L’ “Animale Uomo” Egon Schiele Kampfer Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense *Bibliografia al 15/11/06 La scimmia che siamo : il passato e il futuro della natura umana / Frans De Waal. - Milano : Garzanti, 2006. - 364 p. : ill. ; 21 cm. ((Trad. di Fiorenza Conte. N.Inv.: 426388 DEWEY 156 10 Frans de Waal espone l'idea provocatoria che le nostre qualità più nobili come la generosità, la bontà e l'altruismo, facciano altrettanto parte della nostra natura come i nostri istinti più bassi. Dopotutto queste qualità le condividiamo con un altro primate meno conosciuto dello scimpanzé: il bonobo. Mentre i paralleli tra la brutalità degli scimpanzé e quella umana sono facili da individuare, de Waal ritiene che il pacifico bonobo sia un modello da studiare altrettanto legittimo per indagare sulla nostra eredità di primati. Mettendo in relazione anche la moralità e il desiderio di giustizia dell'umanità con il comportamento dei primati, propone una visione della società che contrasta fortemente con l'immagine distorta che alcuni danno dell'evoluzione secondo il modello darwiniano. Ne risulta che le nostre migliori qualità sono più profondamente radicate nel nostro DNA di quanto molti esperti pensassero in un primo tempo. Etologia umana : le basi biologiche e culturali del comportamento / Irenäus Eibl-Eibesfeldt ; edizione italiana a cura di Rossana Brizzi e Felicita Scapini. - Torino : Bollati Boringhieri, 1993. - XII, 554 p. : ill. ; 25 cm. N.Inv.: 292446 DEWEY 156 04 Il libro Etologia umana rappresenta una summa sulle conoscenze sul comportamento dell’uomo, ricavate integrando i risultati degli studi etologici con quelli di altre discipline, quali l’antropologia, la psicologia, la sociologia e la psicoanalisi, delle quali l’autore dimostra grande padronanza. Ne risulta un’immagine poliedrica dell’uomo, così come esso è stato plasmato dall’evoluzione filogenetica e da quella culturale. Eibl-Eibesfeldt, allievo e collaboratore di Konrad Lorenz, è uno dei più noti studiosi del comportamento animale. La riscoperta dell'empatia : attribuzioni intenzionali e comprensione nella filosofia analitica / Antonio Rainone. - Napoli : Bibliopolis, [2005]. - 238 p. ; 21 cm. N.Inv.: 425638 DEWEY 121.3 27 Il Verstehen - il metodo della comprensione empatica originariamente teorizzato dallo storicismo - è stato al centro di un ampio e articolato dibattito nell'ambito della filosofia analitica. Questo saggio ricostruisce criticamente tale dibattito, dalla riproposta della comprensione empatica da parte di W. Dray verso la fine degli anni Cinquanta alla sua ridefinizione naturalistica in W.V. Quine, fino alle più recenti prospettive dell'interpretazione come simulazione degli stati mentali, delle decisioni e del comportamento altrui. 2 Biologia ed evoluzione del comportamento animale e umano / Angelo Tartabini ; prefazione di Marcello Cesa-Bianchi. - Milano : F. Angeli, [1994]. - 240 p. ; 22 cm. ((Sul dorso: 85. N.Inv.: 290125 DEWEY 156.2 07 Tutte le forme animali viventi sono il risultato di una continua interazione tra il loro comportamento e l’ambiente che le circonda. Ciò vale anche per il sistema delle funzioni psicologiche, soggette esse stesse alle medesime leggi di natura. Nel testo si affrontano poi anche tematiche relative all’organizzazione funzionale di alcuni comportamenti animali ed umani fondamentali, come l’aggregazione, la cooperazione, i rapporti interpersonali e di coppia, il territorialismo, la sessualità, l’altruismo e il rapporto materno-filiale nei primati, umani e non. L'avventura umana / Théodore Monod. - Torino : Bollati Boringhieri, 2004. - 156 p. ; 22 cm. ((Trad. di Giovanna Antongini. N.Inv.: 392324 DEWEY 128 048 "E se l'avventura umana dovesse fallire? Supposizione assurda! L'uomo non occupa forse il vertice della evoluzione biologica? Non è il solo animale la cui tana sia illuminata di notte? Nonché il solo in grado di avere una storia e di scriverla?". Pubblicato per la prima volta nel 1991 con il titolo "Sortie de secours", questo libro fu ripreso e attualizzato dall'autore, ormai quasi centenario, nel 1999. Alle soglie del XXI secolo, forte di tutte le sue conoscenze e riflessioni, Monod pone i termini della scelta: "Accettare la vera ominizzazione, cioè la simpatia e la pietà verso tutti gli esseri, il rispetto della vita, il rifiuto della violenza oppure, pagando il giusto prezzo delle nostre follie e crudeltà, lasciare il posto ai calamari". Chi è l'uomo? / Abraham Joshua Heschel ; traduzione di Lisa Mortara e Elena Mortara di Veroli ; con uno scritto di Elemire Zolla. - Milano : SE, [2005]. - 143 p. : ritr. ; 23 cm. N.Inv.: 410910 DEWEY 128 060 "Sono due le domande che dovrebbe porsi il lettore che affronta l'opera di Heschel. Vuole davvero sapere ciò che vuole? Vuole davvero uscire dal disorientamento (non privo di vantaggi, come ogni nevrosi) in cui tutti oggi vivono? Vuole davvero abrogare i "giubilei di frustrazioni"? Vuole davvero sentirsi staccato dai possessi diventati "emblemi delle sue repressioni"? Se l'offuscamento dei fini (suoi e altrui) gli è troppo caro, rinunci alla lettura, che non avrebbe alcun effetto su di lui. Ma se desidera chiarezza e dunque libertà, avrà grazie a Heschel tutti gli aiuti possibili." (dallo scritto di Elémire Zolla) 3 Che cos'è l'uomo? : sui fondamenti della biologia e della filosofia / Luc Ferry, Jean-Didier Vincent ; presentazione di Salvatore Veca. - Milano : Garzanti, 2002. - 284 p., [2] c. di tav. : ill. ; 21 cm. ((Trad. di Piero Pagliano. N.Inv.: 353741 DEWEY 128 038 In un'epoca in cui è impossibile fare filosofia senza considerare la scienza, ed è altrettanto impossibile fare scienza senza prendere in considerazione il valore filosofico delle proprie ricerche e delle proprie scoperte, un biologo e un filosofo si spiegano l'un l'altro le basi delle proprie discipline, e nel farlo le spiegano naturalmente anche al lettore alla ricerca delle risposte ad alcune domande cruciali del pensiero e della scienza moderna: cos'è l'uomo, qual è il suo posto nella natura del mondo? L'albero d'oro della vita : ricerche, avventure, scoperte / Irenäus EiblEibesfeldt. - Torino : Bollati Boringhieri, 1994. - 364 p., [16] c. di tav. : ill. ; 22 cm. ((Trad. di Piero Budinich. N.Inv.: 295610 DEWEY 156.2 08 Irenàus Eibl-Eibesfeldt è qui per cercare una risposta a interrogativi antichi: chi siamo? da dove veniamo? dove conducono le nostre vie? La storia inizia a Kierling, piccolo villaggio ai margini del Wienerwald, nell'Austria ancora felix degli anni trenta, quando al piccolo «Renki» un microscopio avuto in dono regala la prima indimenticabile emozione: la scoperta, in una goccia d'acqua piovana, della vita. E in quella goccia, come in una sfera di cristallo, egli legge il proprio futuro: sarà uno scienziato, un biologo, non però il classico studioso da tavolino, ma piuttosto un esploratore, a contatto con la natura. A distanza di un quindicennio la goccia si dilaterà a dismisura, fino a diventare acqua azzurra e salmastra di oceano. Nasce l'etologia umana: ricerche longitudinali che coprono un arco di tre generazioni nei luoghi più remoti e inospitali del pianeta, centinaia di chilometri di pellicola per fissare gesti, reazioni, modelli di comunicazione, rituali: al di là delle differenze culturali, un identico copione per i cacciatori-raccoglitori del Kalahari e gli automobilisti di Los Angeles, gli amazzonici Yanomami e i visitatori di Disneyland. Da questa eredità ancestrale dovremo ripartire per elaborare una strategia di sopravvivenza per il terzo millennio. I gradi dell'organico e l'uomo : introduzione all'antropologia filosofica / Helmuth Plessner ; a cura di Vallori Rasini. - Torino : Bollati Boringhieri, 2006. - XXVI, 412 p. ; 22 cm. ((Trad. di Ubaldo Fadini, Edoardo Lombardi Vallauri, Vallori Rasini. N.Inv.: 419412 DEWEY 128 063 L'antropologia filosofica di Plessner nega il pervicace soggettivismo secondo il quale "colui che pone le questioni filosofiche e il prossimo esistenziale di se stesso" è parte dal presupposto che l'uomo non sia "né il più prossimo né il più lontano da se stesso". Una condizione eccentrica all'interno del vivente che sottrae l'essere umano all'univocità biologica del comportamento e determina la sua forma di vita come essenzialmente artificiale, aperta alla plurivocità della seconda natura. La domanda, di tono kantiano, sulle sue condizioni di possibilità implica un allargamento della prospettiva e conduce a esiti originali, a una sorta di cosmologia dell'organico in generale, ritenuta indispensabile a ogni teoria distintiva dell'esperienza umana. 4 Il problema dell'uomo / Martin Buber ; a cura di Irene Kajon. - 2. ed. - Genova : Marietti, 2004. - XXX, 124 p. ; 21 cm. N.Inv.: 394855 DEWEY 128 049 Il libro, pubblicato a Tel Aviv in ebraico neI 1943, riproduce il primo corso di "filosofia della società" tenuto da Martin Buber nel 1938 presso l'Università ebraica di Gerusalemme. Buber vi espose, attraverso il serrato confronto con le idee sull'uomo affermate nel passato da alcuni filosofi, la sua antropologia filosofica: l'uomo è un ente che può costruite la propria identità solo attraverso il contatto con ciò che ha la forma di un "tu", ovvero di un altro o diverso non trasformabile in cosa od oggetto, in ciò che è utilizzato o dominato; in ogni incontro con il "tu" si profila il "Tu" eterno. Il libro costituisce sia una sintetica rassegna delle varie posizioni filosofiche sull'uomo, sia un'introduzione alla filosofia buberiana. L'uomo, questo sconosciuto / Alexis Carrel. [Milano] : Luni, [2006]. – 299 p. ; 21 cm. ((Trad. di Roberto Tresoldi. N.Inv.: 421544 DEWEY 128 064 L’esistenza di Carrel fu segnata da un avvenimento straordinario: giovane medico, accompagnando dei malati a Lourdes, poté assistere a una guarigione miracolosa. La sua è dunque la vicenda di uno scienziato che, senza fare la minima deroga alla propria lucidità critica, viene condotto, per la stessa via della sua scienza, alla fede. Nel 1935 pubblica "L'uomo, questo sconosciuto", in cui, da scienziato e da filosofo, compie una disamina graffiante della società moderna e dell'uomo contemporaneo, che in alcuni passi rasenta il cinismo ma è frutto di una profonda rivolta contro un mondo sempre più contraffatto e stravolto da errori, falsità e contraddizioni. Per Carrel è la scienza a essere responsabile di questa situazione e può essere soltanto la creazione di una scienza integrale dell'uomo a "tirarcene fuori". Opera controversa del pensiero moderno, il libro è un tentativo di analisi complessiva e di riprogettazione della natura umana. Uomo, natura, mondo : il problema antropologico in filosofia / Riccardo Martinelli. - Bologna : Il mulino, [2004]. - 339 p. ; 22 cm. N.Inv.: 401913 DEWEY 128 051 Qual è l'origine, la natura, la destinazione dell'uomo? Qual è il suo posto nel mondo naturale e in quello storico, quale il significato delle molteplici forme biologiche e culturali che lo caratterizzano nei diversi tempi e luoghi entro i quali si presenta? Con lo sviluppo dell'antropologia moderna questi problemi si pongono con una forma e una pregnanza inedite. Riflettere sull'uomo non significa più conoscere se stessi, né parlare di Dio o dell'anima, ma confrontarsi con un essere problematicamente proteso tra determinatezza e libertà, tra "natura" e "mondo". Il volume mostra come lo svolgersi di questa vicenda sia assai meno frammentario e discontinuo di quanto talora si presuma. 5 Saggio sull'uomo : introduzione ad una filosofia della cultura umana / Ernst Cassirer. - Roma : Armando, stampa 1996. - 431 p. ; 22 cm. ((In appendice: Lo strutturalismo nella linguistica moderna. N.Inv.: 372267 DEWEY 128 044 Ernst Cassirer (Breslavia, 1874 - New York, 1945) è l’esponente più noto del neocriticismo della Scuola di Marburgo ma anche pensatore la cui filosofia, sempre più valorizzata, esce dai limiti di una corrente di pensiero. Quest’opera costituisce una interpretazione della crisi culturale del nostro tempo e, nel contempo, un invito a discutere tutti i temi fondamentali dell’avventura umana: le origini del linguaggio, le dottrine estetiche e storiografiche, la teoria del sacro, il significato religioso del tabù, la teoria dell’arte come gioco. L'origine del significato : filosofia ed etologia / Carlo Sini. - Milano : Jaca book, 2004. - 207 p. ; 24 cm. N.Inv.: 378917 DEWEY 121 106 03 L'enciclopedia è il circolo dei saperi, qui indagato nelle sue figure paradigmatiche. Le sei scienze che fanno da guida al percorso (dalla metafisica alla psicologia, all'etologia, dall'antropologia alla cosmologia, alla pedagogia) sono a loro volta emblematiche; esse compendiano un esercizio genealogico di rifondazione dei saperi, ricondotti alle loro pratiche originative. Questo ideale ritorno a casa delle scienze libera il sapere dalle superstizioni recenti e antiche e lo riconsegna a una nuova, necessaria, impellente consapevolezza filosofica. L'empatia / Edith Stein ; a cura di Michele Nicoletti ; presentazione di Achille Ardigo. - 4. ed. - Milano : Angeli, 1999. - 202 p. ; 22 cm. N.Inv.: 332160 DEWEY 152.41 07 Il libro ha per oggetto le modalità e le qualità dell’esperire vivente con cui ciascuno di noi, di continuo, cerca – interpretando le percezioni esterne corporee degli altri - di comprendere il loro “interno”, le loro sensazioni, i loro sentimenti, le loro motivazioni; e ciò anche in assenza di segnali e simboli riconosciuti dalla cultura comune. Per la Stein, <<l’empatia è l’esperienza – come ha sintetizzato Michele Nicoletti – che fonda e rende possibile la comunicazione intersoggettiva e apre l’Io alla dimensione comunitaria pur mantenendo la sua irriducibile libertà e autonomia>>. 6 Gli dei dentro l'uomo : una nuova psicologia dell'uomo / Jean Shinoda Bolen. - Roma : Astrolabio, 1994. - 328 p. ; 22 cm. ((Trad. di Cristiana Carbone. N.Inv.: 295118 DEWEY 155.632 02 Dopo aver esaminato la sfera femminile, in Le dee dentro la donna, l’autrice si rivolge in questo suo nuovo libro all’universo maschile, partendo da una prospettiva del profondo che considera sia gli archetipi sia gli stereotipi che, con la loro perentoria richiesta di conformità al mondo esterno, ci imprigionano in paralizzanti dicotomie. L'aggressività : psicologia e metodi di valutazione / Carmelo Masala, Antonio Preti, Donatella Rita Petretto. - Roma : Carocci, 2002. - 238 p. ; 22 cm. (Università ; 412) N.Inv.: 358329 DEWEY 152.4 86 Bullismo, mobbing, infanticidio, parricidio: forme diverse di aggressione che generano ansie e timori di sopraffazione, ma anche richieste di spiegazione. Il volume riassume lo stato delle conoscenze prodotte dalla ricerca nel campo dell’aggressività, sottolineando la multidimensionalità dei comportamenti aggressivi, i loro significati adattativi e quelli relazionali. Attraverso il costante rimando alle casistiche ufficiali e ai casi clinici esemplificativi, gli autori illustrano le basi sociali, psicologiche e biologiche dei comportamenti aggressivi. Maschi bestiali : basi biologiche della violenza umana / Richard Wrangham, Dale Peterson ; introduzione di Enrico Alleva e Francesca Matteucci. – Roma : Muzzio, [2005]. - IX, 277 p. ; 21 cm. N.Inv.: 412208 DEWEY 155.232 13 Fino a che punto possiamo riconoscerci nelle altre scimmie antropomorfe, ovvero quanto di "innato" c'è davvero nel nostro comportamento? Non a caso il libro si sofferma su un fenomeno orribile come lo stupro di un maschio su una meno muscolosa femmina: perché se questo fenomeno fosse spiegato come una tendenza innata a inseminare con i propri geni un utero ricettivo, allora violentare una donna potrebbe non essere atto così riprovevole. Ed è da queste visioni riduzioniste, sessiste, reazionarie che la biologia darwiniana deve tenersi distante. Il volume si iscrive in un filone terzomillenista che vuole edificare un ponte robusto tra discipline scientifiche e mondo delle "humanities" sociologiche e socioculturali. 7 L'aggressività femminile / Marina Valcarenghi. - Milano : B. Mondadori, [2003]. - X, 181 p. ; 21 cm N.Inv.: 372545 DEWEY 155.232 06 Sembra essere successo qualcosa in tempi molto lontani che ha indotto la compressione dell’aggressività non di una ma di tutte le donne, qualcosa che potrebbe essere una mutazione istintiva legata a uno stato di necessità, forse a esigenze conservative della specie. I sintomi di questa artificiale repressione si esprimono in comportamenti deficitari o eccessivi come: autolesionismo, abitudine al lamento, senso di colpa, dipendenza, insicurezza o ansia di controllo, prepotenza e atteggiamenti insofferenti e collerici. L’istinto aggressivo femminile è ammalato perché non riesce a esprimere una conveniente autodifesa dello spazio fisico, psichico e sociale e non risulta quindi capace di affermare e proteggere con efficacia l’identità soggettiva. Affrontando l’antico stato di necessità, riconoscendo il dolore per una lontana e comune ferita all’istinto e collegando quella ferita ai sintomi di oggi, diventa progressivamente possibile riscoprire l’energia aggressiva e con essa il desiderio e la capacità di affermare quella forma del pensiero e del sentimento che costituisce il modo femminile di stare nel mondo, un modo ancora in larga misura sommerso, ma ormai necessario non solo all’equilibrio della personalità femminile, ma forse anche alla salvezza del genere umano. Dal dolore alla violenza : le origini traumatiche dell'aggressività / Felicity de Zulueta. - Milano : R. Cortina, 1999. - X, 388 p. ; 23 cm.((Trad. di Cristiana Pessina Azzoni. N.Inv.: 378097 DEWEY 155.232 09 Da sempre la violenza costituisce una delle più potenti spinte alla disgregazione nella vita degli individui e delle collettività. L'autrice riconduce la violenza a una situazione traumatica infantile che ha condizionato la crescita dell'individuo e che, in particolari condizioni ambientali, manifesta anche a lunga distanza tutto il proprio potere distruttivo. Il libro fornisce al lettore un'esauriente rassegna della letteratura e ampio materiale clinico. Infine le origini traumatiche della violenza vengono connesse ad alcune caratteristiche della cultura occidentale, e sono prospettati i cambiamenti che sarebbero utili a ridurre i fenomeni di aggressività negli individui e nella società. Sull'odio / Massimo Recalcati. - [Milano] : B. Mondadori, ©2004. - X, 245 p. ; 17 cm. N.Inv.: 406932 DEWEY 155.232 11 Un'indagine sulle passioni dell'essere umano: la passione dell'invidia e della gelosia, la passione del desiderio e del Male, la passione dell'amore e dell'odio. Ma è a quest'ultima, alla passione dell'odio, che questo studio si dedica in modo particolare. Jacques Lacan l'aveva definita, insieme a quella dell'amore e dell'ignoranza. una "passione dell'essere". L'odio, infatti, diversamente da ogni altra passione ha di mira l'essere dell'Altro. Non colpisce l'immagine, non vuole ciò che l'altro ha, non attacca un aspetto particolare della sua esistenza. L'odio è un'invidia speciale: è, come afferma Lacan, "invidia della vita". 8