Esercizi di Algebra II 2 Dicembre 2016 – # 8 Proposizione 1. Siano n ∈ N, a0 , . . . , an ∈ Q (a0 e an diversi da 0) e f (x) := an xn + · · · + a0 . Sia inoltre f¯ il polinomio a coefficienti in Q definito ponendo f¯(x) := a0 xn + a1 xn−1 + · · · + an−1 x + an . Provare che f è irriducibile se e solo se f¯ è irriducibile. Dimostrazione. (cenni) Supponiamo f irriducibile. Se per assurdo f¯ è riducibile, allora esistono r, s ∈ N, b0 , . . . , br , c0 , . . . , cs ∈ Q con b0 , br , c0 , cs 6= 0 tali che: ḡ(x) := br xr + · · · + b0 h̄(x) := cs xs + · · · + c0 f¯ = ḡ h̄ A questo punto, si prova che, posti g(x) := b0 xr + b1 xr−1 + · · · + br−1 x + b0 e h(x) := c0 xs + c1 xs−1 + · · · + cs−1 x + cs , vale che f = gh, contro l’ipotesi che f sia irriducibile. Analogamente si prova il viceversa. Esercizio 2. Dimostrare che sono irriducibili in Q[x] i seguenti polinomi: 1) 4x4 + 5x + 10; 2) x4 − 2x2 + 8x + 1; 3) x4 − 10x2 + 1; 4) x4 + 3x + 5; 5) −3x4 + 27x3 − 3x2 + 9x + 1; 6) x5 + 12x3 + 6x + 30; 7) x5 + 14x4 + 21x + 42. Soluzione. Idea generale di risoluzione. Prima di tutto si vede se c’è qualche criterio che ci aiuta a dire se il polinomio è irriducibile (di 1 solito si usa il criterio di Eisenstein o, se il polinomio è di secondo o di terzo grado, si vede che non ha radici). Quando non si ha un criterio per dire direttamente che il polinomio è irriducibile, si prova che il polinomio è irriducibile in Z[x] esaminando tutti i modi in cui esso si può scomporre. Ad esempio, se il polinomio è di quarto grado, basta far vedere che non si può scomporre come prodotto di un polinomio di terzo grado per uno di primo e come prodotto di due polinomi di secondo grado (e, nel secondo caso, bisogna impostare il ”sistema” dei coefficienti e trovare in qualche modo che il sistema non ha soluzioni in Z). A quel punto, essendo il polinomio irriducibile in Z[x] ed avendo grado maggiore di zero, si può concludere, per una proposizione vista nel corso, che è irriducibile in Q[x]. 1), 6) e 7) sono irriducibili per il criterio di Eisenstein (applicato rispettivamente con i primi 5, 3 e 7). 3) Proviamo prima di tutto che il polinomio è irriducibile in Z[x]. Essendo f (x) := x4 − 10x2 + 1 di quarto grado, esso si può scomporre nei seguenti modi: a) f = hg con h, g ∈ Z[x], deg(h) = 3 e deg(g) = 1; b) f = hg con h, g ∈ Z[x] e deg(h) = deg(g) = 2. Le possibili radici di f sono 1 e −1, e poiché f (1) = f (−1) 6= 0, ricaviamo che non si può scomporre come in a). Proviamo ora che non si può scomporre come in b). Supponiamo che esistono due polinomi h(x) := x2 + ax + b e g(x) := x2 + cx + d (con a, b, c, d ∈ Z) di secondo grado tali che x4 − 10x2 + 1 = h(x)g(x). Allora si ottiene x4 − 10x2 + 1 = x4 + cx3 + dx2 + ax3 + acx2 + adx + bx2 + bcx + bd. da cui si ricava il sistema: a+c=0 ac + b + d = −10 ad + bc = 0 bd = 1 Dall’ultima equazione, ricordando che i coefficienti sono numeri interi, otteniamo che necessariamente b = d = 1 o b = d = −1. Se b = d = 1 allora 2 a+c=0 −c2 = −12 b=1 d=1 √ √ e quindi c ∈ { 12, − 12}, ma questo è impossibile perché c ∈ Z. Se invece b = d = −1 allora a+c=0 −c2 = −8 b = −1 d = −1 √ √ e quindi c ∈ { 8, − 8}, ma anche questo è impossibile perché c ∈ Z. Cosı̀ f non si può scomporre come in b), da cui si ricava che il polinomio f è irriducibile in Z[x]. Poiché def (f ) > 0 e f ∈ Z[x], per una proposizione vista nel corso di Algebra II si ha che f è irriducibile in Q[x]. 5) Se f (x) := −3x4 + 27x3 − 3x2 + 9x + 1, il polinomio f¯, ottenuto procedendo come nella proposizione 1, è f¯(x) = x4 + 9x3 − 3x2 + 27x + 3. Poiché f¯ è irriducibile per il criterio di Eisenstein (applicato con p = 3), allora, per la proposizione 1, anche f è irriducibile. I restanti polinomi si risolvono in modo analogo a quanto visto per il polinomio 3). Esercizio 3. Siano f (x) := x3 +x+1 e I l’ideale di Q[x] definito ponendo I := (f ). 1) Provare che Q[x]/I è un campo; 2) Trovare un inverso di x + I in Q[x]/I. Soluzione. 1) Poiché f è di terzo grado, esso è irriducibile in Q[x] se e solo se non ha radici in Q. Per una proposizione vista nel corso, le possibili radici razionali di f sono 1 e −1. Ma f (1) = 3 e f (−1) = −1, pertanto f è irriducibile. Allora, utilizzando quanto visto nel corso di Algebra II f irriducibile =⇒ I = (f ) massimale =⇒ Q[x]/I campo. P rop. corso P rop. corso 3 2) Essendo Q[x]/I un campo, sicuramente esiste un inverso di x + I, cioè una classe A ∈ Q[x]/I tale che (x + I)· A = 1 + I (ricordiamoci che siamo nell’insieme quoziente Q[x]/I, quindi il nostro ”1” è una classe, cioè la casse 1 + I). Idea per trovare l’inverso. Poiché f è irriducibile, per una proposizione vista nel corso si ha che m.c.d.(x, f ) = 1 o f divide x. Poiché x ha grado minore di f , quest’ultimo non può dividerlo, quindi m.c.d.(x, f ) = 1. Per una proposizione vista nel corso si ottiene quindi che esistono a, b ∈ Q[x] tali che xa + bf = 1 e quindi xa = 1 − bf . Allora, sfruttando l’operazione · in Q[x]/I, si ottiene (x + I)· (a + I) = xa + I = xa=1−bf 1 − bf + I. e, ricordando che 1 − bf + I = 1 + I (convincetevi di questo fatto prima di andare avanti), si ottiene cosı̀ (x + I)· (a + I) = 1 + I. Quindi a + I sarà l’inverso cercato. Troviamo quindi i polinomi a, b tali che ax + f b = 1. Di solito si procede applicando l’agoritmo di Euclide e andando ”a ritroso” come visto per gli interi di Gauss nel Foglio 6 del 18 Novembre, ma in questo caso si nota subito che f (x) = x(x2 + 1) + 1 e quindi che x[−(x2 + 1)] + f (x) = 1 (spesso si vedono quali sono i polinomi a e b che cerchiamo senza fare conti). Pertanto, ragionando come detto prima, si ottiene che la classe −(x2 + 1) + I è l’inverso di x + I in Q[x]/I. 4