Capitolo 7 (ultimo aggiornamento 27/05/04) 7.1 Parametri di servizio di una linea elettrica Una linea elettrica può essere classificata in base al numero dei conduttori, reciprocamente isolati ( fili, funi, cavi, sbarre etc.), di cui è composta; le linee elettriche si distinguono in linee bifilari, trifilari e/e quadrifilari (vedi figura 7.1). La sezione dei conduttori dipende dalla corrente nominale che la linea supporta. Esistono linee aeree e linee in cavo (vedi figure 7.2 e 7.3). Fig.7.1 a) bifilare; b) trifase a tre conduttori; c) trifase a quattro conduttori. Fig.7.2 1 Fig.7.3 Tipologie di membratura di distribuzione dell’energia elettrica: figura 7.2 a) aerea A.T. ; b) aerea B.T.; figura 7.3 in cavo con varie sezioni e configurazioni. 7.2 Schema elettrico equivalente di una linea bifilare 7.2.1 Il modello e i parametri dello schema Con riferimento ad un tratto di linea bifilare di lunghezza , di sezione circolare S e di raggio r 0 con i conduttori paralleli tra loro posti, ad una distanza h tra i centri delle due sezioni, lo schema elettrico equivalente è riportato in figura 7.4. Fig.7.4 Resistenza longitudinale R 2 S Induttanza longitudinale L ln rh 1 4 0 Capacità trasversale C hr ln r 0 0 Conduttanza trasversale Trascurabile nel caso di linee aeree e per cavi in buone condizioni. Nella pratica per gli impianti di media e bassa tensione si preferisce ricorrere al seguente schema semplificato: 2 Fig.7.5 Nelle applicazioni della bassa tensione, oggetto di interesse del nostro corso, gli effetti dovuti alla capacità trasversale ed alla conduttanza trasversale sono il più delle volte trascurabili ( gli effetti della capacità trasversale non sono trascurabili solo ai fini della sicurezza per le correnti di richiusura a terra).Pertanto si introducono i seguenti paramentri elettrici equivalenti: resistenza di servizio R s ed induttanza L s di servizio, così definiti: 2 R per linee bifase S R per linee trifase S L ln rh 1 per linee bifase 4 0 ln rh 1 per linee trifase L 4 2 0 Una nota a parte deve essere fatta per la capacità di servizio C s che è legata alle capacità tra conduttori e tra i conduttori e la terra, ad esempio nel caso bifilare si ha: Fig.7.6 C s C t 2C 12 Formule analoghe si possono introdurre per una linea trifase. 3 7.2.2 Formula pratica Con riferimento alla figura 7.7, la caduta di potenziale associata alla membratura bifilare di collegamento tra il punto di fornitura e l’utente, è pari a: Fig.7.7 |U| |Ū p Ū a | R s I cos X s I sin 7. 1 La formula 7.1 è facilmente determinabile osservando la figura 7.8 nelle ipotesi in cui cos 0. 6, infatti: Fig.7.8 |Ū p Ū a | AC AB B C RI cos XI sin 4 7.3 Calcolo e/o verifica di una membratura elettrica mediante il metodo del momento d’erogazione Si definisce " membratura", l’insieme di cavi o sbarre o conduttori che partono da una cabina di trasformazione per arrivare fino al singolo utente. Le operazioni su una membratura possono essere di due tipi: - calcolo preliminare o di progetto - calcolo di verifica Nel primo caso si deve scegliere la sezione del conduttore in modo che vengano rispettate le due condizioni: a) la corrente che transita sia sempre inferiore a quella che dà un riscaldamento superiore al massimo ammissibile per il tipo di membratura e il tipo di posa in opera (interrata, all’aria libera, in canalina etc.). b) la c.d.p. (caduta di potenziale) nel cavo deve essere inferiore alla massima c.d.p. prefissata DV max . Nel secondo caso, occorre solamente verificare che nel conduttore la massima c.d.p. per la configurazione sotto analisi sia inferiore al valore DV max prefissato. 7.3.1 Metodo iterativo Nel caso di cavi e/o conduttori nudi, disponendo di una tabella del tipo di quella allegata (vedi tabella 1), con dati riguardanti: la sezione del conduttore, la corrente ammissibile e i parametri di servizio r, x [/km], forniti dal costruttore, si può facilmente procedere come segue: A) Verifica Fig.7.9 V tot V AB V BC . . . . . V MN dove: 5 V AB r AB L AB I 1 cos 1 I 2 cos 2 . . . . . I n cos n x AB L AB I 1 sin 1 I 2 sin 2 . . . . I n sin n V BC r BC L BC I 2 cos 2 . . . . . I n cos n x BC L BC I 2 sin 2 . . . I n sin n ......................................................................................... ......................................................................................... V MN r MN L MN I n cos n x MN L MN I n sin n con le lunghezze L AB , L BC ,......, L MN espresse in km. B) Progetto Preliminarmente si determina la massima corrente che attraversa il primo tratto del cavo con la seguente formula: I max I 1 cos 1 I 2 cos 2 . . I n cos n 2 I 1 sin 1 I 2 sin 2 . . I n sin n 2 In seguito si sceglie dalla tabella 1 (alla fine del capitolo) la sezione del cavo che sia in grado di sopportare, nelle particolari condizioni di posa, la corrente così trovata e quindi si determina la caduta di potenziale V max e si verifica se essa è della V max ammissibile. Se superiore al valore prefissato si prende la sezione immediatamente superiore e si ripete iterativamente fino al raggiungimento della c.d.p. desiderata. Nel caso in cui non si trovasse la sezione idonea, si possono prendere due o più conduttori da porre in parallelo onde soddisfare la condizione termica. Il metodo consente comunque di soddisfare preliminarmente la condizione termica e poi quella funzionale. Nel caso in cui non si disponga di un catalogo, per il progetto e/o la verifica delle membrature, si può procedere con il metodo dei momenti, illustrato in seguito. Simbologia, unità di misura e valori per un calcolo di prima approssimazione: 1 2 1 k 50 55 mm m 25 29 1 m mm 2 Cu Al 7. 2 - lunghezza in metri (m - S (sezione) in millimetri quadrati (mm 3 - DV (caduta di potenziale) in Volt (V) - I (corrente) in Ampere (A) in cc è il valore massimo, in ca è il valore efficace. - R, X sono rispettivamente la resistenza e la reattanza per unità di lunghezza. Il primo valore è relativo al caso di cavi, il secondo si riferisce ai conduttori privi di 6 guaina (*). Momento d’erogazione: è il prodotto della corrente assorbita dal carico per la distanza dal punto di fornitura ed ha le dimensioni di [Am], ovvero [kAm]. Per comprendere meglio l’algoritmo del momento d’erogazione, consideriamo prima solo i casi in cc, ovvero in corrente alternata ma con cos 1, per poi passare alla generalizzazione. 7.4 Membratura aperta alimentata ad una estremità dc o ac (con cos 1) Fig.7.10 I erogazione lunghezza della membratura (la membratura può essere in cavo o in linea aerea) La c.d.p.(caduta di potenziale) vale per una linea bifilare : DV RI 1 I I M 7. 3 kS k S kS da cui: DV M Volt 7. 4 kS ovvero la formula inversa: S M mm 2 7. 5 kDV Esempio 1: Verificare se la caduta di potenziale è inferiore al 2.5% (V % ) del valore nominale per il caso di figura 7.11, avendo scelto per la membratura un conduttore nudo. Fig.7.11 I P/V 15000/220 68A (*) nota: nei sistemi monofasi la lunghezza va moltiplicata per 2 per tenere conto della andata e del ritorno. 7 MA I 68 2 150 20400 A m (il fattore 2 per l’andata ed il ritorno) MA 20400 6V DV 5563 kS DV % 6 100 2. 727% 220 DV % DV amm. 2. 727% 2. 5% La membratura non soddisfa le ipotesi di lavoro, quindi bisogna aumentare la sezione S oppure ridurre la potenza assorbita! Esempio 2: come il caso precedente ma con una linea trifase di figura 7.12: Fig.7.12 I P/ 3 V cos 15000 23A 3 3801 MA 23 150 3450 A m MA 3450 1V DV 5563 kS 1 DV% 100 0. 45% 220 DV amm 2. 5% DV% DV amm % 8 7.5 Membratura alimentante più carichi a sezione costante e cos 1 Fig.7.13 a) Verifica DV n I i1 i i kS n M A i1 i kS 7. 6 b) Progetto n I i1 i i n M A i1 i 7. 7 DVk kDV Esempio 3: Verifica della membratura bifilare di figura 7.14 con DV amm 2% S alimentata a 125 V: Fig.7.14 M 1 A 10 2 20 400 A m 9 M 2 A 10 2 50 2000 A m M 3 A 5 2 90 900 A m M 4 A 10 2 110 2200 A m 4 M A 5500 A m i1 i 4 M A i1 i DV 5500 2V 5550 kS DV% 2 100 1. 6% 125 DV% DV amm Esempio 4: Determinare la sezione ammissibile per la membratura trifase alimentata a 220/127 V con un unico cavo di Cu isolato in gomma a sezione costante di figura 7.15 alimentante più carichi con DV amm 0. 5% . Fig.7.15 I1 1500 3 2201 3. 9 A I2 2000 3 2201 5. 3 A I3 1000 3 2201 2. 6 A M 1 A 3. 9 50 195 Am M 2 A 5. 3 70 371 Am M 3 A 2. 6 100 260 Am M i A 2. 6 100 826 Am DV am 0.5127 0. 64 V 100 826 25. 8 mm 2 S M i A/kDV 500.64 10 S commerciale 25mm 2 A questo punto è necessario verificare sulle tabelle dei cavi, se la sezione S 25mm 2 è idonea a sopportare la corrente massima pari a: 3.95.32.611.8A, altrimenti si deve adottare la sezione più grande. 7.6 Membratura alimentante più carichi a sezione variabile con cos 1 Con riferimento al caso precedente qualora si volessero usare spezzoni di cavo di sezione via via decrescente, occorrerebbe trovare le S 1 , S 2 , S 3 . . . . . . S n sezioni, ma questo caso così come formulato è un problema indeterminato, per renderlo determinato occorre introdurre le seguenti ipotesi di lavoro: Fig.7.16 a) La massima c.d.p. all’estremo "n" deve essere inferiore o uguale alla DV amm . b) La corrente I 1 che fluisce in ogni tratto della membrana deve essere sempre inferiore alla massima corrente ammissibile per il cavo. c) Deve essere minimo il volume di materiale conduttore impiegato e cioè: 1 S 1 2 S 2 . . . . . . n S n minimo 7. 8 Con tali ipotesi si può dimostrare che le sezioni devono soddisfare le seguenti relazioni: S1 I 1 S2 I 2 S3 I 3 Sn I n con I 1 con I 2 con I 3 con I n I 1 I 1 . . . . I n I 2 I 3 . . . . I n I 3 I 4 . . . . I n 7. 9 In ove: 11 i I i kDV 7. 10 Svantaggi: 1. Il costo del conduttore posato in opera non è proporzionale al volume del conduttore stesso. Per i cavi con isolamento, in particolare, il costo non cresce nella stessa proporzione della sezione, infatti un cavo di sezione doppia non costa il doppio di metà sezione. 2. Le sezioni ottenute dai calcoli sono diverse da quelle commerciali, per cui spesso la funzione minimizzata (volume di conduttore) perde gran parte del suo significato 3. Aumentano in misura notevole gli "sfrasi", cioè gli avanzi di matassa di cavo, con dubbio reimpiego degli spezzoni. 4. La membratura rimane troppo rigida sotto il profilo elettrico, per cui qualsiasi modificazione futura degli assorbimenti potrebbe comprometterne l’ottimizzazione. 5. Si dovrebbero installare "n" protezioni da sovraccarico, una per ogni tronco a diversa sezione. 6. Ogni giunzione è un punto di debolezza della rete per eventuali ossidazioni: il costo di una giunzione non è trascurabile. 7. Qualora si considerasse l’ipotesi di alimentazione anche da un’altra cabina (maggiore affidabilità della fornitura), sarebbe preclusa l’alimentazione di rovescio. Esempio 5: con riferimento alla configurazione trifase 220/127 V di figura 7.17 progettare la membratura con tre sezioni diverse con cavo isolato in gomma e con DV max 0. 5% . Fig.7.17 I 1 1500/ 3 220 1 3. 9A 12 I 2 2000/ 3 220 1 5. 3A I 3 1000/ 3 220 1 2. 6A M 1 A 3. 9 50 195A m M 2 A 5. 3 70 371A m M 3 A 2. 6 100 260A m 3 M A 826 A m i1 i DV max 0. 5 127/100 0. 635V 3 M A i1 i 826 25. 8mm 2 S 500.64 kDV max S commerciale 25mm 2 I amm 60 A da tabella 1, contro I 1 3. 9 5. 3 2. 6 11. 8A 1/2 1 I 1 50 11. 8 171 A m 1/2 2 I 2 20 7. 9 56 A m 1/2 3 I 3 30 2. 6 48 A m 3 I 275A 1/2 m i1 i 1 3 I i1 i 1 275 8. 6 500.64 kDV amm 2 S1 I 1 8. 6 11. 8 29. 4 mm S2 I 2 8. 6 7. 9 24. 2 S3 I 3 8. 6 2. 6 13. 8 S 1 dovrebbe essere commercialmente 40mm 2 , con una assolutamente fasulla. ottimizzazione Il volume teorico di rame è: 29. 4 50000 24. 2 20000 13. 8 30000 2. 368 10 6 mm 3 Il volume effettivo commerciale è: 40 50000 25 20000 16 30000 2980 000mm 3 3m 3 13 7.7 Membratura alimentata ad una estremità in dc e/o ac (cos 1) con più diramazioni DVC 1 DV AB DV BC 1 DVC 2 DV AB DV BC 2 7. 11 DVC 3 DV AB DV BC 3 Fig.7.18 A) Calcolo di verifica: E’ semplice, basta applicare il principio di sovrapposizione degli effetti e verificare che DV max DVC 1 , DVC 2 , DVC 3 B) Calcolo preliminare Problema indeterminato, per renderlo determinato occorre fare le seguenti ipotesi di lavoro: S0 S1 S2 S3 DVC 1 DVC 2 DVC 3 ) DV amm Da questa seconda ipotesi si può ricavare immediatamente la seguente 14 configurazione fisica equivalente: Fig.7.19 ove I i sono le correnti di tutte le diramazioni e è la lunghezza virtuale della membrana principale (quindi di sezione S 0 ) che deve essere aggiunta a quella fisica AB . Per il calcolo si opera come segue: 3 M B j1 j ove j1,2 e 3, cioè solo le diramazioni. Ii In virtù di tale equivalenza il problema di progetto si riduce alla seguente configurazione: Fig.7.20 MA AB I i S0 kDV 7. 12 da cui: S1 M 3 B M 1 B M 2 B S0 S2 S0 S3 S 3 M B 3 M B 3 M B 0 j1 j j1 j j1 j 7. 13 15 Esempio 6: membratura monofase con V A 220V , cos 1 (figura 7.21). D max 0. 8% e con Fig.7.21 n.b. La linea è monofase, per cui le lunghezze geometriche debbono essere moltiplicate per 2. Calcolo di : diramazione 1 diramazione 2 diramazione 3 10 10 100 Am 5 20 100 Am 10 20 200 Am 5 30 150 Am 10 40 400 Am 5 30 150 Am 5 40 200 Am M 2 B 500 Am M 3 B 350 Am M 1 B 450 Am da cui M i B 450 500 350 1300 Am I B I 1 I 2 I 3 20 15 15 50A M i B da cui 1300/50 26m I B 16 Determinazione di S 0 : DV amm 220 0. 8 1. 76 V 100 quindi MA 10 20 15 50 50 142 8050 Am da cui: 8050 91. 5 mm 2 501.76 Determinazione di S 1 , S 2 , S 3 : S0 M 1 B S 0 450 91. 5 32 mm 2 1300 M i B M 2 B S2 S 0 500 91. 5 35 mm 2 1300 M B i M 3 B S 0 350 91. 5 25 mm 2 S3 1300 M i B le sezioni della membratura saranno quindi: S 0 100 mm 2 ; S 1 S 2 35 mm 2 ; S 1 25 mm 2 S1 17 7.8 Membratura alimentata alle due estremità alla stessa tensione V e con cos 1 7.8.1 Carico singolo Fig.7.22 ipotesi: V A V B I A corrente erogata dalla cabina A I B corrente erogata dalla cabina B ovviamente: I A I B I con I B L AB IL A0 0 I A L AB IL B0 0 7. 14 da cui: I B L A0 /L AB I I A L 0B /L AB I 7. 15 ne discende che la membratura può essere analizzata elettricamente studiando indipendentemente una sola delle due sottomembrature: Fig.7.23 18 7.8.2 Carichi multipli Fig.7.24 La corrente erogata dalla cabina A sarà: I A I 1 L 1B I 2 L 2B I 3 L 3B L AB La corrente erogata dalla cabina B sarà: 7. 16 I B I 1 L 1A I 2 L 2A I 3 L 3A L AB 7. 17 ed è ovviamente: 3 I I A I B i1 7. 18 i Analogamente alla ricerca del punto di inversione del taglio in Scienza delle Costruzioni per una trave appoggiata, nel caso elettrico è necessario trovare il carico che è contemporaneamente alimentato da A e da B e quindi tagliare elettricamente la membrana in quel punto indi procedere in modo separato. Esempio 7: vedi figure 7.25 e 7.26. Fig.7.25 I A 10 80 20 30 10 10/100 15A la membratura si spezzerà a due a 70m da A, così: 19 Fig.7.26 7.9 Membratura chiusa Nel caso in cui V A V B si considera la membratura come fosse alimentata a due estremi distinti e quindi si procede come nel caso precedente.: Fig.7.27 Fig.7.28 Esempio 8: membratura trifase ad anello chiuso,con cavo in gomma etilpropilinica, con V380/220V, con cos1 e con DV amm 1. 5% (figure 7.29 , 7.30 e 7.31). 20 Fig.7.29 Fig.7.30 Calcolo delle correnti: I 1 P 1 / 3 Vcos 1 20000/ 3 380 30. 4 A I 1 10000/ 3 380 15. 2 A I 1 15000/ 3 380 22. 8 A determinazione I : A I 30. 4 150 15. 2 100 22. 8 40/170 41. 2 A A La membratura si spezza in corrispondenza del secondo carico come indicato in figura 7.31: Fig.7.31 Tenendo conto che DV amm 1.5220 3. 3 V la sezione della membratura vale: 100 30.42010.870 8. 3mmm 2 S 503.3 21 Si spezza la membratura in AB e come in figura 7.31 si ha una membratura allineata ai due estremi. 7.10 Le membrature con carichi aventi fattore di potenza diverso da 1 Occorre distinguere il calcolo di verifica dal progetto preliminare. Ricordiamo la formula approssimata per il calcolo della DV amm DV amm RI cos XI sin RI f XI DV R DV X 7.10.1 Verifica di una membratura aperta ed alimentata ad una sola estremità Fig.7.32 In un primo tempo si assegna alla X reattanza, il valore che deriva dalla tabella del costruttore, e si procede nel calcolo della DV x . Dopo aver calcolato il valore della c.d.p., dovuta alla componente reattiva, si sottrae tale valore alla DV tot DV R DV tot DV x Si procede quindi alla verifica della membratura pensando di avere come carichi (correnti) le sole componenti in fase I fi i 1, 2, 3. . . n. Analogamente si procederà nel caso di progetto, con la differenza che in questo caso, si adotterà un valore di x arbitrario da verificare in seguito con il valore reale. 22 Progettata la sezione S si ricalcola il valore della X e quindi della DV x effettiva. Nel caso la DV tot non risulti entro i limiti si riprocede nella stessa maniera con un’altra iterazione con una sezione maggiore. In modo del tutto analogo si procede avendo a disposizione una tabella di cavi/conduttori con corrente ammissibile e valori di r e x come in tabella 1, eseguendo una scelta preliminare in funzione della portata e poi verificare a posteriori la c.d.p. Il metodo è sicuramente rapidamente convergente. 7.10.2 Progetto di una membratura aperta ed alimentata ad una estremità La reattanza di servizio X può essere calcolata in prima approssimazione noto: -il livello di tensione della linea -il tipo di membratura ( aerea o in cavo) Esempio 9: per una linea aerea trifase: L ln rD 1 mH/km 2 4 0 per D 1 m d 1 5 mm o d 2 15 mm S 1 20 mm 2 S 2 176 mm 2 L 1 0. 063 mH/km L 2 0. 052 mH/km Esempio 10: calcolo di verifica della membratura trifase 10kV di conduttori di rame nudo con una V amm 3% S 40mm 2 e D 60cm (figure 7.33 e 7.34). Fig.7.33 P 3 V cos If P 3V I 23 Iq P sin 3 V cos P tan g I tan g f 3V I f 150000/ 3 10000 8. 7A I q 8. 7 tan g 8. 7A L 10 4 0. 25 ln 600 7.136 S 40mm 2 d 7mm 4. 681 8 10 4 mH/km da cui X 314 30 4. 681 8 10 4 4. 410 3 Fig.7.34 DV X X I q 4. 410 3 8. 7 38. 370 I f 3010 3 DV R 8.730000 118V 5540 kS DV tot DV R DV X 38. 370V 118V 118V 38. 37V 156. 37V DV max % 156. 37 100 2. 708 4% 10000 3 DV max % DVamm Se il risultato fosse stato diverso, si sarebbe dovuto ricorrere ai seguenti rimedi: a) aumento della sezione del conduttore b) mettere in parallelo un’altra membratura c) rifasare il carico: aumentando il cos diminuisce DV X (N.B. per cos 1, DV X 0! Q 3 VI sin 3 10000 8. 7 150kVAR d) compensare la reattanza induttiva della rete inserendo in serie alla linea una batteria di condensatori 24 Fig.7.35 I P 150000/ 3 V cos 3 10000 0. 7 12. 3A V L DV C 10. 2 12. 3 126V da cui Q 3DV C I 3 126 12. 3 4. 65kVAR e) inserire all’arrivo un autotrasformatore di potenza apparente tale da annullare la caduta in arrivo. In altri termini si tratta di aumentare la tensione in arrivo con un autotrasformatore elevatore, con la seguente potenza di targa: 3.6% di 150 kW P n 3.6 150000 7714. 3VA 8kVA 0.7 100 25