REG IO NE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE COORDINATORE: DOTT. FULVIO FERRANTE Prot. n. 174 / AFD Frosinone, 13/02/2014 “FARMAINFORMA” Informazione sui Farmaci e la Farmacovigilanza – Gennaio 2014 FARMACOVIGILANZA DEAR DOCTOR LETTER: METOCLOPRAMIDE Classe A-C/ RR Al fine di minimizzare i rischi conosciuti di effetti indesiderati neurologici potenzialmente gravi, sono state introdotte restrizioni del dosaggio e della durata del trattamento dei medicinali a base di metoclopramide. Pazienti adulti: • La metoclopramide è indicata per la prevenzione e il trattamento a breve termine di nausea e vomito, inclusi quelli associati a chemioterapia, radioterapia, interventi chirurgici ed emicrania. • La dose massima nelle 24 ore è di 30 mg (o di 0,5 mg/kg di peso corporeo) per via orale, rettale, endovenosa o intramuscolare. • La durata massima raccomandata del trattamento è di 5 giorni. Pazienti pediatrici (1-18 anni): • L'uso della metoclopramide nella fascia d’età che va da 1 a 18 anni deve essere limitato esclusivamente alla terapia di seconda linea nelle seguenti indicazioni: trattamento di nausea e vomito postoperatori accertati (solo via endovenosa); prevenzione di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia (solo via orale ed endovenosa). • La dose raccomandata è di 0,1-0,15 mg/kg di peso corporeo, da ripetere al massimo tre volte al giorno. La dose massima nelle 24 ore è di 0,5 mg/kg di peso corporeo. Pazienti pediatrici (0-1 anno): • La metoclopramide è controindicata nei bambini di età inferiore a 1 anno e non deve essere usata in alcuna circostanza a causa del rischio di reazioni neurologiche e di metemoglobinemia. Nota Informativa importante AIFA su Metoclopramide del 22/01/2014 http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/Metoclopramide_Ar_31_DH PC.pdf CONTRACCETTIVI ORALI COMBINATI (COC) Classe C/RR Nuove informazioni sul rischio di tromboembolia in associazione con alcuni contraccettivi ormonali combinati1 (COC) a seguito di una rivalutazione sul loro rapporto rischio/beneficio: • Questa rivalutazione ha confermato le precedenti evidenze sul basso rischio di tromboembolia venosa (TEV) con tutti i COC a basso dosaggio (etinilestradiolo < 50 µg). • Esiste un buon livello di evidenza sulle differenze tra i diversi COC nel loro rischio di tromboembolia venosa (TEV), a seconda del tipo di progestinico che contengono. Tra i contraccettivi ormonali combinati, quelli contenenti i progestinici levonorgestrel, noretisterone o norgestimato hanno il più basso rischio di TEV tra i contraccettivi ormonali combinati. • Quando si prescrivono i COC, si devono valutare con attenzione gli attuali fattori di rischio individuali delle utilizzatrici, in particolare quelli relativi alla TEV, ed il diverso rischio di TEV tra i diversi medicinali. • Una donna che stia usando un contraccettivo combinato senza alcun problema non è necessario che smetta di usarlo. • Non vi è alcuna evidenza di differenze tra i COC a basso dosaggio (etinilestradiolo<50 µg) per quanto riguarda il rischio di tromboembolia arteriosa (TEA). • I benefici associati all'utilizzo di un COC superano il rischio di effetti indesiderati gravi nella maggior parte delle donne. Ad oggi ci si focalizza sull'importanza dei fattori di rischio individuali delle utilizzatrici e sulla necessità di rivalutarli con regolarità e nel sensibilizzare sui segni e sui sintomi di TEV e TEA, che devono essere descritti alle donne al momento della prescrizione di un COC. • Considerare sempre la possibilità di una tromboembolia associata all’utilizzo di COC quando si presenta in una donna che ha dei sintomi. Nota Informativa importante AIFA sui COC del 21/01/2014 http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/DHPC%20COC_0.pdf DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI - AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE Città della Salute,Via A. Fabi s.n.c. - 03100 - Frosinone Tel.0775/882341/882500- Fax:0775/292230 e-mail : [email protected] - [email protected] – www.asl.fr.it - REG IO NE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE COORDINATORE: DOTT. FULVIO FERRANTE ERBITUX (CETUXIMAB) Classe H/OSP1 COMUNICATI EMA Nuove informazioni sull’importanza di dimostrare lo stato senza mutazioni (wild type) di RAS (esoni 2, 3 e 4 di KRAS e NRAS) prima del trattamento con Erbitux. Inoltre: • Lo stato mutazionale deve essere determinato da un laboratorio competente che utilizzi un metodo di analisi validato per la diagnosi delle mutazioni di RAS (esoni 2, 3 e 4 di KRAS e di NRAS) . • Lo stato senza mutazioni (wild-type) di KRAS sull’esone 2 è già richiesto per iniziare il trattamento con Erbitux, ma dati ulteriori dimostrano che lo stato RAS senza mutazioni (wildtype), come sopra definito, è necessario affinchè Erbitux sia efficace. • Nei pazienti con mutazioni RAS (esoni 2, 3 e 4 di KRAS e di NRAS), che hanno ricevuto Erbitux in associazione ad una chemioterapia a base di FOLFOX4, sono stati osservati un tempo di sopravvivenza globale (OS), un tempo di sopravvivenza libero da progressione (PFS) ed un tasso di risposta obiettiva (ORR) inferiori rispetto a quelli che hanno ricevuto FOLFOX4 da solo. • La controindicazione all’uso di Erbitux in associazione ad una chemioterapia a base di oxaliplatino (ad es. FOLFOX4) include ora tutti i pazienti affetti da mCRC con RAS mutato (esoni 2, 3 e 4 di KRAS e di NRAS) o stato RAS sconosciuto. Nota Informativa importante AIFA su Metoclopramide del 22/01/2014 - http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/Metoclopramide_Ar_31_DH PC.pdf IRBESARTAN/IDROCLOROTIAZIDE TEVA Classe A/RR Nuove informazioni riguardo l’errore presente nel paragrafo 3 nel Foglio Illustrativo dei medicinali Irbesartan / Idroclorotiazide Teva. La frase non corretta del paragrafo 3 del Foglio Illustrativo è la seguente: La dose raccomandata di Irbesartan/Idroclorotiazide Teva è una o due compresse al giorno. La frase corretta è la seguente: La dose raccomandata di Irbesartan/Idroclorotiazide Teva è una compressa al giorno. La dose raccomandata di una o due compresse al giorno è solo per il dosaggio più basso di Irbesartan/ Idroclorotiazide Teva da 150/12.5 mg, poiché dosi giornaliere superiori a 300 mg di irbesartan e 25 mg di idroclorotiazide non sono raccomandate. Nota Informativa importante AIFA su Irbesartan/idroclo. del 09/01/2014 http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/IrbesartanHCTZ%20DHPC%20AIFA.pdf CONTRACCETTIVI DI EMERGENZA Classe C/RNR L’Agenzia Europea dei Medicinali ha avviato una rivalutazione dei contraccettivi di emergenza per valutare se l’aumento del peso corporeo e dell’indice di massa corporea (IMC) riduca l'efficacia di questi medicinali nel prevenire una gravidanza non voluta. I contraccettivi di emergenza agiscono bloccando e/o ritardando l'ovulazione. I medicinali disponibili come contraccettivi di emergenza nell’Unione Europea contengono levonorgestrel o ulipristal acetato. L’Agenzia Europea dei Medicinali valuterà l'impatto dei nuovi dati i quali suggeriscono che un elevato peso corporeo potrebbe compromettere l'efficacia dei contraccettivi di emergenza. Si valuterà se apportare eventuali modifiche alle informazioni per tutti i medicinali contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel o ulipristal acetato. Comunicato stampa EMA del 24/01/2014 http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/contraccezione%20d'emergenza.pdf RACCOMANDAZIONI PRAC Medicinali a base di Ranelato di Stronzio (Osseor/Protelos) L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) aveva avviato una revisione per Protelos/Osselor, due medicinali contenenti stronzio ranelato, usati per il trattamento dell’osteoporosi. La revisione è stata iniziata a seguito di una valutazione di routine dei dati di sicurezza che hanno mostrato un aumentato rischio di gravi problemi cardiaci, incluso l’attacco cardiaco, con l’uso dei medicinali. I risultati di una revisione approfondita hanno portato il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) di raccomandare che Protelos/Osselor, non debbano più essere usati per il trattamento dell’osteoporosi. La raccomandazione del PRAC sarà ora inviata al Comitato per i Medicinali ad Uso Umano (CHMP), che adotterà l’opinione finale dell’Agenzia. L’opinione del CHMP sarà inoltrata alla Commissione Europea che rilascerà una decisione finale. Raccomandazioni PRAC del 10/01/2014 - http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/raccomandazioni-prac-suprotelorosseor-stronzio-ranelato-10012014 - DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI - AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE Città della Salute,Via A. Fabi s.n.c. - 03100 - Frosinone Tel.0775/882341/882500- Fax:0775/292230 e-mail : [email protected] - [email protected] – www.asl.fr.it REG IO NE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE COORDINATORE: DOTT. FULVIO FERRANTE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO “SOSPENDERE I FARMACI NEGLI ANZIANI: UN APPROCCIO EVIDENCE-BASED” Nei soggetti anziani di età ≥ ai 65 anni è indispensabile minimizzare i rischi conseguenti a prescrizioni farmacologiche inappropriate, tenendo conto dell’appropriatezza prescrittiva e delle reazioni avverse (ADR) conseguenti ad interazioni farmacologiche della polifarmacoterapia negli anziani. Un anziano su quattro viene ospedalizzato per reazioni avverse ai farmaci assunti, determinando il 10% dei ricoveri della popolazione di cui un’alta percentuale potrebbe essere evitata. Negli ultimi anni sono emerse evidenze che supportano l’approccio proattivo alla sospensione dei farmaci. Tuttavia, le linee guida non forniscono raccomandazioni cliniche per decisioni complesse e difficili, quali la sospensione dei farmaci negli anziani con comorbilità o la prescrizione di nuove molecole. Evidenza (de-prescription) sulla sospensione dei farmaci attraverso studi clinici 1. Ian Scott et coll. hanno formulato una guida evidence-based in 10 steps alla de-prescrition (Tabella n.1), intesa come un approccio pro-attivo alla sospensione dei farmaci nei soggetti anziani. La validità di questo strumento è stata comunque confermata solo in un gruppo non selezionato di medici. Tabella n.1 - Step de-prescrition 1. Accertare accuratamente tutti i farmaci attualmente assunti 2. Identificare i pazienti a rischio di ADR o con ADR in atto 3. Valutare l’aspettativa di vita 4. Definire obiettivi assistenziali generali 5. Verificare le indicazioni per i trattamenti in uso 6. Determinare la reale necessità di farmaci preventivi per specifiche patologie 7. Determinare le soglie assolute rischi-benefici dei singoli farmaci 8. Rivalutare l’utilità relativa di ciascun farmaco 9. Identificare i farmaci da sospendere e ottenere il consenso del paziente 10. Progettare e implementare un piano di sospensione farmacologia e prevedere uno stretto monitoraggio 2. In un trial condotto su 119 pazienti anziani disabili, grazie ad un algoritmo, sono stati sospesi 332 farmaci diversi (in media 2,8 farmaci/paziente), determinando una riduzione della mortalità a 12 mesi (21% vs 45%), dell’ospedalizzazione (12% vs 30%) e della spesa farmacologica. 3. Un altro studio basato sullo stesso algoritmo ha coinvolto 70 pazienti anziani, in cui erano prescritti una media di 7,7 farmaci, di cui il 58% è stato interrotto con il 90% di pazienti che hanno avuto un miglioramento complessivo della propria salute. 4. Nello studio di Graves et coll. oltre il 50% dei farmaci prescritti ai pazienti anziani sono stati interrotti o ridotti nel dosaggio senza gravi effetti indesiderati. Conclusioni Sono, quindi, in costante aumento le evidenze che supportano un approccio proattivo alla de-prescription dei farmaci negli anziani e se anche nella pratica quotidiana esistono numerosi ostacoli, si possono trovare diverse strategie per superarli. Nelle consultazioni quotidiane tra medici e pazienti, bisognerebbe cogliere l’opportunità di identificare i pazienti ad alto rischio di danno da politerapia e rivalutare la necessità di specifici farmaci. Per ogni paziente ad alto rischio bisognerebbe provare a conciliare aspettativa di vita, impatto delle comorbidità, obiettivi assistenziali e preferenze dei pazienti con i rischi ed i benefici dei trattamenti. Tratto da Evidence - Ottobre 2013, Volume 5/ Issue 10 Autore: Antonino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze) DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI - AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE Città della Salute,Via A. Fabi s.n.c. - 03100 - Frosinone Tel.0775/882341/882500- Fax:0775/292230 e-mail : [email protected] - [email protected] – www.asl.fr.it REG IO NE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE COORDINATORE: DOTT. FULVIO FERRANTE APPROPRIATEZZA D’USO PRESCRIVIBILITÀ FARMACI Omalizumab (Xolair) Con propria determinazione del 19/12/2013, pubblicata sulla GU n. 8 dell’ 11/01/2014, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha riclassificato il medicinale Xolair come medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti – pneumologo, allergologo, immunologo (RRL). La prescrizione del medicinale è inoltre soggetta a diagnosi e Piano Terapeutico (PT), come da scheda allegata alla determina e a quanto previsto dall’allegato 2, determinazione 29 ottobre 2004 – PHT Prontuario della distribuzione diretta. Inibitori HMg-CoA reduttasi (Statine) La prescrizione in Servizio Sanitario Nazionale delle Statine è regolamentata dalla nuova Nota AIFA 13 (Determina AIFA 26/03/2013), dal Decreto Commissariale della Regione Lazio U0045/2009 e dalla nota regionale prot. n.126161DB/07/08 del 28/06/2012, che promuovono l’uso dei farmaci a brevetto scaduto. Per tali motivi si rappresenta che il ricorso a molecole a brevetto non scaduto (Rosuvastatina) può essere giustificato solo laddove vi siano evidenti motivazioni cliniche. Da alcune segnalazioni pervenute e dall’esame di dati a disposizione risultano prescrizioni di Rosuvastatina da 5 mg che, alla luce delle raccomandazioni regionali, non appaiono appropriate. Molte di tali prescrizioni sono a carico di popolazioni asiatiche, per le quali alti dosaggi di tale farmaco sono espressamente controindicati, a causa di una diversa farmacocinetica che ne aumenta l’esposizione sistemica. LEGGE 648/96 PLENADREN (Idrocortisone) Esclusione del medicinale idrocortisone (Plenadren) dall’elenco dei medicinali a totale carico del SSN ai sensi della Legge 648/96. (Determina AIFA n.23/2014 - GU n.23 del 29/01/2014) METIRAPONE (Metopirone) Inserimento del medicinale Metopirone (Metirapone) nell’elenco dei medicinali a totale carico del SSN ai sensi della Legge 648/96, per il trattamento dei pazienti con sindrome di Cushing. (Determina AIFA n.49/2014 - GU n.23 del 29/01/2014) CARENZA MEDICINALI – AUTORIZZAZIONE IMPORTAZIONE ALL’ESTERO LANITOP (Metildigoxina) TUBERTEST 13/01/2014 03/01/2014 GENTILE DOTTORE SI COGLIE L’OCCASIONE PER RICORDARE L’IMPORTANZA DELLA SEGNALAZIONE DELLE SOSPETTE REAZIONI AVVERSE DA FARMACI, QUALE STRUMENTO INDISPENSABILE PER CONFERMARE UN RAPPORTO BENEFICIO/RISCHIO FAVOREVOLE NELLE LORO REALI CONDIZIONI DI IMPIEGO, E DELLE INFORMAZIONI FORNITE AL FINE DI TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA SITI CONSIGLIATI: http://www.asl.fr.it/farmacovigilanza - http://192.168.0.25/farmacovigilanza AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE COORDINATORE: Dr Ferrante Fulvio GRUPPO DI LAVORO: Dr.ssa Crescenzi Sabrina,Dr.ssa Marziale M.Lorena, Dr.ssa Venditti Patrizia F. ELABORAZIONI STATISTICHE E GRAFICA: Dr.ssa Bianchi Clara, Dr.ssa De Marco Denise DIPARTIMENTO MISTO DEI SERVIZI - AREA FARMACEUTICA DIPARTIMENTALE Città della Salute,Via A. Fabi s.n.c. - 03100 - Frosinone Tel.0775/882341/882500- Fax:0775/292230 e-mail : [email protected] - [email protected] – www.asl.fr.it