INTERPRETAZIONE
ECOCARDIO – ECOCOLORDOPPLER
Nel passato questo problema è stato più volte e personalmente ho partecipato a Tavoli
Tecnici istituiti dalle ASP ove si era determinato:
L’ECOCARDIOGRAFIA
fa riferimento alla valutazione morfologica e funzionale del cuore servendosi di due metodiche
insite nell’ecocardiografo e precisamente la monodimensionale e la bidimensionale. Sono
pertanto valutabili gli spessori delle pareti cardiache, la morfologia delle valvole, la funzione
ventricolare, eventuali patologie intra ed extra cardiache. Tale metodica non compende
l’ecocardiografia colordoppler.
L’ECOCOLORDOPPLERGRAFIA CARDIACA
Con tale metodica si fa riferimento alla valutazione dei flussi e delle incontinenze e/o stenosi
valvolari non valutabili con la metodica sopra menzionata. Tale metodica non comprende
l’ecocardiografia.
Ciò premesso, nel ribadire quanto su esposto ed al fine di dirimere ogni dubbio si intende
approfondire ulteriormente la problematica con le seguenti più dettagliate considerazioni:
1) Il Cardiologo ecografista valuta con l’esecuzione dell’ecocardiogramma i seguenti
parametri:
1 Aorta, anulus
2 Aorta bulbo
3 Aorta ascendente
4 Atrio sinistro
5 Ventricolo sinistro diametro telediastolico
6 Ventricolo sinistro diametro telesistolico
7 Frazione d’accorciamento
8 Setto interventricolare
9 Parete posteriore
10 Ventricolo destro
11 Arteria polmonare
12 Frazione d’eiezione
13 Aree valvolari ove necessario
2) Invece con l’esecuzione dell’ecocolordoppler cardiaco si valutano:
a. Flusso transmitralico
1 Onda E
2 Onda A
3 Rapporto E/A
4 DT
5 Gradiente massimo
6 Gradiente medio
7 Area valvolare
8 Insufficienza
b. Flusso transtricuspidale
1 Insufficienza
2 PA arteria polmonare sistolica
c. Flusso transaortico
1 Velocita massima
2 Gradiente massimo
3 Gradiente medio
4 Insufficienza
5 PHT
d. Flusso transpolmonare
1 Velocita massima
2 Insufficienza
3 Gradiente massimo
Da quanto sopra evidenziato si evince che i due esami valutano aspetti diversi delle stesse
strutture cardiache ma con metodiche diverse e con tempistica circa doppia per eseguire
ambedue gli esami. Ovviamente gli attuali ecografi sono multidisciplinari e pertanto possono
eseguire ambedue gli esami grazie a particolari sonde e programmi che possono essere attivati
alternativamente e non contemporaneamente ed in tempi diversi per valutare prima l’esame
mono-bidimensionale ed in seguito l’ecocolordoppler in quanto la differenza stà proprio
nell'allineamento totalmente diverso del fascio ultrasonoro: perpendicolare alle superfici
riflettenti, l'ecocardio, parallelo ai flussi, l'ecocolordoppler e l'ecodoppler.
Nella mia qualità di _________________________________ della SIEC al di là di ogni
interpretazione più o meno estensiva e delle mere problematiche letterali mi corre l’obbligo di
intervenire nel ribadire che i due esami sono assolutamente complementari tra di loro, che l’uno
non esclude l’altro ma, anzi, lo integra, e che non è accettabile se non addirittura etico valutare
una valvola senza quantificarne il flusso, l’eventuale stenosi, l’eventuale insufficienza o valutare
un iperteso senza valutarne la disfunzione ventricolare.
Il tutto si riversa anche sulle ormai obsolete distinzioni di codifica delle esenzioni per patologia
cardiovascolare soprattutto nella valutazione della cardiopatia ipertensiva ove si può eseguire
solo l’ecocardiogramma ai sensi del DM 329 (esenzioni per patologia).
Si ricorda, infatti che nella valutazione dell’iperteso non si può fare a meno di valutare con
l’ecocolordoppler la funzione diastolica del ventricolo sinistro che, in termine statistico,
rappresenta circa il 30% degli ipertesi con ecocardiogramma normale che pertanto sfuggirebbero
ad una corretta diagnosi e consequenziale terapia; di contro è inpensabile valutare ad un
valvolare solo il flusso senza quantificare l’area, la frazione d’eiezione, la cinesi, l’ipertrofia
cardiaca, ecc.
Dai rilievi sin qui esposti, si ritiene pertanto di superare ogni problematica interpretativa con
l’individuazione e consequenziale esecuzione di un unico esame che comprenda sia
l’ecocardiogramma che l’ecocolordoppler.