Epicureismo
La vita di Epicuro
Cf. pp.283-284.
Obiettivo: la felicità esiste ed è raggiungibile
Compito della filosofia:
- Fine salvifico-liberatorio: placare le sofferenze umane.
- Aiutare l’uomo a raggiungere la felicità.
La filosofia di Epicuro è divisa in tre parti:
- Canonica
- Fisica
- Etica
La canonica
La canonica vuole trovare la regola per trovare la felicità:
1. Primo criterio: la sensazione
I sensi sono i nunzi del vero. Perché?
- La sensazione è un’immagine fedele della realtà in quanto affezione prodotta
da qualcosa di esterno: non conosciamo direttamente gli oggetti ma simulacri
che emanano dagli oggetti (atomi sottilissimi) e si imprimono in noi attraverso
i sensi.
- È vera perché alogica: gli errori sono dovuti al giudizio della ragione che
combina liberamente i dati provenienti dalla realtà senza la conferma
dell’esperienza.
Dunque, perché le sensazioni sono oggettive? Per tre caratteristiche.
- Evidenza: la sensazione si percepisce immediatamente come vera.
- Arazionalità: la sensazione non ha a che fare con la ragione che può essere
erronea.
- Passività: la sensazione è una registrazione passiva.
Le sensazioni, dunque, sono criterio di verità in sede conoscitiva
2. Secondo criterio: affezioni o emozioni (cambiamenti subiti dall’anima in
seguito alle sensazioni).
- Sono oggettive come le sensazioni.
- Hanno un valore assiologico: criterio di scelta bene/male.
Le sensazioni, dunque, sono criterio di verità in sede etica.
3. Terzo criterio: prolessi.
Derivano da sensazioni ripetute che si accumulano nella memoria e ci
orientano nella vita senza fare affidamento alle sensazioni attuali.
Grazie al ricordo:
- Le sensazioni si connettono secondo determinati rapporti
- Si configurano in immagini alle quali la mente umana da un nome
- Il nome è quello che noi chiamiamo concetto ed Epicuro chiama prolessi
(anticipazioni).
Perche anticipazione?
Ci permette di anticipare le caratteristiche di un oggetto senza averne
un’esperienza immediata.
Criteri di verità:
o Sensazioni: sempre vere
o Emozioni: sono vere perché derivano dalla sensazione.
o Prolessi: sono vere perché derivano dalla sensazione.
Errore dipende dal ragionamento che è una libera combinazione di vari elementi
non necessariamente confermati dall’esperienza.
Oggetto della conoscenza: idee/concetti.
o Non hanno una realtà oggettiva
o Sono nomi con cui indichiamo cose singole.
L’epicureismo è nominalismo.
La fisica
La gnoseologia sensistica presuppone una concezione materialistica della realtà
Esiste un solo essere:
o
o
o
o
o
Materiale: non esiste niente oltre il corpo e la materia.
Meccanico: gli atomi si aggregano/disgregano seguendo leggi proprie.
Casuale: il movimento degli atomi ha un margine di imprevedibilità.
Infinito: gli atomi sono infiniti.
Pluralistico: le infinite combinazioni degli atomi danno origine a più
mondi.
Per Epicuro Nulla nasce dal nulla, nulla ritorna al nulla, tutto si trasforma.
Il nulla è impensabile
Ciò che è pensabile è corporeo
Ciò che è corporeo è divisibile ma non all’infinito
Se fosse divisibile bisognerebbe ammettere il nulla
Bisogna, dunque, ammettere qualcosa di non ulteriormente divisibile:
l’atomo.
Solo il corpo esiste perché solo il corpo può agire o subire un’azione.
Ogni corpo è composto di atomi che si muovono nel vuoto.
La realtà è fatta di:
o Atomi
o Vuoto
o Movimento
Gli atomi sono:
o Infiniti di numero
o Distinti per forma, grandezza, peso
o Le differenze sono di numero finito.
Le cose sono aggregazioni di atomi che mutano in continuazione. Gli atomi in sé
considerati sono immutabili.
Nascita e morte: aggregazione e disgregazione di atomi.
Vuoto = spazio incorporeo.
Il movimento è una caduta verso il basso dovuto al peso degli atomi
La caduta non è verticale ma inclinata (clinamen):
- Ciò consente agg./disgreg. degli atomi
- È casuale e imprevedibile
Questa imprevedibilità
- esclude l’esistenza di un disegno provvidenziale e finalistico.
- Comporta la libertà umana
Democrito ed Epicuro.
Il movimento degli atomi
Caratteristica del
movimento
Differenze tra gli atomi
Concezione del mondo
Democrito
È una proprietà degli
atomi
Volteggiare caotico
Figura, ordine e posizione
Fato e Necessità
Epicuro
È dovuto al peso
Caduta verso il basso con
deviazione
Forma, grandezza e peso.
Caso e libertà
La concezione dell’anima
- È formata da particelle corporee più sottili: atomi ignei, aeriformi e ventosi.
- Finisce con la morte del corpo: è fatta di atomi soggetti alla disgregazione.
La concezione degli Dei
- Prova: se l’uomo ha una immagine di Dio, questa non può non venire
dall’esperienza; dunque, Dio esiste..
- Vivono negli intermondi.
- Non si interessano delle vicende umane.
L’etica
Messaggio etico conseguente alla gnoseologia sensistica e fisica materialistica.
Criterio per riconoscere ciò che da felicità: sensazione
o Piacevole = bene
o Sgradevole = male
Due tipi di piacere
- In movimento: consiste nella gioia e nella letizia.
- Statico: assenza di dolore fisico e psichico.
o (piacere negativo) Aponia e Atarassia
Questo tipo di piacere impone la limitazione dei bisogni
- No piacere dei dissoluti
- = frutto di calcolo razionale
o Cf. p. 293
Come scegliere tra i vari tipi di piacere:
o Cf. p.294.
Il quadrifarmaco.
Ci sono dei mali che possono compromettere il raggiungimento della felicità: dolore,
morte, paura degli dei, la difficoltà di procurarsi i piaceri.
1.
2.
3.
4.
Nessun timore degli Dei.
Nessun timore della morte
Eliminabilità del dolore.
Raggiungibilità del piacere.
Etica epicurea
o Edonismo
o Ma non volgare edonismo (bene = piacere dei sensi).
Infatti…
Epicuro = Socrate
o Saggezza della vita mediante esercizio della razionalità
o Ignoranza all’origine delle false opinioni e dell’infelicità
o Felicità = saggezza.
L’edonismo sarebbe contraddetto da:
Esaltazione dell’amicizia
Afferma infatti Epicuro: Di tutte le cose che la saggezza ci offre per la felicità
della vita, la più grande è di gran lunga l’acquisto dell’amicizia. L’amicizia
nasce dall’utile, ma essa è un bene per sé. L’amico, infatti, non è né chi cerca
sempre l’utile, né chi non lo congiunge mai all’amicizia, giacchè il primo
considera l’amicizia come un traffico di vantaggi, mentre il secondo distrugge
quella fiduciosa speranza di aiuto che necessariamente fa parte dell’amicizia.
L’esaltazione della saggezza indipendentemente dall’utile che essa può
comportare. Sarebbe certo meglio, secondo Epicuro, che la saggezza fosse
resa prospera dalla fortuna; ma è sempre preferibile una saggezza sfortunata
a una dissennatezza sfortunata.
Solidarietà come fonte di piacere.
È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene piuttosto che riceverlo. Il
piacere assurge addirittura a fondamento e giustificazione della solidarietà tra gli
uomini.
Svalutazione della vita politica: Vivi nascosto.