DISTURBI DEL SONNO

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DISTURBI DEL SONNO
Aspetto elettrofisiologico del sonno:
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Fase del sonno paradosso (SP): EEG = a quello di veglia, compare la fase REM, attività
elettrica rapida, movimenti oculari rapidi, rilassamento tono muscolare

Fase del sonno calmo o lento: no attività motoria, onde lente. Fase I (sonno leggero), fase II,
III e IV (sonno profondo), la fase REM segue I e IV.
Insorgenza: 18 mesi /2 anni fino 6/7 anni, meno frequenti in età di latenza, più accentuati in
adolescenza
Non sono disturbi patologici, non è la qualità ma la quantità del problema a rendere patologico il
disturbo. Non c’è un’interpretazione univoca, ogni disturbo deve essere letto in un quadro più
globale. Poi ci può essere una componente genetica.

Gruppo di disturbi: ANGOSCE NOTTURNE (3 tipi)
1. Pavor (terrore) notturno: interessa il primo sonno (sonno lento), un episodio per notte e
quasi mai più volte a settimana. Il bambino improvvisamente piange, urla, appare come
sveglio, confabulante, può avere episodi allucinatori. Componente neurovegetativa: sudato,
tachipnea.
Il tutto dura pochi minuti, può risolversi con il riaddormentamento non con il risveglio. Non
c’è ricordo al risveglio, se c’è è un racconto non di un sogno ma di un qualcosa di
terrificante. Non è un disturbo frequente (2%-5% dei bambini), ci possono essere eventi
scatenanti. Se è frequente e sempre nello stesso modo, può essere preoccupante e
bisognerebbe ricorrere ad esami neurologici (EEG). Per quanto riguarda il disturbo, la
prognosi è molto favorevole.
2. sogno d’angoscia: (dall’età di 2 anni) episodi di pavor meno intensi, il soggetto non ha
manifestazioni clamorose di tipo neurovegetativo. Non c’è stato confusivo o allucinatorio.
Sopraggiunge nella fase REM. Se si risveglia ci racconta un brutto sogno. Il 20%-30% ne è
colpito. Questo è interessante a livello psicodinamico perché indica uno sviluppo psichico.
Non deve preoccupare più di tanto soprattutto se legato ad un compito evolutivo. E’ un
segnale da saper cogliere.
3. risvegli ansiosi: è il più frequente ma è il più lieve. Sopraggiunge nel 1° e 2° ciclo del sonno,
stadio III e IV sonno lento. Il bambino si risveglia durante il sonno e chiama i genitori per
essere consolato. Qualcosa l’ha disturbato durante il sonno e nonostante la paura non sia
tanta, vuole essere consolato. Se il genitore ha dei comportamenti aggressivi il bambino non
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guarisce. Può succedere che nella famiglia si instaurino dinamiche che possono diventare
problematiche, quando il bambino inizia a dormire con i genitori

SONNAMBULISMO: avviene probabilmente in fase IV del sonno. SONNAMBULISMO a
rischio se il soggetto abbandona il letto e compie spostamenti. SONNAMBULISMO di terrore è
invece una situazione di pavor però molto intensa e sonnambula. E’ sempre presente una forte
componente d’angoscia. I maschi soffrono più delle femmine, ha una base genetica. Scompare
con la pubertà.
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SONNILOQUIO: parlare nel sonno
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BRUXISMO: il digrignare i denti, è un disturbo autoconsolatorio
ADDORMENTAMENTO: momento per valutare lo sviluppo psichico di un bambino dai 2 ai 7
anni. Riguarda un momento di separazione, una perdita di controllo. Il problema può alimentarsi per
la paura di provare durante la notte le ANGOSCE NOTTURNE. E’ preoccupante quando perdura
nel tempo. Ci può essere una ritualità che prima impone il genitore e che poi il bambino fa sua.
(prima di andare a letto preparare i vestiti per il giorno dopo, preparare un bicchiere d’acqua ecc.).
Se verso i 7/10 anni ci mette ore per addormentarsi, il problema assume una connotazione diversa
perché interferisce con la vita sociale del bambino.
Prognosi:
1. se il problema non è reale, rassicurare i genitori perché la richiesta all’operatore è quella di
un certificato di “buon genitore”.
2. se il problema è serio, i passi da seguire sono a) diagnosi, b) intervento terapeutico sul
genitore e sul bambino, c) eventuale uso di farmaci (ipnoinducenti)
Casi particolari:
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SINDROME O MALEDIZIONE DI ONDINA: durante il sonno arresto della
respirazione involontaria. Si è costretti a respirare con un respiratore o un polmone
d’acciaio.
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MORTE IMPROVVISA DEL LATTANTE: Neonati in pieno benessere, durante il
sonno muoiono. Patologia difficile da capire
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