Atmosfera massa d'aria che circonda la terra, con caratteristiche fisiche e chimico-fisiche variabili con l'altezza Parametri da considerare: temperatura, pressione, densità, tipologia e natura chimica dei costituenti Apprezzabile presenza di vapor d’acqua TROPOSFERA e STRATOSFERA potenzialmente “inquinabili” Il 99% della massa è localizzato entro i Km30 poli 7- equatore 15 km la suddivisione in strati è in relazione a temperatura/ densità che derivano dalle interrelazioni nell'aria, tra processi fisici e fotochimici Struttura termica verticale dell'atmosfera TROPOSFERA: Temperatura diminuisce con altezza STRATOSFERA: Temperatura aumenta con altezza Riscaldamento per assorbimento UV dell'ozono ESOSFERA Garantisce H2O allo stato solido e impedisce la perdita di H per fotodissociazione Massa atm.= 5.14x1015ton= 1/1000.000msTerra Una particella con un cammino libero medio di 1 x 10–6 cm al livello del mare ha un cammino libero medio > 1 x 106 cm ad un'altitudine di 500 km, dove la pressione è più bassa di molti ordini di grandezza (sostanze reattive+ stabili) Variazione di P (linea intera) e T (linea tratteggiata) con l'altitudine 1-5% in proporzioni estremamente variabili Particolato (inorganico: processi di erosione, aerosol marino ecc.) (organico: pollini, fibre vegetali e animali) INQUINAMENTO ATMOSFERICO alterazione quali-quantitativa dell’aria per un tempo tale da influire sul benessere della persona e da causare danni a piante, animali e cose Scale spaziali e temporali di trasporto e trasformazione di inquinanti MICROSCALA < 1 km, secondi-minuti • effetti aerodinamici ostacoli → edifici, canyon, rugosità Alterazioni acute della qualità dell’aria (traffico) PICCOLA SCALA < 10 km, ore • massimo impatto inquinanti primari Alterazioni acute della qualità dell’aria (sorgenti puntiformi, aree urbane ed industriali) MESOSCALA 10-100 km, ore-giorni • produzione inquinanti secondari in atm- Ozono troposferico MACROSCALA > 100 km • trasporto e diffusione non omogenei precipitazioni acide, inquinamento transfrontaliero SCALA GLOBALE • alterazioni globali composizione atmosfera effetto serra, assottigliamento strato di ozono stratosferico Gli agenti inquinanti possono essere distinti in: PRIMARI SECONDARI quando mantengono le loro caratteristiche una volta immessi quando l’inquinante si modifica per reazione con altri inquinanti e/o con componenti dell’aria E ancora in: Particolato componenti solide e liquide degli aerosol Gas e vapori Concentrazione: Macroinquinanti Microinquinanti Reattività chimica degli inquinanti atmosferici Inquinanti primari •SO2 (combustibili contenenti zolfo: carbone, gasolio) •CO (combustione incompleta, veicoli a benzina in fase di decelerazione, combustioni da impianti fissi) •particolato (PTS, PM 10 , PM 2,5 ) (fuliggini di combustione, usura freni, pneumatici, asfalto, emissioni industriali – lavorazione metalli, superfici, attività estrattive) •NO (ossidazione dell’N 2 atmosferico nei processi di combustione da impianti fissi e mobili) Inquinanti secondari per effetto di meccanismi fotochimici complessi e tipici del sito (insolazione, tipologia emissioni) •O 3 •NO 2 •Composti organici reattivi Gli aerosol ( compreso tra 0.01e100) possono essere distinti FUMI prodotti della combustione incompleta costituiti da particelle solide e liquide CARBONIOSE CENERI VOLANTI Polveri PTS NEBBIE ARTIFICIALI residui inorganici della combustione distinte in base al in sedimentabili (>10 ) e inalabili(≤10) che comprendono anche la frazione respirabile ( ≤ 2.5 ) costituite da composti in fase liquida (nebbie a base organica di notevole persistenza e opacità formate per la bassa tensione di vapore degli idrocarburi olefinici Diametro particolato Provenienza tipica >10 µm processi meccanici naturali (erosione, vento) 1 - 10 µm fonti naturali (terreno e sali marini) polveri e combustione 0,1 - 1 µm combustione e aerosol fotochimici < 0,1 µm processi di combustione se < 10 µm particelle inalabili SORGENTI D’INQUINAMENTO sono rappresentate da PROCESSI DI COMBUSTIONE (sia da impianti stazionari che mobili (produzione di energia, riscaldamento, traffico motorizzato Responsabili della contaminazione di fondo presente indifferentemente in tutti i centri urbani LAVORAZIONI INDUSTRIALI Emissioni di contaminanti diversi dal punto di vista quali-quantitativo Differentemente distribuiti sul territorio Disponibilità di sistemi tecnologici per il contenimento delle emissioni USURA DEI MATERIALI condizioni ideali per una perfetta combustione Combustibile sotto forma di gas o vapore Miscela ideale combustibile-comburente Combustione a temperatura ideale CO2 e H2O (in quantità trascurabili) CO e NOx Nelle combustioni incomplete si liberano oltre a CO ed NOx Fumi altamente inquinanti (goccioline di catrame, idrocarburi, residui carboniosi, ceneri) Costituiti da particellato sedimentabile (imbrattamento) e non sedimentabile SORGENTI MOBILI PUNTIFORMI attive tutto l’anno l’emissione avviene a 30-50 cm dal suolo la diluizione avviene prevalentemente entro 3- 4 m dal suolo emissioni nettamente differenziabili in base al tipo di motore Motore a scoppio tipo Otto ad accensione comandata Diesel ad accensione spontanea Uso di miscele ricche Uso di miscele povere combustione ideale combustione reale marmitta catalitica ossidante marmitta catalitica trivalente o a 3 vie ossidazione di HC par e CO riduzione di NO Per ottenere l’abbattimento del 90% degli inquinanti rapporto ideale aria/benzina 14,7/1 rapporto stechiometrico iniezione elettronica temperatura di esercizio tra 300 e 900°C FAP assenza di Pb e S Euro5 AUTODEPURAZIONE DELL’ATMOSFERA Meccanismi di Rimozione deposizioni umide deposizioni secche rain-out wash-out inglobamento in gocce di pioggia in formazione inglobamento in gocce di pioggia già formate Meccanismi di trasformazione chimici degli inquinanti: ossidazioni, riduzioni, neutralizzazioni chimico-fisici evaporazione, condensazione, sublimazione, nucleazione DISPERSIONE DEGLI INQUINANTI è dovuta a: Caratteristiche delle Sorgenti altezza, temperatura delle emissioni Condizioni Meteorologiche temperatura, soleggiamento, venti ecc.) Orografia della zona La dispersione può essere: VERTICALE correlata al tipo di Gradiente Termico Verticale ORIZZONTALE correlata al regime dei venti • avvezione operata dal vento dominante (trasporto orizzontale di masse d’aria • diffusione turbolenta (soprattutto nelle direzioni trasverersale al vento domin. Stabilità atmosferica e dispersione degli inquinanti Nella bassa atmosfera il gradiente termico verticale (GT) determina lo sviluppo di moti verticali favorendo il rimescolamento e la dispersione degli inquinanti processo adiabatico = senza scambio di energia con le masse d’aria circostanti Moto verticale dell’aria La temperatura della massa d’aria dipende dalla Pressione: se P aumenta T aumenta (compressione) se P diminuisce T diminuisce (espansione) GTA = -0,976 °C/100m Il moto verticale delle masse d’aria dipende dallo scostamento tra gradiente termico reale (GT) in atmosfera (fz delle condizioni meteoclimatiche) e GTA T massa d’aria > T atm forza di galleg. esalta i moti verticali T massa d’aria < T atm frena i moti verticali Gradiente termico superadiabatico GT>GTA atmosfera instabile I moti verticali dell’aria sono esaltati, rapida dispersione degli inquinanti Gradiente termico subadiabatico GT<GTA atmosfera instabile I moti verticali dell’aria sono smorzati, limitazione nella dispersione degli inquinanti atmosfera molto stabile = SOTERMIA INVERSIONE TERMICA Si verifica in particolari condizioni meteo-climatiche favorisce il ristagno degli inquinanti e Fenomeni acuti di inquinamento i movimenti ascensionali richiederebbero energia