SENTIAMO DIRE : WEB 1.0 ; 2.0 ; 3.0 ; 4.0...
...MA SAPPIAMO CHE SIGNIFICA?
IL WEB
Fin dal 1993, internet era esclusivamente
utilizzato da scienziati e militari e le
applicazioni commerciali nell’uso della rete
erano limitate. L’affermazione dei browser e
delle attività commerciali su internet, che
viene definita web 1.0, rappresenta la prima
fase dell’uso recente di internet; il web 2.0,
più attuale, vede la crescita dei siti di social
network e la nascita di una cultura
partecipativa sulla rete, che contraddistingue
il web 2.0; infine il web 3.0 rappresenta la
fase che stiamo vivendo attualmente, definita
da una serie di percorsi possibili.
WEB 1.0
Nel primo stadio internet attua
un’interconnessione degli utenti basata sulle
reti di comunicazione; sviluppa siti, portali e
piattaforme di servizi web nei quali gli utenti
possono solo navigare, sfogliare il catalogo
virtuale dei prodotti, approfondendo le loro
caratteristiche, e acquistare dai siti web
delle aziende. Con il web 1.0 viene limitata
la possibilità d’interazione tra l’azienda e i
propri clienti, quindi gli unici punti di
contatto sono costituiti dai mezzi classici:
mailing, fax, telefono e pubblicità. Si
determina così un flusso comunicativo di
tipo unidirezionale che, partendo dall’alto
verso il basso, mira al mercato di
riferimento, senza esplorare né condividere i
suoi desideri e le sue proposte.
WEB 2.0
Il secondo stadio invece è caratterizzato dal web
2.0, inteso come l’insieme di tutte quelle
applicazioni online che permettono uno spiccato
livello d’interazione tra il sito web e l’utente, in
cui strumenti come social network, blog, tag e
podcast offrono la possibilità di approfondire il
rapporto azienda-cliente e di sviluppare un flusso
di comunicazione partecipativo tra gli utenti in
rete.
Il web 2.0 poggia quindi su tre pilastri:
interazione, condivisione e partecipazione.
L’interazione offre a ciascun individuo la
possibilità di usufruire, in tempo reale, dei
contenuti che più lo interessano e di condividerli
con gli altri utenti della rete.
WEB 3.0
Le tecnologie Web 3.0, come ad esempio un
software intelligente che utilizza dati semantici,
sono state implementate ed usate su piccola
scala da molteplici aziende con l'intento di
manipolare i dati più efficientemente. Negli anni
recenti, tuttavia, ci si è concentrati anche nel
fornire tecnologie Web semantiche al pubblico
generico. Alcune start-up come Garlik,
Metaweb, Radar Networks e Powerset sono
fra quelle che nel 2006-2007 hanno ricevuto
un'ampia copertura mediatica relativamente al
campo dell'innovazione.
WEB 4.0
A parer mio alcuni fattori che potrebbero
portare a questa evoluzione potrebbero
essere:
La realtà aumentata: dispositivi come i Google
Glasses, gli occhiali di Google per la realtà
aumentata in fase di sviluppo, o gli
smartwatch,
interfaccia
veloce
di
comunicazione con il proprio microcomputer
portatile Naturalmente se siamo passati da un
web 1.0 al 2.0 e all’attuale 3.0 giungeremo
presto alla nuova versione della rete, la 4.0.
Possedere un vero e proprio alter ego
digitale. Le nuove interfacce: la domotica, che
pian piano si diffonde nei nostri
elettrodomestici e nelle nuove automobili
intelligenti ci permetterà di scambiare i dati
relativi al mondo reale con il nostro alter ego di modificare la società, intervenendo sulle
digitale. Più controllo dell’informazione: se il informazioni della rete potremo modificare la realtà
passaggio ad un web potenziato ci permette che ci circonda.
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