Casa Botìn il gusto della tradizione culinaria Un Ristorante dove il valore dell’autenticità è la quintessenza del tempo, dove l’ospitalità è l’estensione di una filosofia che congiunge professionalità e ospitalità ad un’ottima cucina. di Antonella Iozzo Madrid – Casa Botìn a Madrid, il più antico ristorante al mondo le cui prime notizie risalgono al 1590, quando, dopo lo spostamento della Corte da Toledo a Madrid venne edificato il palazzo che ancora oggi ospita il ristorante. Da allora viaggiatori, nuovi proprietari e storie quotidiane costruirono la storia di Casa Botin così come la conosciamo oggi grazie alla famiglia González che rivelò la taverna agli inizi del XIX secolo. Ristorante Casa Botìn: culto della tradizione, rispetto per il cliente, dedizione assoluta e qualità delle materie prime sono alla base dello spirito che anima Antonio e José González Martín, terza generazione di una famiglia che ha letteralmente riversato la propria più intima essenza con spirito centenario di un antico ristorante madrileno. Un locale dove il valore dell’autenticità è la quintessenza del tempo, dove l’ospitalità è l’estensione di una filosofia che congiunge professionalità e ospitalità ad un’ottima cucina. Casa Botìn porta nel proprio nome il sentimento di una dimora che mette l’ospite a proprio agio, è come rivivere il passato attraverso il calore del soffitto in legno e degli arredi cinquecenteschi . Le sale disposte su quattro piani mantengono l’imprinting originale curato nel più piccolo dettaglio da un fine restauro. Intrecci di memoria che evocano un’atmosfera dal’altri tempi nella quale abbandonarsi al piacere culinario. La calda efficienza del servizio ci guida alla scoperta del menu: cucina castigliana e, in particolare, gli arrosti di agnello proveniente dalle zone più rinomate Sepúlveda, Aranda, Riaza e porchetta segoviana, lasciati rosolare lentamente nel vecchio forno alimentato con legna di quercia come il Cochinillo Asado, maialino da latte arrosto, buona anche la scelta dei di prosciutti nonché i pinchos spiedino di merluzzo, la sogliola fresca e le vongole servite con un particolarissima salsa. Tradizioni che trattengono tutti gli aromi, i profumi e gli odori di una cucina antica che non consoce la fretta, vecchie ricette custodite gelosamente dagli chef che danno prova della loro abilità introducendo qualche nuovo ingrediente per piccole e originali variazioni sul tema. È un cibo genuino privo di sofisticate elaborazioni capace di prelibare il palato con sapori decisi e travolgenti, quanto sinceri e semplici. È la storia a vestirsi di sensazioni rilasciando quel senso di gusto vero capace di rimanere nel mondo che cambia, degustando proprio il maialino da latte arrosto e l’agnello al forno, accompagnandoli con un vino Rioja DOC rubino carico. La loro consistenza corposa e morbida sembra giungere da lontano per poi sorprenderci con la croccante doratura in superficie, effetto fugace che ritorna ad ogni boccone. L’immaginazione gioca con il sapore in un viaggio attraverso i secoli e scopre sfumature straordinarie, sapori dimenticati e genuini. Sono ricette dalla disarmante semplicità cucinate a fuoco lento con la vibrante fiamma del forno a legna. Tipicità che si completa con le crocchette di pollo e prosciutto, meraviglioso velluto sonoro che si scioglie in note di tenerezza, petali in crema avvolti in una leggera doratura. Senza dubbio lo stile di Casa Botìn mantiene inalterate tutte le sue caratteristiche fatte di cultura storica, di consapevolezza professionale, di qualità dei prodotti. Una mission sentita e vissuta giornalmente dall’intero personale, il cui unico obiettivo è mantenerne l’alto livello qualitativo di Casa Botìn, una reputazione consolidatasi negli anni e menzionata da numerosi letterati e artisti. come l’autore Benito Pérez Galdós , per esempio, lo cita nelle sue opere più conosciute: “Misericordia”, “Nazarìn” e “Fortunata y Jacinta”, Ramón Gómez de la Serna, gli dedica diverse sue Greguerìas, tra le più famose: “Botín sembra essere sempre esistito, come se Adamo ed Eva avessero mangiato lì il primo spezzatino cucinato al mondo” e “Botín è il grande ristorante dove si cucinano le cose nuove nei tegami antichi”. Arte della parola che celebra l’Arte culinaria omaggiando Casa Botìn con citazioni nate dalle penne di autori internazionali come Hemingway, legato ad Emilio González , nonno degli odierni proprietari, da una forte amicizia che nel suo “Morte nel pomeriggio” del 1923 scrisse: “preferivo mangiare il maialino da latte da Botín invece di sedermi a pensare agli incidenti che possono subire i miei amici”. Casa Botin, lega il suo nome quindi a quello di personaggi e artisti famosi, un destino che ha radici nel 1760 quando diede lavoro come lavapiatti ad un giovanissimo e sconosciuto artista, in attesa che il mondo lo riconoscesse come uno dei più grandi pittori spagnoli: Francisco Goya. Ovviamente non potevamo concludere la cena con un artistico dessert la “Coppa Mascarpone con Mango”, una tavolozza di gelato, crema al mascarpone e crema al mango, texture diverse per diverse fluide emozioni che dipingono l’orizzonte del piacere gustativo. A pochi passi da Plaza Mayor Ristorante Casa Botìn il luogo dove il gusto rinasce dalla tradizione culinaria più vera e dall’ospitalità cordiale della famiglia González. Restaurantes Casa Botìn Calle Cuchilleros, 17, 28005 Madrid, Spagna Tel. +34 913 66 42 17 www.botin.es di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata (24/03/2014) Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1 - Sito internet: www.bluarte.it