Epitelioma basocellulare, (Basalioma) Più frequente dello spinalioma, colpisce soprattutto dopo i 40 anni, con una lieve prevalenza del maschio rispetto alla femmina, forse per la maggiore esposizione al sole per motivi professionali. Questo tumore interessa prevalentemente soggetti di razza caucasica, contrariamente allo spinocellulare, che è più frequente nella razza nera e nei soggetti più anziani. Il basalioma può insorgere anche in soggetti giovani, quasi sempre per motivi genetici, ed è più frequente negli individui “light skimmed”, cioè bianchi, biondi, occhi chiari e con efelidi, che diventano rossi all'esposizione al sole e non si abbronzano mai. Quindi sul piano eziologico è determinante l'esposizione cronica ai raggi UV. Esiste un rapporto anche con le radiazioni ionizzanti. Sono tumori maligni, ma solo localmente; tendono, infatti, ad espandersi, hanno un decorso cronico, recidivano spesso dopo exeresi (da piccoli nidi rimasti ai bordi della lesione dopo l'asportazione), ma non metastatizzano praticamente mai. Esistono forme di basalioma che possono portare a morte il paziente, come l'ulcus rodens; questo è un tumore che non si arresta davanti a niente e può aggredire organi essenziali. Il basalioma è un tumore radiosensibile e non dà fluorescenza alla luce di Wood, mentre lo spinalioma è meno radiosensibile e dà una fluorescenza arancione. Le sedi più colpite sono quelle maggiormente fotoesposte, soprattutto viso, ma anche nuca, tronco, dorso delle mani; mai colpite le superfici plantari e palmari, né le mucose visibili. Di solito i basaliomi insorgono su cute sana, solo a volte su una cheratosi senile o su un'altra lesione precancerosa. La diagnosi differenziale va posta con i sifilodermi nodulari della lue terziaria e con le gomme luetiche ulcerate. Basalioma Superficiale Tipo carcinoide (di ARHING): si presenta con piccole formazioni a disco, scure, sottoepiteliali, sparse,; la struttura è uguale a quella di un nevo superficiale. Successive confluenze danno luogo a chiazze nummulari. Tipo eritematoide (di LITTLE): si presenta come una chiazza eritematosa persistente, la cui porzione centrale appare atrofica e leggermente desquamante e alla periferia presenta un tipico orletto, lievemente rilevato, a tratti continuo, a tratti formato da piccole neoformazioni rotondeggianti, come perline giustapposte. Tipo pagetoide (di DARIER): appare come una placca rotondeggiante, piuttosto estesa (fino a 15-20 cm), cosparsa di formazioni squamo-crostose brunastre di piccole dimensioni, che ricoprono una superficie pigmentata o eritematosa. I margini sono ben netti e presentano l'orletto prima descritto. Basalioma non superficiale Tipo nodulare o perlaceo di MEINER: si presenta come un nodulo emergente sulla cute, di aspetto perlaceo patognomonico, simile ad una piccola perlina dura, liscia trasparente, con qualche teleangectasia, di dimensiomi variabili da una capocchia di spillo ad una lenticchia. Il nodulo può ingrandirsi e formare placche, oppure può ulcerarsi precocemente nella sua parte centrale. L'ulcera presenta un fondo lucente, asciutto, irregolare per la presenza di bottoncini neoplastici rossi o rosso-grigiastri, ricoperta da una squamo-crosta che, al distacco, determina sanguinamento. Con la comparsa dell'ulcera, l'orletto periferico si duplica all'interno, si avrà, così, l'aspetto di un muro che si alza e di una fossa che si approfonda; (basalioma nodulo-ulcerativo). La lesione, in altri casi, può divenire molto pigmentata, con inclusioni nerastre che fanno pensare ad un melanoma; (basalioma pigmentario). Il basalioma nodulare non duole, non prude, tende a nascondersi nelle pieghe, motivo per cui esso è in genere trascurato dal paziente. Variante è il basalioma cistico, raro, che tende a formarsi ai contorni degli occhi, specie alla palpebra inferiore; si presenta come formazione rotondeggiante fino a 2 cm di diametro, prominente, di colore rosso-blu, con teleangectasie, contiene una sostanza gelatinosa. Il basalioma piano-cicatriziale o sclerodermiforme, si presenta come formazione piana o nodulare, che si estende alla periferia ed al centro sembra guarire con esito atroficocicatriziale; in realtà non c'è guarigione, come dimostra l'esame istologico. I margini presentano l'orletto tipico. Diagnosi differenziale con sifiloderma tuberoso della lue terziaria. Tipo cheratosico: è la forma più frequente; origina da una lesione precancerosa, la cheratosi senile o attinica. Si tratta di un epitelioma con aspetto a crosta, che ad un certo punto, improvvisamente, va incontro a cheratinizzazione, con formazione di ammassi cornei. Ulcus rodens: epitelioma basocellulare ulceroso fin dall'inizio. Predilige i 2/3 superiori del volto, l'ulcera ha margini piani e tagliati a picco; manca l'orletto periferico che invece è presente nella variante nodulo-ulcerativa. Il fondo dell'ulcera è poco infiltrato, facilmente sanguinante, rosso-cupo, con essudato chiaro. Inizialmente è di piccole dimensioni (a colpo d'unghia), successivamente tende ad estendersi e ad approfondirsi, assumendo carattere distrutivo, scavando in profondità ed erodendo le strutture incontrate, incluso l'osso. Questa forma di basalioma può portare a morte il paziente, nonostante non ci siano metastasi a distanza, per l'aggressione di organi o strutture essenziali, oltre che per la cachessia neoplastica. Il tumore non è dolente, finchè non incontra strutture nervose, ma è dolorabile. Spesso il paziente lo trascura per lungo tempo. Il trattamento è chirurgico, con exeresi ampia e profonda. Diagnosi differenziale con l'ectima luetico. TORNA INDIETRO