Lodiamo il Signore perché è buono, perché eterna è la sua

Lodiamo il Signore perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
(cfr. Sal 135)
Carissime Sorelle,
siamo giunte al termine di un evento che è stato veramente per noi una celebrazione pasquale,
un’esperienza profonda dell’amore misericordioso di Dio, un evento intriso di fatica e di gioia, di fraternità
e di condivisione, di speranza e di vita.
Nel calore dell’accoglienza reciproca, all’inizio di questo nostro cammino, abbiamo sentito
l’abbraccio di tutte le sorelle che vi avevano inviato come loro rappresentanti e che ci hanno sostenuto
costantemente con le loro preghiere. Siamo poi partite, serene e fiduciose, con la mente e il cuore aperti a
ricevere luce e forza dallo Spirito, nell’unico desiderio di cercare e fare la volontà del Padre. E davvero in
quei giorni intensi di preparazione, il Signore ci ha colmato della sua grazia attraverso la parola sapiente e
competente di persone consacrate umanamente e spiritualmente ricche.
Aiutate dalla nostra cara Sr. Riccarda, ci siamo sentite sollecitate a coltivare le
qualità umane e spirituali del testimone di speranza, come il realismo, la fiducia e la
pazienza. Abbiamo compreso che annunciare la vita vuol dire difenderla, servirla,
celebrarla. Vuol dire soprattutto essere pronte a donare la nostra vita perché altri
l’abbiano in abbondanza.
Con il linguaggio simbolico di P. Arnaldo Pangrazzi siamo diventate più
consapevoli che questo era un vero Kairos, un tempo a noi donato per essere vissuto
come novità, come invito alla scoperta e al rinnovamento.
All’inizio delle sue meditazioni, Sr. Elena Bosetti ci ha ricordato
che la nostra vita è una questione di amore. Ascoltandola
abbiamo desiderato di essere sempre più malate d’amore, in una nuova consapevolezza
della diaconia femminile. Abbiamo contemplato Miriam, sorella di Mosè e di Aronne,
colei che osserva, veglia, si prende cura, custodisce; colei che, a 90 anni, canta e danza le
meraviglie del Signore e ci insegna a trasformare il dolore in salmo, riconducendo tutto a
Dio. Ci siamo poi identificate con Maria di Magdala, l’apostola degli apostoli. Guarita e liberata da Gesù,
restituita pienamente a se stessa dopo un’esistenza di profonda lacerazione, questa donna ha fatto di sé un
dono d’amore.
Mons. J. Carballo
Sr. Nicla Spezzati ASC
p. Giuseppe Crea MCCJ
p. Luciano Sandrin MI
p. Sebastiano Paciolla O.Cist.
Mons. J. Carballo, Sr. Nicla Spezzati, P. G. Crea, P. L. Sandrin e P. S. Paciolla ci hanno pure offerto
diversi spunti per vivere in pienezza questo capitolo, ma anche provocazioni per promuovere lo sviluppo
costante del nostro carisma. Eccone alcuni:
- Guardiamo al passato con gratitudine, guardiamo al futuro con speranza, vivendo il presente con
passione.
-
-
L’obbedienza è ascolto, è crescita, è risposta. L’autorità ha il compito di facilitare la crescita di tutte.
La responsabilità vive di fiducia; è cruciale saperci fidare le une delle altre, consegnare noi stesse anche
alla fiducia delle altre.
La speranza ha bisogno di un grembo di amore che la protegga.
È importante che ci diciamo e ci pensiamo al femminile, come donne in cammino verso la novità dello
Spirito, chiamate a coltivare una maternità affettiva, culturale e spirituale.
Ascoltiamo il “vento leggero” dell’essenziale, che ci sfida a uscire dalla caverna per restare in piedi sul
monte senza difese e senza sicurezze e per immergerci poi nella concretezza dei problemi per
acquistare la sapienza e intuirne le risposte.
Con il carisma, affidato ora alle nostre mani, la storia si trasforma in storia di salvezza.
Il nostro è un ospedale da campo dove siamo chiamate a curare le ferite e riscaldare i cuori.
Gli interventi saggi e precisi di P. Fabio Bastoni, frutto di un paziente lavoro di
ricerca, sono stati fondamentali per noi. Grazie al suo studio e alla sua parola
chiarificatrice, abbiamo finalmente fra le mani un Regolamento chiaro e completo sulla
Famiglia Laica Maria Domenica.
Ma il cuore di questo Capitolo, il suo punto culminante, è stata la
relazione di Madre Juliana. L’abbiamo ascoltata con attenzione, letta e studiata per
cogliere con realismo il cammino della Congregazione e il suo stato attuale. Fra l’altro
sono emerse problematiche di cui non eravamo a conoscenza ma che hanno suscitato
nei nostri cuori il desiderio di aiutarci di più; alcune di queste ci sono state svelate anche
dalla relazione economica di Sr. T. Nonglak.
Abbiamo letto e ripreso più volte lo Strumento di lavoro, cercando di
comprendere più profondamente il cuore dei messaggi provenienti da tutte le nostre
comunità. Abbiamo scoperto elementi di luce, di forza, di slancio carismatico di cui
abbiamo lodato e ringraziato il Signore. Abbiamo preso coscienza anche di elementi di
fatica, di fragilità, di inadempienze. A partire da questi, abbiamo chiesto l’aiuto dello Spirito e insieme
abbiamo cercato percorsi di
crescita per il prossimo
sessennio.
Anche i giorni delle
responsabilità,
sono
stati
cordialità.
Personalmente
gratitudine per la fiducia
che mi avete messo accanto;
illimitata nel Signore, faremo
Da lato sinistro: Sr. Rebecca, Sr.
Riccarda, Madre Lauretta e
Sr. Liberty
Sr. Sonia Paulina
Freitas
elezioni, pur carichi di grave
segnati dalla pace e dalla
desidero esprimervi la mia
accordatami e per la “squadra”
sono certa che, con una fiducia
cose grandi insieme a tutte voi.
La celebrazione eucaristica alla tomba di S. Pietro proprio nella memoria di S. Giovanni XXIII, è stata
particolarmente significativa per noi: il Card. Angelo Comastri non solo ci ha accolto e si è intrattenuto con
noi con la sua consueta bontà, ma ci ha riempito cuore e mente con frasi ed episodi commoventi del Papa
buono. Ascoltando la catechesi di Papa Francesco sul dono della “pietà”, ci siamo sentite incoraggiate ad
approfondire sempre più il nostro legame con Dio, una relazione vissuta col cuore e che suscita la
gratitudine e la lode.
La presentazione del libretto per la celebrazione commemorativa degli eventi più significativi della
nostra storia ci ha colmate di gioia. Grazie, carissima Sr. Riccarda, per questo prezioso strumento che ci
aiuterà a vivere nella preghiera le tappe principali della nostra storia carismatica.
Carissime Sorelle, in queste tre settimane abbiamo lavorato intensamente. Vorrei qui esprimervi
tutta la mia gratitudine per il vostro impegno, per la passione con cui avete partecipato attivamente a ogni
sessione capitolare, per la comunione e l’amore profondo che ho sentito circolare fra noi in tutto questo
tempo. Davvero sgorga spontanea dal mio cuore l’esclamazione della nostra beata Madre: “Oh quanto è
bella, utile, pregevole l'unione de' cuori quando uniti sono in carità!” (Lettera 83).
Un grazie sincero alle sorelle della commissione preparatoria al Capitolo, che si sono prodigate con
tanta disponibilità nei loro compiti.
Il Capitolo sta per concludersi, ma una nuova tappa nella vita della Congregazione sta per iniziare. A
tutte dico: Portate con voi il sapore di questa esperienza intrisa di fiducia, di libertà e di reciproco ascolto.
Custodite nel cuore la freschezza di questo nostro stare insieme, nella piena accettazione le une delle altre
e nella prontezza ad aiutarci scambievolmente. E siate sollecite a condividere, a diffondere e far fruttificare
questa vostra preziosa esperienza.
Il mio grazie più sentito va a Sr. Lucia: sei stata un grande dono per noi non solo per la
professionalità con cui hai affrontato ogni questione ma anche per la tua serenità, il tuo
umorismo, la saggezza, l’equilibrio, la pazienza, la fermezza e la flessibilità con cui ci hai
guidato.
Nel giorno di Pentecoste Paolo ci ha ricordato: “Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di
forza, di amore e di saggezza” (2Tm 1,7). Lo Spirito di Dio, che è stato molto presente in noi e fra noi, ci
faccia sempre gustare la gioia di rinnovarci e il coraggio di lanciarci verso nuovi orizzonti, secondo l’invito
costante di Papa Francesco.
Oggi Gesù ci ripete: “Voi siete la luce del mondo...”. (Mt 1,14). La candela che abbiamo ricevuto sia
segno di quella splendida luce che ci viene da Cristo e che siamo invitate a portare a tutto il mondo quali
testimoni di speranza e annunciatrici di vita, secondo il carisma della nostra beata Madre Maria Domenica e
di S. Camillo. GRAZIE!
Roma, 10 giugno 2014
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Sr. Lauretta Gianesin MI
Superiora generale