Grecia dove sono riportati casi gravi di infezione. Le indagini condotte sui soggetti con gravi sintomi respiratori, indicano che il “trend” della circolazione virale è in diminuzione nella parte sud-orientale del territorio europeo (Kazakistan, Kirghizistan e la repubblica della Moldavia), a differenza della Romania, Federazione Russa e Ucraina, dove è stato accertato un incremento del numero dei soggetti infetti. La percentuale complessiva di campioni sentinella risultati positivi ai saggi delle prove allestite nei confronti del virus dell’influenza è stato pari al 36% (525 campioni saggiati). Di questi il 51% è stato rappresentato dal virus di tipo B, seguito dai sottotipi A: 95% A/H1N1p, 5% A/H3N2. La maggior parte dei virus isolati durante questa stagione in Europa, sono antigenicamente simili a stipiti A/H1N1p e A/H3N2 contenuti nel vaccino anti-influenzale disponibile in commercio. Per quanto attiene al virus di tipo B, solo alcuni stipiti (Yamagata) sono risultati differenti rispetto a quello contenuto nel vaccino (Victoria). In Italia durante la 9° settimana del 2011, il nume ro dei casi accertati per influenza è stato di 3938 (3,81%), di cui 732 tra 0-4 anni (10,03%), 1005 tra 5-14 anni (7,19%), 1978 tra 15-64 anni (3,22%) e 223 oltre i 65 anni (1,07%). Nella Regione Umbria sono stati accertati durante la stessa settimana di cui sopra, complessivamente 52 casi (3,50%) e nella Regione Marche 110 soggetti infetti da virus dell’influenza (5,65%). Nord America La circolazione virale in Nord America è rimasta stabile in queste ultime due settimane. Solo in Quebec e British Columbia è stato osservato un aumento dell’attività virologica. Il tasso di consultazione delle malattie simil-influenzali (ILI) è aumentato rispetto al precedente bollettino, ma è rimasto nel “range” previsto per quest’anno. La percentuale dei campioni clinici positivi ai saggi allestiti nei confronti del virus dell’influenza, ha continuato a diminuire nelle ultime settimane, e il virus prevalentemente rilevato è stato A/H3N2 (86%) seguito dal virus di tipo B (12% dei virus sottotipizzati). Negli Stati Uniti d'America durante la settimana n.8 del 2011, le ILI sono rimaste al di sopra del valore di riferimento, e la percentuale di campioni positivi ai saggi allestiti nei confronti del virus dell’influenza è risultata pari al 28% (settimana n. 8 del 2011). La sottotipizzazione virale ha accertato il 49% dei campioni come virus A/H3N2, il 34% dal virus tipo B e il 17% da A/H1N1p. In Canada e negli Stati Uniti, i virus dell’influenza isolati e caratterizzati antigenicamente, sono risultati simili agli stipiti virali contenuti nel vaccino anti-influenzale disponibile in commercio. Solo il 5-7% dei virus appartenenti al tipo B (Yamagata) differiscono da quello vaccinale. 2 Medio Oriente e Nord Africa: La trasmissione del virus dell’influenza in Nord Africa e Medio Oriente rimane invariata rispetto alla situazione registrata le scorse settimane. La maggior parte dei Paesi, continuano ad avere co-circolazioni di virus influenzale A/H1N1p e quello di tipo B. Asia del nord: Complessivamente la diffusione virale nella zona temperata dell’Asia, ha continuata a diminuire e i casi accertati sono stati identificati come virus A/H1N1p. Nelle ultime due settimane, in Cina del nord, Giappone, Corea e Mongolia, è stata evidenziata una diminuzione dei casi di ILI. In Cina settentrionale, la circolazione virale è rimasta al di sotto dei livelli soglia riscontrati nelle precedenti due stagioni. Paesi appartenenti alle zona tropicali: Nei Paesi appartenenti alle zone tropicali, la circolazione virale rimane inalterata rispetto al precedente bollettino epidemiologico e il virus più rilevato è stato quello pandemico. L’influenza (tipo A e B in cocircolazione) rimane sporadica nelle regioni del centro America e Caraibi. Nell’Africa sub-sahariana, i dati disponibili, indicano una minima diffusione virale in diversi Paesi. In Madagascar, l’apice è stato raggiunto verso la 5° settimana del 2011, ed attualmente la c ircolazione virale è diminuita e rappresentata dal virus A/H3N2 e il virus di tipo B. Si registra inoltre una diminuzione dell’infezione virale anche nell’Asia tropicale, Cina e Hong Kong. Paesi appartenenti alle zone temperate dell’emisfero settentrionale: In Australia si continuano ad accertare pochi casi di influenza sostenuti dal virus A/H3N2. Sorveglianza virologica: Durante la 7° e 8° settimana del 2011, sono stati a ccertati casi di influenza sostenuti dal virus A/H1N1p, A/H3N2 e di tipo B in molte parti dell’Asia, Europa, America del nord. In particolare il virus pandemico è predominante in Cina, mentre il virus A/H1N1p e quello di tipo B circolano in diversi Paesi Europei. Negli Stati uniti d’America è diffuso quello pandemico, A/H3N2 e il B, mentre in Canada il virus predominante risulta essere A/H3N2. Relazioni FluNet: Durante la 7° e 8° settimana del 2011 (13-26 febbra io 2011) il National Influence Centre (NIC) ha elaborato dati epidemiologici FluNet provenienti da 71 Paesi. Sono stati segnalati 23.736 campioni positivi per virus influenzali, di cui 17.762 (74,8%) sono stati tipizzati come A e 5.974 (25,2%) come tipo B. Tra i virus di tipo A, 80% sono stati rappresentati da A/H1N1p e il 20% da A/H3N2. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (20-26 febbraio 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 9° settiman a del 2011 (Figura 3). 3 Figura 1 4 Figura 2 5 Figura 3 6 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected]) Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 7