Schede Restauratori

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Lo STUDIO CRC, ditta specializzata nella conservazione e restauro di opere d’arte e beni culturali, è
stata fondata nel 1983 dal titolare Paolo Pastorello. Nato nel 1953, laureato in Antropologia Culturale
presso la Facoltà di Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma, diplomato e specializzato presso l’Istituto
Centrale per il Restauro, svolge attività didattica e di consulenza per istituzioni nazionali e internazionali
(ISCR - Roma; GCI - Getty Conservation Institute, Malibu, California; ICCROM - Roma; Department
of National Palaces, Istambul; National Museum of Belgrade - Serbia; Chinese Academy of Cultural
Heritage, Pechino - Cina; Dipartimento Beni Culturali - Università di Bologna). Ha partecipato a
progetti di grande valore culturale per la tutela e la conservazione di monumenti del World Heritage
(Tomba di Nefertari, Luxor, Egitto, GCI 1987; Mosaico di Orfeo, Paphos, Cipro, GCI 1991; Cappella Barocca
del Castello di Valtice, Repubblica Ceca, Project Raphael CEE e WMF 1998; dipinti murali di Giotto e
Cimabue, Basilica Superiore di Assisi, ICR 1999-2002; Harem del Palazzo di Serse, Persepolis, Iran,
Università di Bologna e ISiAo, 2011).
Avvalendosi di personale esperto nella conservazione di dipinti, mosaici e materiali lapidei, lo STUDIO
CRC ha realizzato in Italia interventi su importanti monumenti quali la Cappella Palatina di Palermo, gli
affreschi di Guido Reni e Lanfranco della controfacciata dell’oratorio di S. Andrea al Celio, Roma; dipinti
murali e mosaici delle Case romane di Romolo e Remo, Trittolemo e Calpurnius, Pompei e preziosi capolavori
su tela e tavola di Pietro Novelli (Palermo), Perugino, Bronzino e Zuccari (Galleria Nazionale d’Arte Antica,
Roma), Albani, Guercino, Tintoretto, Palma il Vecchio (Galleria Colonna - Roma), Agnolo Gaddi (New York),
Jan Gossaert, Gerard David, Simone de Wobrek e altri maestri italiani e fiamminghi (Galleria Regionale della
Sicilia - Palermo), curando anche la pubblicazione dei risultati degli interventi più rilevanti.
Il titolare dello STUDIO CRC ha acquisito una lunga esperienza nell’attività di consulenza, nella
progettazione e nel restauro di alcuni tra i più importanti monumenti architettonici di epoca romana in
Italia: dal Mausoleo di Augusto (Concorso Internazionale per la Riqualificazione del Mausoleo di Augusto
e di Piazza Augusto Imperatore, Roma 2006 - 3° gruppo classificato) al Santuario di Ercole Vincitore a
Tivoli, ai restauri dell’Arena di Verona, del Teatro Romano di Ventimiglia e dell’Anfiteatro Romano di Luni.
Lo STUDIO CRC ha partecipato al restauro conservativo dei dipinti murali e degli stucchi della Galleria
dei Carracci a Palazzo Farnese, Roma (Polo Museale di Roma, Soprintendenza per i Beni Architettonici e
Paesaggistici del Comune di Roma, WMF e Ambasciata di Francia), in qualità di Capogruppo e
responsabile dell’ATI Farnese.
Dal 2013 il titolare dello STUDIO CRC è Socio Fondatore e Presidente dell’Associazione no-profit
Restauratori Senza Frontiere - Italia (http://www.restauratorisenzafrontiere.com).
FONDAZIONE CENTRO PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI
CULTURALI “LA VENARIA REALE” (CCR)
La Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” (CCR) nasce nel 2005 come
istituto per l’alta formazione e la ricerca nell’ambito del restauro e della conservazione del patrimonio
culturale. Ha sede nel monumentale complesso “La Venaria Reale”, negli spazi delle ex Scuderie e
Maneggio settecenteschi progettati dall’architetto Benedetto Alfieri.
In linea con gli indirizzi più avanzati, il CCR opera secondo una metodologia multidisciplinare che
integra le competenze dei restauratori, degli storici dell’arte e delle professionalità scientifiche; la loro
presenza all’interno di un’unica struttura è un elemento qualificante per il Centro e il processo di
restauro è sempre il frutto di un apporto multidisciplinare e condiviso tra le diverse unità operative: la
Scuola di Alta Formazione e Studio, i Laboratori di Restauro, i Laboratori di Imaging, i Laboratori
Scientifici, la Biblioteca e il Centro di Documentazione. Il CCR inoltre, in convenzione con l’Università
degli Studi di Torino, contribuisce alla formazione degli studenti del Corso di Laurea quinquennale in
Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.
I Laboratori di Restauro hanno avuto in questi anni l’opportunità di partecipare a interventi
conservativi caratterizzati da elevata complessità e possibilità di sperimentazione metodologica.
Sostengono l’attività didattica della Scuola e si suddividono per competenze legate alle differenti
tipologie di manufatto, in accordo con gli indirizzi attivati per il Corso di Laurea: arredi e sculture
lignee; manufatti tessili; arte contemporanea e design; dipinti su tela e tavola; dipinti murali, stucchi e
superfici architettoniche; metalli, materiali lapidei, ceramiche e vetri.
Accanto alla formazione e agli interventi diretti sulle opere, il CCR promuove studi, ricerche e
sperimentazioni nel campo della conservazione e della storia del restauro; sostiene l’aggiornamento
delle imprese del territorio, a cui trasmette i risultati delle ricerche e delle innovazioni tecnologiche
sperimentate durante lo svolgimento delle proprie attività; partecipa a programmi internazionali di
ricerca e conservazione sul patrimonio culturale.
Per il cantiere di studio e conservazione delle superfici decorate della Galleria dei Carracci, il Centro,
oltre alle attività di restauro (dipinti murali e stucchi), si è occupato della campagna diagnostica
proposta dall’ATI FARNESE in sede di gara e della verifica e controllo scientifico delle operazioni di
pulitura condotte con tecnologia laser sulle superfici degli stucchi.
Giorgio Capriotti, diplomato e specializzato presso l’ICR di Roma è titolare di ditta individuale, attiva
dal 1984 nella conservazione di beni culturali in Italia e all’estero.
E’ laureato in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
E’ risultato vincitore di Concorso Pubblico Nazionale indetto dal Ministero dei Beni Culturali nel
1986, per esami e per titoli, come “Restauratore di pitture murali e stucchi”.
Ha assunto per circa un decennio la Direzione Tecnica del Laboratorio di Restauro della Provincia di
Viterbo, svolgendo sia attività di progettazione e coordinamento nei settori attivati (dipinti su tela,
manufatti cartacei, manufatti ceramici), che di valorizzazione espositiva e pubblicistica (mostre e
cataloghi).
Svolge dal 2003 attività didattica presso il Dipartimento di Conservazione dei Beni Culturali
dell’Università della Tuscia (Viterbo). Attualmente è inquadrato come docente del corso a ciclo unico
(Laurea Magistrale).
A livello internazionale ha svolto attività formativa in Egitto,Cipro, Yemen per The Getty
Conservation Institute e Unesco, e partecipando al programma Athar per la regione mediorientale
(Giordania, Libano, Siria) per ICCROM.
L’attività professionale svolta in Italia con Enti pubblici, privati ed ecclesiastici è incentrata sul
trattamento conservativo delle policromie applicate ai supporti (dipinti mobili su tela/tavola, dipinti
murali, sculture lignee e fittili, polimaterici) e dei materiali lapidei (sculture, stucchi, mosaici),
nell’ambito di contesti cronologici anche assai distanti, dall’archeologia al contemporaneo.
Tra i principali interventi effettuati in Italia, quelli sui dipinti murali e mosaici dei mausolei della
Necropoli Vaticana (II sec.), la Gloria in stucco dell’altare maggiore di San Andrea al Quirinale di
G.L.Bernini (1650), il Salone di Raffaellino del Colle in Palazzo Rondanini a Roma (1550). Tra i
progetti più interessanti su opere mobili, i dipinti di Jacopo Bassano (Museo Civico di Bassano), le
sculture in terracotta policroma del Rinascimento Abruzzese di Silvestro dell’Aquila e Saturnino Gatti
nella basilica di Collemaggio e in San Bernardino a L’Aquila, la grande icona lignea del Salvatore (XII
sec.) nel duomo di Sutri.
In Egitto ha partecipato sotto la direzione di Paolo e Laura Mora dal 1986 al 1992 al restauro dei dipinti
murali della Tomba di Nefertari e dal 2000 al 2005 ha diretto quello della tomba di Amenophi III, in un
progetto congiunto Unesco - Waseda University di Tokio.
In Libano, nel Museo di Beirut ha diretto l’intervento sugli affreschi romani della Tomba di Tyro (II
sec.) per il Ministero degli Esteri (Cooperazione Italiana) e del ciclo pittorico di scuola siriaco-bizantino
del XIII sec. nella chiesa di Behidedat - Byblos.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sia nell’ambito della relazione tecnica che della ricerca e
dell’approfondimento storico.
L’ERRE Consorzio è stato costituito nel 1986 ed è composto dalle restauratrici Daniela Luzi e Clelia
Sbardella che hanno conseguito il Diploma di Restauratore nel Settore "Conservazione dei Dipinti” e la
Specializzazione sui “Materiali Lapidei” presso l’Istituto Centrale del Restauro di Roma.
I soci Consorziati, nell’ambito dell’attività professionale, rivestono il ruolo di Direzione Tecnica per i
lavori appaltati al Consorzio e svolgono anche attività di consulenza, insegnamento e progettazione.
Hanno inoltre contribuito a numerose pubblicazioni sugli esiti degli interventi curati.
Durante gli anni intercorsi dall’inizio della sua attività il Consorzio ha aperto ed intrattiene rapporti
lavorativi con Enti pubblici, Soprintendenze territoriali, Comuni, Istituzioni museali, Enti ecclesiastici.
Il consorzio ha partecipato a progetti di conservazione e restauro dei cicli pittorici di importanti
complessi architettonici: a Palazzo Te a Mantova, le sale di Psiche, dei Cavalli, dei Giganti, di Giulio
Romano; nella Galleria Borghese a Roma, la sala XIX di Elena e Paride di Gavin Hamilton; nella
Basilica Superiore di Assisi, le pareti e volte di Giotto e Cimabue; nella Cappella Chigi della Chiesa di S.
Maria del Popolo di Roma (Raffaello) i dipinti murali di Sebastiano del Piombo, Francesco Salviati, le
tavole di Raffaello Vanni.
Nel settore dei materiali lapidei il consorzio ha eseguito l’intervento pilota sulla facciata della Cappella
degli Scrovegni a Padova; realizzato gli interventi sui rilievi della Lunetta, del Protiro e della Facciata
della Chiesa di S. Zeno a Verona, con la riscoperta della policromia nei rilievi scolpiti delle storie dei
mesi di Niccolò; nel complesso architettonico della Chiesa di S. Carlino alle Quattro Fontane a Roma,
riscoperto le originarie finiture Borrominiane degli stucchi nell’interno della Chiesa e delle superfici
architettoniche dei prospetti esterni.
Nell’ ambito della conservazione dei materiali lapidei in contesti di Ville e giardini, il consorzio, ha
operato sulle superfici polimateriche delle Fontane della Civetta e della Rometta a Villa D’Este, Tivoli;
nell’Orto Botanico a Roma, recuperati gli intonaci e travertini dello Scalone e della Fontana di
Ferdinando Fuga.
A Palazzo Reale a Milano, nella grande Sala delle Cariatidi, nella definizione dei livelli di reintegrazione
della materia nell’architettura e nella decorazione delle pareti, ha affrontato anche il tema del
mantenimento dell’immagine di “rovina”.
Attualmente il consorzio opera nel Braccio Nuovo dei Musei Vaticani, Città del Vaticano, sulla messa in
sicurezza e la restituzione degli stucchi neoclassici di Raffaele Stern.
LUISA BARUCCI
CONSERVAZIONE
RESTAURO
BENI CULTURALI
Via Salaria 346 - 0199 Roma - tel. 347 7510260
[email protected] [email protected]
Attestazione SOA Categoria OS2-A Class. II °
L’Impresa Individuale di Conservazione e Restauro Beni Culturali di Luisa Barucci, è stata fondata a Roma nel
1985. La titolare consegue nel 1984 il diploma presso l'Istituto Centrale del Restauro di Roma e l’anno
successivo si specializza presso il medesimo Istituto. Nel 1990 consegue con lode la Laurea in Storia
dell'Arte presso la facoltà di Lettere dell'Università degli studi di Roma “La Sapienza”, con una tesi riguardante lo
studio della letteratura artistica a partire dall’antichità, inerente le tecniche di esecuzione dei dipinti
murali.
Svolge attività di consulenza ed intrattiene rapporti lavorativi con importanti Istituzioni ed Enti
pubblici e privati quali Soprintendenze, Fondazioni, Comuni, Musei, Enti Ecclesiastici, Biblioteche,
Corte Costituzionale, Banca d’Italia, Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi settori d’intervento
comprendono il restauro di affreschi e dipinti murali, stucchi e materiali lapidei, mosaici, dipinti su tela
su tavola e maufatti polimaterici.
Ha partecipato con altre imprese al restauro di importanti cicli pittorici quali gli affreschi di Mantegna
nella Camera degli Sposi a Mantova, gli affreschi di Raffaello e scuola della Loggia di Amore e Psiche
nella Villa Farnesina a Roma, entrambe sotto la direzione dell’I.C.R., l’apparato decorativo della Grotta
di Palazzo Te a Mantova, opera di Giulio Romano e scuola, gli affreschi di scuola di Mantegna e
Correggio della Cappella funeraria di Mantegna nella Cattedrale di S.Andrea a Mantova, i mosaici del VI
secolo della zona presbiteriale della Basilica di S.Vitale a Ravenna, il soffitto ligneo decorato da
Baldassarre Peruzzi nella sala del Sodoma della Villa Farnesina a Roma.
Nell’ambito del progetto “Piano di Recupero del centro storico di Napoli” ha collaborato per conto del
Museo Archeologico di Napoli. Nel 1990 ha preso parte al Progetto di Cooperazione e Sviluppo Italo
– Siriano del Ministero degli Esteri, nell’ambito degli interventi di restauro degli affreschi di Scuola
Siriana del Monastero di S.Mosè, Nebek, (sec. VII – XIII).
Numerosi gli interventi riguardanti il restauro di importanti cicli pittorici ed a stucco tra cinque e
seicento a Roma, tra i quali si ricordano quelli effettuati nelle chiese di S.Caterina dei Funari (Giovanni
da Sangiovanni, Federico Zuccari, Raffaellino da Reggio), di S.Maria Maddalena in Campo Marzio
(Michelangelo Cerruti), di S.Maria della Pace (Baldassarre Peruzzi, Luca Fancelli, Francesco Cozza), dei
SS. Quattro Coronati.
Corposa è stata anche l’attività di restauro riguardante i dipinti su tela e tavola, su autori come Cranach
il Vecchio (Galleria Borghese), Lorenzo Costa, il fiammingo Jan Mostaert, Giacomo Balla (Banca
d’Italia), Scipione Pulzone (pala d’altare a S.Caterina dei Funari).
Ha inoltre al suo attivo alcune pubblicazioni scientifiche ed ha svolto attività didattica presso vari
Istituti di formazione privati.
Daniela Milani è restauratrice di dipinti murali e di materiali làpidei, con Diploma conseguito nel 1986,
presso l‘I.C.R. Istituto Centrale del Restauro di Roma.
I suoi esordi professionali sono stati particolarmente formativi, perchè segnati da una fortunosa densità
di collaborazioni con importanti gruppi di restauro e imprese specialistiche su prestigiosi cicli di
affreschi del XV e del XVI sec. Tra i suoi lavori più significativi in Italia: le Sale di Palazzo Te a
Mantova; la Sala di Annibale nel Palazzo dei Conservatori a Roma; Arco e Lunetta con Sibille e
Profeti in Santa Maria della Pace a Roma; la Controfacciata del Duomo di Todi; le Cupole della
Chiesa del Gesù e di Sant’Andrea della Valle a Roma. All’estero: Cappella di Saint-Michel nella
Cattedrale di Le Puy-en-Velay; la Grotta dei Getsemani a Gerusalemme.
La sua attività si è presto orientata alla risoluzione di una problematica ricorrente, il trattamento delle
grandi lacune. L’esigenza di recuperare appieno la leggibilità di un‘opera –non più integra- ha sollecitato
un personale e crescente interesse per le tecniche di reintegrazione materica e cromatica.
Una formazione specialistica, questa, che pone attenzione allo studio del frammento, concepito come
un elemento grammaticale in grado di ricondurci all’unità del testo pittorico originario. L‘esperienza
acquisita, si è gradualmente affinata nelle realizzazioni di impegnative e vaste reintegrazioni a tratteggio,
che sono state eseguite: nella Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto; nella Sala Diplomatica di
Palazzo Reale a Napoli; sul fregio Napoleonico nella Sala Gialla del Quirinale a Roma.
Le reintegrazioni di ampie dimensioni a mìmesi, sono state eseguite: nel Chiostro di Santa Chiara a
Napoli; sul Catino Absidale di Santa Maria in Monticelli a Roma; nella Sala di Giuseppe e Sala del
Tesoro, di Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara; nella Sala Indiana e Sala dei Daini di Villa
Poniatowsky a Roma; nel Refettorio trecentesco del Sacro Speco a Subiaco.
E‘ coautrice di due pubblicazioni sui materiali tradizionali di restauro, secondo i manuali di Ulisse Forni
e Giovanni Secco Suardo.
Si appresta a concludere il corso di laurea in scienze Storico-Religiose presso la Sapienza di Roma, con
l’approfondimento della struttura del mito e lo studio delle liturgie nelle religioni del mondo classico.
Daniela Milani, ditta individuale - Sede: Gallicano nel Lazio (RM) - via Maestra 13 00010 –
339 2960751 - [email protected]
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