FIRMATO DIGITALMENTE DA: Marco Bosio MOTIVO: pubblicazione Albo Pretorio CITTA’ DI TORINO PROGRAMMA INTEGRATO ex L.R.18/96 Ambito "BOTTICELLI" PRIN ambito "BOTTICELLI" REL-01 RELAZIONE ILLUSTRATIVA REVISIONE n. : 02 PROPONENTI: DATA: NOVEMBRE 2010 PROGETTO: Citt di Torino s.r.l. Piazza Palazzo di Citt, 1 Via Valletta, 1 10122 Torino 10040 Lein (To) arch. Antonio Audo Novacoop Gruppo Nova Coop Via Trieste, 104 28066 Galliate (No) Via M. Vittoria, 35 10123 Torino arch. Marco Bosio arch. Alessandra Coscia coll. arch. Lara Crepaldi arch. Daniela Soave RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. Inquadramento e descrizione dei luoghi Gli immobili oggetto del Programma Integrato occupano un’ampia porzione dell’esteso isolato delimitato da via Sandro Botticelli, Piazza Derna, corso Giulio Cesare, via Bernardino Ramazzini, il parco della Stura e via Basse di Stura e si affacciano sui fronti sud ed est dell’ambito, ovvero su via Botticelli e via Basse di Stura. Il perimetro dell’intervento comprende anche le aree di parte dell’attuale sedime di via Botticelli e di via Basse di Stura e altre aree destinate a viabilità in progetto, già di proprietà della Città. Figura 1 – Delimitazione degli immobili oggetto di PRIN 1 1.1. Cenni storici Il lotto privato è stato acquisito dal Proponente nel 1992, insieme agli immobili che insistono sull’area e che ospitavano una concessionaria Alfa Romeo con officina, all’epoca già dismesse. Sulla base della documentazione rinvenuta è stato possibile verificare come il primo progetto per la realizzazione dell’autosalone risalga al 1958 e comprenda l’edificio a uffici su via Botticelli e un’area dedicata a officina. Figura 2 – Il complesso immobiliare Allora, l’area in cui si trova il complesso immobiliare era ubicata ai margini del centro abitato e scarsamente antropizzata, anche se sul lato ovest del lotto era già presente l’attuale distributore di gas naturale per autotrazione. In particolare il lotto faceva parte di un’area incolta classificata dal Piano Regolatore di Torino del 1959 come ZP “zona per grandi industrie”. Nel 1959 veniva realizzato il progetto per la costruzione di due nuovi capannoni destinati a autorimessa e a una nuova carrozzeria-officina. Nel 1969 il complesso comprendeva: gli uffici, l’autosalone, i locali carrozzeria, i locali destinati alla verniciatura, l’autorimessa e due distributori di carburante. 1.2. Lo stato dei luoghi 1.2.1. Il contesto urbano L’ambito oggetto della trasformazione è situato in posizione periferica a nord-est del centro storico di Torino. Il territorio è segnato da infrastrutture viarie di dimensioni ragguardevoli – via Botticelli, corso Giulio Cesare, corso Taranto – e/o caratterizzate da flussi di traffico importanti – via Botticelli, corso Giulio Cesare. 2 Dal punto di vista paesaggistico l’area di intervento si inserisce in una zona fortemente antropizzata, caratterizzata dalla presenza di attività molto differenziate, con una prevalenza di quelle artigianali e produttive, dismesse o in esercizio, nella parte a nord di via Botticelli. Oltre i lotti a destinazione industriale, a nord, l’area assume valenze naturalistiche per la presenza del torrente Stura di Lanzo e del relativo Parco. A questo proposito, si segnala che l’intervento non presenta rapporti diretti con il parco, ad eccezione delle parti destinate al completamento della viabilità veicolare e ciclo-pedonale ad esso adiacenti, e che il rapporto paesaggistico attiene, dunque, più alle visuali e ai rapporti percettivi indiretti. Il tessuto urbano è caratterizzato, nella zona a sud di via Botticelli, dalla presenza di isolati di grandi dimensioni che ospitano molteplici destinazioni d’uso e in particolare: residenze, terziario e commercio di vicinato, verso piazza Derna; attività commerciali di medie dimensioni e attività produttive e di servizio, con presenza sporadica di residenze, nella parte intermedia; attività esclusivamente residenziali nel tratto finale verso piazza Sofia. La trama dei volumi edificati è estremamente frammentata e articolata, ad eccezione degli isolati residenziali verso le due piazze, di altezza ragguardevole, che in ogni caso presentano tipologie diversificate e rapporti disomogenei con lo spazio pubblico. Al di là della prima fascia di isolati corre corso Taranto, la cui sezione imponente non è in grado di assorbire flussi veicolari adeguati a causa delle sezioni di innesto, insufficienti e complesse, in corrispondenza degli attestamenti su piazza Derna e piazza Sofia. Il corso è connotato da consistenti insediamenti di residenza pubblica e, a est, dalla presenza del mercato e di un distretto scolastico; la parte centrale della sezione stradale è caratterizzata da un parco lineare variamente attrezzato e utilizzato. Oltre il corso, gli isolati a destinazione prevalentemente residenziale sono caratterizzati da edifici alti e imponenti, la cui distribuzione segue l’andamento dei lotti o l’orientamento est-ovest, con tipologie prevalenti a stecca o torri isolate. I corpi di fabbrica, raramente allineati su strada, sono posti all’interno dei terreni senza fili edilizi o rapporti ricorrenti. Ugualmente varie e articolate sono le attività localizzate lungo il fronte nord di via Botticelli – parcheggio GTT, chiesa, servizi generali, produttivo e artigianato con un’appendice commerciale a ovest del lotto, verso piazza Derna – i cui volumi costruiti sono altrettanto eterogenei e discontinui nei rapporti reciproci e con lo spazio pubblico. Quello che ne risulta è un fronte frammentato ma ininterrotto, in cui gli accessi alle aree verdi del futuro parco sono molto limitati e di difficile fruizione, con l’eccezione del tratto terminale verso piazza Sofia. I lotti si sviluppano tendenzialmente in profondità, da sud a nord, ma, come detto, sono occupati da fabbricati variamente orientati, per cui non è possibile riconoscere o ricostruire rapporti o fili edilizi ricorrenti e caratterizzanti il tessuto urbano. I quadranti adiacenti all’area d’intervento constano la presenza: a ovest, di un distributore di gas naturale; a nord, di un isolato a destinazione industriale sede delle fucine Sesia e oltre, come detto, del parco della Stura; a nord-est dell’ex deposito comunale, recentemente oggetto di un progetto di recupero e ora adibito ad autosoccorso; a est, di un’estesa area destinata a servizi tecnologici, parzialmente dismessa, di proprietà Terna. L’area ex Alfa Romeo, oggetto dell’intervento, ha cessato da molti anni la sua attività produttiva ed è inutilizzata. I ripetuti interventi di messa in sicurezza non sono riusciti ad arrestare il degrado e l’uso abusivo degli immobili e il complesso è oggi 3 identificabile come luogo dalla elevata pericolosità sociale e all’origine di problemi legati alla pubblica sicurezza. La stessa analisi si può estendere alla porzione di territorio a nord del lotto, zona di frontiera tra la città e le aree verdi del futuro parco della Stura, interessata, come descritto in precedenza, dalla presenza di attività artigianali e produttive ancora in funzione e da altre aree dismesse. Un’accurata indagine relativa allo stato dei luoghi – tavola 2 Rilievo fotografico Stato di fatto – porta ad individuare come fonte del degrado, oltre la carenza di attività in grado di attrarre pubblico, la scarsa infrastrutturazione dell’area. Molti lotti sono di difficile accesso e molte vie sono senza sbocco - via Base di Stura provenendo da sud, via Ramazzini, l’interno di corso Giulio Cesare 338 – e risulta di fatto impossibile attraversare l’area per la mancanza di collegamenti tra gli assi di penetrazione da nord, da ovest e da sud. In relazione a via Botticelli è opportuno evidenziare la sua funzione di importante asse di attraversamento est-ovest della città, il cui tracciato appartiene al sistema dei viali sorti sul perimetro della seconda cinta daziaria. Sotto questo profilo, la sistemazione attuale della strada - lo stato dei percorsi pedonali, delle banchine di sosta e dell’alberata centrale - appare inadeguata al suo ruolo urbano e incongrua rispetto alle sezioni stradali che ne costituiscono il prolungamento verso ovest, tutte caratterizzate da ampiezze diverse ma dalla presenza costante di controviali e doppia alberatura. 1.2.2. Gli immobili oggetto della trasformazione Il progetto prende l’avvio dalla volontà di recuperare alle funzioni della città attiva l’area ex Alfa Romeo, di proprietà dei proponenti privati e per una piccola parte della Città di Torino, ormai dismessa da più di venti anni. Il terreno su cui insiste il complesso immobiliare, oggetto della trasformazione, si presenta sostanzialmente pianeggiante, ad eccezione del fronte nord interessato da una scarpata, corrispondente all’area idrografica della Stura di Lanzo, che copre un dislivello di circa 10 m. L’area è attualmente occupata da quattro edifici in c.a. a un solo piano fuori terra, che ospitavano l’area espositiva e i vari reparti dell’officina, da un edificio, sempre in c.a. ma a due piani fuori terra, destinato a uffici, che si affaccia su via Botticelli, e dalle relative aree esterne di pertinenza. Le coperture e i canali di raccolta delle acque sono in eternit e l’intervento sarà preceduto da un’azione propedeutica di bonifica dei materiali contenenti amianto, il cui iter è già stato avviato – come meglio dettagliato nel Rapporto Ambientale della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) allegato al PRIN. I cortili e piazzali interni sono quasi interamente asfaltati e sporadicamente interessati da vegetazione spontanea che non presenta alcun esemplare di pregio. Come già accennato, i ripetuti interventi di messa in sicurezza non sono riusciti ad arrestare il degrado e l’uso abusivo degli immobili, che oggi versano in condizioni di forte deterioramento. Le caratteristiche degli immobili e il loro stato di conservazione non permettono di ipotizzare un progetto che ne preveda il recupero e sono incompatibili con gli obiettivi di riqualificazione che si pone il piano. Il progetto prevede, dunque, la demolizione di tutti questi manufatti, come documentato nella tavola 5 – Planimetria stato di fatto – Demolizioni. 4 Sulle aree di proprietà della Città a nord del lotto, sulle quali il PRG prevede la realizzazione della nuova viabilità di completamento, insistono dei piccoli immobili dei quali è prevista la demolizione. Lo stato dei luoghi è documentato nella tavola 2 Rilievo fotografico – Stato di fatto. 2. Il progetto 2.1. Il progetto urbano Il progetto per l’ambito ex Alfa Romeo di via Botticelli è un progetto alla scala della città che consente di avviare un concreto processo di rivitalizzazione urbana attraverso il recupero di aree degradate e non più funzionali alle esigenze attuali. L’intervento di riqualificazione muove da tre obiettivi: realizzare una maggiore connessione tra le diverse parti del territorio; rendere l’area oggetto di intervento un luogo più attrattivo dal punto di vista socio-economico; migliorare l’attuale dotazione di servizi della zona. Queste linee di intervento generali sono poi state declinate nei seguenti obiettivi specifici di progetto: riqualificare e mettere in sicurezza la viabilità esistente e realizzare una quota di nuova viabilità finalizzata, oltre che alla fruizione dell’ambito e dell’ipermercato in progetto, al completamento infrastrutturale del territorio; insediare un appropriato mix di funzioni, individuate in ASPI (commercio al dettaglio, pubblici esercizi e servizi) e residenza; creare nuovi spazi pubblici che permettano di fondare una nuova centralità urbana, in grado di diventare un luogo di aggregazione, con un’identità specifica. Il progetto urbano si fonda sull’analisi sia della morfologia del contesto urbano e del terreno, sia sulle destinazioni d’uso esistenti e sui reciproci impatti con le attività previste dal PRIN. A seguito, dunque, di quanto emerso dall’analisi dello stato dei luoghi, uno dei primi assunti del progetto è la necessità di completare l’infrastrutturazione dell’area, al fine di garantirne l’accessibilità veicolare e ciclo-pedonale su ampia scala, dando riscontro alle previsioni del PRG vigente. Questa istanza si traduce, di fatto, nella realizzazione di una viabilità a contorno del nuovo insediamento, realizzata in parte su aree della Città e in parte su aree dismesse dai Proponenti privati, che raggiunga l’obiettivo di connettere i diversi rami ciechi di viabilità esistente, raccordando il forte dislivello – circa 10 m – tra le quote di campagna dei lotti a ridosso di via Botticelli e le aree poste a nord verso la Stura, senza interferire con le attività in essere nei lotti adiacenti. La nuova viabilità prevede la realizzazione di una sezione più ampia per via Basse di Stura e la sua prosecuzione verso nord, fino a garantire un collegamento con via Ramazzini e corso Giulio Cesare. La nuova sezione comprende la realizzazione di un percorso ciclopedonale di ingresso al parco della Stura, alternativo a quello esistente in corso Giulio Cesare. Questo intervento punta a ridefinire la viabilità di quartiere e a consentire un’alternativa per chi, provenendo da est, è diretto verso nord – e viceversa –, consentendo così un alleggerimento del nodo critico di piazza Derna. Il forte dislivello esistente lungo il fronte nord dell’area Alfa Romeo comporta una modifica delle quote di via Basse di Stura al fine di creare un raccordo, con pendenze adeguate, tra via Botticelli e la viabilità a confine del parco della Stura. La seconda parte del progetto infrastrutturale riguarda la riqualificazione di via Botticelli nel tratto tra piazza Derna e via Mercadante. La nuova sezione mira a ridefinire il ruolo urbano del viale mediante l’inserimento di due controviali a traffico 5 lento, con parcheggi in linea, due nuove banchine alberate e due corsie centrali di scorrimento per senso di marcia. Questa soluzione progettuale consente di mantenere i livelli di servizio della strada mitigandone, però, l’impatto acustico e visivo nei confronti degli edifici esistenti e di quelli in progetto e uniformandone la sezione a quella del sistema di viali cui appartiene. Completa gli interventi sull’accessibilità dell’area la realizzazione di un tratto di pista ciclabile lungo via Mercadante, che collega quella esistente lungo corso Taranto e il tratto di nuova realizzazione tra via Botticelli e il parco, ed in particolare piazza Sofia e il mercato di corso Taranto con il nuovo insediamento commerciale. Affrontato l’adeguamento infrastrutturale, il passo successivo è la definizione fisica e funzionale dello spazio pubblico. Questo passaggio è propedeutico e indispensabile alla costruzione della futura identità del luogo, per la sua riconoscibilità e qualità di utilizzo, e per l’organizzazione delle diverse attività insediate. In assenza, nell’immediato contesto urbano, di elementi e rapporti ricorrenti o significativi che offrano suggestioni e guidino l’inserimento del nuovo intervento nel territorio, la distribuzione dei volumi in progetto e degli spazi aperti è maggiormente affidata a logiche autonome, pur non precludendo in alcun modo il dialogo con le future trasformazioni dei lotti limitrofi, e gli elementi di paesaggio di riferimento sono quelli di più ampia scala – visuali dal parco della Stura, cortine edilizie di piazza Derna e di corso Taranto. La parte sud del lotto è occupata da un grande spazio pubblico aperto su via Botticelli, una piazza, su cui affacciano tutte le attività: servizi, commercio, pubblici esercizi e residenza. L’impostazione delle infrastrutture viarie e la presenza, a nord, di un edificio a destinazione produttiva in attività hanno orientato la collocazione della struttura destinata alle attività commerciali nella metà nord del lotto. In questo modo è possibile localizzare le parti tecniche a più forte impatto – carico e scarico merci, locali tecnici, impianti – lontano dai recettori sensibili esterni e in progetto, sfruttando, come detto, il dislivello naturale e la nuova viabilità di accesso, con effetto di riduzione dell’impatto dei mezzi di approvvigionamento sulla viabilità esistente. La piazza è caratterizzata dalla presenza di un edificio alto – circa 16 piani f.t. – che costituisce un punto di riferimento per l’intervento, visibile dal territorio circostante, senza tuttavia comportare impatti negativi o effetti di “fuori scala” nelle visuali dalla città consolidata o dal parco. La sua rotazione rispetto agli altri edifici mette in tensione la composizione volumetrica. Inoltre, un edificio di queste proporzioni permette una più articolata distribuzione dei volumi, con contenimento delle altezze medie e minor saturazione dei fronti. Ne è seguita la possibilità di articolare meglio e più liberamente i volumi residenziali e gli spazi pedonali di connettivo, limitando le interferenze tra residenza e struttura commerciale. La residenza si presenta articolata in edifici giustapposti e indipendenti, di varie altezze, tutti allineati sui fronti dello spazio pubblico eccetto la torre, in una composizione volumetrica ricca di passaggi e scorci, cui il basso edificio commerciale fa da sfondo. L’intero spazio è ridefinito alla quota della piazza da un portico continuo che connette e ricompone tutti gli edifici, mettendo in evidenza la rotazione della torre rispetto al contesto. Il portico si disarticola sul fronte di via Botticelli in tettoie e frangisole di altezza varia, che inglobano i padiglioni dei pubblici esercizi, formando una quinta che definisce il fronte urbano senza limitare l’accessibilità e la permeabilità visiva della piazza. Il recupero dell’allineamento urbano è accentuato da una schermatura posta al di 6 sopra del portico a protezione dello spazio più intimo della piazza, con possibili effetti di mitigazione acustica. La frammentazione e articolazione dei volumi e delle loro altezze – in particolare la presenza dell’edificio alto ad est della torre – sembrano omogenee al tessuto urbano esistente e assicurano una molteplicità di percorsi e visuali. La varietà delle tipologie edilizie – torre, casa in linea, edificio alto – prelude alla possibilità di caratterizzare in maniera autonoma, seppur all’interno di un disegno comune, i singoli edifici, limitando gli effetti negativi dovuti all’eccessiva omogeneità architettonica dell’intervento. 2.1.1. Gli spazi pubblici La ristrutturazione di via Botticelli prevede il rifacimento completo della sezione stradale, che passa da tre corsie, per senso di marcia, separate da un filare di alberi a due corsie di scorrimento, per senso di marcia, a centro viale, doppia banchina alberata e controviali a velocità ridotta. Come detto, questa configurazione più urbana presenta dei vantaggi sotto il profilo acustico e visivo senza penalizzare la funzionalità dell’arteria. È previsto anche il rifacimento dei marciapiedi, in asfalto colato, e degli spazi per la sosta, in linea. Il progetto dell’illuminazione, attualmente posta nella banchina centrale, prefigura due linee poste nelle banchine alberate e dotate di due apparecchi illuminanti: uno dedicato al centro del viale, l’altro al controviale e ai percorsi pedonali. Le fermate delle linee di trasporto pubblico sono collocate sulle banchine alberate in prossimità degli incroci e dotate di apposito attraversamento pedonale del controviale, per garantire la sicurezza dei percorsi pedonali e prevenire attraversamenti casuali. Allo stesso fine, nelle banchine alberate, il filare di alberi a alto fusto è completato da specie a cespuglio con rete di separazione che ne assicura l’impenetrabilità nei primi anni di crescita. Nelle tavole allegate è illustrato anche lo scenario di prosecuzione della sezione in progetto oltre via Basse di Stura fino all’intersezione con via Tartini, in corrispondenza della quale è prevista la realizzazione di una rotonda. Questo scenario ha valore illustrativo e le relative opere sono escluse dal PRIN. La nuova via Basse di Stura, a una corsia per senso di marcia, è dotata di banchine laterali alberate attrezzate con filari di tipo urbano nel primo tratto, mentre nella tratta che conduce all’intersezione con via Ramazzini il disegno del verde, più articolato, prelude al parco della Stura. Lungo tutta la strada, compresa la sua diramazione verso est, corre la pista ciclabile, in resina colorata, che conduce al parco. I parcheggi pubblici, a servizio delle attività insediate e dell’intera zona, sono previsti interrati, al livello –1. La conformazione altimetrica di via Basse di Stura fa si che i lati dei parcheggi emergano progressivamente da sotto l’edificio commerciale, procedendo verso nord, permettendo di offrire un miglior comfort di utilizzo grazie alla parziale aerazione e illuminazione naturali. Gli ingressi e le uscite sono tutti localizzati lungo i tratti est e nord di Via Basse di Stura. La piazza è un grande spazio di aggregazione posto al centro dell’intervento. Pubblica, aperta e contornata di attività che ne rafforzano il ruolo urbano, connette i diversi edifici e distribuisce e integra le funzioni, articolandosi in percorsi capillari che offrono più alternative di accesso. 7 La spazialità è definita dalla presenza di un portico che lega i diversi edifici e garantisce una fruizione confortevole dei percorsi pedonali. I percorsi coperti sono anche un elemento fondamentale per la definizione del fronte su via della piazza. Una soglia fortemente accessibile e permeabile, che è però in grado di differenziare lo spazio della strada da quello della piazza, integrando piccole attività commerciali, pubblici esercizi, le uscite dei parcheggi e una quinta destinata a proteggere e rendere più accogliente lo spazio interno. La varietà dei tratti di portico e frangisole che intersecano la quinta segnalano le molteplici possibilità di ingresso e permettono di tracciare le linee virtuali che delimitano e organizzano le diverse parti in cui è caratterizzata la piazza. La pavimentazione in pietra specchia a terra la sagoma dei portici e satura gli spazi di connessione fino a definire uno spazio centrale pavimentato in cemento e pietra secondo un disegno modulare, dettato dal portico, che genera i diversi elementi di arredo, le aiuole, l’illuminazione. Lo spazio è virtualmente diviso dalla densità della vegetazione in due parti, che si differenziano per le caratteristiche d’uso. La parte est è aperta, soleggiata e minerale, dedicata più al passaggio che alla sosta. La vegetazione, più rada, svolge una funzione prettamente paesaggistica. La porzione ovest è dedicata alla sosta – le specie arboree sono state scelte per altezza e dimensione della chioma, nei limiti imposti dalla presenza dei parcheggi interrati, e gli impianti sono più ravvicinati – le panchine sono più numerose e alcune sedute, in legno e dotate di schienale, sono rivolte a fruitori di età più avanzata o che si dedicano ad attività come la conversazione e la lettura. L’illuminazione privilegia una distribuzione diffusa, con punti luce relativamente numerosi, bassi e a bassa potenza. Le opere, i materiali e i relativi costi complessivi sono esposti in dettaglio nei progetti preliminari delle opere di urbanizzazione. 2.2. Il progetto architettonico 2.2.1. L’edificio commerciale L’edificio a destinazione commerciale ha una tipologia a piastra a un solo piano fuori terra, il cui volume compatto occupa la parte nord del lotto e costituisce il fondale visuale degli edifici della piazza. Il layout di massima dell’attività commerciale prevede un’area vendita di circa 4.250 mq, una ridotta galleria di negozi e attività accessorie come magazzini, celle frigorifere, laboratori, spogliatoi, servizi igienici e uffici. L’ingresso è situato sul fronte piazza che presenta un’ampia parete vetrata, arretrata rispetto al filo di fabbricazione, in cui si incuneano i bassi volumi delle attività della galleria commerciale. Le riserve e i laboratori sono collocati lungo i fronti nord e ovest dell’area vendita. L’attività di carico e scarico delle merci avviene lungo il fronte nord dell’edificio con accesso da via basse di Stura, in un’area dedicata, parzialmente coperta, che ospita anche l’isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi. Questa soluzione logistica permette di limitare il traffico pesante, indotto dall’intervento commerciale, quasi esclusivamente alle vie poste a nord dell’area, senza creare impatti su via Botticelli. Tappeti mobili, scale e ascensori coperti portano dai due livelli dei parcheggi interrati alla piazza, in prossimità del fronte e degli ingressi dell’edificio. Altre scale coperte poste sul fronte di via Botticelli, in prossimità degli affacci degli edifici residenziali, completano i collegamenti verticali. Gli impianti tecnici sono previsti in appositi locali, 8 collocati sul fronte nord dell’edificio, al fine di mitigarne l’impatto acustico e visivo dall’esterno. L’accesso al parcheggio è previsto nel tratto est della futura via Basse di Stura – ingresso ai due livelli interrati dalla carreggiata in direzione nord e uscite su quella sud – e un secondo dalla rotonda ovest della tratta nord della stessa via – ingresso al livello –2 e uscite da entrambe i piani. Sulla copertura piana è prevista la possibilità di ospitare impianti fotovoltaici. La parte posteriore fuori terra dell’edificio è interessata dal progressivo emergere del volume destinato ai due livelli di parcheggi, i cui fronti laterali sono tamponati da pannelli grigliati, così da consentirne l’aerazione e l’illuminazione naturali. La struttura, gli impalcati e i tamponamenti verticali sono previsti in cemento armato prefabbricato. La facciata sarà in cemento lavorato e colorato in pasta o verniciato o rivestita con parete ventilata. Alcune parti potranno essere in intonaco verniciato. Parapetti, recinzioni e grigliati saranno in carpenteria metallica zincata o verniciata. I serramenti saranno realizzati in alluminio a taglio termico. Gli elaborati di riferimento sono le tavole 8/1 – Tipologici commercio – Piante e 8/2 – Tipologici commercio – Prospetti e sezioni e la relazione Rel-03 Inserimento ambientale. 2.2.2. Le nuove residenze Come descritto nel paragrafo dedicato al progetto urbano, gli edifici che contornano la piazza sono articolati in volumi indipendenti e appartengono a molteplici tipologie edilizie. Il ruolo di connettivo è affidato ai percorsi pedonali e, in particolare, al portico che collega tutti i piani terra, destinati, oltre che agli ingressi, a negozi, pubblici esercizi e servizi. Una caratteristica del progetto che accomuna le diverse tipologie è il ricorso a volumi semplici e lineari – in grado di offrire vantaggi sotto il profilo dell’isolamento termico – integrati da una struttura articolata di balconi e logge che ne scompone in modo capillare i fronti, variando di piano in piano la percezione del volume. Una parziale eccezione a questo approccio è costituita dalla torre che, pur mantenendo gli stessi criteri di risparmio energetico, presenta un volume progressivamente più articolato in funzione dell’altezza e della volontà di offrire molteplici scorci alle numerose visuali esterne. I fronti – a est, sud e ovest – che si affacciano sulla piazza sono dotati di pannelli brise-soleil, che mirano anche a creare spazi esterni più intimi per i singoli appartamenti. In particolare risponde a questa esigenza il fronte sud della torre, in cui si sono privilegiate le superfici opache e i pannelli frangisole per mitigare la sua esposizione verso via Botticelli. La maggior parte delle unità abitative, ad eccezione di quelle di superficie molto ridotta, sono a due arie e tutte sono dotate di balconi. La distribuzione adottata consente di effettuare accorpamenti e divisioni tra le varie unità al fine di consentire, nel rispetto della tipologia edilizia, un grado ottimale di flessibilità abitativa. Il numero delle unità abitative previste è di circa 140. I parcheggi interrati sono localizzati sotto la piazza, al livello –2, con accesso indipendente da via Botticelli. I locali cantina sono sotto la sagoma degli edifici ai livelli –1 e –2. Gli elaborati di riferimento sono le tavole 9/1 Tipologici ASPI – residenza – Piante e 9/2 Tipologici ASPI – residenza – Prospetti e sezioni e la relazione Rel-03 Inserimento ambientale. 9 3. Inquadramento normativo 3.1. Riferimenti urbanistici 3.1.1. – Lo stato di fatto L’area oggetto del Programma Integrato “Botticelli” - perimetrata alle tavole 1 Estratti e inserimenti e 3 Identificazione delle proprietà catastali – Rilievo - comprende porzioni di viabilità esistente (via Botticelli), viabilità già prevista nel PRG vigente, il lotto ex Alfa Romeo, di proprietà dei proponenti privati e per una piccola parte della Città di Torino, oltre a piccole frazioni – destinate a servizi pubblici “S”, lettere “a” aree per attrezzature di interesse comune, “t” aree per attrezzature e impianti tecnologici, “z” aree per altre attrezzature di interesse generale (artt. 8 - 19 NUEA) e a Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive, disciplinata dall’art. 14 delle NUEA – interessate dalla razionalizzazione della viabilità. In particolare il lotto ex Alfa Romeo è attualmente parte di una Zona urbana consolidata per attività produttive – art. 14 NUEA di PRGC – classificata in area normativa IN – punto 11, art. 8 delle NUEA – a destinazione produttiva – punto 3, art. 3 delle NUEA – e, per quanto riguarda le pertinenze esterne al complesso immobiliare, a viabilità e, per una piccola porzione, a servizi pubblici “S” lettera “v” (artt. 8 - 19 NUEA). L’indice di densità fondiaria da Piano Regolatore Generale per questa tipologia di aree era pari a 2 mq SLP/mq SF ma è attualmente di 1,35 mq SLP/mq SF. L’indice è stato ridotto in seguito all’approvazione della Variante parziale n. 115 al PRG, concernente la “Modifica delle norme urbanistico edilizie di attuazione inerenti le aree per insediamenti produttivi”, ad un valore di 1,35 mq SLP/mq SF per gli interventi in zone consolidate con indice maggiore o uguale a 1,35 – il caso in esame – e al valore di 1 mq SLP / mq SF per gli interventi in zone con indice minore di 1,35. La tavola 1 bis di PRGC – Azzonamento con sovrapposizione della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica colloca il lotto sede del complesso immobiliare ex Alfa Romeo, oggetto degli interventi edilizi, in classe I(P), l’attuale scarpata, destinata a viabilità e servizi pubblici “S” lettera “v”, in classe II(P) e le aree comprese nell’ambito di PRIN poste a nord del lotto, destinate a viabilità, a servizi pubblici “S” – lettere “t” aree per attrezzature e impianti tecnologici, “z” aree per altre attrezzature di interesse generale – e, in minima parte a servizi lettera “a” aree per attrezzature di interesse comune e a Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive, le stesse che sono all’interno della fascia C del PAI, in classe IIIb2b(P). Gli interventi previsti dal PRIN sono compatibili con le singole classi attribuite alle diverse porzioni dell’ambito, come meglio dettagliato nell’allegato Rapporto Ambientale. 3.1.2. – La variante di PRG Il Programma Integrato “Botticelli” è promosso dalla Città di Torino e dai Proponenti privati (area ex Alfa Romeo) proprietari complessivamente di oltre i due terzi – e titolari della totalità – della superficie territoriale interessata dal Programma, ai sensi del comma 4, art. 5, L.R. 18/96 “Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale in attuazione dell’articolo 16 della Legge 17/02/1992 n. 179 – tavola 3 Identificazione delle proprietà catastali – Rilievo. 10 La Città di Torino è dunque soggetto attuatore degli interventi previsti dal Programma Integrato e, in quanto tale, aderisce e partecipa alla proposta stessa. Le aree di cui è proprietaria non generano diritti edificatori, essendo esterne alla ZUT – ad eccezione di una piccola porzione individuata alla tavola 3 Identificazione delle proprietà catastali – Rilievo, la cui attuazione è disciplinata nell’allegato schema di Convenzione – e destinate, nel progetto di PRIN, a viabilità pubblica. In sintesi, il PRIN si configura in variante al PRG essenzialmente per quanto riguarda il cambio di destinazione d’uso, da produttivo a commerciale e residenziale, del lotto ex Alfa Romeo e la riconfigurazione dell'assetto della viabilità esistente ed in progetto. Il PRIN prevede la riclassificazione del lotto nella Zona Urbana di Trasformazione Ambito 5.25 – Botticelli, assoggettata agli artt. 7 e 15 delle NUEA, con destinazione ad ASPI (Attività di Servizio alle Persone e alle Imprese) e residenza, per una Superficie Lorda di Pavimento complessiva pari a 19.000 mq. La quota di Superficie Lorda di Pavimento eccedente l’indice territoriale di 0,7 mq SLP/mq ST, pari a 920 mq, è destinata dal PRIN a edilizia residenziale convenzionata in affitto. La variazione riguarda nello specifico il passaggio di una piccola porzione di scarpata, classificata area destinata a servizi pubblici “S” lettera “v” spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport (artt. 8 - 19 NUEA), della restante parte destinata a viabilità e del lotto occupato dal complesso immobiliare, classificato in Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive (art. 14 NUEA), a Zona Urbana di Trasformazione denominata “Ambito 5.25 – Botticelli”. L’area perimetrata dalla ZUT è classificata di categoria B secondo il DM 02/04/1968 e di ristrutturazione urbanistica ai sensi dell’art. 13 LUR 56/77. La dotazione a standard è calcolata nella misura dell’80% della SLP in progetto. Il progetto di riqualificazione prevede le seguenti destinazioni: ASPI min. max. 10.500 mq 8.500 mq (commercio al dettaglio max. 9.500 mq) residenza min. max. 10.500 mq 8.500 mq (di cui convenzionata in affitto min. 920 mq) Totale SLP in progetto 19.000 mq Il PRIN prevede inoltre la variazione di piccole porzioni da aree destinate a servizi pubblici “S”, lettere “a” aree per attrezzature di interesse comune, “t” aree per attrezzature e impianti tecnologici, “z” aree per altre attrezzature di interesse generale (artt. 8 - 19 NUEA) e a Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive (art. 14 NUEA) ad aree destinate a viabilità. 11 2.1.3. – La localizzazione commerciale L2 Il PRIN si propone di raggiungere gli obiettivi di riqualificazione e recupero da cui muove attraverso la ristrutturazione della viabilità esistente, la realizzazione di nuova viabilità di completamento e il recupero dell’area ex Alfa Romeo, con la costruzione di residenze, servizi e attività commerciali al dettaglio, fra cui una grande struttura di vendita. La normativa regionale di riferimento è costituita dall’allegato A della DCR 563 – 13414 del 29.10.1999 “Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del D. Lgs. 114/98” come modificato dalla DCR 347 – 42514 del 31.3.1998 “Modifiche ed integrazioni all’allegato A alla DCR n. 563 – 13414” e, successivamente, dalla DCR 59 – 10831 del 24.3.2006 “Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento delle attività commerciali al dettaglio in sede fissa”, attualmente in vigore. In adempimento a quanto previsto dalla DCR 59 – 10831 del 2006, in data 12 marzo 2007 il Comune di Torino, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 (mecc. 2006 10283/122), ha approvato i nuovi “Criteri Comunali per il riconoscimento delle zone di insediamento commerciale e per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio del commercio al dettaglio su aree private”, dando atto al contempo, che con separato provvedimento avrebbe proceduto ad approvare anche la relativa variante di adeguamento dello strumento urbanistico, con allegata cartografia atta ad individuare specificatamente gli ambiti di insediamento commerciale. Tra le L2 (localizzazioni commerciali urbano-periferiche non addensante) di nuovo insediamento la DCC riconosce l’ambito Botticelli – art. 12 e allegato B. Ai sensi della D.C.R. 59-10831 del 2006 e dei Criteri Comunali del 2007, per l’adeguamento del PRG vigente ai Criteri Comunali, la Città ha dato avvio all’iter procedurale di approvazione della variante n. 160 al PRG “Adeguamento del PRG ai sensi dell’articolo 16 dei criteri commerciali comunali approvati con DC.C. 12/03/2007”. Tale variante, adottata in data 02/03/2009, è in fase di approvazione. Il dimensionamento della L2 – Botticelli prevede una superficie pari a 27.502 mq, secondo quanto indicato in fase di Valutazione ex-ante Dunque, gli interventi previsti dal PRIN sono conformi alla normativa. La grande struttura di vendita ricade, infatti, all’interno della localizzazione commerciale urbanoperiferica “Botticelli”, come già individuata dai criteri e dagli obiettivi generali e settoriali della Città di Torino definiti all’interno della DCC n. 18 del 12 marzo 2007 e dalla tabella 5 “Localizzazioni urbano-periferiche non addensate L2 già riconosciute” allegata alla variante n. 160 al PRG di Torino. 12 3.2. Dati quantitativi - destinazioni d’uso I dati quantitativi essenziali relativi all’intervento oggetto del PRIN sono così sintetizzabili: a) Superficie territoriale PRIN 56.026 mq b) Superficie territoriale pubblica 30.509 mq c) Superficie territoriale privata 25.517 mq d) Superficie territoriale ZUT 25.829 mq e) Superficie ceduta a viabilità 4.333 mq f) Superficie assoggettata a viabilità pedonale min. 1.150 mq g) Superficie Lorda di Pavimento: ASPI min. 8.500 mq max. 10.500 mq (di cui commercio al dettaglio max. 9.500 mq) Residenza min. 8.500 mq max. 10.500 mq (di cui convenzionata in affitto min. 920 mq) Totale h) Totale aree a servizi domanda 19.000 mq 14.650 mq (minimo art. 21, LUR 56/77) i) Totale aree a servizi offerta j) Totale aree a parcheggio pubblico domanda 17.100 mq 4.200 mq (minimo art. 21, LUR 56/77) k) Totale aree a parcheggio pubblico domanda 9.542 mq (art. 21, LUR 56/77 e art. 25, DCR N.59 – 10831/06) l) Totale aree a parcheggio pubblico offerta 11.850 mq La superficie indicata al punto b) è comprensiva della quota (7.623 mq) attualmente di proprietà di TERNA S.p.a. già nella disponibilità della Città, come meglio dettagliato nell’allegato schema di Convenzione. Le superfici di cui ai punti a), b), c), d), e), f) sono illustrate alle tavole 3 Identificazione delle proprietà catastali – Rilievo e 4 – Cessioni e assoggettamenti all’uso pubblico. I dati di cui ai punti h), i), j), k), l) sono meglio dettagliati al capitolo successivo. 13 4. Aree a uso pubblico La scheda normativa dell’Ambito 5.25 – Botticelli prescrive che, ai sensi dell’articolo 21 della LR 56/77 e smi e del comma 2 dell’articolo 15 delle NUEA del PRG, che classifica le zone urbane di trasformazione di categoria B secondo il DM 1444 del 02/04/1968, il fabbisogno minimo di aree per servizi sia calcolato, per la destinazione ASPI, all’80% della SLP realizzabile, con un minimo del 50% destinato a parcheggi. Ai sensi del comma 4 dell’articolo 21 della LR 56/77 e smi, il PRIN disciplina le quantità di servizi assoggettate all’uso pubblico. La dotazione di parcheggi privati necessaria alla realizzazione dell’intervento è conteggiata ai sensi della Legge 122/89 e dei punti 17 (Volumetria) e 17bis (Volumetria virtuale) dell’articolo 2 delle NUEA del PRG. 4.1. Calcolo della domanda In relazione alla flessibilità del mix funzionale prevista dal PRIN, il fabbisogno minimo di aree a servizi è stato conteggiato sulla configurazione più gravosa, ovvero il massimo della destinazione ASPI e il minimo di Residenza. SLP realizzabile: ASPI Residenza Domanda standard: ASPI Residenza max. min. 10.500 mq 8.500 mq 10.500 mq x 0,80 = 8.500 mq / 34 mq x 25 mq = Totale aree per servizi - domanda - minimo Totale aree a parcheggio - domanda - minimo Domanda aree a parcheggio privato: ASPI Residenza 14.650 mq 8.400 mq x 0,50 (min.) = 4.200 mq 10.500 mq x 3,50* m / 10 = 8.500 mq x 3,10** m / 10 = 3.675 mq 2.635 mq Totale aree a parcheggio privato domanda Note: 8.400 mq 6.250 mq = 6.310 mq * punto 17bis (Volumetria virtuale), articolo 2 delle NUEA del PRG ** punto 17 (Volumetria), articolo 2 delle NUEA del PRG 4.2. Domanda di aree a servizi per grandi strutture di vendita al dettaglio Le aree di cui al punto 4.1 sono calcolate sulla destinazione urbanistica prevista e costituiscono il minimo inderogabile. Al fine di poter realizzare la superficie commerciale, la dotazione di parcheggi necessaria alla realizzazione della grande struttura di vendita, prevista attualmente, è 14 conteggiata ai sensi dell’articolo 21 LR 56/77 e smi, dell’articolo 25 della DCR 563 – 13414/99 come integrato dalla DCR 347 – 42514/03 e dalla DCR 59 – 10831/06 e dell’articolo 17 dei “Criteri comunali per il riconoscimento delle zone di insediamento commerciale e per il rilascio delle autorizzazioni per l'esercizio del commercio al dettaglio su aree private” del 12/03/07. L’eventuale quota di parcheggi, calcolati sulla base della suddetta normativa commerciale, che ecceda quella minima del 50% prevista dall’articolo 21 LR 56/77 e smi sarà conteggiata ai fini del raggiungimento dello standard minimo complessivo di cui al punto 4.1. Eventuali quote in eccedenza rispetto al minimo complessivo, generato ai sensi dell’articolo 21 LR 56/77 e smi, saranno da ritenere aggiuntive rispetto allo standard stesso. A questo proposito, si ricorda che la dotazione del 50% di parcheggi pubblici prevista dalla normativa commerciale è da considerare un minimo e che tale quota, che verifica anche lo standard generato ai sensi dell’articolo 21 LR 56/77 e smi, può anche essere superiore, fatta salva la quota minima di parcheggi privati utile a verificare la dotazione richiesta dalla Legge 122/89. La dotazione di parcheggi varia in funzione dell’area vendita e dell’articolazione della SLP esterna all’attività commerciale. Il layout commerciale illustrato nel PRIN – tavole 8/1 – Tipologici commercio – Piante, 8/2 – Tipologici commercio – Prospetti e sezioni, 9/1 Tipologici ASPI – residenza – Piante e 9/2 Tipologici ASPI – residenza – Prospetti e sezioni – potrà subire variazioni nella dimensione della grande struttura di vendita, nel numero e dimensione degli esercizi di vendita annessi e di quelli esterni, nonché nell’articolazione delle attività non commerciali, con conseguente adeguamento della dotazione di parcheggi. Il layout commerciale definitivo sarà oggetto della domanda di autorizzazione commerciale, della domanda di autorizzazione urbanistica e del relativo permesso di costruire. La dotazione di parcheggi sarà aggiornata sulla base dei suddetti criteri, non potrà essere in ogni caso inferiore a quella indicata al punto 4.1. Pertanto i conteggi qui di seguito riportati hanno un valore indicativo e orientativo. Il conteggio riporta anche i dati relativi alle superfici a destinazione ASPI non commerciali. Tabella 1 – Conteggio aree a parcheggio 15 4.3. Offerta di aree a servizi Il progetto di PRIN prevede la realizzazione di aree a servizi, sia interrate sia fuori terra, in struttura. Data la conformazione delle aree e la tipologia delle attività insediate, tutte le aree a servizi saranno assoggettate all’uso pubblico ai sensi dell’articolo 21 LR 56/77 e smi, ad eccezione delle rampe dei parcheggi realizzate su suolo pubblico. Offerta aree pubbliche 250 mq Offerta aree assoggettate all’uso pubblico 16.850 mq Totale aree a servizi – offerta 17.100 mq Offerta aree a parcheggio pubbliche 250 mq Offerta aree a parcheggio assoggettate all’uso pubblico min. 11.600 mq Totale aree a parcheggio – offerta 11.850 mq Le suddette aree sono evidenziate nella tavola 4 – Cessioni e assoggettamenti all’uso pubblico. In considerazione del fatto che le aree assoggettate sono in struttura e la loro sagoma dipende dalla conformazione dell’edificato, con reciproca flessibilità del limite tra sagome di massimo ingombro e aree assoggettate, l’offerta indicata è da considerare un minimo, suscettibile di incrementi in sede di progettazione ed esecuzione delle opere. Le aree pubbliche a servizi sono destinate a parcheggio (250 mq circa), mentre le aree assoggettate all’uso pubblico sono destinate a parcheggio (11.600 mq circa) e a verde e spazi pedonali attrezzati per lo svago (5.250 mq circa), come dettagliato negli allegati progetti preliminari delle opere di urbanizzazione. 4.4. Bilancio L’analisi dei dati relativi alla domanda di parcheggi pubblici, calcolata sulla base della destinazione urbanistica – minimo inderogabile – e su un’ipotesi di layout commerciale, ha evidenziato un carico maggiore delle aree a parcheggio previste dalla normativa commerciale. Il bilancio delle aree a servizi risulta il seguente: offerta domanda saldo 17.100 mq 14.650 mq 2.450 mq offerta parcheggi pubblici domanda parcheggi pubblici saldo 11.850 mq 4.200 mq 7.650 mq 16 Il bilancio evidenzia un saldo positivo sia per quanto riguarda la dotazione complessiva di aree a servizi, sia per la dotazione di parcheggi pubblici. A titolo puramente illustrativo si riporta anche il bilancio delle aree a servizi calcolato sull’ipotesi di layout commerciale attualmente prevista: offerta domanda saldo 17.100 mq 16.752 mq 348 mq offerta parcheggi pubblici domanda parcheggi pubblici saldo 11.850 mq 9.542 mq 2.308 mq Anche in questa configurazione il bilancio evidenzia un saldo positivo sia per quanto riguarda la dotazione complessiva di aree a servizi, sia per la dotazione di parcheggi pubblici. Si ricorda che il calcolo effettivo della domanda e dell’offerta sarà precisato al momento della richiesta di autorizzazione commerciale, di autorizzazione urbanistica e dei relativi permessi di costruire. 17 5. Bilancio economico 5.1. Stima dei costi 5.1.1. Opere di urbanizzazione ammissibili a scomputo I costi delle opere di urbanizzazione sono stati stimati, in rapporto alla tipologia e al livello di qualità urbana ed edilizia che si intendono raggiungere, sulla base dell’elenco prezzi della Regione Piemonte vigente. Le opere, i materiali e i relativi costi complessivi sono esposti nei progetti preliminari delle opere di urbanizzazione a scomputo. Il costo analitico delle urbanizzazioni sarà calcolato sulla base dei progetti esecutivi, secondo le modalità previste dalla Convenzione a corredo del PRIN. Per queste opere, da eseguire a scomputo sulle aree cedute o già di proprietà della Città, il PRIN presenta la seguente stima dei costi: 1. viabilità: riqualificazione di via Botticelli e realizzazione di via Basse di Stura - importo determinato in base al vigente prezziario Regione Piemonte € 3.799.147,03 - importo, ridotto del coefficiente del 20% (Deliberazione del Consiglio Comunale mecc. n. 2010 02469/009 del 27/09/2010), ammissibile a scomputo € 3.039.317,62 Importo totale delle opere ammissibili a scomputo € 3.039.317,62 La realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri dovuti, secondo quanto meglio specificato nello schema di Convenzione, avverrà in conformità a quanto previsto dal DLgs 163/2006 e smi 5.1.2. Opere di urbanizzazione non a scomputo Il PRIN prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione assoggettate all’uso pubblico – il parcheggio in struttura e la piazza pedonale – e di altre opere relative alla viabilità per le quali non è ammissibile lo scomputo. I costi delle opere di urbanizzazione sono stati stimati, in rapporto alla tipologia e al livello di qualità urbana ed edilizia che si intendono raggiungere, sulla base dell’elenco prezzi vigente della Regione Piemonte. Le opere, i materiali e i relativi costi complessivi sono esposti nei progetti preliminari delle opere di urbanizzazione non a scomputo. Il costo analitico delle urbanizzazioni sarà calcolato sulla base dei progetti esecutivi, secondo le modalità previste dalla Convenzione a corredo del PRIN. Per queste opere, da eseguire a cura e spese del Proponente, il PRIN presenta la seguente stima dei costi: 1. parcheggio assoggettato all’uso pubblico € 5.925.000,00 18 2. 3. verde pubblico e spazi pedonali attrezzati (piazza pedonale) e viabilità pedonale assoggettati all’uso pubblico viabilità, sottoservizi, opere provvisorie Importo totale delle opere non a scomputo € 2.447.653,11 € 1.015.336,09 € 9.387.989,20 L’ammontare totale al lordo dei ribassi, determinato in base al vigente prezziario della Regione Piemonte, delle opere di urbanizzazione previste è di € 13.187.136,23. 5.2. Oneri di urbanizzazione Gli oneri di urbanizzazione sono stati calcolati sulla base delle tariffe comunali attuali. Il loro valore sarà aggiornato con le tariffe in vigore al momento del rilascio dei permessi di costruire. La stima è stata fatta considerando l’ipotesi di mix funzionale economicamente più sfavorevole per la Città, ovvero con la residenza al massimo e la destinazione ASPI al minimo. Per quanto riguarda la destinazione ASPI si sono considerate le classi tariffarie in relazione alla dimensione delle sagome di massimo ingombro. Per la quota di slp eccedente l’indice territoriale di 0,7 mq/mq ST (di 920 mq) è prevista una riduzione degli oneri di urbanizzazione nella misura del 20%. L’ammontare degli oneri di urbanizzazione è così quantificabile: - oneri di urbanizzazione primaria € 1.900.098,04 - oneri di urbanizzazione secondaria € 944.300,96 totale € 2.844.399,00 La tabella seguente dettaglia l’analisi degli importi dovuti. Tabella 2 – Oneri di urbanizzazione 19 5.3. Oneri di mitigazione per il rilascio di autorizzazioni commerciali per grandi strutture di vendita In base al comma 11 bis dell’art. 15 dell’Allegato A alla DCR 59-10831 del 24/03/2006, il rilascio delle autorizzazioni per medie e grandi strutture di vendita è subordinato alla corresponsione di un onere aggiuntivo computato nella percentuale compresa tra il 30% e il 50% degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, finalizzato a contribuire alla riqualificazione e alla rivitalizzazione delle zone di insediamento commerciale urbane. Tabella 3 – Stima degli oneri di mitigazione Ai fini della corresponsione del suddetto onere il proponente sottoscriverà, per il rilascio della relativa autorizzazione commerciale, un apposito atto d’obbligo. L’entità e l’utilizzo degli oneri di mitigazione sarà conforme ai criteri stabiliti dalla Giunta regionale. L’ammontare dell’onere di mitigazione non rientra nel bilancio economico dell’intervento. 5.4. Bilancio Il bilancio finanziario dell’intervento evidenzia un ingente impegno economico da parte del Proponente e, in particolare, che l’ammontare delle opere di urbanizzazione ammissibili a scomputo supera l’importo stimato degli oneri di urbanizzazione tabellari: - Importo delle opere ammissibile a scomputo € 3.039.317,62 - Stima oneri di urbanizzazione tabellari € 2.844.399,00 € 194.918,62 Il costo delle opere di cui al punto 5.1.1. sarà, dunque, finanziato con oneri tabellari, come a oggi stimati, per € 2.844.399,00 e con maggiori oneri privati per € 20 194.918,62. Completano il quadro delle risorse i costi delle opere assoggettate all’uso pubblico e delle opere relative alla viabilità e ai sottoservizi realizzate a spese del proponente per complessivi € 9.387.989,20. La differenza complessiva tra importo totale, al lordo dei ribassi, delle opere di urbanizzazione, a scomputo e non, e oneri tabellari stimati è di € 10.342.737,23. L’utilizzo delle risorse finanziarie avverrà secondo le modalità previste nello schema di Convenzione a corredo del PRIN. 21 INDICE 1. Inquadramento e descrizione dei luoghi p. 1 1.1. Cenni storici p. 2 1.2. Lo stato dei luoghi p. 2 p. 2 p. 4 1.2.1. Il contesto urbano 1.2.2. Gli immobili oggetto della trasformazione 2. Il progetto 2.1. Il progetto urbano 2.1.1. Gli spazi pubblici 2.2. Il progetto architettonico 2.2.1. L’edificio commerciale 2.2.2. Le nuove residenze 3. Inquadramento normativo 3.1. Riferimenti urbanistici 3.1.1. – Lo stato di fatto 3.1.2. – La variante di PRG 2.1.3. – La localizzazione commerciale L2 p. 5 p. 5 p. 7 p. 8 p. 8 p. 9 p. 10 p. 10 p. 10 p. 10 p. 12 3.2. Dati quantitativi - destinazioni d’uso p. 13 4. Aree a uso pubblico 4.1. Calcolo della domanda p. 14 p. 14 4.2. Domanda di aree a servizi per grandi strutture di vendita al dettaglio p. 14 4.3. Offerta di aree a servizi p. 16 4.4. Bilancio p.17 5. Bilancio economico p. 18 5.1. Stima dei costi p. 18 p. 18 p. 18 5.1.1 – Opere di urbanizzazione a scomputo 5.1.2 – Opere di urbanizzazione non a scomputo 5.2. Oneri di urbanizzazione p. 19 22 5.3. Oneri di mitigazione per il rilascio di autorizzazioni commerciali per grandi strutture di vendita p.20 5.4. Bilancio p.20 23