16/12/2009 L’anoressia nervosa ieri e oggi tema di un libro e di

16/12/2009
L’anoressia nervosa ieri e oggi tema di un libro e di una lezione originale all’UniversitÃ
L’assessore Cianfanelli: “Un’occasione di riflessione sui modelli comunicativi della societÃ
contemporanea e sulla loro influenza sulla percezione del corpo femminile―
Una lezione sui generis per gli studenti della Facoltà di Medicina, aperta a tutti i cittadini interessati ad un
tema di attualità: l’anoressia nervosa. E’ “Digiuno, dunque sono” in programma domani, giovedì 17
novembre, a Careggi (Aula magna dalle 14.30). L’evento, prendendo spunto dalla presentazione del nuovo
libro, curato da Donatella Lippi e Laura Verdi, dal titolo “Storia della magrezza. Corpo, mente e anoressia”,
vuole indagare le motivazioni che nel corso del tempo hanno dato origine a questa patologia.
Il tema della lezione è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore all’Università e Ricerca
Elisabetta Cianfanelli e una delle curatrici del libro, Donatella Lippi, docente di Storia della Medicina presso la
Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze. Era presente anche Benedetta Barzini, ex modella e docente al
Politecnico di Milano in sociologia e cultura della moda.
La lezione, come hanno precisato le docenti, sarà condotta da due studentesse (Camilla Ulivi e Giulia
Nencini) e vedrà la partecipazione di personaggi come Benedetta Barzini e Giulia Luchi, Miss Toscana e
Miss Eleganza 2009.
“Questo libro – ha dichiarato l’assessore Cianfanelli – fa riflettere in particolare sui modelli comunicativi del
contemporaneo, su come influenzino profondamente la percezione del corpo femminile, inteso come mera
forma e bellezza deformata e deformante”. L’assessore ha concluso sposando la definizione di Oliviero
Toscani secondo il quale “l’anoressia non è più l’origine, ma l’effetto di un modello di vita sociale”.
“Il volume non propone una storia dell’anoressia né del moderno concetto di anoressia nervosa – ha
aggiunto Donatella Lippi, una delle autrici – . E’ piuttosto una valutazione delle motivazioni che, nel corso del
tempo, hanno costituito il substrato di un atteggiamento negativo nei confronti del cibo. È un tentativo di dare
una risposta alla domanda ‘chi era e chi è la persona magra’ utilizzando testi letterari e immagini. Recenti
indagini attestano che l’anoressia costituisce la prima causa di morte per ‘malattia’ nelle giovani donne,
mentre le caratteriste epidemiologiche evidenziano che il disturbo, negli ultimi quaranta anni, è praticamente
raddoppiato”.
Secondo la Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare (Sisdca) sono colpite
dalla malattia circa 150-200.000 donne. Attualmente, la prevalenza di anoressia e bulimia nella popolazione
generale è dello 0,2%-0,3%. Il rischio di cronicizzazione è forte, con l'insorgenza di complicanze mediche e
psichiatriche: la mortalità per suicidio o per complicanze mediche e psichiatriche conseguenti la malnutrizione
è del 10% a dieci anni dall'esordio e del 20% a venti anni.
Anche Benedetta Barzini ha sottolineato l’importanza del libro “qualche occasione per riflettere sull’anoressia
da un punto di vista non strettamente medico. I disturbi alimentari sono soprattutto una denuncia rispetto ai
modelli della società attuale e come tali vanno ascoltati prima che curati. La nostra è una società
ossessionata dal cibo, in un modo o nell’altro, e avere una maggiore consapevolezza su questi temi è l’unica
medicina davvero utile”. (mf)
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