Sesso Sacro
La via del corpo
Roberta Rio, Villach 2014
Introduzione
In Occidente, chi intuitivamente ha percepito la possibilità di accedere ad una dimensione
spirituale attraverso il sesso si è trovato di fronte una disarmante assenza di informazioni.
Questo ha spinto molti a cercare risposte in tradizioni orientali quali il tantrismo, il taoismo, lo
yoga, il qigong, il tai chi, lo zen etc..
In effetti all’Oriente va il merito di aver riservato alla sessualità, nel corso del tempo, un ruolo
importante nella vita dell’uomo e di aver tramandato una saggezza millenaria alla quale noi
oggi possiamo accedere. E così pullulano ovunque in Europa scuole tantriche, corsi di
formazione di yoga, qigong, tai chi tecniche di meditazione e altro.
C’è una contraddizione di fondo in questo fenomeno, che non dobbiamo sottovalutare.
Le tradizioni sopracitate sono nate in seno a culture molto distanti dalla nostra, non solo
geograficamente.
Pertanto non è possibile semplicemente importarle e applicarle in Occidente come se fossero
un prodotto da mettere sul mercato. In esse è racchiusa una saggezza millenaria intimamente
connessa alla storia dell’area geografica in cui sono nate, alle credenze, alla religione, alla
percezione del mondo, della vita, della natura, del corpo, della sessualità!
Con questo non mi riferisco alla validità degli insegnamenti orientali, ma alla nostra modalità
di apprendimento che talvolta ci fa avvicinare ad essi come se si trattasse semplicemente di
tecniche meccaniche invece che di un approccio alla vita che coinvolge in maniera olistica tutti
gli ambiti dell’esistenza.
In questo senso come Occidentali dimostriamo talvolta una certa incoerenza nell’esercizio delle
pratiche orientali. Questo accade anche a ragione giacché non possiamo “com-prenderle” prima
di aver fatto i conti con la nostra “occidentalità”.
Abbiamo la responsabilità di cercare le nostre origini, la nostra tradizione sessuale, tenendo
conto delle conseguenze di duemila anni di Cristianesimo e di una certa direzione filosoficoscientifica, che ci condiziona ancora oggi. Questo testo vuole essere un contributo in questa
direzione. Il presente in cui viviamo è il risultato di ogni fase della nostra storia: il passato
continua a vivere nel presente, sia in maniera conscia che inconscia.
Sinossi
Il passato ci mostra che nel periodo Paleolitico e Neolitico nell’area geografica corrispondente
all’Europa e al bacino del Mediterraneo, i nostri antenati vivevano la sessualità in modo naturale
e spontaneo. Essa apparteneva alla sfera del “sacro” in quanto sosteneva sia la vita fisica che
energetica. È interessante notare come in origine il “sacro” avesse una valenza materiale: sacra
è la materia, sacro è il corpo e le sue funzioni, sacro è l’atto sessuale, sacra è la natura nelle sue
manifestazioni. Successivamente, invece, soprattutto in Occidente, il corpo diventerà impuro,
la materia da rigettare e, per definizione stessa, incompatibile con la vita spirituale: spiritualis
nelle Ecclesiaste è sinonimo di incorporeo.
© 2014 Roberta Rio, Tutti i diritti riservati | www.voyageindestiny.org/roberta-rio-2.html
Comprendiamo che il vivere a stretto contatto con la natura ebbe un ruolo centrale in questo
tipo di approccio. Numerosi erano i riti sessuali connessi all’agricoltura, alla fertilità della
natura e delle donne. Vivere il sesso in maniera spontanea significava lasciar fluire le energie
della terra e della vita, in una dinamica di scambio energetico con la natura stessa. Una sorta di
“ecologia del sesso” dalla quale ci siamo allontanati e che, invece, è importantissimo che
riscopriamo ai nostri giorni.
In una fase successiva – anteriore al 4000 a.C. – accadde qualcosa che non solo cambiò
radicalmente la realtà preesistente ma introdusse anche elementi nuovi, potremmo dire estranei
e esterni all’allora conosciuto, che condizionarono lo sviluppo della razza umana e lo
incanalarono in una determinata direzione.
È in quest’epoca che sono attestate conoscenze scientifiche, ingegneristiche, metallurgiche,
medico-chirurgiche, astronomiche di grossa rilevanza, quasi un salto quantico rispetto alla fase
precedente.
La sessualità umana venne strappata dal suo ambito naturale, deprivata della sua caratteristica
primaria, ovvero il suo libero fluire, e inserita in una logica di controllo: si stabilirono i luoghi,
i contesti, le modalità e i periodi in cui era ammessa. Sembra che ci fosse la necessità di
concentrare l’energia sessuale in un luogo specifico e, talvolta, anche in periodi ben precisi.
Vennero, inoltre, costruiti templi - talvolta complesse opere architettoniche ed ingegneristiche
- in cui delle donne, delle sacerdotesse definite in seguito prostitute sacre - furono addestrate
all’uso dell’energia sessuale.
I loro compiti e competenze andavano dall’accoppiamento rituale, all’eugenetica, alla
guarigione medica, alla contraccezione, al parto etc. Il livello delle conoscenze era molto
elevato, non solo in relazione al periodo precedente! Erano inoltre in grado di estrarre il sacer,
ovvero l’energia della Terra, e di utilizzarlo per la preghiera. Ed è proprio –inaspettatamente! la preghiera all’origine della parola prostituta. Esiste infatti un ben preciso episodio della storia
greca in cui i Corinzi – minacciati dalla flotta di Serse - chiesero alle sacerdotesse del tempio
di Afrodite Pandemos sull’Acrocorinto di pregare. Si trattava di Hierodule ovvero sacerdotesse
dedite ai riti sessuali nei templi. Per queste sacerdotesse pregare significava utilizzare l’energia
sessuale. Le loro preghiere furono ascoltate e nella tavoletta dedicatoria le sacerdotesse furono
definite prostitute dal verbo greco προιστημι (proistemi) che significa metto avanti ma non per
vendere – come si vuole intendere oggi alla luce delle attuali forme di prostituzione - bensì per
difendere. Esse infatti con le loro preghiere (ovvero con l’utilizzo dell’energia sessuale) andate
a buon fine avevano difeso il popolo corinzio.
La chiave etimologica, più volte usata in questo testo – per termini come “vergine”, “santo”,
“puro”, “sacro”, “sesso” etc – apre scenari del tutto nuovi sul tema della sessualità e sul suo
significato più profondo.
Le fonti attestano che le pratiche sessuali nei templi vennero esercitate trasversalmente da
svariati popoli che abitavano l'area tra il Mediterraneo e il Gange dal 3000 a.C. fino al 300 d.C..
Con il passare del tempo, si perse però il loro senso originario e, da un lato, divennero una
semplice abitudine che scivolerà in forme di prostituzione molto simili a quelle odierne e
dall’altro – svuotate di ogni riferimento sessuale – vennero inserite per cooptazione nelle
pratiche della religione cristiana. Nel testo si riportano alcuni casi in particolare: dalla
manducazione del corpo di Cristo alla processione delle Verginelle che ogni anno si svolge a
Rapino (Abruzzo).
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L’avvento del Cristianesimo introdusse una spiritualità tutta trascendentale, maschile, staccata
dal corpo: incorporea appunto. Le donne che per natura erano – e sono – le più adatte a
“maneggiare il sacro” (il sacer ovvero l’energia della Terra), furono escluse dai ruoli sacerdotali
attivi. Furono ammesse in seno alla Chiesa cattolica in qualità di suore, dopo essere state
opportunamente domate, private dei loro attributi femminili tramite il taglio dei capelli e l’uso
di vestiti adatti a rendere il corpo informe alla vista.
Siamo di fronte all’applicazione sistematica di una vera e propria strategia di potere incentrata
sul controllo dell’energia sessuale, l’energia primaria di cui è stato dotato ogni essere umano.
L’energia sessuale è prima di tutto energia di collegamento alla Terra. Interrompendo il suo
libero fluire nel corpo tre sono le conseguenze principali che si verificano: diventiamo
manipolabili e veniamo privati sia di una possibile via di guarigione, non solo fisica, sia della
possibilità di pregare in maniera efficace, ovvero di richiedere l’avvento di alcune modifiche
nella Materia con buone probabilità di essere ascoltati.
Il testo analizza quindi le conseguenze della separazione tra mente/ragione e corpo esponendo
alcuni casi esemplificativi da cui i lettori dedurranno chiaramente l’importanza di tornare al
corpo e al corretto utilizzo dell’energia sessuale, che è quanto di più forte e profondo ci è dato
di sperimentare nella Materia.
Indice
Significato
Introduzione
Una premessa etimologica
Tracce del passato
Il corpo è sacro
Sacra vulva
Veneri del Paleolitico
Batons de commandement
I riti sessuali come riti agrari
Nascita
Sangue mestruale
Morte e rinascita
Cambio di paradigma
La Hierogamia
I Misteri Eleusini
Sopravvivenza del rito
Il mulino
Il setaccio e il tamburo
Le fonti scritte
La prostituzione sacra
Ripuliamo la parola
Le sacerdotesse
La medicina
Il serpente
Vergini, pure e sante
L'acqua
Il velo
I capelli
Da sacerdotesse a prostitute
Karnataka - India
Rapino, Abruzzo - Italia
Alcuni luoghi di prostituzione sacra
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Altre forme di prostituzione
La prostituzione dotale
La prostituzione ospitale
Cristianesimo e razionalismo cartesiano
Ai nostri giorni
Uomo di potere. Uomo di piacere
La sopravvivenza di Ishtar
Danza e preghiera
Sesso e preghiera
La preghiera
Siate erotici!
Ecologia del sesso
Sesso sacro
Appendice
Il Disco di Festo
Il Metodo Storico-Intuitivo
In pratica: Seminari con Roberta Rio
Note
Bibliografia
Sito Web
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