f Note L’allergia e i vaccini antiallergici (immunoterapia specifica) Informazioni per i pazienti Rete Ospedaliera di Allergologia della Regione Piemonte (RRA) Con il contributo incondizionato di Informazioni per i pazienti è l’unico trattamento che agisce sulle cause dell’infiammazione allergica ed in grado quindi di modificare la storia naturale della malattia allergica sia riducendo i sintomi sia l’evoluzione della malattia sia il rischio di sviluppare asma bronchiale e nuove sensibilizzazioni. I suoi benefici permangono definitivamente o molto a lungo dopo il termine di un ciclo di terapia di almeno 3 anni. Tale obiettivo non è ovviamente raggiungibile se si utilizzano solo i farmaci. • Che cos’è l’allergia? Il sistema immunitario protegge il nostro organismo nei confronti di infezioni e malattie. Gli individui atopici hanno un “malfunzionamento” del sistema immunitario geneticamente determinato. Nell’ambito di questo malfunzionamento vengono prodotti anticorpi nei confronti di sostanze (proteine), normalmente innocue, contenute, per esempio, nei pollini, negli acari della polvere, nel pelo di animali oppure in certi alimenti. Queste proteine, conosciute con il nome di allergeni, possono provocare una reazione allergica per inalazione (respirazione), ingestione, iniezione o semplicemente per contatto. L’allergia è quindi causata da un’eccessiva reattività del sistema immunitario dovuta ad una produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi che non dovrebbero essere prodotti. • Quali sono i sintomi più tipici? La patologia allergica si può manifestare con quadri clinici diversi e conseguenti all’interessamento dei vari organi bersaglio coinvolti (cute, apparato respiratorio, apparato gastrointestinale, ecc) e possono essere rappresentati da orticaria, dermatite, eczema, rinite, asma, ecc. La rinite allergica stagionale (in passato denominata “febbre da fieno”) ad esempio si manifesta per la presenza di un’infiammazione allergica a carico delle vie aeree superiori che provoca sintomi quali: > naso che cola > naso chiuso > prurito al naso con starnuti > arrossamento, prurito agli occhi > mal di testa, stanchezza, difficoltà a concentrarsi Al contrario l’asma colpisce le vie aeree inferiori e può causare difficoltà respiratoria. I sintomi dell’asma sono caratterizzati da: > tosse secca (soprattutto notturna) e respiro sibilante > difficoltà respiratoria e senso di peso/costrizione al petto > sensazione di fame d’aria e difficoltà ad espellere l’aria • Perché è importante curare la rinite? La rinite rappresenta la localizzazione della malattia allergica a livello di un organo (il naso) e pertanto, anche se il sintomo può sembrare lieve, la causa sottostante (malfunzionamento del sistema immunitario) predispone l’organismo verso un maggior rischio di sviluppare asma bronchiale rispetto ai soggetti non allergici e di sensibilizzazione ad ulteriori allergeni. • Perché è importante l’aderenza alla terapia? L’asma provoca episodi di difficoltà respiratoria persistenti o ricorrenti e tendenzialmente destinati ad aggravarsi nel tempo che possono costringere il paziente ad un trattamento farmacologico a vita. • Come si può curare l’allergia? Allontanamento degli allergeni Quando possibile, è buona regola cercare sempre di evitare o diminuire il contatto con gli allergeni verso i quali si è sensibilizzati. Bisogna però chiarire che questo è solo uno dei provvedimenti terapeutici da mettere in atto in un paziente allergico e, in molti casi, neanche il più importante. Trattamento con farmaci sintomatici Il trattamento con i farmaci (antistaminici, cortisonici, antileucotrienici, broncodilatatori, ecc) che sono solo dei sintomatici, produce un rapido sollievo dai sintomi allergici ma poiché questi farmaci agiscono solo a livello dell’organo bersaglio di volta in volta interessato e non agiscono sulle cause dell’allergia (non agiscono cioè a livello del sistema immunitario), alla loro sospensione, i sintomi si ripresentano di nuovo. Vaccinazione (Immunoterapia specifica) L’immunoterapia (detta anche comunemente “vaccinazione antiallergica”) consiste nella somministrazione per via sottocutanea o sublinguale di estratti allergenici al fine di indurre una “tolleranza” (quindi è il contrario di quanto avviene nelle comuni vaccinazioni antinfettive in cui si stimola il sistema immunitario per evocare una risposta anticorpale). La terapia, per garantire la massima efficacia, deve essere protratta per almeno 3 anni. La vaccinazione Per ottenere i migliori risultati da una terapia è molto importante seguire lo schema prescritto dal medico (aderenza alla terapia). L’efficacia dell’immunoterapia, valutabile dal paziente attraverso la riduzione/ scomparsa dei sintomi, la diminuzione dell’uso di farmaci sintomatici ed il miglioramento della qualità della vita, è ottenibile solo se si è costanti nel rispettare lo schema terapeutico prescritto dal Vostro medico specialista. L’immunoterapia specifica è una terapia che va praticata continuativamente e determina beneficio clinico in modo graduale. • I vaccini hanno degli effetti collaterali? Se si verificano degli effetti collaterali questi sono sempre di tipo “allergico”. Nel caso della terapia sottocutanea si possono avere lievi disturbi nella sede di iniezione (arrossamento, gonfiore, ecc). Nel caso della terapia sublinguale si possono avere reazioni localizzate al cavo orale (prurito, gonfiore, ecc.). Molto più raramente possono verificarsi reazioni più intense quali orticaria acuta, improvvisi gonfiori, rinite acuta, broncospasmo, ecc che richiedono un intervento farmacologico in base a precise direttive dello specialista che ha in cura il paziente. Ogni soggetto tollera in modo diverso la terapia. Per eventuali reazioni anomale che si dovessero verificare subito dopo l’assunzione dell’immunoterapia specifica rivolgersi al proprio medico o al Servizio di Allergologia che ha eseguito la diagnosi e prescritto la terapia. • Il paziente sottoposto ad immunoterapia specifica deve attenersi alle seguenti regole: > In caso di immunoterapia iniettiva: • rimanere presso l’ambulatorio almeno 30 minuti dopo l’iniezione • evitare di eseguire attività fisica nelle 24 ore successive all’iniezione dell’estratto iposensibilizzante • dopo l’iniezione non fare bagni caldi o saune per almeno 24 ore • informare il Medico sulle eventuali reazione verificatesi dopo l’iniezione precedente > Per ogni tipo di immunoterapia: • comunicare eventuali variazioni del proprio stato di salute e gli eventuali farmaci assunti • Consigli utili: > durante il periodo di esecuzione dell’immunoterapia è possibile usare la pillola anticoncezionale. > la gravidanza o l’allattamento non controindicano l’esecuzione dell’immunoterapia in quanto non sono mai stati segnalati danni al feto o al lattante; conviene in ogni caso comunicare al Servizio di Allergologia che si intende affrontare una gravidanza o si è scoperta una gravidanza in atto. > i donatori di sangue devono segnalare al proprio centro Avis che stanno eseguendo l’immunoterapia specifica • È inoltre necessario: > informare con precisione il Medico su qualsiasi reazione allergica (o sospetta tale) di qualsiasi tipo e dipendente da qualsiasi altra causa (es. da farmaci, da alimenti, ecc.) > riferire al Medico se in passato sono già stati praticati cicli di immunoterapia e come sono stati tollerati > segnalare i farmaci, con i relativi dosaggi, che si stanno assumendo per altre malattie (pressione alta, diabete, malattie del cuore, glaucoma, ecc.) È necessario almeno un controllo annuale presso il Servizio di Allergologia al fine di valutare la risposta clinica alla terapia e la necessità di ulteriori accertamenti. f Note L’allergia e i vaccini antiallergici (immunoterapia specifica) Informazioni per i pazienti Rete Ospedaliera di Allergologia della Regione Piemonte (RRA) Con il contributo incondizionato di Informazioni per i pazienti è l’unico trattamento che agisce sulle cause dell’infiammazione allergica ed in grado quindi di modificare la storia naturale della malattia allergica sia riducendo i sintomi sia l’evoluzione della malattia sia il rischio di sviluppare asma bronchiale e nuove sensibilizzazioni. I suoi benefici permangono definitivamente o molto a lungo dopo il termine di un ciclo di terapia di almeno 3 anni. Tale obiettivo non è ovviamente raggiungibile se si utilizzano solo i farmaci. • Che cos’è l’allergia? Il sistema immunitario protegge il nostro organismo nei confronti di infezioni e malattie. Gli individui atopici hanno un “malfunzionamento” del sistema immunitario geneticamente determinato. Nell’ambito di questo malfunzionamento vengono prodotti anticorpi nei confronti di sostanze (proteine), normalmente innocue, contenute, per esempio, nei pollini, negli acari della polvere, nel pelo di animali oppure in certi alimenti. Queste proteine, conosciute con il nome di allergeni, possono provocare una reazione allergica per inalazione (respirazione), ingestione, iniezione o semplicemente per contatto. L’allergia è quindi causata da un’eccessiva reattività del sistema immunitario dovuta ad una produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi che non dovrebbero essere prodotti. • Quali sono i sintomi più tipici? La patologia allergica si può manifestare con quadri clinici diversi e conseguenti all’interessamento dei vari organi bersaglio coinvolti (cute, apparato respiratorio, apparato gastrointestinale, ecc) e possono essere rappresentati da orticaria, dermatite, eczema, rinite, asma, ecc. La rinite allergica stagionale (in passato denominata “febbre da fieno”) ad esempio si manifesta per la presenza di un’infiammazione allergica a carico delle vie aeree superiori che provoca sintomi quali: > naso che cola > naso chiuso > prurito al naso con starnuti > arrossamento, prurito agli occhi > mal di testa, stanchezza, difficoltà a concentrarsi Al contrario l’asma colpisce le vie aeree inferiori e può causare difficoltà respiratoria. I sintomi dell’asma sono caratterizzati da: > tosse secca (soprattutto notturna) e respiro sibilante > difficoltà respiratoria e senso di peso/costrizione al petto > sensazione di fame d’aria e difficoltà ad espellere l’aria • Perché è importante curare la rinite? La rinite rappresenta la localizzazione della malattia allergica a livello di un organo (il naso) e pertanto, anche se il sintomo può sembrare lieve, la causa sottostante (malfunzionamento del sistema immunitario) predispone l’organismo verso un maggior rischio di sviluppare asma bronchiale rispetto ai soggetti non allergici e di sensibilizzazione ad ulteriori allergeni. • Perché è importante l’aderenza alla terapia? L’asma provoca episodi di difficoltà respiratoria persistenti o ricorrenti e tendenzialmente destinati ad aggravarsi nel tempo che possono costringere il paziente ad un trattamento farmacologico a vita. • Come si può curare l’allergia? Allontanamento degli allergeni Quando possibile, è buona regola cercare sempre di evitare o diminuire il contatto con gli allergeni verso i quali si è sensibilizzati. Bisogna però chiarire che questo è solo uno dei provvedimenti terapeutici da mettere in atto in un paziente allergico e, in molti casi, neanche il più importante. Trattamento con farmaci sintomatici Il trattamento con i farmaci (antistaminici, cortisonici, antileucotrienici, broncodilatatori, ecc) che sono solo dei sintomatici, produce un rapido sollievo dai sintomi allergici ma poiché questi farmaci agiscono solo a livello dell’organo bersaglio di volta in volta interessato e non agiscono sulle cause dell’allergia (non agiscono cioè a livello del sistema immunitario), alla loro sospensione, i sintomi si ripresentano di nuovo. Vaccinazione (Immunoterapia specifica) L’immunoterapia (detta anche comunemente “vaccinazione antiallergica”) consiste nella somministrazione per via sottocutanea o sublinguale di estratti allergenici al fine di indurre una “tolleranza” (quindi è il contrario di quanto avviene nelle comuni vaccinazioni antinfettive in cui si stimola il sistema immunitario per evocare una risposta anticorpale). La terapia, per garantire la massima efficacia, deve essere protratta per almeno 3 anni. La vaccinazione Per ottenere i migliori risultati da una terapia è molto importante seguire lo schema prescritto dal medico (aderenza alla terapia). L’efficacia dell’immunoterapia, valutabile dal paziente attraverso la riduzione/ scomparsa dei sintomi, la diminuzione dell’uso di farmaci sintomatici ed il miglioramento della qualità della vita, è ottenibile solo se si è costanti nel rispettare lo schema terapeutico prescritto dal Vostro medico specialista. L’immunoterapia specifica è una terapia che va praticata continuativamente e determina beneficio clinico in modo graduale. • I vaccini hanno degli effetti collaterali? Se si verificano degli effetti collaterali questi sono sempre di tipo “allergico”. Nel caso della terapia sottocutanea si possono avere lievi disturbi nella sede di iniezione (arrossamento, gonfiore, ecc). Nel caso della terapia sublinguale si possono avere reazioni localizzate al cavo orale (prurito, gonfiore, ecc.). Molto più raramente possono verificarsi reazioni più intense quali orticaria acuta, improvvisi gonfiori, rinite acuta, broncospasmo, ecc che richiedono un intervento farmacologico in base a precise direttive dello specialista che ha in cura il paziente. Ogni soggetto tollera in modo diverso la terapia. Per eventuali reazioni anomale che si dovessero verificare subito dopo l’assunzione dell’immunoterapia specifica rivolgersi al proprio medico o al Servizio di Allergologia che ha eseguito la diagnosi e prescritto la terapia. • Il paziente sottoposto ad immunoterapia specifica deve attenersi alle seguenti regole: > In caso di immunoterapia iniettiva: • rimanere presso l’ambulatorio almeno 30 minuti dopo l’iniezione • evitare di eseguire attività fisica nelle 24 ore successive all’iniezione dell’estratto iposensibilizzante • dopo l’iniezione non fare bagni caldi o saune per almeno 24 ore • informare il Medico sulle eventuali reazione verificatesi dopo l’iniezione precedente > Per ogni tipo di immunoterapia: • comunicare eventuali variazioni del proprio stato di salute e gli eventuali farmaci assunti • Consigli utili: > durante il periodo di esecuzione dell’immunoterapia è possibile usare la pillola anticoncezionale. > la gravidanza o l’allattamento non controindicano l’esecuzione dell’immunoterapia in quanto non sono mai stati segnalati danni al feto o al lattante; conviene in ogni caso comunicare al Servizio di Allergologia che si intende affrontare una gravidanza o si è scoperta una gravidanza in atto. > i donatori di sangue devono segnalare al proprio centro Avis che stanno eseguendo l’immunoterapia specifica • È inoltre necessario: > informare con precisione il Medico su qualsiasi reazione allergica (o sospetta tale) di qualsiasi tipo e dipendente da qualsiasi altra causa (es. da farmaci, da alimenti, ecc.) > riferire al Medico se in passato sono già stati praticati cicli di immunoterapia e come sono stati tollerati > segnalare i farmaci, con i relativi dosaggi, che si stanno assumendo per altre malattie (pressione alta, diabete, malattie del cuore, glaucoma, ecc.) È necessario almeno un controllo annuale presso il Servizio di Allergologia al fine di valutare la risposta clinica alla terapia e la necessità di ulteriori accertamenti.