radice e foglia - iis castelnovo ne` monti

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Dispensa a uso interno
Radice
La radice è un organo della pianta tipicamente sotterraneo (ipogeo) che ha la
funzione di assorbire l’acqua e i sali minerali dal terreno, di trasportarli al
fusto e di sostenere la parte aerea della pianta; inoltre ha funzione di riserva e
di sintesi di alcuni composti.
Generalmente l’apparato radicale di una pianta è formato da una radice
principale e da un certo numero di radici laterali.
Esistono diverse tipologie di apparato radicale, in particolare nelle
Gimnosperme e nelle Angiosperme Dicotiledoni si possono distinguere: apparati
radicali fittonanti, in cui si ha una radice principale notevolmente più sviluppata
delle radici laterali; apparati radicali fascicolati, in cui le radici laterali sono
più sviluppate della radice principale.
Nel caso invece delle Monocotiledoni la radice principale muore dopo un periodo
più o meno lungo di attività ed è sostituita da radici accessorie, dette radici
caulinari, che si sviluppano dai nodi basali del fusto.
A seconda della specie le radici assumono nel terreno un diverso andamento, ad
es. alcune radici si sviluppano molto in superficie e lateralmente,
approfondendosi poco nel terreno, altre al contrario presentano un notevole
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sviluppo in profondità ma un ridotto sviluppo laterale.
Lo sviluppo delle radici non è solo determinato da fattori genetici ma anche da
fattori pedoclimatici, quali la disponibilità di acqua e sali minerali nel terreno, le
condizioni di temperatura, l’umidità atmosferica, le caratteristiche strutturali e di
tessitura del terreno (in terreni sabbiosi, terreni argillosi compatti, terreni con
falda acquifera superficiale ecc.); piante appartenenti alla stessa specie possono
quindi presentare un diverso apparato radicale.
Prof. Daniele Galli
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Dispensa a uso interno
Foglia
La foglia è l’organo vegetale deputato allo svolgimento della traspirazione e,
prevalentemente, della fotosintesi. La fotosintesi è un processo che richiede la
presenza di CO2 (anidride carbonica), acqua ed energia luminosa per produrre
zuccheri; questi forniranno poi l’energia metabolica necessaria alla pianta per la
sintesi di altri composti e quindi per il suo sostentamento, per l’accrescimento e la
riproduzione. L’energia richiesta per lo svolgimento del processo fotosintetico è
fornita dal sole.
La clorofilla è un composto che ha un ruolo fondamentale in questo processo: è un
pigmento di colore verde, responsabile della tipica colorazione delle foglie. Ad
autunno le foglie delle piante a foglia caduca ingialliscono perché si ha la
degradazione della clorofilla e ciò rende visibili gli altri pigmenti presenti nelle
foglie (carotenoidi, antociani); inoltre, nelle piante caducifoglie perenni (cioè che si
conservano vitali da una stagione vegetativa all’altra), le sostanze di riserva
prodotte dalle foglie si vanno ad accumulare in organi di riserva permanenti (fusti e
radici), per essere impiegate all’inizio della successiva stagione vegetativa.
Le foglie possono avere diverse forme e possono permanere sulla pianta per tempi
diversi, in particolare: le specie a foglia caduca perdono le foglie alla fine di ogni
stagione vegetativa, generalmente in corrispondenza dell’autunno (nelle aree
climatiche a clima temperato), mentre le specie sempreverdi conservano le foglie da
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una stagione vegetativa all’altra e il loro rinnovo è più lento e graduale.
Prof. Daniele Galli
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Dispensa a uso interno
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Flussi linfatici nella
pianta
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Dispensa a uso interno
La linfa grezza o xilematica è costituita prevalentemente da sali
minerali ed acqua e fluisce dalle radici verso l'alto attraverso i
vasi conduttori xilematici con una velocità di circa 15 metri/ora.
A livello fogliare, grazie alle venature che si ramificano nella lamina
disponendo i vasi xilematici vicino ciascuna cellula, si garantisce un
efficiente sistema di distribuzione dell’acqua.
La linfa elaborata o floematica è una soluzione acquosa di
composizione chimica diversa rispetto a quella della linfa
xilematica, infatti il soluto che la caratterizza è il saccarosio (uno
zucchero) la cui concentrazione può raggiungere il 30% in peso
dell'intera soluzione. La linfa floematica può inoltre contenere
aminoacidi, sostanze minerali ed ormoni.
Al contrario della unidirezionalità del trasporto della linfa
xilematica, la direzione con cui si sposta la linfa floematica è più
variabile (va verso tutti gli organi di consumo e deposito).
Prof. Daniele Galli
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