Programma - Regione Piemonte

annuncio pubblicitario
12 concerti dal Barocco
al Contemporaneo
In collaborazione con:
Musica a Corte alla Reggia di Venaria.
Inaugura il 23 novembre la seconda edizione della rassegna di musica barocca e
contemporanea.
La cappella di Sant’Uberto, gioiello architettonico della Reggia di Venaria, è uno spazio ideale per
la musica.
Per questo è stata scelta come sede di Musica a corte, giunta quest’anno alla sua seconda stagione.
Il dialogo fra barocco e contemporaneo costituisce il file rouge della manifestazione. Alcuni
concerti si presentano proprio come un incontro fra le due epoche: si pensi a quelli di Sollima e di
Architorti.
Grazie a questa caratteristica di ponte fra le epoche, la stagione può ospitare tanto le
sperimentazioni elettroniche di Robin Rimbaud e un viaggio intorno a John Cage, quanto le
interpretazioni filologiche del grande controtenore Gérard Lesne e la riflessione musicale sulla
guerra di Gabriele Cassone, forse la miglior tromba barocca d’Europa.
Quest’anno, poi, la stagione coincide con la mostra La reggia di Venaria e i Savoia. Da ciò la scelta
di porvi alcuni concerti che siano una sorta di grande tour musicale delle corti.
L’inaugurazione è stata dedicata alla riscoperta di musiche della corte sabauda ed affidata
all’Academia Montis Regalis, consolidata protagonista della scena della musica antica in Europa.
La seconda stagione di “Musica a Corte” terminerà con l’evento musicale per la Reggia di Venaria:
“Natura e Artificio: Barocco en plain air”, proposta, grazie all’Associazione Culturale Onlus
Percorsi, dall’Orchestra della Reale Scuderia e Camera, Equipaggio della Regia Venaria diretta dal
Maestro Alberto Conrado.
Musica a Corte Reggia di Venaria Reale, Cappella di Sant’Uberto.
TUTTI I CONCERTI HANNO LUOGO DI VENERDÌ CON INIZIO ALLE ORE 21.15
Biglietti: 12 euro intero; 8 euro ridotto
(over 65 anni, under 18 anni o per chi è in possesso del biglietto giornaliero della Reggia)
Informazioni e biglietti:
Biglietteria della Reggia: via Mensa 34 - Venaria Reale - tel. 011 4992333
Teatro della Concordia: corso Puccini - Venaria Reale - tel. 011 4241124
InfoPiemonte: piazza Castello 165 - Torino - tel. 011 4325681
www.musicacorte.it (con possibilità di prenotazioni on-line)
Coordinamento Musica a Corte:
AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI - TEATRO DELLA CONCORDIA
Stefania Colletto
tel. 011 42 41 124 cell. 335 83 80 690
e - mail [email protected]
PROGRAMMA
23 novembre 2007
Musiche alla corte dei Savoia del XVIII secolo
Academia Montis Regalis
Alessandro De Marchi, direttore
Coro Filarmonico “Ruggero Maghini” di Torino
Claudio Chiavazza, maestro del coro
Teresa Nesci, soprano
Alessandro Giangrande, contraltista
Adriano Gaglianello, tenore
Michele Ravera tenore
Enrico Bava, basso
Programma
Gaetano Pugnani
Ouverture n. 4 in si bemolle maggiore
Stefano Andrea Fiorè
Mottetto per il Santissimo Sacramento a più voci e strumenti per soli, coro e orchestra
Francesco Saverio Giaj
Te Deum concertato per soli, coro e orchestra
Gaetano Pugnani
Ouverture n. 5 in mi bemolle maggiore
Francesco Saverio Giaj
Mottetto concertato per il giorno di San Carlo festa di S.S.R.M. per soli, coro e orchestra
Stefano Andrea Fiorè
Te Deum per soli, coro e orchestra
30 novembre 2007
Anticando
Interpreti
Quintetto Architorti
Efix Puleo, Federica Biribicchi, violini
Elena Saccomandi, viola
Marco Robino, violoncello
Enzo Ferraris, contrabbasso
con la partecipazione di Christian Burruano e Madaski
Programma
Musiche per Ripopolare la Reggia di Peter Greenaway.
Trascrizioni e rielaborazioni di Marco Robino
7 dicembre 2007
Musica sacra e profana alla corte del Re Sole
Interpreti
Schola Gregoriana dell’Accademia del Santo Spirito
Orchestra dell’Accademia del Santo Spirito
Paolo Tognon, fagotto e direttore
Programma
Musica sacra e profana alla corte del Re Sole
Marc-Antoine Charpentier
Ouverture pour l’eglise H 524
Symphonies pour un reposoir H. 508
Offerte non encore exécutée H 522
Symphonies pour un reposoir H. 515
Jean Baptiste Lully
Suite da Atys
14 dicembre 2007
Barock Cello
Interpreti
Giovanni Sollima
Programma
Giovanni Sollima
Concerto rotondo (1998)
I, II, III (Yafù), IV
Giovanni Battista Degli Antonii
Ricercata VII (da Ricercate sopra il
Violoncello Opera I, Bologna, 1687)
Lamentatio (1998)
Angel
La Folia (da Pièces de Viole du 3e Livre,
Paris, 1711) arr. G. Sollima
da “Natural Songbook” (2005)
#2
#3
# 4 (Taranta)
Giovanni Sollima
Jimi Hendrix
Marin Marais
Giovanni Sollima
21 dicembre 2007
I Barocchisti
Interpreti
I Barocchisti, gruppo strumentale
Guillemette Laurens, mezzosoprano
Duilio Galfetti, violino e mandolino
Diego Fasolis, maestro al cembalo
Programma
Antonio Vivaldi
Concerto in sol maggiore per archi RV 151 (Alla rustica)
Da Juditha Triumphans RV 644: “Nox obscura tenebrosa”, aria di Holophernes
Trio in do maggiore per mandolino e archi RV 82
Nisi Dominus in sol minore per voce, archi e basso continuo RV 608
Concerto in re minore per archi RV 128
Variazioni sopra “La follia” per 2 violini e basso continuo op. 1 n. 12 RV 63
Cessate omai cessate, cantata per voce, archi e basso continuo RV 684
18 gennaio 2008
Il Fuoco Amico di John Cage
Interpreti
Maria Pia De Vito, voci e loop
Gabriele Mirabassi, clarinetto e toy piano
Valerio Corzani, introduzioni, pause e raccordi
Programma
Conferenza-spettacolo ideata da Valerio Corzani
Raphael Mostel Mesostic, per voce sola
Sonata for Clarinet, per clarinetto
Eight Whiskus, trascritto per voce e clarinetto
Flowers, per voce e toy piano chiuso
Parapiglia Cage, mesostico originale per voce ed effetti
Impro to Cage 1, un pezzo originale per clarinetto
Impro to Cage 2, un pezzo originale con frasi registrate di Cage, voce e clarinetto
25 gennaio 2008
Canzoni e musiche alla corte di Enrico IV e Luigi XIII
Interpreti
Gérard Lesne, controtenore
Blandine Rannou, clavicembalo
Programma
Musiche di Antoine Boesset, Pierre Guédron, Antoine Moulinié.
1 febbraio 2008
Musiques Nouvelles & Robin Rimbaud aka Scanner
Interpreti
Jean-Paul Dessy, direttore e violoncello
Sigrid Vandenbogaerde, violoncello
David Nuñez, violino
Dominica Eyckmans, viola
Robin Rimbaud aka Scanner, strumenti elettronici
Programma
Repertorio improvvisato
8 febbraio 2008
Concerto apocalittico per grilli e orchestra
Interpreti
Stefano Benni testo e voce recitante
Danilo Rossi
direttore, viola solista
Orchestra d’Archi italiana
Programma
La selezione musicale è curata da Danilo Rossi che ha scelto brani di Rossigni, Čajkovskij, Thelemann e Britten, ma
ad ogni spettacolo se ne aggiungono e se ne sperimentano di nuove.
15 febbraio 2008
A la Guerre. Battaglie musicali
Interpreti
Ensemble Pian & Forte
Prima tromba e direttore,
Trombe
Timpani
Organo e cembalo
Gabriele Cassone,
Luca Marzana
Mauro Bernasconi
Jonathan Pia
Matteo Frigé
Riccardo Balbinutti
Antonio Frigé
Programma
Battaglie musicali per cinque trombe, timpani e organo
C. Monteverdi
Toccata per l'Orfeo (5 trombe, timpani, organo)
G. Fantini
Sonata detta del Niccolini (tromba e organo)
Sonata detta del Nero (tromba e organo)
Sonata Prima Imperiale e seconda imperiale (5 trombe, timpani, organo)
G. Frescobaldi
Bergamasca (organo solo)
Anonimo del XVII secolo (dalla Biblioteca estense)
4 Sonate a due trombe
C. Bendinelli
Sonata n.336 (5 trombe, timpani, organo)
B. Storalke
Ballo della Battaglia (organo solo)
A. Falconiero
Batalla de Barabasso y Satanas (tromba e organo)
Anonimo del XVII secolo
Variaciones sobre las Folias (organo solo)
J.H. Schmelzer
3 arie per il balletto a cavallo (5 trombe, timpani, organo)
D. Speer
2 Intrade (5 trombe, timpani, organo)
A. Vivaldi
Concerto in sol maggiore (organo solo)
M. Monteclair
La Guerre. Cinquième concert (5 trombe, timpani, organo)
22 febbraio 2008
Madama viola e Messer violoncello
Interpreti
Paolo Pandolfo, viola da gamba
Mario Brunello, violoncello
Programma
Dialoghi tra una viola da gamba e un violoncello intorno alle Suites di Johann Sebastian Bach.
29 febbraio 2008
Natura e artificio: Barocco en plein air
Interpreti
ORCHESTRA della REALE SCUDERIA E CAMERA
EQUIPAGGIO della REGIA VENARIA
Direzione: Alberto Conrado
Programma
Joseph Bodin de Boismortier (1689-1755)
Ballets de village (N. 1)
Jean-Pierre Van Hees, Elke Vermeiren - Musette baroque
Michel Richard De Lalande (1657-1726)
Suite da
Les Fontaines de Versailles : sur le retour du Roy - Concert donné à sa Majesté dans les grands
appartements de son Château de Versailles le cinqu. e Avril 1683
B. L. (1754)
Concerto per la Musetta
Jean-Pierre Van Hees - Musette baroque
Jean-Joseph Mouret (1682-1738)
Symphonie de Chasse
Equipaggio della Regia Venaria – Trompes de chasse
Georg Philipp Telemann (1681 - 1767)
Ouverture-Suite in F major, TWV 55 n. F 11 "Alster Ouverture"
Thomas Müller, Natalino Ricciardo, Marco Panella, Pierluigi Filagna - Corno
23 novembre 2007 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Musiche alla corte dei Savoia del XVIII secolo
Academia Montis Regalis
Alessandro De Marchi – direttore
Coro Filarmonico “Ruggiero Maghini” di Torino
Claudio Chiavazza – maestro del coro
Teresa Nesci – soprano
Alessandro Giangrande – contraltista
Adriano Gaglianello – tenore
Michele Ravera – tenore
Enrico Bava – basso
Programma:
Gaetano Pugnani (1731 - 1798)
Ouvertures in eight parts
Ouverture n. 4 in si bemolle maggiore
Allegro brillante
Andante
Minuetto – Trio
Presto
Stefano Andrea Fiorè (1686-1732)
Mottetto per il Santissimo Sacramento a più voci e strumenti
per soli, coro e orchestra
Francesco Saverio Giaj (1729-1801) Te Deum concertato per soli, coro e orchestra
Gaetano Pugnani
Ouverture n. 5 in mi bemolle maggiore
Allegro
Andante
Minuetto – Trio
Allegro assai
Francesco Saverio Giaj
Mottetto concertato per il giorno di San Carlo festa di
S.S.R.M. per soli, coro e orchestra
UFFICIO STAMPA: Unione Musicale – Paola Monzolon tel. 011 5669806
[email protected] - www.musicacorte.it
BIOGRAFIE
«Una pugnacité e un approccio che costringono all'ammirazione», «una formazione ormai
insostituibile nella vita musica italiana». In dodici anni di intenso lavoro, di progetti e di sfide
ambiziose, l’Academia Montis Regalis ha conquistato pubblico e critica internazionali. Reinhard
Goebel, Christopher Hogwood, Ton Koopman e Jordi Savall sono solo alcuni tra i prestigiosi
direttori che hanno fin qui guidato il complesso di Mondovì; ognuno di essi, con la propria cultura e
il proprio stile, ha contribuito a espandere il raggio e le potenzialità espressive del gruppo,
incrementando l’elasticità tecnica di un complesso che oggi è tra i più apprezzati e invitati in tutta
Europa, presso le più prestigiose istituzioni concertistiche. Tra queste, l’Unione Musicale ospita
l’ensemble dal 1996 per la rassegna l’Altro Suono.
Il Premio Abbiati della Critica Italiana, conseguito nel 2006 «per la maturità tecnica e la proprietà
stilistica nell’esecuzione su strumenti d’epoca, nel repertorio barocco e classico», ha suggellato
questa prima fase del percorso dell’Academia. Con il suo direttore principale, Alessandro De
Marchi, l'orchestra è tutt’ora impegnata nello storico progetto di incisione dei manoscritti di Vivaldi
ancora inediti, conservati presso la Biblioteca Nazionale di Torino.
Musica antica, musica jazz, composizione, organo e clavicembalo, musica da camera e direzione
d’orchestra: molti sono gli angoli dai quali fissare lo sguardo su Alessandro De Marchi, musicista
a tutto tondo formatosi presso il Conservatorio di Santa Cecilia e la Schola Cantorum di Basilea.
Dopo le esperienze maturate alla Staatsoper di Berlino e al Festival di Salisburgo, quale assistente
di direttori come Claudio Abbado e Daniel Barenboim, la sua vita artistica prosegue presso i più
importanti teatri e festival d’Europa, ospite regolare specialmente in Germania e in Italia.
Dall’incontro con l’AMR scaturisce un proficuo sodalizio, ricco di concerti, rappresentazioni
operistiche e incisioni discografiche di grande successo. Così è descritta la direzione di De Marchi:
«una fascinosa simbiosi fra ricchezza di stile e perfezione del fraseggio», «che offre la sensazione
della chiarezza e della profondità».
Nato nel 1995, con una collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il Coro
Filarmonico “Ruggero Maghini” conferma in ogni suo concerto la profondità della preparazione,
la qualità della tecnica vocale, l’ampiezza e l’efficacia del ventaglio espressivo. Il repertorio, che
spazia dal canto gregoriano alla polifonia vocale contemporanea, gli consente di collaborare con
diverse formazioni strumentali, come l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, lo Xenia Ensemble,
l'Orchestra Barocca di Genova, l'Accademia del Santo Spirito di Torino e l'Academia Montis
Regalis, mentre è costante l’attività con l’OSN della Rai.
La formazione musicale di Claudio Chiavazza inizia al Conservatorio di Torino, dove è
attualmente docente, per completarsi presso l’Istituto Kodály di Kecskemét. Direttore del Coro
“Maghini”, fin dalla sua costituzione, alterna all’intenso lavoro con tale formazione, i cui esiti sono
sempre più apprezzati dalla critica e dal pubblico, la conduzione dell’ensemble “Gli Affetti
Musicali”. Avendo collaborato con i maggiori direttori che si sono alternati alla conduzione
dell’OSN della Rai, ha al suo attivo oltre 400 concerti, e un’importante produzione discografica.
30 novembre 2007 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Anticando
Quintetto Architorti
Efix Puleo, Federica Biribicchi, violini
Elena Saccomandi, viola
Marco Robino, violoncello
Enzo Ferraris, contrabbasso
con la partecipazione di Christian Burruano e Madaski
Programma:
Musiche per Ripopolare la Reggia di Peter Greenaway.
Trascrizioni e rielaborazioni di Marco Robino
UFFICIO STAMPA: Unione Musicale – Paola Monzolon tel. 011 5669806
[email protected] - www.musicacorte.it
BIOGRAFIA ARCHITORTI
Architorti è un quintetto d’archi di formazione classica: due violini, viola, violoncello,
contrabbasso. Nato nel 1994, ha un vasto repertorio, esclusivamente di trascrizioni, tratto da ogni
genere musicale. Le trascrizioni sono opera del violoncellista Marco Robino (1964) e costituiscono
la caratteristica artistica principale della formazione. La sua produzione discografica ha avuto
inizio con gli album Architorti (2001) e Architorti 2 (2001), cui sono seguiti Architorti retro (2003)
e Ciak si suona (2005).
Dal 2000 ad oggi Architorti ha collaborato con diversi artisti fra cui Tony Esposito (che con
Robino ha scritto Demoloop in Architorti 2); i Subsonica (che hanno voluto Architorti nel loro CD
Amorematico, 2002); il Jazzinaria quartet (con cui ha realizzato nel 2004 l’album Dipinto di blu,
rilettura dei classici della canzone italiana che ha avuto grande successo di critica); Meg (Maria
Di Donna), già voce dei 99Posse, che li ha voluti nel suo primo album da solista (Meg, 2004).
Particolarmente felice si è rivelata la collaborazione con gli Africa Unite ed il loro leader Madaski
con cui la reciproca collaborazione ai rispettivi album (iniziata nel 2000 con Madasuite in
Architorti e Politics nell’album Vibra degli Africa Unite e con il video per Raisat Madaski versus
Architorti, presentato al Filmfestival di Torino 2000) ha portato alla costituzione di un vero e
proprio repertorio che ha visto i due gruppi realizzare insieme numerosi concerti, fra cui Corde in
levare, eseguito nel 2003 all’Auditorium del Lingotto nell’ambito del festival «Settembre Musica».
Nel 2005 Architorti ha partecipato a «Settembre Musica» 2005 con il progetto Architortiplaypunk,
trascrizione delle opere più significative dei Ramones, Sex Pistols, Clash ed altri esponenti del
Punk internazionale. Concerto riproposto con successo per l’inaugurazione dei concerti del
“Medals Plaza” in occasione delle Olimpiadi 2006.
Dal 2005 Architorti lavora ad Anticando, un nuovo progetto dedicato alla musica antica,
presentato al Festival Armoniche Fantasie dell’Academia Montis Regalis.
Architorti è da sempre interessato alla didattica musicale. Sin dalla sua fondazione svolge laboratori
didattici nelle scuole materne, elementari e medie con il progetto Musica in classe e dal 2002
realizza, su incarico della Comunità montana «Pinerolese Pedemontano», il progetto didattico
Crescendo … in musica volto alle scuole materne ed elementari, da cui sono nati sinora cinque
album. Legato a questi temi è il progetto Lettere volanti, realizzato insieme alla cantante Elena
Castagnoli.
Architorti ha collaborato con il regista Peter Greenaway alla realizzazione della colonna sonora di
The Tulse Luper Suitcases e del cortometraggio The European Showerbath, presentati alla Mostra
del Cinema di Venezia del 2004.
Collabora con il Museo del Cinema di Torino e con la Torino Film Commission. Nel 2004 ha
partecipato alla colonna sonora del film A/R andata + ritorno di Marco Ponti e dallo stesso anno
ha partecipato ai ciak e alla realizzazione delle colonne sonore delle fiction: La contessa di
Castiglione (Rai1), Mafalda di Savoia (Canale 5) e Il furto della Gioconda (Canale 5) .
7 dicembre 2007 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Musica sacra e profana alla corte del Re Sole
Schola Gregoriana dell’Accademia del Santo Spirito
Orchestra dell’Accademia del Santo Spirito
Paolo Tognon, fagotto e direttore
Programma
Musica sacra e profana alla corte del Re Sole
Marc-Antoine Charpentier
Ouverture pour l’eglise H 524
Symphonies pour un reposoir H. 508
Offerte non encore exécutée H 522
Symphonies pour un reposoir H. 515
Jean Baptiste Lully
Suite da Atys
UFFICIO STAMPA: Unione Musicale – Paola Monzolon tel. 011 5669806
[email protected] - www.musicacorte.it
BIOGRAFIA ACCADEMIA DEL SANTO SPIRITO
L'Accademia del Santo Spirito di Torino è stata fondata nel febbraio del 1985 da un
gruppo di appassionati professionisti e musicisti che, provenendo da esperienze diverse, hanno
posto le proprie capacità tecniche e organizzative al servizio di un progetto musicale e culturale
lungamente meditato e profondamente condiviso. Essa ha sede presso la settecentesca Chiesa dello
Spirito Santo nel centro storico di Torino. La direzione artistica, dopo essere stata a lungo retta da
Sergio Balestracci, è attualmente affidata ad Andrea Banaudi.
Per statuto e vocazione l'Accademia si dedica allo studio e alla valorizzazione del
patrimonio musicale cinque-settecentesco, non soltanto attraverso le esecuzioni, condotte con criteri
filologici, delle pagine più note di tale repertorio, ma anche attraverso la ricerca, l'edizione e la
presentazione al pubblico - spesso per la prima volta in epoca moderna - di opere ingiustamente
dimenticate, quali il David di Scarlatti, il San Giovanni Battista di Stradella e la Passione di
Caldara. Particolare attenzione viene dedicata fin dalla fondazione alla ricerca, allo studio e alla
valorizzazione delle opere composte dai musicisti attivi presso la cappella di corte sabauda, di cui
sono state presentate numerosissime prime esecuzioni moderne. Tale impegno è documentato da un
repertorio dei concerti che annovera composizioni di oltre 170 autori, principalmente italiani.
Attraverso concorsi e selezioni, l'Accademia è giunta alla formazione di un gruppo di
cantanti solisti, di un coro e di un'orchestra composta da giovani strumentisti che operano nel
campo della musica barocca con strumenti originali, tornati a svolgere attività in Italia dopo essersi
specializzati nei più importanti centri musicali europei.
Fin dalla fondazione l'Accademia è stata invitata a partecipare a tutte le edizioni di uno dei
più importanti festival musicali europei, Torino Settembre Musica. I suoi complessi hanno svolto
un'intensa attività concertistica e discografica nell'ambito della musica barocca, guidati da direttori
quali Sergio Balestracci, Ottavio Dantone, Lorenzo Ghielmi, Jean-Claude Malgoire, Pál Németh e
Simon Preston, con il quale dal 2002 si è stabilita una feconda collaborazione artistica.
Costantemente accompagnata dal consenso della critica e da un crescente successo di pubblico,
l'Accademia, sotto la direzione di maestri quali Guido Maria Guida, Walter Proost, György
Györivany Rath, Claudio Scimone, Piotr Wijatkowski, ha anche affrontato stimolanti incursioni nel
repertorio otto e novecentesco. La sua rassegna L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato è ormai
divenuta un appuntamento classico dell’autunno musicale torinese.
BIOGRAFIA PAOLO TOGNON
Nato a Padova, Paolo Tognon,. diplomato in fagotto moderno al Conservatorio “C. Pollini” della
stessa città, dopo molta attività in istituzioni cameristiche e sinfoniche italiane si è dedicato con
passione alla riscoperta della prassi esecutiva e del repertorio antico dei fagotti storici,
perfezionandosi con i migliori specialisti.
Nel 1991 è stato selezionato quale fagotto solista dell'European Union Baroque Orchestra e
successivamente ha collaborato con gli ensemble e direttori più prestigiosi, quali: Les Arts
Florissants, The Amsterdam Baroque Orchestra, Concerto Kölln, Capella Savaria, Wiener
Akademie, Le Concert de Nations, Le Concert Spirituel, La Grande Ecurie & Chambre du Roy, The
Harp Consort, Ensemble Elyma, Accademia Bizantina, L'Arte dell'Arco, Accademia del S. Spirito,
Odecathon, Capella Ducale Venetia, suonando con: G. Leonhardt, F. Bruggen, W. Christie, T.
Koopman, J. Savall, C. Hogwood, J. C. Malgoire, P. Nèmeth, R. Jacobs, G. Garrido, P. Neumann,
A. Lawrence King, S. Preston, R. Goodman e in Italia con: L. Picotti, F. M. Bressan, P. Da Col, S.
Balestracci, S. Vartolo, R. Gini, F. Guglielmo, E. Gatti, A. Cetrangolo, G. Acciai, A. Martini.
Ha suonato in tutta Europa, Stati Uniti e Medio Oriente, registrando più di 100 dischi, molti dei
quali in ruolo solistico al fagotto (sonate di Merci, Telemann, Vivaldi) e con orchestra (concerti di
Fasch e Graupner con la Capella Savaria diretta da P.Nèmeth e con I Filarmonici di Verona) e alla
dulciana (sonate virtuose del XVII sec.) ha ottenuto premi della critica discografica fra cui: premio
A.Vivaldi promosso dalla fondazione Cini di Venezia e sulle riviste tedesche: Alte Muzik Aktuell e
Toccata.
Ha pubblicato nel 2001, il primo articolo italiano sulle origini storiche del fagotto sulla rivista
Hortus Musicus.
Ha fondato e coordina il lavoro di ricerca storica ed organizzativo de: La Bande des Hautbois du
Roy (realizzando uno speciale per Amadeus) l’ensemble di dulciane QUONIAM (partecipando
anche in trasmissioni RAI) e Il Viaggio Musicale
L’attività didattica lo ha visto impegnato su vari fronti d’insegnamento sia per prestigiose
istituzioni, fra cui il dipartimento di musica antica (fagotti storici) del Conservatoire National
Supèrior de Musique et de Dance di Parigi, la Scuola di Musica Antica di Venezia, presso la
Fondazione Levi, nei corsi speciali di sperimentazione di musica antica dei Conservatori di Padova,
Vicenza e Livorno, nonché in numerosi progetti nazionali di ascolto (lezioni-concerto) dedicati agli
studenti della scuola secondaria inferiore e superiore.
14 dicembre 2007 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Barock Cello
Giovanni Sollima
Programma
Giovanni Sollima
Concerto rotondo (1998)
I, II, III (Yafù), IV
Giovanni Battista Degli Antonii
Ricercata VII (da Ricercate sopra il
Violoncello Opera I, Bologna, 1687)
Giovanni Sollima
Lamentatio (1998)
Jimi Hendrix
Angel
Marin Marais
La Folia (da Pièces de Viole du 3e Livre,
Paris, 1711) arr. G. Sollima
Giovanni Sollima
da “Natural Songbook” (2005)
#2
#3
# 4 (Taranta)
UFFICIO STAMPA: Musica 90 – Rosi Bonino tel. 011 4343333
[email protected] - www.musica90.net
SCHEDA
Giovanni Sollima intraprende giovanissimo una brillante carriera internazionale di violoncellista,
collaborando con grandi musicisti, come Giuseppe Sinopoli, Bruno Canino, Jorg Demus e Martha
Argerich. Parallelamente all’attività di solista, la sua curiosità creativa lo spinge ad esplorare nuove
ed anticonvenzionali frontiere nel campo della composizione, attraverso originali contaminazioni di
generi. Rock, jazz, electric, minimalismo anglosassone e musica etnica della Sicilia e di tutta l’area
mediterranea, sulla base di una profonda preparazione classica, sono la formula dello stile
inconfondibile di Sollima. Fra i maggiori interpreti delle sue composizioni, eseguite dal 1992 in
tutto il mondo, vi sono direttori come Riccardo Muti con la Filarmonica della Scala, Gidon Kremer
con la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet con I Solisti di Mosca; solisti come Yo-Yo Ma, Mario
Brunello e Bruno Canino, coreografi come Carolyn Carlson e Karole Armitage e interpreti vocali
come Bob Wilson, Ruggero Raimondi ed Elisa.
“Ascolto chiunque produca suoni, sia cantando, sia parlando “con espressione”. Ascolto anche
“rumori” di varia natura. Da qualche anno cerco di organizzare il flusso densissimo di suoni e
suggestioni che continuamente mi travolge, scrivendo pezzi per cello solo senza l’ausilio di
campionatori o altri supporti tecnologici… Più semplicemente, cerco parentele con vocalità e
tecniche strumentali arcaiche e comunque non occidentali, intervenendo sia sul timbro che sulla
stessa accordatura dello strumento. Concerto Rotondo è ispirato a rituali sacri e profani,
metropolitani e rurali di area mediterranea” – G. Sollima
BIOGRAFIA GIOVANNI SOLLIMA
Violoncellista e compositore si diploma in Violoncello con Giovanni Perriera e in Composizione
con il padre Eliodoro Sollima, perfezionandosi al Mozarteum di Salisburgo e alla Musikhochschule
di Stoccarda con Antonio Janigro e Milko Kelemen.
Intraprende giovanissimo una brillante carriera internazionale di violoncellista, collaborando con
grandi musicisti come, Giuseppe Sinopoli, Bruno Canino, Jorg Demus e Martha Argerich.
Parallelamente all’attività di solista, la sua curiosità creativa lo spinge ad esplorare nuove ed
anticonvenzionali frontiere nel campo della composizione, attraverso originali contaminazioni fra
generi diversi. Rock, jazz, electric, minimalismo anglosassone e musica etnica della Sicilia e di tutta
l'area mediterranea, sulla base di una profonda preparazione classica, sono la formula dello stile
inconfondibile di Sollima, che nelle sue creazioni si avvale dell’utilizzo di strumenti acustici
occidentali ed orientali, di strumenti elettrici ed elettronici, e di altri di sua invenzione.
Fra i maggiori interpreti delle sue composizioni, eseguite dal 1992 in tutto il mondo, vi sono
direttori come Riccardo Muti con la Filarmonica della Scala, Gidon Kremer con la Kremerata
Baltica, Yuri Bashmet con I Solisti di Mosca; solisti come Yo-Yo Ma, Mario Brunello e Bruno
Canino; coreografi come Carolyn Carlson e Karole Armitage; interpreti vocali come Bob Wilson,
Ruggero Raimondi ed Elisa; DJ come DJ Scanner.
In veste di composer-performer, da solo o con la "Giovanni Sollima Band", da lui fondata a New
York, dal 1995 Sollima esegue la sua musica presso sedi prestigiose, ma anche in ambiti alternativi,
vicini al pubblico più giovane e di confine: Carnegie Hall, Brooklyn Academy of Music, Knitting
Factory e Merkin Hall a New York, Wigmore Hall di Londra, Festival Internazionale di Istanbul,
Kunstfest di Weimar, Kuopio Festival in Finlandia, tournées in USA e Canada, Biennale di
Venezia, Ravenna Festival, Suoni e Visioni di Milano, Accademia Filarmonica e IUC di Roma, Il
Violino e la Selce di Fano, Macerata Opera Festival, Sagra Musicale Umbra, Time Zones di Bari,
Festival Novecento di Palermo, Tokyo Summer Festival, Taormina Arte, Regio di Torino,
Comunale di Bologna, San Carlo di Napoli, fino al nuovo Ortigia Festival di Siracusa, inaugurato
insieme a Bob Wilson nel luglio 2002.
Fra i suoi compact disc si ricorda Aquilarco realizzato nel 1997 per la Point Music su invito di
Philip Glass. Questo brano diviene nel 2000 il tema principale della colonna sonora del film di
Marco Tullio Giordana "I cento passi", mentre sono innumerevoli le sue utilizzazioni in campo
coreografico, in Italia e all’estero.
Nel 2001 Gidon Kremer e la Kremerata Baltica incidono per la Nonesuch/Warner la sua
composizione più eseguita nel mondo: Violoncelles, vibrez!.
Nel 2002, su commissione del Teatro Massimo di Palermo, compone Ellis Island opera in due atti
(libretto di Roberto Alajmo) sul tema dell’emigrazione.
Nel 2004, su commissione del Festival “Il violino e la selce” di Fano, compone ed esegue con la
sua Band Songs From The Divine Comedy basato sulle cantiche dantesche, avvalendosi della
traduzione in inglese del poeta ottocentesco Henry Waldworth Longfellow e de “The Prophecy of
Dante” di George Gordon Byron nella traduzione in italiano di Lorenzo Da Ponte.
Songs From The Divine Comedy sarà in tour nel prossimo marzo.
Sempre nel 2004, a novembre, su commissione dell’Associazione Arlenika Onlus, compone ed
esegue con la sua Band la musica per lo spettacolo “Bang Bang / in Care, Filottete e l’Infinito
Rotondo” (testo di Lina Prosa, regia di Giancarlo Cauteruccio e interpretazione di Patrizia Zappa
Mulas) presentato a Palermo ai Cantieri della Zisa per la V Edizione del Progetto Amazzone.
Per il teatro collabora con Bob Wilson (Imagining Prometheus), Peter Stein (Medea) e Alessandro
Baricco (City Reading Project e Iliade), per il cinema con Marco Tullio Giordana (I cento Passi e
La meglio gioventù) e Peter Greenaway (The Tulse Luper Suitcases, Part III) e Maurizio Zaccaro (Il
Bell’Antonio).
Ha partecipato come ospite al programma televisivo di Franco Battiato e Manlio Sgalambro“Bitte,
Keine réclame”.
Nel 2005 esce per la Sony il suo nuovo cd intitolato “Works”.
Nel 2006 partecipa al progetto “Across the Universe” commissionato dal Teatro Massimo di
Palermo arrangiando brani dei Beatles insieme a Viktoria Mullova, Katia Labeque, David Chalmin,
Nicola Tescari, Luis Bacalov.
A settembre 2006 suona e incide per Patti Smith a Londra.
A gennaio 2007 la prima al Teatro alla Scala di Milano con i Violoncellisti della Scala, a questo
appuntamento seguiranno poi varie repliche nei maggiori teatri italiani.
Ad autunno 2007 la produzione del suo nuovo album per Sony Bmg.
Molte delle sue composizioni sono edite dalla Casa Musicale Sonzogno di Milano.
21 dicembre 2007 – Venaria Reale
Chiesa di Sant’Uberto
ore 21.15
I Barocchisti
I Barocchisti, gruppo strumentale
Guillemette Laurens, mezzosoprano
Duilio Galfetti, violino e mandolino
Diego Fasolis, maestro al cembalo
Programma
Antonio Vivaldi
Concerto in sol maggiore per archi RV 151 (Alla rustica)
Da Juditha Triumphans RV 644: “Nox obscura tenebrosa”, aria di Holophernes
Trio in do maggiore per mandolino e archi RV 82
Nisi Dominus in sol minore per voce, archi e basso continuo RV 608
Concerto in re minore per archi RV 128
Variazioni sopra “La follia” per 2 violini e basso continuo op. 1 n. 12 RV 63
Cessate omai cessate, cantata per voce, archi e basso continuo RV 684
UFFICIO STAMPA: Unione Musicale – Paola Monzolon tel. 011 5669806
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BIOGRAFIA DIEGO FASOLIS
Diego Fasolis ha studiato al Conservatorio e alla Musikhochschule di Zurigo organo con Erich
Vollenwyder, pianoforte con Jürg von Vintschger canto con Carol Smith e direzione con Klaus
Knall ottenendo quattro diplomi con varie distinzioni.
Ha seguito, tra numerosi corsi con docenti di fama internazionale, lezioni di organo e
improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e corsi di prassi esecutiva antica con Michael
Radulescu a Cremona.
Come organista ha eseguito a più riprese le opere integrali di Bach, Buxtehude, Mozart,
Mendelssohn, Franck e Liszt.
Dal 1986 collabora in seno alla RTSI quale musicista e direttore e dal 1993 è Maestro stabile dei
complessi vocali e strumentali della Radio Televisione Svizzera e dal 1998 de "I Barocchisti",
orchestra barocca con strumenti antichi.
Dirige regolarmente l'Orchestra della Svizzera italiana e le migliori orchestre svizzere. Ha rapporti di
collaborazione come maestro ospite con complessi di primo piano internazionale tra i quali: RIAS
Kammerchor Berlin, Sonatori de la Gioiosa Marca, Concerto Palatino, Orchestra e Coro dell'Arena
di Verona, Orchestra e Coro della Filarmonica della Scala di Milano, Orchestra e Coro del Teatro
dell'Opera di Roma e di Bologna.
Diego Fasolis, ritenuto uno dei più interessanti interpreti della sua generazione, unisce alla versatilità
e al virtuosismo un rigore stilistico apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionali che lo
seguono in importanti consessi concertistici europei e tramite registrazioni radiofoniche, televisive e
discografiche (più di 50 CD per Arts, Chandos, Claves, BBC, EMI, Amadeus, Divox, Naxos)
insignite dei più ambiti riconoscimenti della stampa specializzata.
Per la sua conoscenza in campo vocale e strumentale è spesso ospite di associazioni musicali quale
direttore, docente e membro di giurie internazionali.
Il complesso de I Barocchisti raccoglie, sotto la guida di Diego Fasolis, l'eredità della Società
cameristica di Lugano che a partire dagli anni 50, sotto la guida di Edwin Löherer, ha svolto
un'attività fondamentale per il recupero delle opere vocali e strumentali del Barocco ottenendo
successi concertistici e discografici di livello mondiale (tra cui vari dischi d'oro) . Primo violino è
l'artista svizzero Duilio Galfetti.
Il complesso si presenta in formazioni variabili e musicisti provengono da varie esperienze con i
maggiori complessi barocchi d'Europa.
Il carattere "latino" delle esecuzioni improntate al virtuosismo e al ritmo equilibrati da una costante
melodicità espressiva stimola il plauso del pubblico e della critica che sin dalle prime apparizioni
ha scritto in termini entusiastici.
Unitamente al Coro della Radio Svizzera in questi ultimi anni, con la direzione di Fasolis, ha
realizzato diverse produzioni concertistiche e discografiche pluripremiate dedicate a Händel,
Vivaldi, Bach, Galuppi, Scarlatti, Paisiello, Casini, Mozart, Pergolesi. Il doppio CD Il Mondo alla
Roversa di Galuppi è stato insignito del "premio internazionale del disco" della Fondazione Cini di
Venezia.
Nel 2001 l'orcherstra ha registrato un CD e video per la TSI con strumenti classici dedicato
all'opera di Paisiello La Morte di Gesù Cristo.
Nel 2002 oltre ad una fortunata tournée in Francia, registrazione e concerti con L'Orfeo di
Monteverdi, prima esecuzione moderna de Le Triomphe de la République di Gossec e registrazione
dell'Oratorio di Natale di Bach.
Nel 2003 appare una innovativa versione con archi e fiati delle Quattro Stagioni di Vivaldi (Claves
e Video TSI) che viene indicata dalla stampa tedesca quale incisione di riferimento. Sempre nel
2003 una tournée con il RIAS Kammerchor di Berlino (Nantes, Berlino, Bilbao, Lisbona)
Ospiti regolari del Festival delle Fiandre a Bruges vi hanno interpretato oltre alle produzioni corali
Le Stagioni di Vivaldi e i Concerti Brandeburghesi.
Del 2005 la produzione video dei Concerti Brandeburghesi e la realizzazione del Requiem di
Mozart.
Nel 2006 si segnalano, Thamos e la Messa in do minore di W.A.Mozart oltre ad una serie di
concerti all’estero insieme al Coro della Radio Svizzera.
18 gennaio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Il Fuoco Amico di John Cage
Maria Pia De Vito
Gabriele Mirabassi
Valerio Corzani
voci e loop
clarinetto e toy piano
introduzioni, pause e raccordi
La demilitarizzazione dell’arte negli scritti e nelle musiche di un compositore rivoluzionario.
Conferenza-spettacolo ideata da Valerio Corzani
Programma
Raphael Mostel Mesostic, per voce sola
Sonata for Clarinet, per clarinetto
Eight Whiskus, trascritto per voce e clarinetto
Flowers, per voce e toy piano chiuso
Parapiglia Cage, mesostico originale per voce ed effetti
Impro to Cage 1, un pezzo originale per clarinetto
Impro to Cage 2, un pezzo originale con frasi registrate di Cage, voce e clarinetto
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SCHEDA
L’opera di John Cage ha sempre rappresentato una sfida per il mondo musicale e le sue
convenzioni, ma non si è mai trattato di una sfida aggressiva perchè Cage era tutto il contrario di un
uomo nichilista e violento. La sua rivoluzione è stata, negli intenti, ordinaria, quieta, tranquilla. Egli
era l’uomo dell’apertura zen, dell’attenzione assoluta nei confronti delle cose, degli esseri e dei
suoni. E’ vero peraltro che ogni sua mossa dava scandalo e che le sue felpate fibrillazioni si
tramutavano, suo malgrado, in violenti terremoti. In un’epoca in cui anche coloro che si dichiarano
frettolosamente suoi epigoni continuano a perpetuare il vecchio mito neoromantico dell’Artista e
della sacralizzazione dell’opera d’arte, il vero scandalo di Cage continua ad essere la sua
predisposizione all’ascolto, la sua democratizzazione delle graduatorie tra suoni, rumori e silenzi, il
suo annullamento dell’artista in quanto tale, il suo quotidiano di spettacolare caratura.
E dunque il ruolo di Cage pare quello del non-musicista, così come per Thoreau era quello del nonscrittore. Ma attenzione: è nel dettaglio di questa definizione che si determina la reale cifra del
compositore americano. Infatti, a onta di tutto ciò che s'è detto in tal senso, la poetica di Cage non è
affatto un negativo. Non è un negativo, per il semplice motivo che Cage non vive affatto il dramma
della negazione (più o meno controllata), non patisce il tolto. Il suo non-comporre è dunque
nell'assenza, d'ogni completamento ("europeo") positivo, cioè nell'assenza d'ogni tendenza a
chiudere, a farsi autonoma e totalmente rappresentativa. Basta che ci si accorga di essere "col" e
"nel" suono; che si viva nella vicinanza dell' essere del suono. Ascoltare è dunque sinonimo di
essere, vivere e curarsi.
In musica - dice Cage - dobbiamo accontentarci di aprire le orecchie. Tutto può entrare
"musicalmente" in un orecchio aperto a tutti i suoni! Non solamente le musiche che noi
giudichiamo belle, ma la musica che è la vita stessa. Con la musica la vita avrà sempre più senso".
A partire da queste premesse si dipana la conferenza-spettacolo con una rivisitazione del percorso
cageano curata dal musicologo Valerio Corzani, contrappuntata da interventi sonori e
dall’interpretazione di opere dello stesso Cage affidati a due grandi protagonisti della scena
musicale contemporanea: la cantante Maria Pia De Vito e il clarinettista Gabriele Mirabassi.
BIOGRAFIA VALERIO CORZANI
VALERIO CORZANI (Bagno di Romagna, FC) si è laureato in Estetica con una tesi su “John Cage
e il problema multimediale”.
Si occupa di musica, nuovi media, cultura giovanile e viaggi.
Attualmente collabora con Il Manifesto, Alias, XL di Repubblica, World Music Magazine, Jack,
Vision, Diario, Il Turismo Culturale, Slowfood, presenta programmi radiofonici per Popolare
Network, per la seconda rete della Radio Svizzera Italiana ed è conduttore, autore e regista di
Radio3 Rai.
Con RadioRai collabora dal 1986 e ha firmato per le tre reti dei canali radiofonici nazionali
centinaia di programmi, sia nelle vesti di conduttore che in quelle di autore, di consulente musicale
e di regista.
Ha diretto la rivista Dippiù e l’emittente Radio Wave, collaborato con le principali testate
specializzate nazionali (Fare Musica, Velvet, Rockstar, Blu Jazz, Movie, Muz, Piano Time,
Kataweb) ed è stato il caporedattore del portale www.vinile.com
Dal Gennaio 2003 all’Aprile 2005 è stato il Direttore Responsabile del magazine quindicinale
Freequency.
Ha insegnato “Storia del Jazz e della Fusion” presso l’”Università della Musica” di Roma, “Storia e
linguaggio della radiofonia” e “Storia della canzone italiana” presso l’Accademia della critica di
Roma e ha partecipato, nelle vesti di coordinatore e docente, ai corsi di formazione de “Il
segnalibro” di Roma, del Museo delle Papesse di Siena, del Torino Jazz Lab, della Luciano Vanni
Editore e di ArsOfficina di Ancona. Collabora dal 2000 con il Mei (Meeting Etichette
Indipendenti) di Faenza e dal 2007 è il responsabile della sezione “World” della kermesse faentina.
All’attività giornalistica alterna quella di musicista. Ha suonato quattro anni con i torinesi Mau Mau
e guidato il gruppo Mazapegul, perlustrando l’Europa e il medio oriente con entrambi. Ha registrato
due album con i Mau Mau e tre con i Mazapegul, ottenendo anche il riconoscimento del “Premio
Tenco” e del “Premio Ciampi”.
Nel 2005 ha partecipato al progetto Daunbailò, fondando il gruppo, scrivendo i testi delle canzoni e
producendo il loro primo album.
Ha firmato la colonna sonora di spettacoli teatrali (“Acide lucide”, “Fiabe Etniche”) e ha curato le
musiche della trasposizione live di film muti (“Atta Boy”, “Trip Coyote”, “Il giardino delle figure
di cera”). Nel 2007 ha ideato la conferenza-spettacolo “Il fuoco amico di John Cage”, portata in
scena insieme alla cantante Maria Pia de Vito e al clarinettista Gabriele Mirabassi.
Un suo “atlante personale” dedicato ai viaggi e agli incontri del periodo Mau Mau/Mazapegul è
stato pubblicato nella collana Orme della Edt col titolo “Se è giovedì siamo in Olanda”, mentre suoi
saggi sono usciti nella collana di Studi Filosofici Millepiani, nei Quaderni Perugini di Musica
Contemporanea e nel volume collettivo “L’ombra di Dioniso sulle Discoteche” (Silb Edizioni).
BIOGRAFIA MARIA PIA DE VITO
Cantante, compositrice, arrangiatrice, studia canto lirico e contemporaneo e inizia l’attività
concertistica nel 1976 come cantante e strumentista (plettri, percussioni, piano) in gruppi di ricerca
su musica etnica, polifonia etnica e non, in particolare dell’area mediterranea, balcanica e
sudamericana.
Dall’80 è attiva in campo jazzistico, collaborando stabilmente con musicisti quali
John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Norma Winstone, Steve
Swallow, Gianluigi Trovesi,David Linx, Diederik Wissels ed esibendosi con musicisti del calibro di
Joe Zawinul, Michael Brecker, Miroslav Vitous, Uri Caine, Dave Liebman, Billy Hart, Eliot
Ziegmund, Cameron Brown, Steve Turre, Maria Joao, Ramamani Ramanujan, Art ensamble of
Chicago, Nguyen-le e molti altri, partecipando ai più importanti festival internazionali, e svolgendo
tournèe europee ed oltreoceano. Centrali, nel suo percorso, il recupero di una vocalità dalle matrici
profonde del suono, che ha visto l’incontro tra il meticciato jazzistico e le peculiarità multiformi del
canto napoletano (Nauplia, Fore Paese, Triboh), e il lavoro sulle possibilità improvvisative della
voce a contatto con diversi contesti culturali (Phonè, Verso, Nel respiro), fino al lavoro sulla forma
canzone degli ultimi anni (So right, Songs from the underground). Il nome di Maria Pia De Vito è
stato inserito, dalle più celebrate firme del giornalismo jazz americano, nella categoria "BEYOND
ARTIST" del 49° DOWN BEAT CRITICS POLL 2001, dove il suo nome appare accanto a quelli
di artisti del calibro di Caetano Veloso, Joni Mitchell, Uri Caine, Marisa Monte.
BIOGRAFIA GABRIELE MIRABASSI
E’ uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale.
Dopo il diploma, conseguito col massimo dei voti e lode, la sua formazione musicale per i
primi anni ha riguardato le tecniche esecutive peculiari della musica contemporanea.
Parallelamente ha cominciato a lavorare professionalmente in ambito jazzistico, attività che, a
partire dall'incisione di Coloriage (1991), in duo col fisarmonicista Richard Galliano, è diventata
mano a mano sempre più consistente fino a diventare esclusiva. In duo con Stefano Battaglia incide
Fiabe, con Sergio Assad Velho Retrato e firma Cambaluc, dove il quartetto di clarinetti Namaste è
affiancato da vari ospiti tra i quali lo stesso Galliano, Riccardo Tesi e il fratello Giovanni.
Nel 1996 vince il Top Jazz nella categoria "miglior nuovo talento".
Nel 2000 a "Umbria Jazz” presenta insieme a Luciano Biondini, Michel Godard e Francesco
D'Auria il progetto Lo Stortino. che riceve consensi di critica e di pubblico sia in Italia che
all'estero. Nel progetto si rileva una particolare attenzione alle variegate architetture compositive
che attingono soprattutto alla tradizione popolare e alla musica colta europea, ponendo le basi per
quella linea di ricerca che animerà gran parte dei lavori che seguiranno.
Tra i dischi successivi si segnalano 1 a 0 (Egea), lavoro incentrato sullo choro brasiliano, Latakia
Blend con Luciano Biondini e Michel Godard (Enja) , Fuori le mura (Egea) in duo con Luciano
Biondini e New Old Age , con John Taylor e Steve Swallow
Ai primi di ottobre 2003 Gabriele Mirabassi e Guinga, straordinario chitarrista, compositore e
cantante brasiliano, hanno inciso il loro primo disco in duo,”Graffiando vento”, presentato in
occasione di Umbria Jazz Summer 2004 e definito nello stesso anno dalla Folha de Sao Paulo
“miglio disco di musica strumentale brasiliana dell’anno”.
Le collaborazioni sono numerosissime, ed estremamente eterogenee sul piano degli stili e dei
linguaggi, molte sono documentate discograficamente (Rabih Abou Khalil Mina, John Cage ,
Ivano Fossati, Battista Lena, Riccardo Zegna, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Cristina Zavalloni,
Trio madeira-brasil, istituzione sinfonica abruzzese, Marco Paolini, Mario Brunello, orchestra
d’archi italiana, solo per citarne alcune)
Negli ultimi anni Mirabassi ha ampliato notevolmente il suo panorama di collaborazioni, sapendo
allargarsi con coraggio ad altri ambiti di spettacolo: oltre alla, ormai stabile collaborazione con
Gianmaria Testa, ricordiamo quella con lo scrittore Erri De Luca (insieme al quale ha dato vita allo
spettacolo “Chisciotte e gli invincibili”), quella con la cantante Barbara Casini e Monica Demuru
(in trio, hanno realizzato lo spettacolo/concerto, a metà tra musica e teatro, “Costruzione”, dedicato
alla figura di Chico Buarque).
L’ultima fatica è “Canto d’ebano”, in corso di pubblicazione, omaggio allo straordinario legno
africano e alle appassionate mani (italiane) che lo trasformano in clarinetto.
25 gennaio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Canzoni e musiche alla corte di Enrico IV e Luigi XIII
Gérard Lesne, controtenore
Blandine Rannou, clavicembalo
Programma
Musiche di Antoine Boesset, Pierre Guédron, Antoine Moulinié.
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Il Seminario Musicale - Gérard Lesne
Spinto da un'insaziabile curiosità, Gérard Lesne decide ben presto che la sua vita sarà quella d'un
uomo aperto alle diversità del mondo, che si esprime attraverso la musica.
Autodidatta, si orienta subito verso il rock, il jazz e la musica elettronica. Ma i muri non sono
abbastanza spessi, le separazioni affatto invalicabili per questo artista avido di sapere e di scoperte
che, a seconda delle occasioni, si appassiona al repertorio barocco e medioevale. René Clemencic
sarà il suo primo maestro, colui che gli insegnerà la bellezza e la finezza del repertorio medioevale
europeo. William Christie gli trasmetterà, in seguito, la propria passione per la musica francese, da
Charpentier a Couperin; infine, Philippe Herreweghe lo formerà sul rigore della musica tedesca e di
Bach.
Giunge poi il tempo dell'emancipazione. Alla fine del 1985, Gérard Lesne fonda Il Seminario
Musicale. Con questo ensemble di geometria variabile, composto da musicisti di prim’ordine,
Gérard Lesne sceglie di esplorare, scoprire, difendere, rivelare, sotto una luce diversa e più intima, i
repertori barocchi francesi e italiani.
Il Seminario Musicale impone rapidamente un nuovo stile, conquistando un largo pubblico.
Accanto a tournée e concerti in tutto il mondo, realizza una trentina di registrazioni (per le etichette
Virgin poi Naive), spesso premiate e riconosciute, in particolare con tre Victoire de la Musique, il
Prix Mado Robin e l'Orphée du "Mérite Lyrique” assegnato dall’Académie du Disque Lyrique.
Recentemente, Gérard Lesne ha deciso di aggiungere la Polyphonie Vocale (a capella o
accompagnata) ai territori esplorati da Il Seminario Musicale. Facendo leva su un fascino risalente
agli inizi della sua carriera e sul lavoro sviluppato nel corso degli anni con i migliori allievi delle
sue accademie, Gérard Lesne ha creato Il Seminario Vocale.
Nel frattempo, egli non ha dimenticato le sue passioni di sempre, e il jazz o la musica elettronica
continuano a popolare il suo universo musicale. Nel 2004, un primo concerto di jazz tenuto al
Théatre du Châtelet segna il debutto di una avventura in espansione; in seguito, nel 2005 appare
sotto l'etichetta Naive un disco di musica elettronica realizzato in collaborazione con gli artisti
Shazz e Massa (Human?).
Gérard Lesne è senza dubbio uno dei rari artisti classici in grado di promuovere punti di contatto tra
la musica antica e le contemporanea. Come ulteriore dimostrazione di questa posizione
assolutamente unica, il 2006 vedrà la realizzazione di 2 registrazioni: una prima, con Il Seminario
Musicale, consacrata alle grandi opere profane di Charpentier per l'etichetta ZIG ZAG Territoires, e
una seconda, dedicata al jazz, in collaborazione con i tre colleghi B. Angelini, J. Ph Viret e R.
Lopez.
In qualità di docente, Gérard Lesne dirige master class a Royaumont, Lione, Bordeaux, Marsiglia e
all'estero. Nel 2004, è stato nominato Chevalier des Arts et Lettres e ha ricevuto il premio In
Honorem dell'Accademia Charles Cros alla carriera.
L’ensemble Il Seminario Musicale, dal 1990, ha sede presso la Fondation Royaumont.
È sostenuto dal Ministero della Cultura e della Comunicazione – DRAC Ile-de-France a titolo di
sostegno agli ensemble convenzionati e dal Consiglio generale della Val d'Oise.
Il Seminario Musicale è membro della Fédération des Ensembles Vocaux et Instrumentaux
Spécialisés (F.E.V.I.S.).
1 febbraio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Musiques Nouvelles & Robin Rimbaud aka Scanner
Jean-Paul Dessy, direttore e violoncello
Sigrid Vandenbogaerde, violoncello
David Nuñez, violino
Dominica Eyckmans, viola
Robin Rimbaud aka Scanner, strumenti elettronici
Repertorio improvvisato
Progetto speciale
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SCHEDA
C’è una strana fascinazione che attrae le nuove istanze della musica classica e i campi della musica
elettronica. Nel caso dell’inglese Scanner aka Robin Rimbaud e del quartetto d’archi belga Musique
Nouvelles, guidato da Jean-Paul Dessy, il punto di incontro è nato sulla riflessione legata
all’immaterialità del paesaggio sonoro e al suo risvolto speculare con quello naturale. E’ questo il
compito che si prefigge la sound art, quella branca dell’arte dove le immagini si tramutano in suoni
e viceversa. Iniziando dalle partiture di Scanner, specializzato nelle creazione di ambienti sonori
stratificati, attraverso l’incrocio insolito di tecnologie eterogenee, l’inedito connubio tra un
performer elettronico e il più classico degli ensemble da camera si sviluppa verso un concetto di
musica espansa, capace di ridefinire i confini del ritmo e dell’ambiente fisico che lo contiene.
BIOGRAFIA MUSIQUES NOUVELLES
Con il termine musica contemporanea s’intende tutta la musica prodotta nell’ultimo secolo.
Musiques Nouvelles, nonostante faccia parte di quegli ensemble definiti per l’appunto
contemporanei, nelle sue opere riesce sempre a ricreare quella freschezza di suono che si tinge delle
variegate sfumature che caratterizzano i giorni nostri. Musiques Nouvelles in ogni stagione produce
più di 25 nuove opere nelle quali si combinano diverse pratiche strumentali con la danza, il video, la
letteratura e le arti elettroniche. I loro concerti sono come dipinti che raffigurano gli svariati mondi
sonori del nostro tempo. Dal 1962 l’ensemble Musiques Nouvelles ha fatto degli enormi e
inaspettati progressi. L’ensemble è uno dei più longevi nell’ambito della musica contemporanea e
combina nelle sue opere tradizione e ricerca, eredità e rinascita.
LA STORIA
Il 6 dicembre 1962 lo studio 1 dell’Istitut National de Radiodiffusion ospita un concerto che è
passato alla storia. I protagonisti: alcuni musicisti che costituirono un ensemble, attorno alla figura
di Pierre Barthlomée, che si occupò della sua direzione, che dopo alcune settimane di duro lavoro,
produssero una delle opere più rappresentative del nostro tempo. Questo fu il modo in cui
l’ensemble Musiques Nouvelles si costituì e diede inizio alla “grande” avventura musicale alla
quale si unirono poi musicisti come Philippe Boesmans, Walter Boeykens, Patrick Davin, Bernard
Foccroule, Giorgio-Elie Octors e Jean-Pierre Peuvion. Musiques Nouvelles, nel corso del suo
percorso artistico, ha creato opere che trassero l’ispirazione da composizioni di Berio, Cage, Scelsi,
Schnittke, Stokhausen, Radulescu, Takemitsu, Xenakis. L’ensemble Musiques Nouvelles ha sempre
dato molta importanza all’innovazione e si è dimostrato anche particolarmente esigente nella fase di
ricerca e di creazione musicale spingendosi verso orizzonti spesso incerti e a volte tempestosi. La
scelta del nome scritto con il plurale, sta proprio ad indicare l’apertura dell’ensemble verso la
pluralità di universi sonori dei nostri giorni. La sede dell’ensemble è stata per alcuni anni prima
Liegi e poi Bruxelles ma dal 1998 questa si trova all’interno del Centre Culturel Transfrontalier a
Mons.
L’ensemble è diretto dal compositore, violoncellista e direttore d’orchestra Jean-Paul Dessy e cerca
di perseguire i seguenti obbiettivi:
ampliare il numero di concerti e di manifestazioni artistiche dell’ensemble sia in Belgio che
all’estero, collaborare con compositori stranieri di fama internazionale, l’elaborare dei progetti
multidisciplinari e interdisciplinari, creare uno spazio di riflessione e scambio di idee intorno al
tema delle nuove sfide musicali moderne, la realizzazione di prodotti discografici e lo sviluppo di
nuovi supporti tecnologici intesi sia come strumento di creazione che come mezzo di diffusione.
BIOGRAFIA JEAN-PAUL DESSY
Jean-Paul Dessy è compositore, violoncellista e direttore d’orchestra ed ha scritto musiche di scena
per Hussein Chalayan, Jacques Lassalle, Nicole Mossoux e Patrick Bonté, Lorent Wanson e molti
altri. Ha scritto e collaborato con Christian Fennesz, Scanner e Dj Olive miscelando nelle opere
derivanti la sua scrittura alle loro pratiche elettroniche. Ha ricevuto il Grand Prix Gilson delle
Radios Francophones Pubbliques a Montreal nel 1997 e il Prix Fuga dell’unione dei compositori
belgi nel 1999. Le sue
opere sono state eseguite in Italia, Spagna, Inghilterra, Germania, Svizzera, Olanda, Canada, Stati
Uniti, Russia, Cina, Polonia, Romania, Croazia, Ouzbekistan e Giappone. Jean-Paul Dessy ha fatto,
inoltre, parte del gruppo Maximalist! ed ha fondato il Quatuor Quadro, quartetto con il quale ha
creato più di una trentina di nuove opere. Ha scritto opere sia per solo che per orchestra ed ha
eseguito per la prima volta in Belgio le opere di Oliver Messiaen, Giacinto Scelsi, Alfred Schnittke,
Dun Tan, Eric Tanguy. Dessy oggi dirige l’ensemble Musiques Nouvelles con il quale ha creato
una cinquantina di nuove opere. Fuori dall’ambiente classico ha collaborato con cantanti come
Arno, An Pierlé, Stephan Eicher, William Sheller e Louis Chedid, con gruppi come Divine
Comedy, Venus o Hooverphonic con jazzman come Palle Danielsson, Paolo Fresu, Diederick
Wissels, con coreografi come Anne-Teresa de Dekeersmaeker, Fréderic Flamand e Wim
Vandekeybus.
BIOGRAFIA ROBIN RIMBAUD AKA SCANNER
Il britannico Robin Rimbaud aka Scanner è un artista di culto che opera in modo capillare sia nella
musica che nell'arte.
La sua è una instancabile esplorazione nel mondo sperimentale fra suono, spazio, immagine e
forma; creando, assorbendo, suoni molto variegati che convertono la tecnologia in modi non
convenzionali.
Il suo primo lavoro controverso in cui aveva usato conversazioni fra cellulari, gli sono valsi il
riconoscimento internazionale fra gli altri di Bjork, Aphex Twin e Stockhausen. Scanner è
impegnato a lavorare con artisti professionisti di ogni genere immaginabile: da Bryan Ferry a
Radiohead e Laurie Anderson; dai compositori Michael Nyman a Luc Ferrari agli artisti Mike
Kelley, Derek Jarman e Douglas Gordon e diverse incisioni con David Shea.
Presente in spazi come SFMOMA (USA), Hayward Gallery (Londra), Centro Pompidou (Parigi),
Kunsthalle (Vienna), Bolshoi Theatre (Mosca), Tate Modern e Royal Opera House.
La sua opera è stata presentata negli Stati Uniti, Asia, Australia ed Europa.
Quelle di Scanner sono necessarie pulsazioni interiori verso un esterno che diventa terreno di mosse
rapide e ininterrotte.
8 febbraio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Concerto apocalittico per grilli e orchestra
Stefano Benni
testo e voce recitante
Danilo Rossi
direttore, viola solista
Orchestra d’Archi italiana
La selezione musicale è curata da Danilo Rossi che ha scelto per lo spettacolo brani di Rossini,
Čajkovskij Thelemann e Britten, ma ad ogni spettacolo se ne aggiungono e se ne sperimentano di
nuove.
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SCHEDA
Portato in scena in una prima versione con un clamoroso successo da Antonio Albanese al Piccolo
Teatro di Milano su musiche di Luciano Francesconi, questo melologo prende oggi nuova vita
nell’interpretazione di Stefano Benni, che riprende un suo testo, accompagnato da Danilo Rossi
prima viola della Scala e da un’orchestra d’archi di quindici elementi.
Nel testo ironico e apocalittico, gli insetti prendono la parola in un’invettiva ecologica sui destini
del mondo.
Grazie al gioco di costumi, luci, melodie e caratterizzazioni della voce, lo scarafaggio e il ragno, il
grillo e la zanzara, l’ape e la farfalla, prendono la parola e si alternano sul palco narrando e
cantando il mondo visto dalla loro parte, verso un futuro che non vi aspettate…….
In questa nuova versione, la selezione musicale curata da Danilo Rossi tocca Rossini, Ciaikovsky,
Thelemann e Britten, ma ad ogni rappresentazione se ne aggiungono e se ne sperimentano di nuove.
BIOGRAFIA STEFANO BENNI
Nato a Bologna nel 1947, è uno dei più noti scrittori italiani ed è molto conosciuto anche all’estero.
Grazie al suo accorto vagabondaggio fra generi diversi (dal romanzo alla poesia alla fantascienza al
teatro) e diversi linguaggi, con una particolare attenzione ai gerghi giovanili, Benni eleva
l’immaginazione tragicomica da elemento strutturale e tematico a gesto di critica sociale. I suoi
libri: Bar Sport (racconti, 1976); Prima o poi l’amore arriva (poesie, 1981); Terra! (romanzo, 1983);
I meravigliosi animali di Stranalandia (favole, 1984); Comici spaventati guerrieri (romanzo, 1986);
Il bar sotto il mare (racconti, 1987); Baol (romanzo, 1990); Ballate (poesie, 1991); La Compagnia
dei Celestini (romanzo, 1992); L’ultima lacrima (racconti, 1994); Elianto (romanzo, 1996); Bar
Sport 2000 (racconti, 1997); Blues in sedici (poesie, 1998); Teatro (copioni, 1999); Spiriti
(romanzo, 2000), Dottor Niù (corsivi, 2001), Saltatempo (romanzo, 2001 Teatro 2 (copioni, 2003),
Achille piéveloce (romanzo, 2003), Margherita Dolcevita (romanzo, 2005). Collabora con i
quotidiani La Repubblica e Il Manifesto.
Nel luglio 2005 ha ricevuto a Lecce il Premio Carmelo Bene come ‘Miglior voce recitante’.
BIOGRAFIA DANILO ROSSI
Dopo il perfezionamento con Asciolla, Farulli e Bashmet, appena ventenne viene prescelto da
Riccardo Muti a ricoprire il ruolo di prima viola solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della
Filarmonica della Scala, divenendo la più giovane prima viola nella storia del prestigioso Teatro
milanese.
Premiato ai concorsi di Vittorio Veneto, Stresa e Mosca, e Diploma d’Onore dell’Accademia
Chigiana, Danilo Rossi viene regolarmente invitato nei maggiori Festival internazionali (Asolo,
Stresa, Ravenna, Ferrara, Elba, St. Moritz, Mosca, Settembre Musica di Torino) e collabora con
Bashmet, Brunello, Canino, Carmignola, Chung, Gallois, Gerart, Lucchesini, il Nuovo Quartetto
Italiano, il Trio Italiano. Suona la magnifica viola Maggini del 1600 appartenuta a Dino Asciolta.
BIOGRAFIA ORCHESTRA D'ARCHI ITALIANA
L'Orchestra d'archi italiana nata nel 1994 da un gruppo di giovani strumentisti desiderosi di
rinnovare la propria professione ha trovato in Mario Brunello, vincitore del Concorso Tschaikovskij
di Mosca nel 1986, un preparatore ideale facendo così tesoro di una delle più alte scuole d'arco,
quella veneta, del nostro paese.
E’ oggi una fra le formazioni più attive del panorama musicale italiano ed estero, con un vasto
repertorio che va dal Seicento ai nostri giorni.
Già dai primi risultati incoraggianti la critica univoca ne decreta un’impronta del gusto tutta italiana
caratterizzata da generosità di suono, splendido timbro, fraseggio mai scontato e capacità di
penetrare le ragioni dell’interpretazione.
L’anno 2000 segna una tappa importante nel percorso artistico del gruppo: una lunga tournèe in
Asia (Giappone, Corea, Vietnam, Cina, Singapore) durante la quale l’orchestra riporta ovunque
critiche entusiastiche e costante consenso di pubblico. In collaborazione con “I Concerti del
Quartetto” di Milano ha realizzato un progetto biennale, “Note di Viaggio”, ideato da Mario
Brunello ed ispirato ai famosi viaggi di Bruce Chatwin raccolti nei due libri “Patagonia” e “Le vie
dei Canti”.
L’Orchestra d’Archi Italiana è sempre presente ad importanti Festival Musicali Internazionali e
numerosi sono i programmi che l’hanno vista collaborare con solisti di fama internazionale quali N.
Gutmann, G. Pichler, F. Rossi, V. Mullova, A. Lucchesini, G. Carmignola, F. Pierre, M.
Stockhausen, A. Lonquich, ecc Recentemente ha registrato per la casa giapponese JVC-Victor tre
CD per la presentazione dei quali ha effettuato una seconda tournèe in Oriente che ha avuto come
meta principale il Giappone.
15 febbraio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
A la Guerre. Battaglie musicali
Ensemble Pian & Forte
Prima tromba e direttore,
Trombe
Timpani
Organo e cembalo
Gabriele Cassone,
Luca Marzana
Mauro Bernasconi
Jonathan Pia
Matteo Frigé
Riccardo Balbinutti
Antonio Frigé
Programma
Battaglie musicali per cinque trombe, timpani e organo
C. Monteverdi
G. Fantini
Toccata per l'Orfeo (5 trombe, timpani, organo)
Sonata detta del Niccolini (tromba e organo)
Sonata detta del Nero (tromba e organo)
Sonata Prima Imperiale e seconda imperiale (5 trombe, timpani, organo)
G. Frescobaldi Bergamasca (organo solo)
Anonimo del XVII secolo (dalla Biblioteca estense) 4 Sonate a due trombe
C. Bendinelli
Sonata n.336 (5 trombe, timpani, organo)
B. Storalke
Ballo della Battaglia (organo solo)
A. Falconiero
Batalla de Barabasso y Satanas (tromba e organo)
Anonimo del XVII secolo Variaciones sobre las Folias (organo solo)
J.H. Schmelzer 3 arie per il balletto a cavallo (5 trombe, timpani, organo)
D. Speer
2 Intrade (5 trombe, timpani, organo)
A. Vivaldi
Concerto in sol maggiore (organo solo)
M. Monteclair La Guerre. Cinquième concert (5 trombe, timpani, organo)
UFFICIO STAMPA: Unione Musicale – Paola Monzolon tel. 011 5669806
[email protected] - www.musicacorte.it
BIOGRAFIA ENSEMBLE PIAN & FORTE
Fondato da Antonio Frigé nel 1989, quale naturale evoluzione del Duo Cassone-Frigé, l'Ensemble
Pian & Forte è un gruppo ad organico variabile formato da musicisti dediti da anni allo studio della
musica antica.
La sua finalità è la riscoperta e l'esecuzione con strumenti barocchi di musiche italiane ed inglesi
del periodo che va dal primo '600 fino al tardo '700; questa ricerca, l'estrema versatilità dell'organico e la fine preparazione di tutti i suoi componenti hanno fatto dell'Ens."Pian & Forte" uno dei
gruppi italiani più ricercati.
Intensissima l'attività concertistica che lo ha visto protagonista, a partire dal 1993, in numerosi
Festivals Internazionali (Festival van Vlaanderen - Brugge, Tage Alte Musik - Regensburg, Festival
"Oude Muziek" - Utrecht, Autunno Musicale di Como, Serate Musicali di Milano, Festival
Interzionale di Aosta, Musica e Poesia a San Maurizio - Milano, MIDEM di Cannes, Teatro
Olimpico di Roma, Pomeriggi Musicali di Milano, Musicastello - Bolzano), oltre a concerti in
Corsica, Francia, Austria, Olanda e Polonia.
Fino ad ora l'Ensemble "Pian & Forte" ha al suo attivo diversi C.D. incisi per Nuova Era Records e
Giulia Digital e Agorà, felicemente accolti dal pubblico e dalla critica internazionale che li ha più
volte segnalati come "disco del mese".
Attualmente incide per la Dynamic.
22 febbraio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Madama viola e Messer violoncello
Paolo Pandolfo
Mario Brunello
viola da gamba
violoncello
Programma
Dialoghi tra una viola da gamba e un violoncello intorno alle Suites di Johann Sebastian Bach.
UFFICIO STAMPA: Unione Musicale – Paola Monzolon tel. 011 5669806
[email protected] - www.musicacorte.it
BIOGRAFIA PAOLO PANDOLFO
Paolo Pandolfo, inizia la ricerca nel campo della musica Rinascimentale e Barocca intorno al
1979 insieme al violinista Enrico Gatti ed al clavicembalista Rinaldo Alessandrini. Negli
stessi anni vive entusiasmanti esperienze artistiche in contesti molto diversi che pure hanno
fortemente contribuito alla sua formazione, dalla partecipazione alla ECYO, (Orchestra dei
Giovani della Comunità Europea, suonando con Abbado, Karajan, Mutter), alle esperienze
jazzistiche nel Laboratorio Musicale del Testaccio, con Bruno Tommaso, Tommaso Vittorini,
Eugenio Colombo Mario Raja.
Studia poi la Viola da Gamba con Jordi Savall alla Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera.
Nel 1982 diventa membro del gruppo di Savall, “Hesperion XX”, col quale suona in tutto il
mondo fino al 1990 oltre ad incidere dozzine di dischi.
Nel 1990, dopo il successo delle sue prime registrazioni come solista viene nominato
professore presso la Schola Cantorum Basiliensis, succedendo a Jordi Savall .
Da allora Paolo Pandolfo è una delle figure di rilievo del panorama della musica antica
europea, e prosegue la sua attività di ricerca e concertistica che lo porta a suonare in tutto il
mondo principalmente come solista, ma anche come direttore del suo ensemble “Labyrinto”.
Dal 1997 incide per l’etichetta spagnola Glossa. Sue pubblicazioni discografiche
comprendono due volumi dedicati a Marin Marais (Le Labyrinthe et autres histoires, e Le
Grand Ballet), l’integrale dell’opera di Antoine Forqueray (integrale dei Pieces de Viole), un
volume dedicato a Tobias Hume con la partecipazione di Emma Kirkby (The Spirit of
Gambo), il recital antologico “A Solo”, la trascrizione per viola da gamba dell’integrale delle
Suites per violoncello di J.S.Bach (The six Suites), le Pieces de Viole del misterioso Mr.de
St.Colombe, ottenendo sempre i massimi riconoscimenti della critica internazionale, quali
“Editor’s Choice” di Gramophone, “Choc” de Le Monde de la Musique, “Diapason d’Or”,
etc.
Viene invitato a suonare ed a tenere masterclasses in tutto il mondo, dal Giappone agli Usa a
tutta l’Europa ed alla Russia. E’ stato descritto (“The Boston Phoenix”) come lo “Yo Yo Ma
della Viola da Gamba.. A progetti interpretativi rigorosamente attenti e filologici ne affianca
altri che spaziano nell’improvvisazione , sia in stile rinascimentale e barocco (è il tema
dell’ultimo Cd di prossima pubblicazione, Ex tempore, o il Jazz del XVI Secolo), che verso
percorsi di avvicinamento con la musica contemporanea ed il Jazz (il Cd Travel Notes, la
partecipazione a concerti con la cantante di Jazz Susanne Abbuhel). E’ convinto che la
musica antica possa costituire un potente propulsore vitale per il futuro della musica colta
occidentale, proprio grazie alla riscoperta di vocabolari musicali dimenticati ma
profondamente radicati nella nostra cultura oltre che a quella di pratiche vitali e purtroppo
desuete quali quella dell’improvvisazione.
BIOGRAFIA MARIO BRUNELLO
Nato nel 1960 a Castelfranco Veneto, Mario Brunello ha iniziato gli studi musicali con Adriano
Vendramelli, proseguendoli e perfezionandosi con Antonio Janigro. Nel 1986 partecipa al Concorso
Internazionale Čajkovskij e lo vince, primo europeo nella storia del concorso, ritirando il primo
premio assoluto. Da allora Mario Brunello suona il suo Maggini del XVII secolo (appartenuto al
grande Franco Rossi del Quartetto Italiano) con tutte le più grandi orchestre nei centri più importanti
del mondo e con direttori prestigiosi, tra cui Claudio Abbado ( che lo ha chiamato anche a suonare
con l’Orchestra Mozart e con l’Orchestra del festival di Lucerna), Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria
Giulini, Valery Gergiev, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Zubin Mehta, Sawallisch. Con uguale passione
coltiva la musica da camera, collaborando con solisti come Andrea Lucchesini, Yuri Bashmet, Gidon
Kremer, il Quartetto Alban Berg e Giovanni Sollima, di cui ha anche eseguito numerose
composizioni. Profondo conoscitore delle possibilità del suo strumento, musicista onnivoro ed
interessato ad ogni forma musicale, Brunello è anche un insaziabile sperimentatore. Ha collaborato e
collabora con musicisti jazz (Vinicio Capossela, Uri Caine, Gian Maria Testa, Paolo Fresu), attori
(Maddalena Crippa e Marco Paolini), scrittori (Baricco, Benni…) e sempre le sue interpretazioni ed
invenzioni lasciano il segno sul pubblico e la critica. L’ultimo progetto riguarda le Suites di Bach, di
cui è considerato oggi uno dei massimi interpreti, con l’ausilio di video-proiezioni ed elettronica.
Nel 1994 fonda l’ Orchestra d'Archi Italiana. I primi due anni di vita dell'Orchestra sono dedicati
esclusivamente alla preparazione del repertorio e nel 1996 debutta, iniziando un'attività premiata
costantemente da critiche eccellenti e grande successo di pubblico. I concerti dell’Orchestra da
Camera Italiana prevedono programmi che spesso sono accompagnati da conversazioni con il
pubblico, testi ed introduzioni di scrittori, critici di ogni genere d’arte, filosofi,personalità del mondo
culturale, pittori. In queste ultime stagioni ha collaborato intensamente con Claudio Abbado
registrando il triplo concerto di Beethoven per la DOG e le sue Orchestre del Festival di Lucerna e
Orchestra Mozart, con quest’ultima anche in veste di direttore e solista. Tra gli impegni più recenti
una tournée di grande successo in Giappone con la Kioi Sinfonietta e a novembre 2007 due concerti
a Saint Paul (Minnesota) negli US. Nel 2008 collaborerà con l’Orchestra Sinfonica di Tenerife,
suonerà in Duo con Lucchesini a Valencia, sarà a Venezia con Temirkanov e a Roma con Ticciati.
Dal 2002 ha un contratto in esclusiva con la casa discografica giapponese DJV Victor. Mario
Brunello è stato nominato, più giovane tra tutti, Accademico di Santa Cecilia.
29 febbraio 2008 – Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto
ore 21.15
Natura e artificio: Barocco en plein air
ORCHESTRA della REALE SCUDERIA E CAMERA
EQUIPAGGIO della REGIA VENARIA
Direzione: Alberto Conrado
Programma
Joseph Bodin de Boismortier (1689-1755)
Ballets de village (N. 1)
Jean-Pierre Van Hees, Elke Vermeiren - Musette baroque
Michel Richard De Lalande (1657-1726)
Suite da
Les Fontaines de Versailles : sur le retour du Roy - Concert donné à sa Majesté dans les
grands appartements de son Château de Versailles le cinqu. e Avril 1683
B. L. (1754)
Concerto per la Musetta
Jean-Pierre Van Hees - Musette baroque
Pausa
Jean-Joseph Mouret (1682-1738)
Symphonie de Chasse
Equipaggio della Regia Venaria – Trompes de chasse
Georg Philipp Telemann (1681 - 1767)
Ouverture-Suite in F major, TWV 55 n. F 11 "Alster Ouverture"
Thomas Müller, Natalino Ricciardo, Marco Panella, Pierluigi Filagna - Corno
Giorgio Marinello tel. 449-3641439
[email protected]
Orchestra della REALE SCUDERIA E CAMERA
EQUIPAGGIO della REGIA VENARIA – Trompes de Chasse
Ensembles musicali dell’Associazione PERCORSI - Onlus
Le formazioni, le cui denominazioni rispecchiano quelle in uso presso le corti, sono state
costituite dall’Associazione Percorsi ed operano sin dagli inizi sotto la direzione del M° Alberto
Conrado.
L’Associazione culturale Onlus PERCORSI é stata costituita a Torino nel giugno 1996 con
l’obiettivo di sviluppare la ricerca e la rappresentazione della tematica ludica (gioco, cerimoniale e
spettacolo), in particolare presso la Corte Sabauda, nei secoli XVII e XVIII. In accordo con la
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e con la Regione Piemonte
collabora con il Progetto Venaria Reale con consulenze e pubblicazioni di settore.
L’Equipaggio della Regia Venaria, nato nel 1996 con bando di concorso per titoli, utilizza come
unico strumento il corno naturale da caccia del tipo d’Orléans. Il repertorio comprende fanfare di
vénerie, ossia caccia al cervo a cavallo con cani da seguito, arie per corno di varie epoche
(Dampierre, Morin, Mouret, Philidor l’Aîné, Charpentier, Rossini …) nonché il tradizionale
accompagnamento alla messa di S. Uberto. Rispettando l’origine venatoria, l’Equipaggio indossa
la tenuta di vénerie tuttora in uso in Francia, caratterizzata dai colori sabaudi rosso e bleu du roi,
con bottoni riprodotti da un originale del XVIII secolo. Il debutto è avvenuto nel duomo di
Milano nel 1999 in occasione della messa di S. Uberto. Da allora l’Equipaggio ha operato presso
le residenze sabaude e in altre sedi monumentali italiane, tra cui la basilica di S. Maria Maggiore
in Roma, il castello di Masino e villa Panza del FAI, il teatro all’Antica di Sabbioneta, l’abbazia
di Fruttuaria. Il 12 ottobre 2007 ha accompagnato la cerimonia di inaugurazione della Reggia
della Venaria Reale.
La Reale Scuderia e Camera è un ensemble di musica barocca. Costituito in tempi successivi,
con bando di concorso per titoli, ha iniziato ad operare in occasione delle Olimpiadi invernali
Torino 2006. Ha inoltre contribuito alla realizzazione di un laboratorio-spettacolo nel corso del
convegno internazionale di studi La Ronde, tenutosi al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di
Pinerolo. Il vero debutto è però avvenuto il 5 novembre 2006 con il concerto che ha concluso la
stagione “Musica a Corte” nella chiesa di S. Uberto alla Reggia della Venaria Reale: in
programma – oltre a musiche di Mozart - la prima esecuzione integrale in tempi moderni del
Concert de violons et haubois donné au Soupé du Roy le Seise Janvier 1707 par la troupe de
Petits Violons et Hautbois de Sa Majesté di Jean-Baptiste de Lully Fils.
Altri gruppi musicali di PERCORSI sono: l’Ensemble S.Uberto, sulla base di un quartetto di corni;
La Reale Scuderia, ensemble di fiati barocco; la Regia Camera.
Dedita alla produzione editoriale e discografica, e mossa dallo stesso spirito culturale che anima
l’Associazione, nasce la nuova collana Percorsi Musicali.
Informazioni e prenotazioni
Biglietteria della Reggia
Via A.Mensa, 34
10078 Venaria Reale (TO)
Tel. +39 011 4992333
Teatro della Concordia
Corso Puccini
10078 Venaria Reale (TO)
Tel. +39 011 42 41 124
InfoPiemonte
Piazza Castello, 165
TORINO
Tel. +39 011 4325681
www.musicacorte.it
(possibilità di prenotazione on-line)
www.lavenariareale.it
In collaborazione con:
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