Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, VULNERABILITA’, e STRESSORS GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO ES NT CO Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, VULNERABILITA’, e STRESSORS CONTESTO VULNERABILITA’ STRESSORS TO VU LN ER AB I LI TA ’ SINTOMI STRESSORS Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, VULNERABILITA’, e STRESSORS CONTESTO VULNERABILITA’ STRESSORS 1 Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, VULNERABILITA’, e STRESSORS Modello dello stress Ambiente VULNERABILITA’ CONTESTO Caratteristiche dell’individuo Reazioni allo stress Salute Malattia Fattori legati alla vita quotidiana Fattori legati alla famiglia e alla comunità Fattori organizzativi Fattori legati alla mansione Atteggiamenti Fisiologiche Repertorio di abilità di fronteggiamento Psicologiche Fisica Psichica Comportamentali Stile di vita Sostegno sociale STRESSORS IL COSTO DELLE MALATTIE MENTALI (OMS) EVENTI DI VITA PIÙ STRESSANTI La morte di un familiare La separazione legale Il matrimonio La nascita di un figlio L’ospedalizzazione prolungata di un familiare La perdita del lavoro Una notevole diminuzione del reddito familiare Il cambio di abitazione Il trasferimento in una sede di lavoro più lontana • I disturbi dell’umore affliggono circa 340 milioni di persone in tutto il mondo • La depressione maggiore unipolare è la principale causa di disabilità nelle donne dei paesi industrializzati • I disturbi psichiatrici riguardano l’11% del totale delle malattie • E’ previsto che entro il 2020 tale percentuale salirà al15 % • Negli USA 340.000 bambini e ragazzi tra i 6 e i 16 anni sono in cura con farmaci antidepressivi 2 CHI E’ SOGGETTO A DEPRESSIONE ? • La depressione ha la sua incidenza più elevata tra I 20 e i 45 anni. L’età media di insorgenza è a 14 anni • Le donne hanno una probabilità di ammalarsi di depressione più che doppia rispetto agli uomini e tripla per quanto riguarda la depressione cronica • Le donne con almeno 1 o 2 figli ed un lavoro anche part time hanno meno probabilità di soffrire di depressione LE REAZIONI ALLO STRESS Principali interventi di prevenzione e gestione dello stress Livello fisico Rilassamento Stile di vita Livello emotivo Ristrutturazione cognitiva Livello comportamentale Strutturazione dell’ambiente Gestione del tempo Livello comunicativo Assertività Ormoni e mobilitazione delle energie nelle situazioni stressanti REAZIONI FISIOLOGICHE REAZIONI PSICOLOGICHE REAZIONI COMPORTAMENTALI 3 REAZIONI FISIOLOGICHE Sistema Cardiovascolare Sistema Respiratorio Sistema Cutaneo Sistema Immunitario Sistema Metabolico Sistema Endocrino Sistema Riproduttivo Sistema Gastrointestinale Sistema Muscolare REAZIONI COMPORTAMENTALI perdita di autocontrollo ritiro in se stessi dormire più del solito aumento del consumo di alcol aumento del consumo di farmaci aumento del consumo di cibo mancanza di motivazione assenteismo e ritardi REAZIONI PSICOLOGICHE Sintomi Emotivi Sintomi Cognitivi 4 Il senso di impotenza appreso La teoria del senso di impotenza appresa sostiene che, pur essendo l’ansia la risposta iniziale ad una situazione di stress, essa viene successivamente sostituita dalla depressione se la persona si convince che è impossibile affrontare e riuscire a controllare la situazione stessa Il senso di impotenza e depressione Gli individui che hanno tendenza a interpretare gli eventi negativi secondo modalità interne, stabili e globali hanno un maggior rischi di sviluppare depressione Lo stile esplicativo Si riferisce al modo in cui l’individuo interpreta e dà significato a tutto ciò che gli accade. Dimensioni dello stile esplicativo: 1. Interno - Esterno (personalizzazione) 2. Globale - Specifico (pervasività) 3. Stabile - Transitorio (permanenza) Stile di attribuzione in rapporto all’atteggiamento OTTIMISTA e PESSIMISTA EVENTO POSITIVO EVENTO NEGATIVO PESSIMISMO OTTIMISMO Transitorio Specifico Esterno Stabile Globale Interno Stabile Globale Interno Transitorio Specifico Esterno 5 Chi pensa in modo ottimista Supera meglio momenti depressivi Ottiene di più di quanto gli consentirebbero le sue capacità Ha una salute migliore Il burnout In pratica, il burnout consiste in una combinazione di sintomi nocivi derivanti dallo stress professionale: irritabilità, affaticamento, esaurimento emozionale, indifferenza, apatia, cinismo, rigidità, perdita di idealismo, di fiducia, di impegno e una autovalutazione negativa. Stress e burnout La condizione risultante da livelli elevati e sostenuti di stress è stata indicata col termine burnout, una sindrome di forte esaurimento mentale ed emozionale riferita in particolare a chi lavora nelle professioni di aiuto, con un grosso investimento emotivo nelle relazioni con gli altri. E’ una forma di adattamento allo stress che comporta un cambiamento negli atteggiamenti e nei comportamenti in risposta ad esperienze lavorative impegnative, frustranti e poco o per niente gratificanti. Tre componenti del burnout l'esaurimento fisico ed emozionale, provocato dalle forti pressioni psicologiche che gravano su chi opera nelle professioni di aiuto la spersonalizzazione, intesa come cinismo nei confronti dei propri utenti la scarsa realizzazione personale, che include autovalutazioni negative nei riguardi del lavoro con gli utenti 6 Burnout e lavoro Il burnout non è comunque qualcosa che si ha o non si ha: piuttosto, può essere rappresentato lungo un continuum che varia di intensità dal burnout leggero al burnout grave. Alcune professioni di aiuto, considerato il livello elevato e constante di attivazione richiesto, sono particolarmente esposti al burnout. Sebbene stress e burnout non siano sinonimi, gli individui stressati presentano anche un maggiore rischio di burnout. 7