Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Prev Elettronica applicata 3. CIRCUITI SOMMATORI AMPLIFICATORE OPERAZIONALE Esso è composto da : - uno stadio di ingresso di tipo differenziale - uno stadio di amplificazione - uno stadio di uscita volto a guadagnare corrente Amplificatore operazionale ideale Caratteristiche dell’amplificatore ideale: ◊ amplificazione differenziale Ad → ∞ ◊ resistenza d’uscita Ro = 0 ◊ nessuna limitazione di slew rate ◊ banda passante infinita ◊ caratteristiche indipendenti dalla temperatura Vd = V + − V − Vo = AdVd → ∞ Amplificatore operazionale reale © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 1 di 9 Autore: Franco Fiori Home Next Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Prev Elettronica applicata Home Next Vengono definiti il modo differenziale ed il modo comune della tensione d’ingresso come segue: Vc = Vd = V1 − V2 V1 + V2 2 La tensione di uscita sarà data dall’espressione: Vo = AdVd + AcVc In tal caso abbiamo una amplificazione sia di modo differenziale (Ad) che di modo comune (Ac) e l’amplificatore funzionerà in maniera ottimale quando quest’ultima sarà trascurabile rispetto la prima. Un operazionale reale è sensibile al modo comune e presenta un’amplificazione Ad con valori tra 10 3 ÷ 10 6 Per avere un’ indicazione della reiezione al modo comune da parte dell’operazionale, viene definito il CMRR (Common Mode Rejection Ratio): CMRR = Ad (CMRR) dB = 20 log Ac Ad Ac Applicazioni dell’amplificatore operazionale Per la trattazione a seguire consideriamo sempre il caso ideale. Configurazione invertente I1 = Vi R ⇒ Vo = − R2 I1 = − 2 Vi R1 R1 Vo R =− 2 Vi R1 © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 2 di 9 Autore: Franco Fiori Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Prev Elettronica applicata Home Next Configurazione non invertente I1 = R Vi RV ⇒ Vo = Vi + 2 i = Vi 1 + 2 R1 R1 R1 Vo R = 1+ 2 Vi R1 Sommatore generalizzato La tensione in uscita è uguale alla somma : Vo = a1V1 + a 2V2 + ..... + a nVn − b1V '1 −b2V ' 2 −........... − bmV ' m I coefficienti a1, a2, ... an, e b1, b2, ... bm, sono denominati pesi ed inoltre si definisce: n a = ∑ai m i = 1,....., n i =1 © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 b = ∑bj j = 1,....., m j =1 Pagina 3 di 9 Autore: Franco Fiori Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Elettronica applicata Prev Home Next Regole: se a = b+1 il circuito non richiede nè R’ nè R’’; se a < b+1 il circuito richiede R’’; se a > b+1 il circuito richiede R’. ESERCIZI Esercizio n°1 Realizzare un circuito, utilizzando un operazionale, che svolga la seguente funzione: Vo = 3V1 − 2V2 Soluzione: Considerando l’amplificatore operazionale in funzionamento lineare, è possibile utilizzare, per la risoluzione, la legge di sovrapposizione degli effetti. Parte 1) Ricordandosi le relazioni relative alla configurazione invertente si può scrivere che: V 'o = − © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 R2 R V2 → ponendo 2 = 2 ⇒ V 'o = −2V2 R1 R1 Pagina 4 di 9 Autore: Franco Fiori Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Elettronica applicata Parte 2) Dalla relazione del guadagno per la configurazione non invertente: R V ' ' o = 1 + 2 ⋅ V1 ⇒ V ' ' o = 3V1 R1 La funzione sarà quindi realizzata dal seguente circuito: Vo = V ' o + V ' ' o ⇒ Vo = 3V1 − 2V2 © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 5 di 9 Autore: Franco Fiori Prev Home Next Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Elettronica applicata Prev Home Next Esercizio n°2 Realizzare un circuito, utilizzando un operazionale, che svolga la seguente funzione: Vo = 3V1 − 5V2 Soluzione: Parte 1) V 'o = − R2 R V2 → ponendo 2 = 5 ⇒ V 'o = −5V2 R1 R1 Parte 2) Nel seguente esercizio è necessario introdurre un partitore di tensione attraverso le due resistenze R3 ed R4, infatti: - senza partitore: R V ' ' o = 1 + 2 V1 ⇒ V ' ' o = 6V1 (errato perchè ≠ 3V1 ) R1 © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 6 di 9 Autore: Franco Fiori Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - - con il partitore Elettronica applicata R R4 V ' ' o = 1 + 2 R1 R3 + R4 Prev Home Next V1 Quindi si assegnano i valori alle resistenze R3 ed R4 in modo tale che si ottenga il risultato cercato: R R4 1 V1 = (1 + 5) V1 = 3V1 V ' 'o = 1 + 2 R1 R3 + R4 2 con R4 1 = R3 + R4 2 Per il principio della sovrapposizione degli effetti: Vo = V 'o + V ' ' o ⇒ Vo = 3V1 − 5V2 © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 7 di 9 Autore: Franco Fiori Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Elettronica applicata Prev Home Next Esercizio n°3 Realizzare un circuito, utilizzando un operazionale, che svolga la seguente funzione: Vo = 5V1 − 3V2 Soluzione: Parte 1) V 'o = − R2 R V2 → ponendo 2 = 3 ⇒ V 'o = −3V2 R1 R1 Parte 2) N.B. E’ significativo notare che quando il generatore V1 è spento (V1=0) ed il generatore V2 è acceso, lungo la resistenza Rx non passa corrente in quanto il nodo A è a massa virtuale. © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 8 di 9 Autore: Franco Fiori Elettronica applicata Politecnico di Torino CeTeM - Prev Elettronica applicata Home Nel seguente esercizio è necessario inserire la resistenza Rx, infatti si ha che: - senza resistenza Rx: R V ' ' o = 1 + 2 V1 ⇒ V ' ' o = 4V1 (errato perchè ≠ 5V1 ) R1 - con resistenza Rx (il nodo A adesso è a potenziale V1): R2 V ' ' o = 1 + R1 // R x V1 = 5V1 V ' 'o = 5V1 per cui scegliendo un opportuno valore di Rx si può ottenere il risultato cercato cioè per il principio della sovrapposizione degli effetti: Vo = V ' o + V ' ' o ⇒ Vo = 5V1 − 3V2 © Politecnico di Torino Data ultima revisione 06/12/00 Pagina 9 di 9 Autore: Franco Fiori Next