Ipoplasia dello smalto in un soggetto proveniente da un sito tardo

30 Scienza & Storia
Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2012
Ipoplasia dello smalto in un soggetto proveniente
da un sito tardo medievale di Volpiano (To)
L . Calleri*, E. Fulcheri**
*Dipartimento Biologia Animale e dell’Uomo, Università degli Studi di Torino, Lab. di Antropologia, Via Accademia Albertina 13, 10123 Torino
**Università di Genova, Disc, Sezione di Anatomia Patologica, Via De Toni 14, 16132 Genova
Contesto storico
Il reperto proviene dal piccolo Santuario Madonna delle Grazie sito in
Volpiano, comune della provincia
torinese nord orientale, indagato
dal punto di vista archeologico nel
corso degli anni 2008 e 2009. L’edificio ottocentesco sorge su resti murari riconducibili a due costruzioni
religiose di epoche precedenti, alle
quali si riferiscono i resti umani
rinvenuti: il contesto di scavo ha restituito complessivamente 10 sepolture singole in giacitura primaria,
di epoca tardo medievale. A seguito
dei lavori di ristrutturazione, il sito
è stato restituito al culto dei fedeli.
Il soggetto “T. 8”
La sepoltura “T. 8” è rappresentata
dallo scheletro di un soggetto di
sesso maschile, adulto giovane: di
età compresa tra i 25 e i 35 anni. Lo
scheletro è parzialmente incompleto a livello delle estremitá inferiori
del corpo: risultano infatti assenti le
ossa del piede sinistro e la gamba e
il piede destro; lo stato di conservazione generale dei distretti scheletrici preservati è buono. Il cranio si
presenta sostanzialmente completo,
con perdite limitate al versante nasale dell’orbita; le superfici corticali
sono ben leggibili. Le ossa mascellari e la mandibola sono complete e in
buono stato di conservazione.
Descrizione del caso
L’analisi dentaria ha evidenziato la
presenza di tutti i denti dell’arcata
mandibolare e di quella mascellare,
fatta eccezione per il primo premo-
lare mascellare destro, perso post
mortem. I denti sono completamente erotti e presentano un’usura di
grado due su una scala di quattro
(classificazione di Brothwell, 1981).
Non sono visibili carie. I denti anteriori e posteriori della mandibola
presentano un modesto deposito
di tartaro (grado uno su una scala
di tre secondo Brothwell, 1981) distribuito in minima parte sul lato
vestibolare, più marcatamente su
quello linguale; tale deposito di tartaro si accompagna a una retrazione
alveolare di media entità. La superficie dei processi palatini dell’osso
mascellare presenta una diffusa
porosità.
Sugli incisivi, sui canini e sui premolari di ambo le arcate è presente una
chiara disomogeneità nello spesso-
Fig. 1 - Mascella e mandibola articolate, in vista frontale. Si nota la retrazione
alveolare e l’ipoplasia dello smalto distribuita dagli incisivi fino ai premolari.
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Fig. 2 - Particolare degli incisivi e dei canini; a luce radente sono meglio evidenziate
le strie dovute alla disomogenea distribuzione dello smalto.
re dello smalto che si manifesta con
evidenti solchi orizzontali paralleli
distribuiti sulle facce vestibolari.
Proposta diagnostica
L’aspetto dell’alterazione adamantina permette di effettuare una diagnosi relativamente sicura: si tratta
di una ipoplasia lineare dello smalto
rappresentata da un deficit quantitativo e non qualitativo; tale lesione
è sintomatica di una situazione di
stress metabolico/nutrizionale occorsa in età infantile, precedente i 6
anni circa, in grado di causare l’arresto nella deposizione di smalto da
parte degli adamantoblasti.
Le cause che determinano questo
tipo di alterazione sono diverse, ma
possono essere ricondotte principalmente a stress metabolici, dovuti a malnutrizione o malattie di tipo
infettivo insorte durante la mineralizzazione della corona dentaria.
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Tali aspetti, nell’epoca storica in cui
viene contestualizzato il soggetto,
dovettero essere di particolare intensità e per essi non possono essere
immaginati interventi terapeutici o
correttivi in senso lato.
Date le buone condizioni di conservazione dei resti scheletrici nel loro
complesso, l’alterazione patologica
dentale deve essere integrata con
altri indicatori scheletrici di stress.
Con l’impiego di indagini radiografiche in altri distretti dello scheletro
postcraniale, vengono infatti ricercate ulteriori alterazioni distrofiche. In particolare sono da tempo
studiate le strie di Harris, visibili in
special modo a livello tibiale, che in
paleopatologia sono ritenute estrememente sensibili e specifiche nel
documentare momenti di arresto o
rallentamento della crescita e quindi indirettamente segnalare eventi
di grande criticità per il soggetto.
bibliografia
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fax 039/6908862
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www.idievolution.it
1. Doro Garetto T., Fulcheri E., Crovella S.: Manuale di Antropologia dentaria. Museo Civico
F. Eusebio, Alba, febbraio 1991.
2. Ortner D., Putschar W.: Identification of pathological conditions in human skeletal remains.
Washington: Smithsonian Institution Press, 1981.
3. Fornaciari G., Giuffra V.: Lezioni di Paleopatologia. Ecig 2009.
4. Brabant H., Klees L., Werdelds R. J.: Anomalies, mutilations et tumeurs des dents humaines.
Editions Juliens Prèlat, Paris Sciences et Lettres, Liège 1958.