Prima prova scritta di Geometria 1, 1 febbraio 2016 1. i) Dimostrare che autovettori v1 , . . . , vn di autovalori distinti λ1 , . . . , λn di un endomorfismo f : V → V sono linearmente indipendenti. ii) Dimostrare che ogni famiglia v1 , . . . , vn di genitori di uno spazio vettoriale contiene una base. 2. Usando vettori e ortogonalità, dimostrare: i) Le due diagonali di un rombo (parallelogramma equilaterale) sono ortogonali. ii) Il teorema di Talete che l’angolo opposto al diametro di un triangolo iscritto in una semicirconferenza è un angolo retto. 3. i) Dimostrare che mg (λ) ≤ ma (λ), per ogni autovalore λ di un endomorfismo f : V → V di uno spazio vettoriale V di dimensione finita. ii) Sia f : V → V un endomorfismo di uno spazio vettoriale V di dimensione finita e W un sottospazio di V tale che f (W ) ⊂ W . Se f è triangolarizzabile, dimostrare che anche la sua restrizione f |W : W → W è triangolarizzabile. 4. Sia V uno spazio vettoriale euclideo. Fissato un vettore v ∈ V , sia φv : V → R l’applicazione definita da φv (w) = < v, w >, per tutti w ∈ V . i) Dimostrare che φv è lineare (e allora φv ∈ V ∗ ). ii) Dimostrare che φ : V → V ∗ , φ(v) = φv , è lineare. iii) Dimostrare che φ è iniettiva e, se la dimensione di V è finita, anche suriettiva e allora un isomorfismo. 5. i) Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n. Se k > n, dimostrare che ogni applicazione multilineare alternante f : V × . . . × V = V k → K è banale (costante zero). ii) Sia v1 , . . . , vn una base di V . Dimostrare che una funzione determinante D : V × . . . × V = V n → K con D(v1 , . . . , vn ) = 1 è unica (dedurre la formula di Leibniz). 6. i) Trovare la forma normale di Jordan della matrice 1 a A= 0 1 0 0 (in dipendenza dei parametri a e b). 1 b 1 ii) Trovare la forma normale di Jordan della matrice 1 0 A= 0 0 a 1 0 0 b 1 1 0 c d 1 1 (in dipendenza dei parametri a, b, c e d). Giustificare le risposte (sia in i) che in ii), non è richiesto di trovare le matrici dei cambiamenti di base). Seconda prova scritta di Geometria 1, 23 febbraio 2016 1. i) Dare la definizione della matrice MA B (f ) = (aij ) di un’applicazione lineare f : V → W , rispetto a basi A = (v1 , . . . , vn ) di V e B = (w1 , . . . , wm ) di W . ii) Dimostrare che MA B : Hom(V, W ) → M(m × n, K) è un isomorfismo (lineare, iniettivo e suriettivo), dove MA B associa a un’applicazione A lineare f : V → W la sua matrice MB (f ) rispetto alle basi A di V e B di W . 2. Sia V uno spazio vettoriale unitario di dimensione finita e f : V → V un endomorfismo autoaggiunto. Dimostrare che: i) ogni autovalore λ di f è reale; ii) autovettori di autovalori distinti sono ortogonali; iii) la matrice di f rispetto a una base ortonormale di V è hermitiana; iv) esiste una base ortonormale di V che consiste di autovettori di f . 3. i) Siano f, g : V → V endomorfismi di uno spazio vettoriale V che commutano (f ◦ g = g ◦ f ). Sia Autf (λ) un autospazio di f . Dimostrare che g(Autf (λ)) ⊂ Autf (λ). ii) Siano f, g : V → V endomorfismi autoaggiunti di uno spazio unitario V di dimensione finita che commutano. Utilizzando il teorema spettrale per endomorfismi autoaggiunti, dimostrare che esiste una base ortonormale di V di autovettori communi di f e g (cioè, f e g sono diagonalizzabili simultaneamente). 4. Sia A la matrice 1 0 A = −1 0 0 −1 0 1 1 su un campo K. Trovare se A è diagonalizzabile o triangolarizzabile sui campi K = R, C, Z2 e Z7 . Se A è diagonalizzabile, indicare la forma diagonale di A. 5. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita, V ∗ = Hom(V, K) lo spazio duale e V ∗∗ = (V ∗ )∗ = Hom(V ∗ , K) lo spazio biduale di V . Per v ∈ V , sia τv : V ∗ → K definita da τv (φ) = φ(v), per ogni φ : V → K in V ∗ . Dimostrare che: i) τv : V ∗ → K è lineare (e allora τv è un elemento di V ∗∗ ). ii) τ : V → V ∗∗ , definita da τ (v) = τv , è lineare. iii) τ : V → V ∗∗ è un isomorfismo. 6. i) Trovare la forma normale di Jordan della matrice 2 0 A= 0 0 a 2 0 0 1 b 0 1 , 2 c 0 2 in dipendenza dei parametri a, b e c (giustificare la risposta). ii) In ogni caso, trovare una base di Jordan. Terza prova scritta di Geometria 1, 22 giugno 2016 1. Sia (vi )i∈I una base di uno spazio vettoriale V , per un insieme di indici I arbitrario, e siano vi∗ ∈ V ∗ tale che vi∗ (vj ) = δij (simbolo di Kronecker). i) Dimostrare che i vettori vi∗ , i ∈ I, sono linearmente indipendenti. ii) Dimostrare che i vettori vi∗ , i ∈ I, non generano V ∗ se V ha dimensione infinita. 2. Sia V uno spazio vettoriale unitario di dimensione finita e f : V → V un endomorfismo unitario. Dimostrare che: i) ogni autovalore di f ha valore assoluto 1, e dedurre da questo che f è un isomorfismo; ii) autovettori di autovalori distinti sono ortogonali; iii) la matrice di f rispetto a una base ortonormale di V è unitaria; iv) esiste una base ortonormale di autovettori di f . 3. i) Dato un elemento ā 6= 0̄ in Zp , per un numero primo p, dimostrare che l’applicazione φ : Zp → Zp , φ(x̄) = āx̄, è iniettiva. ii) Dimostrare che ogni elemento ā 6= 0̄ in Zp ha un elemento inverso rispetto al prodotto. 4. i) Scrivere la formula che definisce i coefficienti della matrice MA B (f ) = (aij ) di un’applicazione lineare f : V → W , rispetto a basi A = (v1 , . . . , vn ) di V e B = (w1 , . . . , wm ) di W . ii) Sia anche g : W → U lineare e C = (u1 , . . . , uk ) una base di U . Dimostrare che B A MA C (g ◦ f ) = MC (g)MB (f ). 5. Trovare le forme normali di Jordan delle matrici (senza il 1 a 1 1 a 1 0 1 0 A = 0 1 b e B = 0 0 1 0 0 1 0 0 0 cambiamento di base) b 1 , c 1 in dipendenza dei parametri a, b e c. 6. i) Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita e f : V → W lineare. Dimostrare la formula di dimensions per applicazioni lineari: dim(V ) = dim(Kerf ) + dim(Imf ). ii) Siano W1 e W2 sottospazi di uno spazio vettoriale W di dimensione finita, e sia f : W1 × W2 → W l’applicazione lineare f (w1 , w1 ) = w1 − w2 . Determinare (le dimensioni del) nucleo e immagine di f , poi dedurre da i) la formula di dimensione per sottospazi: dim(W1 + W2 ) = dim W1 + dim W2 − dim(W1 ∩ W2 ). Quarta prova scritta di Geometria 1, 6 luglio 2016 1. i) Sia B = (v1 , . . . , vn ) una base dello K-spazio vettoriale V . Dimostrare che KB : V → K n è un isomorfismo (lineare, suriettiva e iniettiva), dove KB associa a ogni vettore v ∈ V il suo vettore delle coordinate KB (v) ∈ K n rispetto alla base B. 2. i) Dare la definizione della matrice MA B (f ) = (aij ) di un’applicazione lineare f : V → W , rispetto alle basi A = (v1 , . . . , vn ) di V e B = (w1 , . . . , wm ) di W . ii) Dimostrare che MA B : Hom(V, W ) → M(m × n, K) è un isomorfismo (lineare, iniettivo e suriettivo), dove MA B associa a un’applicazione A lineare f : V → W la sua matrice MB (f ) rispetto alle basi A di V e B di W . Qual’è la dimensione di Hom(V, W )? 3. Sia v1 , . . . , vn una base di V e v1∗ , . . . , vn∗ la base duale di V ∗ . Dimostrare che, per ogni v ∈ V e φ ∈ V ∗ , v = v1∗ (v)v1 + . . . + vn∗ (v)vn , φ = φ(v1 )v1∗ + . . . + φ(vn )vn∗ . 4. i) Sia V uno spazio vettoriale Euclideo. Dimostrare come il prodotto scalare di V è determinato dalla norma associata (formula di polarizzazione). ii) Sia f : V → V un endorfismo che preseva la norma di ogni vettore (||f (v)|| = ||v||, per ogni v ∈ V ). Dimostrare che f è ortogonale. 5. i) Sia (w1 , . . . , wm ) una base dello sottospazio W di V e (w1 , . . . , wm , v1 , . . . , vr ) un prolungamento a una base di V . Dimostrare che ([v1 ], . . . , [vr ]) è una base dello spazio quoziente V /W . ii) Sia f : V → U lineare e W = Kerf il nucleo di f . Sia f¯ : V /W → U definita da f¯([v]) = f (v). Dimostrare che f¯ è ben definita, lineare e iniettiva. 6. Sia A la matrice 1 1 A = −1 0 1 1 −1 1 0 su un campo K. Trovare se A è diagonalizzabile o triangolarizzabile sui campi K = R, C, Z2 , Z5 , Z7 . Quinta prova scritta di Geometria 1, 6 settembre 2016 1. Sia v1 , . . . , vn una base di uno spazio vettoriale V , e siano vi∗ ∈ V ∗ tale che vi∗ (vj ) = δij (simbolo di Kronecker). Dimostrare che v1∗ , . . . , vn∗ è una base di V ∗ . 2. Sia w1 , . . . , wm una base di W e w1 , . . . , wm , v1 , . . . , vr un prolungamento a una base di V . Dimostrare che [v1 ], . . . , [vr ] è una base dello spazio quoziente V /W . a b su un campo K, con b 6= 0. Determinare se A è triangolarizz3. i) Sia A = −b a abile o diagonalizzabile, per i casi K = R, C, Z2 , Z5 e Z7 . a b una matrice su un campo arbitrario K, con b 6= 0. Determinare se ii) Sia B = b a B è triangolarizzabile o diagonalizzabile (la risposta dipende dal campo K). 4. i) Dimostrare che mg (λ) ≤ ma (λ), per ogni autovalore λ di un endomorfismo f : V → V di uno spazio vettoriale V di dimensione finita. ii) Dati numeri naturali n e m, con 1 ≤ m ≤ n, dare un’esempio di una matrice n × n con un’autovalore λ tale che ma (λ) = n e mg (λ) = m. 5. i) Sia f : V → W un’applicazione lineare suriettiva di spazi vettoriali V e W di dimensioni finite. Dimostrare che esiste un’applicazione lineare g : W → V tale che f ◦ g = idW . ii) Sia f : V → W un’applicazione lineare iniettiva di spazi vettoriali V e W di dimensioni finite. Dimostrare che esiste un’applicazione lineare g : W → V tale che g ◦ f = idV . 6. i) Usando la formula di Leibniz, dimostrare che una matrice quadrata A = (aij ) e la sua trasposta t A hanno lo stesso determinante. ii) Sia v1 , . . . , vn una base di uno spazio vettoriale V su un campo K. Dimostrare che una funzione determinante (multilineare, alternante) D : V × . . . × V = V n → K, con D(v1 , . . . , vn ) = 1, è unica. Sesta prova scritta di Geometria 1, 21 settembre 2016 1. Usando vettori e ortogonalità, dimostrare: i) Le due diagonali di un rombo (parallelogramma equilaterale) sonno ortogonali. i) il teorema di Talete che l’angolo opposto al diametro di un triangolo iscritto in una semicirconferenza è un angolo retto; 2. i) Dato un elemento ā 6= 0̄ in Zp , per un numero primo p, dimostrare che l’applicazione φ : Zp → Zp , φ(x̄) = āx̄, è iniettiva. ii) Dimostrare che ogni elemento ā 6= 0̄ in Zp ha un elemento inverso rispetto al prodotto. Poi trovare l’inverso di 5̄ in Z13 3. i) Sia A una matrice 3 × 3 triangolare della forma λ1 a b A = 0 λ2 c . 0 0 λ3 Dire quali dei coefficienti a, b e c devono essere 0 affinché la matrice A sia diagonalizzabile, nei seguenti casi, poi trovare in ogni caso la forma normale di Jordan (in dipendenza dei coefficienti a, b e c): i) tutti i λi sono diversi; ii) tutti i λi sono uguali; iii) λ1 = λ2 6= λ3 ; iv) λ1 6= λ2 = λ3 . 4. i) Dimostrare che ogni famiglia v1 , . . . , vn di generatori di uno spazio vettoriale V contiene una base. ii) Dimostrare che autovettori v1 , . . . , vn di autovalori distinti λ1 , . . . , λn di un endomorfismo f : V → V sono linearmente indipendenti. 5. Sia f : V → W un’applicazione lineare iniettiva. i) Sia v1 , . . . , vn una base di V . Dimostrare che f (v1 ), . . . , f (vn ) sono linearmente indipendenti. ii) Dimostrare che esiste un’applicazione lineare g : W → V tale che g ◦ f = idV . Poi dimostrare che g è suriettiva. 6. i) Sia v1 , . . . , vn una base di V e v1∗ , . . . , vn∗ la base duale di V ∗ . Dimostrare che, per ogni v ∈ V e φ ∈ V ∗ , v = v1∗ (v)v1 + . . . + vn∗ (v)vn , φ = φ(v1 )v1∗ + . . . + φ(vn )vn∗ . ii) Sia v1 , . . . , vn una base ortonormale di uno spazio unitario V ; dimostrare che, per ogni v ∈ V , v =< v1 , v > v1 + . . . + < vn , v > vn .