Radionuclidi nella Medicina Nucleare: LA MEDICINA NUCLEARE E’ una branca specialistica che si avvale dell’uso di radionuclidi artificiali in forma non sigillata a scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica. Da soli o legati a molecole vettrici i radionuclidi vengono introdotti nell’organismo sotto forma di soluzioni, sospensioni, aerosol; si comportano come traccianti funzionali (permettendo studi diagnostici in “vivo”) oppure si concentrano in tessuti patologici permettendone il riconoscimento. Le immagini medico-nucleari vengono ottenute tramite la rilevazione di fotoni emessi dai radiofarmaci metabolizzati dall’organismo e accumulati nei punti di interesse. E’ quindi il paziente che emette raggi gamma: tale emissione viene registrata da apposite apparecchiature i tomografi SPECT e PET in grado poi di ricostruire la corrispondente immagine. Sviluppo Storico 1920 L’inizio……. 1926 Prima applicazione terapeutica 1930 Periodo di Curie & Joliot Sviluppo Successivo 1940 Strumentazione per “Imaging” 1950 Radiofarmaci moderni 1970 Introduzione della PET Futuro l Tecnologia l Nuovi delle Immagini Prodotti Radiofarmaceutici l ‘Molecular l Sviluppi medicine’ legati alla Genetica La Radioattività La Radioattività è un processo naturale, ma può essere anche indotto in seguito a bombardamento con elevata energia, mediante uso di opportune particelle (es.. Neutroni, elettroni, e altri nuclei) Questo tipo di processo viene di solito definito come Trasmutazione Nucleare Nuclide: uno specifico atomo con un numero definito di protoni e neutroni. RADIOISOTOPI: Isotopi non stabili in natura che quindi subiscono processi di decadimento spontaneo. DECADIMENTO DI UN RADIONUCLIDE DECADIMENTO DI UN RADIONUCLIDE Radionuclidi usati in Medicina Nucleare Possono essere suddivisi in due tipi: 1) Radionuclidi per uso diagnostico ! Dovrebbero emettere solo raggi γ ! Le particelle α e β sono assorbite all interno del corpo e perciò incrementano la dose di radioattività consentita al paziente oltre ai possibili danni arrecati. 2) Radionuclidi usati a scopo terapeutico ! Di solito sono raggi β ! In tal modo l elevata energia viene distribuita solo nella zona interessata, limitando I danni ai tessuti circostanti. Radionuclidi usati in Medicina Nucleare α neutrone β γ o raggi-X Il positrone (detto anche antielettrone) è l'antiparticella dell'elettrone. Ha carica elettrica pari a +1, e spin di 1/2, e la stessa massa dell'elettrone. Quando un positrone si annichila con un elettrone, la loro massa viene convertita in energia, sotto forma di due fotoni ad altissima energia nella banda dei raggi gamma, secondo il seguente processo: e+ + e 2 fotoni γ Un positrone può essere generato dal decadimento radioattivo con emissione di positroni, o dall'interazione con la materia di fotoni con energia superiore a 1,022 MeV. Questo processo viene chiamato produzione di coppie, in quanto genera sia un positrone che un elettrone, dall'energia del fotone. Il positrone ha la carica elettrica di un protone ma massa pari a quella dell'elettrone, cosa che rende l'atomo di positronio 2.000 volte più leggero rispetto all'atomo di idrogeno. Cosa è importante considerare in un Radionuclide per uso diagnostico Per uso diagnostico bisogna tener conto dei seguenti fattori : l l l La dose di radiazione da somministrare al paziente Penetrazione nei tessuti Efficienza ad essere rivelato Le tre più importanti proprietà da considerare nella scelta di un radionuclide: l L’emivita fisica l Il tipo di radiazione emessa l L’energia della radiazione emessa Altri fattori da considerare: l l l l Non deve essere tossico Una elevata attività specifica peso MBq/g) Carrier free Disponibilità e costo (attività/ Il radionuclide più utilizzato attualmente in Medicina Nucleare è il 18F, la sua produzione richiede l’utilizzo di un acceleratore circolare di particelle: il Ciclotrone . TOMOGRAFO SPECT Un tomografo a fotone singolo si basa sulla rivelazione di un singolo fotone emesso da un nucleo radioattivo. Il radionuclide più utilizzato è il Tc99m complessato da vari leganti in modo da ottenere un radiofarmaco specifico per le varie applicazioni. TOMOGRAFO PET Un tomografo ad emissione di positroni si basa sulla rivelazione in coincidenza dei due fotoni generati dall’ annichilazione tra il positrone emesso da un nucleo radioattivo ed un elettrone della materia circostante. Il radionuclide più utilizzato è il F18. TOMOGRAFO SPECT (Single Positron Emission Tomography) La SPECT utilizza isotopi radioattivi che emettono radiazioni gamma, cioè radiazioni elettromagnetiche, come la luce o le onde radio, ma con frequenza ed energia più elevate. Gli isotopi radioattivi utilizzati per la realizzazione dei radiotraccianti impiegati in questa metodica (come ad esempio il Tecnezio-99m) sono facilmente disponibili commercialmente. Il sistema di rivelazione (tomografo SPECT) è costituito da un rivelatore rotante intorno al paziente per registrare le radiazioni emesse nelle molteplici direzioni angolari. l rivelatore è una gamma camera, ovvero un rivelatore di radiazioni di grandi dimensioni (es. 35x55 cm), che, nel processo di rivelazione di una radiazione gamma, ne assorbe l’energia e la trasforma in impulsi ele?rici. Ogni volta che la gamma camera rivela una radiazione, viene prodo?o un impulso. Gli impulsi vengono digitalizzaB e tu?e le informazioni vengono pertanto registrate e memorizzate da un calcolatore ele?ronico. Per ognuna delle molteplici posizioni della gamma camera a?orno al paziente durante l’esecuzione dell’esame SPECT, la rivelazione di un numero elevato di radiazioni e il riconoscimento del punto da cui le radiazioni sono state emesse dal corpo del paziente, porta alla formazione di una immagine di distribuzione del tracciante radioaHvo (immagine scinBgrafica). Le immagini scinBgrafiche non sono tu?avia immagini tomografiche (immagini di sezioni corporee), in quanto sono o?enute registrando le radiazioni emesse dal corpo del paziente senza informazioni sulla profondità del punto da cui sono state emesse. Per o?enere immagini tomografiche, le singole immagini scinBgrafiche, registrate dalla gamma camera nelle diverse posizioni angolari a?orno al paziente, vengono elaborate da complessi algoritmi matemaBci di ricostruzione che forniscono le immagini di distribuzione del radiotracciante secondo piani di sezione assiale (ovvero perpendicolari all'asse corporeo. Schema di formazione di immagini SPECT Le sezioni assiali possono essere rielaborate mediante calcolatore ele?ronico e organizzate in sezioni sagi?ali, coronali o secondo l'orientamento desiderato, mediante tecniche di interpolazione. Sezioni coronali e sagittali derivate da sezioni assiali SPECT TOMOGRAFO SPECT (Single Positron Emission Tomography) Per rendere il sistema di rivelazione più efficiente e ridurre i tempi di esecuzione dell’esame, esistono tomografi SPECT a testa mulBpla, ovvero cosBtuiB da 2 o 3 gamma camere rotanB, che rivelano simultaneamente la radioaHvità in diverse posizioni angolari. Le cara?erisBche tecniche dei sistemi di rivelazione di corrente generazione sono tali da o?enere una buona qualità delle immagini SPECT, ma inferiore rispe?o a quella della PET e di altre tecniche tomografiche (TC e RM). Ad esempio, la capacità di riconoscere stru?ure di piccole dimensioni o stru?ure tra loro vicine (risoluzione spaziale della tecnica) è dell’ordine di 7-­‐8 mm in SPECT, mentre di 4-­‐5 mm in PET e inferiore a 1 mm in TC e RM. Positron Emission Tomography (PET) Positron Emission Tomography (PET) La PET utilizza radiotraccianti che emettono positroni (particelle che hanno la stessa massa degli elettroni, ma carica elettrica positiva). Gli isotopi radioattivi usati per rendere radioattivi i radiotraccianti PET (carbonio-11, ossigeno-15, azoto-13 e fluoro-18) hanno tre principali caratteristiche (che li differenziano dagli isotopi radioattivi usati in SPECT): Decadono con l’emissione di positroni Decadono rapidamente, in tempi dell’ordine dei minuti. Positron Emission Tomography (PET) E’ quindi necessario che un centro PET sia dotato, oltre che di un tomografo PET, anche di un ciclotrone (macchina acceleratrice di particelle usata per la produzione degli isotopi radioattivi) o che ci sia un ciclotrone nelle vicinanze. La PET è dunque una tecnica più complessa e costosa rispetto alla SPECT, e per questo per molto tempo è stata la meno diffusa. Rappresentano (ad eccezione del fluoro-18) i corrispettivi radioattivi dei composti naturali costituenti la materia (carbonio, ossigeno, azoto). Il fluoro-18, isotopo "pseudo-naturale", viene impiegato in quanto può essere facilmente sostituito in una molecola ad un nucleo di idrogeno. Anche se solamente un numero limitato di radiotraccianti emittenti positroni è entrato nella pratica clinica della PET, teoricamente è possibile “marcare” un numero infinito di composti normalmente presenti nell’organismo per formare radiotraccianti adatti a studiarne le diverse funzioni. La disponibilità di radiotraccianti “fisiologici” rappresenta una caratteristica favorevole della PET (in particolare rispetto alla SPECT). Positron Emission Tomography (PET) l E’ una forma di “imaging” nucleare che fa uso di positroni: – – l carbonio-11 (incorporato nel glucosio) fluoro-18, azoto-13, ossigeno-15. Tutti questi radioisotopi hanno breve emivita (carbonio-11, 20.3 min) – e perciò devono essere preparati al momento mediante un ciclotrone. Alcuni esempi di radionuclidi usati nella PET: Radionuclide Carbonio-11 Rame-64 Emivita 20.3 min 12.8 h Iodio-122 Iodio-131 3.76 min 8.1 giorni Ferro-52 Azoto-13 8.2 h 9.9 min Stronzio-85 Ossigeno-15 Tecnezio-99m 64 giorni 123 sec 6h Applicazioni Studi metabolici Diagnostica per cancro e disordini metabolici. Studio a livello ematico Diagnosi disturbi della tiroide e cancro Tracciante del Fe per le ossa. Usato come 13NH per studi di perfusione a livello cardiaco Studio metabolismo della ossa Usato per studi flussi ematici. Il radionuclidi più ampiamente usato come radiofarmaco PET l l l Per esempio, i pazienti possono essere trattati con glucosio marcato per monitorare il metabolismo celebrale. L’emissione di positroni porta ad annichilazione: Due raggi gamma viaggiono in direzioni opposte 0 0 0 e + e → 2 +1 −1 0γ Principi della PET l l l I raggi γ sono rivelati da due detector localizzati a 180° tra loro. Lo scanner è caratterizzato da un numero elevato di detector. In genere un’immagine viene ottenuta dopo la produzione di diversi milioni di eventi di annichilazione. Principi della PET Un positrone (elettrone positivo) emesso per decadimento di un nucleo radioattivo presente nell’organismo dopo la somministrazione del radiotracciante, percorre una breve distanza (dell’ordine di frazioni di mm) e, dopo aver ceduto in interazioni successive tutta la sua energia, incontra un elettrone della materia. L’interazione tra un elettrone e un positrone dà luogo ad un evento, noto come evento di annichilazione, in cui le masse del positrone e dell’elettrone scompaiono per generare due radiazioni elettromagnetiche emesse a 180° l’una rispetto all’altra. Principi della PET Un tomografo PET è costituito in genere da anelli di migliaia di rivelatori di dimensioni molto piccole (dell’ordine di pochi millimetri, ciascun rivelatore), che permettono di rivelare le radiazioni elettromagnetiche di annichilazione che fuoriescono dal corpo del paziente, simultaneamente, in molteplici posizioni angolari. La rivelazione delle radiazioni dà luogo ad impulsi elettrici che, digitalizzati, vengono registrati e memorizzati da un calcolatore elettronico. Come per la SPECT, i dati acquisiti vengono poi elaborati mediante algoritmi di ricostruzione, per ottenere immagini di radioattività (distribuzione del radiotracciante) in sezioni corporee. I sistemi e le tecniche di rilevazione PET hanno avuto in questi anni una rapida e importante evoluzione, che ha portato alla produzione di immagini di elevata qualità con una risoluzione spaziale dell’ordine di 4-5 mm. Sezioni assiali di uno studio cerebrale PET con 18F-FDG, che mostrano le zone dell'encefalo metabolicamente attive Il ciclotrone è un acceleratore circolare di particelle che utilizza la presenza di due entità: 1- Il campo Elettrico, che fornisce le spinte per l’accelerazione delle particelle 2- Il campo Magnetico, che direziona le particelle accelerate. Si tratta di un dispositivo costituito, tipicamente, da due semidischi che hanno carica opposta e nei quali viene praticato il vuoto. I due semidischi sono posti tra i poli di un potente elettromagnete. Il campo elettrico permette di accelerare particelle cariche, mentre la contemporanea presenza di un campo magnetico deflette le particelle lungo orbite di tipo circolare. Gli ioni, la cui sorgente (dispositivo riempito di un gas, originariamente neutro, che viene ionizzato tramite una scarica di corrente) è collocata in prossimità del centro del dispositivo, entrano nel semidisco che si trova inizialmente ad un potenziale di carica opposta, e lo percorrono secondo una traiettoria curva. Nell'istante in cui gli ioni rientrano nell'interspazio compreso tra i due semidischi le polarità vengono invertite e le particelle entrano nell'altro semidisco ad una velocità aumentata. Ripetendo più volte tale operazione, le particelle sono indotte a muoversi secondo traiettorie di raggio sempre maggiore, con sviluppo a spirale, e a velocità progressivamente crescenti. Infine, esse vengono deviate dalla periferia di uno dei due semidischi e inviate sul bersaglio scelto (nuclide da trasformare artificialmente in un radioisotopo emettitore di positroni). Sorgente di ioni Camera d’accelerazione delle particelle Il ciclotrone è un acceleratore circolare nel quale particelle elettricamente cariche possono essere accelerate ad elevata velocità attraverso orbite successive Estrazione Target Il ciclotrone è stato progettato con l'intenzione di superare le limitazioni dell'acceleratore lineare. In questo dispositivo le particelle cariche sono accelerate in linea retta all'interno di un tubo a vuoto contenente una serie di elettrodi cilindrici. A questi elettrodi è applicato un potenziale elettrico alternato in modo che il potenziale successivo alla posizione delle particelle sia sempre attrattivo. All'epoca non era possibile generare onde radio contemporaneamente ad alta frequenza ed alta potenza, per cui gli stadi di accelerazione dovevano essere spaziati tra loro (per avere il tempo di cambiare il potenziale dell'elettrodo prima dell'arrivo della particella) oppure più stadi erano necessari (per compensare la limitata potenza). Per ottenere energie elevate era necessario costruire acceleratori lunghi e oltre un certo limite troppo costosi. Successivamente gli acceleratori lineari poterono disporre di maggiore potenza, ma il ciclotrone è comunque più conveniente. Anche il ciclotrone presenta alcuni limiti. Il maggiore acceleratore lineare operativo è lo Stanford Linear Accelerator (SLAC), lungo 3,2 km e molto più potente del più grande ciclotrone. Queste elevate prestazioni sono raggiunte anche grazie all'utilizzo di generatori di alta frequenza ad alta potenza, i klystron. Poiché il ciclotrone accelera le particelle su un percorso circolare, è possibile ottenere lunghi percorsi in poco spazio e può essere alimentato con un unico e relativamente economico sistema elettronico. ParBcolarmente importante è il caso dei target per la produzione di 18F. Il materiale bersaglio è acqua arricchita nell'isotopo stabile 18 dell'ossigeno. L'impa?o degli ioni acceleraB provoca la seguente reazione nucleare: O(p,n)18F 18 Dal punto di vista chimico il fluoro è prodo?o in forma anionica; quindi quella che si viene a formare, nel corso dell'irraggiamento, è una soluzione di acido fluoridrico. Il corpo del target, dunque, oltre ad essere fortemente irraggiato, è anche a?accato da un acido altamente corrosivo a temperature così elevate. Si richiede, perciò, che i materiali usaB per contenere il bersaglio target siano dotaB di oHme cara?erisBche di conduHvità termica (es. l'argento) e di inerzia chimica (Btanio) [18F]FDG: dalla produzione all’immagine clinica PET Trasporto dei radionuclidi Radionuclide Emività Tempo utile Destinazione per utilizzo Tipo trasportodistanza Ossigeno 15 2 min 6 min Uso interno Azoto 13 10 min 30 min Stessa città Terrestre 5 Km Carbonio 11 20 min 60 min Città vicina Aereo 100Km Terrestre 40Km Fluoro 18 120 min 5 ore circa Città distanti Aereo 700Km Terrestre 400Km 1- Si possono valutare gli aspetti fisiologici e biochimici piuttosto che quelli anatomici 2- Offre una prospettiva diversa della malattia ponendo le premesse per una diagnosi più precoce e precisa 3- La trasformazione maligna delle cellule si associa ad una elevato consumo di glucosio 4- L’incremento del consumo di glucosio è maggiore nei tumori a rapida crescita e più aggressivi Il percorso del [18F]FDG Produzione 18F: il ciclotrone Sintesi del [18F]FDG Controlli di qualità Esame PET con [18F]FDG Immagine FDG-PET Generatore di idrogeno Sorgente di ioni Camera di accelerazione estrazione target Generazione del radioisotopo 18F Un generatore di idrogeno attua l’elettrolisi dell’acqua L elettrolisi è un processo elettrochimico che scinde l’acqua in idrogeno e ossigeno molecolare Catodo 2H++2e- H2 Anodo O2- ½ O2 + 2 e- Reazione globale: H2O H2 + ½ O2 Generazione del radioisotopo 18F catodo anodo plasma L idrogeno molecolare viene mandato nel centro del ciclotrone dove la sorgente di ioni effettua la rottura eterolitica del legame catodo Generazione del radioisotopo 18F Gli ioni idruro vengono accelerati dal ciclotrone, passano attraverso una lamina di carbonio che li converte in protoni strappando i 2 elettroni, poi colpiscono il target. La reazione 18 O +p F 18 +n In verità…… 18 H 2O +p H + 18 - F +p+n L FDG segue il metabolismo degli zuccheri, inizia la glicolisi ma non è riconosciuto dal secondo enzima del ciclo e rimane bloccato nelle cellule. In particolare le cellule neoplastiche hanno un intensa attività glicolitica e quindi accumulano maggiori quantità di farmaco. SINTESI DEL18F-FDG La sintesi del [18F]-FDG FASI DELLA SINTESI 1- Separazione dell’ acqua arricchita da 18F con resine a scambio anionico. 2- Il 18F viene eluito con una sostanza di carbonato di potassio. 3- All’ interno di un fornetto viene effettuata una distillazione azeotropica aggiungendo acetonitrile 4- Avviene la reazione: aggiungendo il precursore tetracetilmannosio-triflato e si ottiene fluoro-tetracetil-glucosio. 5- A questo punto viene iniettata una soluzione di NaOH dando luogo alla reazione di idrolisi. 6- L’ FDG viene eluito con una soluzione acquosa che rende pH e osmolalità compatibili con quelli biologici. Ministero della Salute – DM 30/03/205 NORME DI BUONA PREPARAZIONE DEI RADIOFARMACI PER MEDICINA NUCLEARE Per ogni preparazione deve essere allestito un relativo fascicolo che deve contenere almeno le seguenti informazioni: 1) Numero del lotto/preparazione 2) Indicazione del numero di dosi preparate 3) Identificazione del paziente 4) Data di preparazione compresa ora/minuti /sec 5) Nome del medico richiedente 6) Composizione completa, forma farmaceutica e posologia 7) Numero del lotto delle materie prime, altre sostanze e materiali utilizzati Ministero della Salute – DM 30/03/205 NORME DI BUONA PREPARAZIONE DEI RADIOFARMACI PER MEDICINA NUCLEARE 8) Riferimento alle SOP seguite 9) Documentazione dello stato dei locali e degli apparecchi usati 10) Data limite di utilizzazione della preparazione 11) Nome e firma del preparatore 12) Controlli di qualità effettuati, datati e firmati dal responsabile dei controlli di qualità 13) Conclusioni sull’utilizzo (accettazione o rifiuto) mediante data e firma, da parte del responsabile del rilascio La sintesi del [18F]FDG Modulo di sintesi schermato e completamente automatico La sintesi del [18F]FDG Preparazione del Kit monouso sterile Kit monouso sterile e precursori del [18F]FDG CONTROLLO DI QUALITA’ Purezza chimica e radio-chimica Queste due analisi vengono effettuate con metodi cromatografici. CONTROLLO DI QUALITA’ HPLC CONTROLLO DI QUALITA’ Purezza radionuclidica Spettrometro multicanale con rilevatore al germanio CONTROLLO DI QUALITA’ Quali molecole non radioattive sono presenti ? Purezza chimica: Solventi Qual e l Acidità della soluzione ? Misura del pH Sono presenti microrganismi ? Sterilità e Apirogenicità Quali molecole radioattive sono presenti ? Purezza Radiochimica Fluoruro libero 18F-FDM Prodotti Acetilati Quali atomi radioattivi sono presenti ? Purezza Radionuclidica Qual è la concentrazione della soluzione ? Osmolarità Metabolismo del glucosio Iniezione ev di [18F]FDG Trapping metabolico L’FDG entra nelle cellule come analogo del glucosio, inizia la glicolisi ma non è riconosciuto dall’enzima che attua la seconda reazione del ciclo e quindi rimane intrappolato nella cellula. Accumulo maggiore nei tessuti con elevata attività glicolitica: Cuore Cervello Tessuti neoplastici Processi infiammatori PET di un paziente con Mieloma multiplo diffuso. PET di un paziente con cancro Adenocistico diffuso. PET e Alzheimer Paziente con carcinoma polmonare 01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE ZEVALIN 02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ibritumomab tiuxetano* 1,6 mg per ml Ciascun flaconcino contiene 3,2 mg di ibritumomab tiuxetano. * prodotto con tecniche di ingegneria genetica a partire da una linea cellulare di ovario di Criceto Cinese (CHO), coniugato con l’agente chelante MX-DTPA Zevalin è fornito sotto forma di kit per radiomarcare l’ibritumomab tiuxetano con ittrio-90. La formulazione finale dopo la radiomarcatura contiene 2,08 mg di ibritumomab tiuxetano in un volume totale di 10 ml. Per gli eccipienti, vedi paragrafo 6.1. 03.0 FORMA FARMACEUTICA Kit per preparazione radiofarmaceutica per infusione. http://theworkswebinars.com/theworkswebinars/survey_logos/zevalin_logo.jpg 04.0 INFORMAZIONI CLINICHE 04.1 Indicazioni terapeutiche Zevalin radiomarcato con [90Y] è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma nonHodgkin (NHL) follicolare a cellule B CD20+ ricaduti o refrattari a rituximab. Tecnezio 99m L’importanza del Tecnezio 99m Il Tecnezio è un metallo Grigio-argenteo che assomiglia molto al platino e si scurisce lentamente all aria. La maggior parte degli isotopi del Tecnezio sono stati creati artificialmente dall uomo. Esso trae il suo nome dal Greco technetos che significa artificiale, ed è stato prodotto per la prima volta artificialmente nel 1937 a partire dal molibdeno usando un bombardamento con neutroni in un ciclotrone. Proprietà del Tecnezio Non esistono isotopi stabili, ossia non radioattivi, del Tecnezio. Dei dieci maggiori isotopi radioattivi del Tc presenti in natura, solo tre ­ Tecnezio-97, Tecnezio-98 e Tecnezio-99 ­ hanno una emivita sufficientemente lunga per essere presi in considerazione Tecnezio-99m Il Tecnezio 99m è il radionuclide più ampiamente usato per scopi diagnostici (può arrivare fino al 90% come radionuclide usato). Esso è un radioisotopo metastabile per cui decade a Tecnezio-99 mediante l’emissione di un raggio γ. 99mTc → 99Tc + γ Ed è questa la forma più usata come radiofarmaco. Produzione del Tecnezio-99m l Produzione mediante Ciclotrone: E’ possibile produrre Tc 99m mediante bombardamento del Mo 98, Mo 100, oppure a partire dall’ uranio 238. l Produzione medinate Generatore: In questo caso il Molibdeno 99 decade spontaneamente a Tecnezio 99m. Questa tecnica è stata introdotta negli anni ‘60 Produzione del Tecnezio-99m 99 Mo ha una emivita di 67 h e decade mediante emissione di particelle β - a 99mTc (emivita di 6 h) l Il rapporto tra le emivita dei due radionuclidi è ideale 99m 99 l Tc decade ulteriormente a Tc il quale è radioattivo ed ha una emivita di 2x105 anni! l Soluzione salina Fiale per la raccolta di Tc-99m come sodio pertecnatato Involucro di protezione Mo-99 su una colonna di alluminia Ammonio Molibdato Prodotto in ciclotrone Generatore di Tc99m Per quanto tempo bisogna eluire….. 99m l Occorre un tempo pari a 5 emivite di Tc (5x6=30 h ) per raggiungere l’equilibrio l All’equilibrio 99m l’attività del Tc nella colonna è approssimativamente uguale a 99 quella del Mo Proprietà del Tecnezio-99m Il Tecnezio-99m è ampiamente usauto in quanto: i) La sua emivita è di 6 ore. Questo è un tempo più che sufficiente per scopi diagnostici. Non è neppure eccessivamente lungo sicchè il paziente non è esposto inutilmente ad alti livelli di radioattività dopo l’indagine diagnostica. i) Non emette particelle α e β. Queste particelle sarebbero dannose solo al paziente. iii) L’energia dei raggi γ è sufficiente per gli scopi dovuti iv) Può essere incorporato in un ampia varietà di radiofarmaci. v) E’ relativamente economico. Uso del Tecnezio-99m Il Tecnezio-99m può essere usato in differenti casi: þ Per marcare globuli rossi. þ Sollievo dolore per reliever Cancro alle ossa. þ A scopo diagnostico. þ Per capire i processi fisiologici che sono alla base di alcune patologie. þ Usato per imaging in Medicina Nucleare. Altri esempi di Radionuclidi Cobalto 60: • Produce raggi γ di sufficiente energia (1.17 e 1.33 MeV) • La sua emivita è molto elevata (5.3 anni) • Prodotto per bombardamento in un reattore nucleare Iridio-192. • Usato nel trattamento del cancro alla mammella ed in alcune forme di cancro della bocca. • Emette particelle beta e raggi gamma di bassa energia, depositando gran parte dell energia nella zona interessata. (emivita 74 giorni). Altri esempi di Radionuclidi Iodio-131 • Emette particelle beta e raggi gamma. • In dose moderata è usato nel trattamento di tiroide iperattiva mediante distruzione di cellule sane. • Ad alto dosaggio è usato nel trattamento di cancro alla Tiroide. Medicina Nucleare: uso diagnostico l l Introdurre un appropriato radionuclide nel corpo delpaziente. La selezione viene fatta in base all’organo da monitorare: – – l Oppure in assenza: – l Tallio-201 (cuore) Iodio-123 (tiroide) Tecnezio-99m (flusso ematico). Rivelare il radioisotopo dall’esterno. Tecnezio-99m l E’ il radioisotopo ideale in diagnostica: – – – – l Emivita di 6 h γ-emittente (facile da rivelare) Decade a tecnezio-99 tecnezio non è biologicamente attivo. Processo di decadimento: 99m 99 0 43Tc→ 43Tc+ 0 γ Tecnezio-99m come agente di perfusione l l l Sestamibi marcato con Tecnezio-99m : agente tracciante alternativo con molti vantaggi a livello di imaging . Meccanismo: iniezione del tracciante per IV— il tracciante si diffonde in funzione del flusso coronarico. La distribuzione rimane stabile nel tempo senza fenomeni di ridistribuzione. Tecnezio-99m ed altri agenti di perfusione l Usi – – – Anormalità di perfusione (tallio-201 oppure 99mTcsestamibi) Effettuare single-photon emission computed tomography (SPECT) imaging Valutare la presenza di alterazioni significative a livello coronarico; coronary artery disease (CAD) “Imaging” Gastrointestinale e Respiratorio Tratto Gastrointestinale Procedure e Studi GI eseguiti l Reflusso Gastroesofageo l Svuotamento gastrico l Fegato-milza l Disturbi epatobiliari l Diffusione nel tratto GI Reflusso Gastroesofageo l 99mTc in colloidi con zolfo in liquidi l Somministrazione di dosi orale l Acquisizione dinamica l Esame diagnostico Svuotamento gastrico l 99mTc in colloidi con zolfo in cibo l 111In DTPA disperso in liquidi l Somministrazione orale l Acquisizioni dinamiche o multiple statiche. Scan Fegato-Milza l 99mTc in colloidi con zolfo l Somministrazione IV l Dimostrare funzionalità cellule Kupffer l Acquisizione SPECT Scan Epatobiliare l Derivati – l l l 99mTc IDA mebrofenina oppure disofenina Somministrazione IV Dimostrare la funzionalità degli epatociti e del transito biliare. Acquisizioni dinamiche Diffusione GI l Marcatura con 99mTc globuli rossi l Somministrazione IV l Acquisizioni Dinamiche l Procedura di emergenza Sistema Respiratorio Studi a livello Respiratorio l Studio di perfusione polmonare – l Studio di ventilazione polmonare – l Determinare il flusso ematico Efficienza respiratoria E’ possibile determinare casi di embolia Radiofarmaci Utilizzati l 99mTc MAA per lo studio di perfusione (Technetium 99mTc albumin aggregated) Studio di Ventilazione l 133Xenon l gas oppure 99mTc DTPA sottoforma di aereosol Physical Decay Chart: Tc 99m, half-life 6.02 hours Hours Fraction Remaining 0* 1 2 3 4 5 6 1.000 0.891 0.794 0.708 0.631 0.562 0.501 Hours Fraction Remaining 7 8 9 10 11 12 0.447 0.398 0.355 0.316 0.282 0.251 Sistema Nervoso Centrale Tipi di Studi l Perfusione – Celebrale Valutare irrorazione del tessuto nervoso l PET per studiare il metabolismo l Cisternogramma – Valutare il flusso cerebrospinale Perfusione Cerebrale l Radiofarmaci di Scelta – Non possono attraversare la Barriera ematoencefalica intatta l 99mTc – DTPA oppure 99mTc glucoeptanoato Attraversano la Barriera ematoencefalica intatta l 99mTc HMPAO oppure 99mTc ECD Studi di Perfusione l Diverse patologie tra le quali anche l’Alzheimer l SPECT eccetto in caso di morte celebrale Cisternogramma l Studiare la fisiologia del SNC l Diagnosi di Idrocefalo Radiofarmaci l 111Indio l l DTPA Iniezione Intratecale Immagini statiche – Prese a 6, 24 e 48 h post-iniezione Cosa è possibile ottenere…… Kit in Commercio…….. Preparati pronti per l uso OSTEOLITE® Kit for the preparation of Technetium Tc 99m Medronate for Injection. Highlabeling efficiency for excellent target-to-background levels. Optimal imaging results 1-4 hours after administration. Excellent image quality due to high lesion-to-normal bone ratio. Room temperature storage both before and after reconstitution. Long shelf life, up to 30 months. Choice of 5 vial kit or 30 vial convenience pack. HEPATOLITE® Kit for the preparation of Technetium Tc 99m Disofenin for Injection. Specifically indicated to diagnose and rule out acute cholecystitis. Fast preparation is ideal for stat procedures. Effective imaging even in patients with elevated bilirubin levels. Room temperature storage both before and after constitution. Choice of 5 vial kit or 30 vial convenience pack. PYROLITE® Kit for the preparation of Technetium Tc 99m Sodium (Pyro- and Trimeta-) Phosphates for Injection. Proven performance from the original Pyrophosphate agent. High labeling efficiency for high-quality cardiac blood-pool studies and gastrointestinal bleeding detection. Room-temperature storage both before and after reconstitution. Excellent stability, up to 18 months shelf life. PULMOLITE® Kit for the preparation of Technetium Tc 99m Albumin Aggregated for Injection. Particle size and number are controlled for homogeneous lung distribution. Indicated for use in pulmonary perfusion in pediatric and adult patients. High labeling efficiency for excellent target-to-background levels. Quick and easy preparation reduces radiation exposure and saves time. Room temperature storage prior to reconstitution. Excellent stability, up to 18 month shelf life. CIS-SULFUR COLLOID™ Kit for the preparation of Technetium Tc 99m Sulfur Colloid Injection. Indicated for intravenous, oral, and peritoneal dosage. Colloidal particle size distribution ensures uptake by functioning reticuloendothelial cells of the liver, spleen, and bone marrow. Use in pediatric and adult patients. Sole manufacturer of Sulfur Colloid in the U.S. CIS-PYRO™ Kit for preparation of Technetium Tc 99m Pyrophosphate Injection. Blood Pool Imaging: Diagnostic agent for the detection of gastrointestinal bleeding and for gated blood pool studies. Cardiac Imaging: Adjunctive diagnostic agent for detection of acute myocardial infarction. Bone Imaging: For demonstration of sites of altered osteogenesis. High tin content for increased red cell binding capacity. Shelf life up to 12 months at room temperature storage. Uno sguardo alla loro struttura…. Technetium HydroxyDiphosphonate (HDP) Technetium Diphosphonate (MDP) Technetium Pentetate (DTPA) Technetium Mertiatide Technetium Disofenin Technetium Medronate Technetium Medronic Acid Esempio di Preparazione di un Radiofarmaco Preparation and QC Step 1: Ricostruzione l (Use aseptic technique throughout) l 1. Place the vial in a shielding container and swab the rubber septum with the sanitising alcohol swab 2. Warm to 15 - 30ºC (15 min at room temp.) 3. Prepare a lead shielded boiling water bath 4. Using a shielded syringe, inject into the vial the required radioactivity of up to 1.8 GBq (patient dose 555 - 740 MBq) of sterile oxidant free eluate from a Technetium generator diluted as appropriate with Sodium Chloride 0.9% for Injection to a total volume of 1ml. Before withdrawing the syringe from the vial withdraw a volume of gas from the space above the solution equal to the volume of pertechnetate added to normalise the pressure in the vial. 5. Swirl the shielded vial gently for 10 seconds to ensure complete dissolution of the powder. l l l l Step 2: Ebollizione l 6. Transfer the reaction vial to a shielded water bath and boil the vial for 10 minutes in an upright position. l 7. Remove the vial and allow to cool at room temp. for 15 minutes. The vial should not be cooled under running water, as this may impede labeling. l l 8. Assay the total radioactivity, complete the user radiation label and attach it to the lead-shielded vial 9. Visually inspect the reconstituted solution at a safe distance through leaded glass. Do not use if the solution is not clear or if it contains visible particulate matter. NO Step 3: Controllo di Qualità You need: l 1. Two Gelman ITLC-SG strips (2 cm x 10 cm) l 2. Two developing tanks and covers l 3. 1:1 (v/v) methanol / 1M ammonium acetate (MAM) l 4. Saturated sodium chloride solution (SSCS) l 5. One 1 ml syringe and 21-gauge needle l 6. Suitable counting equipment Step 3: Controllo di Qualità l 1:1 Methanol / 1M Ammonium Acetate (MAM) – 1M l l l – 1:1 l Ammonium Acetate add 3.9 ± 0.1 grams of solid ammonium acetate to a 50 ml volumetric flask add approximately 15 ml of distilled water to the flask, stopper, and swirl to dissolve the solid. add distilled water up to the 50 ml mark, mix thoroughly Methanol / 1M Ammonium Acetate (MAM) Carefully mix one part methanol with one part 1M Ammonium Acetate Step 3: Controllo Qualità l Saturated sodium chloride solution (SSCS) l add 5 grams sodium chloride to the bottom of one chromatography chamber add approximately 10 ml of distilled water to the solid sodium chloride shake periodically during 10 to 15 minutes Note: solid sodium chloride should remain at the bottom of the jar if there is no residue, add more solid sodium chloride and shake again for 10 to 15 minutes continue until a solid residue remain l l l l l l Metodi usati l 1. Pour the MAM and SSCS into separate developing tanks to a depth of approximately 0.5 cm. Cover the tanks and allow to equilibrate with the solvent vapours. l 2. Place the developing tanks behind a lead shield. l 3. Mark two Gelman ITLC-SG strips with a light pencil at 1 cm from the bottoms of each. l 4. Spot one big drop (approximately 10 microlitres) of 99mTc-depreotide at the origin of each strip using the hypodermic needle. l CAUTION: Spots must never be allowed to dry Place the strips immediately after applying the drop in the developing tanks (within few seconds!!!) Do not allow the needle to touch the strip. l l l 10 cm 2 cm 2 cm 2x Gelman ITLC-SG strips: (2 x 10 cm) Apply 10 microlitre of reconstituted solution Start 1 cm l 5. Place one ITLC-SG strip in the MAM developing solvent. Place the second ITLC-SG strip in the SSCS developing solvent. Place the strips upright in the respective developing solvent such that the spot is above the solvent line and the top of each strip leans against the side of the tank. Cap the developing tanks. l CAUTION: Do not allow the sides of the strip to contact the side of the tank. l 6. Allow the solvent front to move to the top of the strip (10-20 minutes) l 7. Remove the strip from the tank Determinazione Finale Gelman strip 1 MAM Front l 8. Cut the strips as described below: l MAM: Gelman strip 2 SSCS MAM t SSCS t " cut the strip at Rf 0.40 Rf = 0.75 SSCS b " l SSCS: Rf = 0.40 cut the strip at Rf 0.75 MAM b Start 1 cm l 9. Count each strip section in a dose calibrator and interpret the results as follows: l A is the percentage of technetium-99m non-mobile material Radioactivity in MAM bottom l A = --------------------------------------------------------------------- x 100% l Radioactivity in MAM bottom and MAM top l l B (MAM b) = ------------------------------ x 100% (MAM b + MAM t) is the percentage of technetium-99m pertechnetate and technetium-99m labelled impurities Radioactivity in SSCS top (SSCS t) l B = ---------------------------------------------------------------------- x 100% = ------------------------------- x 100% l Radioactivity in SSCS bottom and SSCS top (SSCS b + SSCS t) l l 10. RCP (radiochemical purity) = % of 99m TC depreotide = 100% - (A + B) l A value of at least 90% should be obtained in a satisfactory preparation. Cromatografia Cromatografia