CORRENTE ELETTRICA Applicando una d.d.p. ai capi di un filo conduttore si produce un flusso di particelle cariche, cioè una corrente elettrica. Cariche positive Cariche negative Per convenzione, il verso della corrente è quello del moto delle cariche positive (opposto a quello delle cariche negative). 1 CORRENTE ELETTRICA Si definisce intensità di corrente la quantità di carica che attraversa la sezione di un conduttore nell’unità di tempo: q i= t Nel S.I. l’unità di misura della corrente elettrica si chiama ampere (A) ed è una grandezza fondamentale (il coulomb è un’unità derivata dall’ampere). 1ampere = 1 A = 1C s 2 LEGGI DI OHM 1a Legge di Ohm Per un conduttore metallico l'intensità della corrente elettrica è proporzionale alla differenza di potenziale applicata ai suoi estremi: i V = R ⋅i V R : resistenza del conduttore metallico Nel S.I. la resistenza elettrica si misura in ohm (Ω). 1ohm = 1 Ω = 1 V A 3 LEGGI DI OHM 2a Legge di Ohm La resistenza R di un conduttore metallico, di lunghezza L ed area della sezione A, è data da: L R = ρ⋅ A ρ : resistività; dipende sia dalla natura del materiale sia dalla sua temperatura. σ = 1/ρ : conducibilità Nel S.I. la resistività si misura in Ω⋅m e la conducibilità in Ω-1⋅m-1. 4 RESISTIVITÀ 5 RESISTENZE IN SERIE Le resistenze in serie sono percorse dalla stessa corrente elettrica. Vb − Va = V1 + V2 + V3 = i ⋅R1 + i ⋅R 2 + i ⋅ R 3 = i ⋅ (R1 + R 2 + R3 ) = i ⋅R eq, s R eq, s = R1 + R 2 + R 3 Req,s: resistenza equivalente serie 6 RESISTENZE IN PARALLELO Le resistenze in parallelo sono sottoposte alla stessa d.d.p. Vb − Va Vb − Va Vb − Va i1 = ; i2 = ; i3 = ; R1 R2 R3 ⎛ 1 1 1 ⎞ ⎟⎟ i = i1 + i2 + i3 = (Vb − Va ) ⎜⎜ + + ⎝ R1 R 2 R3 ⎠ 1 = (Vb − Va ) R eq, p −1 −1 −1 −1 Req, = R + R + R p 1 2 3 Req,p: resistenza equivalente parallelo 7 RESISTENZE E CONDENSATORI IN SERIE E IN PARALLELO 8 EFFETTO JOULE Effetto Joule: Il passaggio di corrente elettrica attraverso un conduttore è accompagnato dallo sviluppo di calore. La potenza dissipata da una resistenza R ai cui capi è applicata una d.d.p. V è data da: U q⋅ V P= = ⇒ P = V ⋅I t t Dalla prima legge di Ohm (V=I·R): 2 2 P = V ⋅I = I ⋅ R = V R La quantità di calore dissipata nell’intervallo di tempo t vale: Q = P⋅t 9 ELETTROLISI Alcune sostanze (elettroliti), disciolte in soluzione acquosa, si dissociano in ioni di entrambi i segni. 10 LEGGI DI FARADAY 1a Legge di Faraday La quantità di sostanza formata o decomposta ad un elettrodo è proporzionale alla quantità di carica elettrica che ha attraversato la cella durante l'elettrolisi. 2a Legge di Faraday Per una stessa quantità di carica elettrica, le quantità delle specie chimiche formate (o decomposte) agli elettrodi sono proporzionali ai loro pesi equivalenti. Peso equivalente: rapporto fra peso atomico (o molecolare) e valenza della specie considerata. 11 ELETTROFORESI L’elettroforesi consiste nella migrazione ordinata di particelle ionizzate, all’interno di una soluzione, sotto l’azione di un campo elettrico (FE=qE), cui si oppone la resistenza del mezzo (FS=6πηrv). Quando le due forze si fanno equilibrio si stabilisce una velocità costante di migrazione: velocità elettroforetica : con q µ= 6 π ηr v = µE mobilità elettroforetica 12 ELETTROFORESI DELLE PROTEINE L’esame si utilizza per separare gli acidi nucleici o le proteine del siero nelle sei frazioni principali. 13 ELETTROFORESI DELLE PROTEINE La metodica usata in questo caso è l’elettroforesi su gel di agarosio tamponato in mezzo alcalino (pH 8.5); le proteine separate sono colorate con Amido-Schwarz. Le rispettive concentrazioni percentuali si misurano con metodi spettrofotometrici. 14 ELETTROFORESI DELLE PROTEINE Diversi tracciati elettroforetici e patologie connesse 15