Specificità del core curriculum dell`assistente sociale in cure palliative

Specificità del core curriculum dell'assistente sociale in cure palliative
CONTRIBUTI
Specificità del core curriculum dell'assistente
sociale in cure palliative
Flavia Baruzzi1, Emanuela Di Fatta2, Tiziana Mondin3, Anna Maria
Russo4
(1) Assistente Sociale, Hospice “Fondazione Passerini”, Nozza di
Vestone; membro Commissione Assistenti Sociali Cure Palliative
(2) Assistente Sociale, SAMOT onlus, Palermo; membro
Commissione Assistenti Sociali Cure Palliative
(3) Assistente Sociale, Istituto Assistenza Anziani ULSS 20 Hospice
San Giuseppe, Verona; membro Commissione Assistenti Sociali
Cure Palliative
(4) Assistente Sociale, Asl di Lecco; Referente Commissione
Assistenti Sociali Cure Palliative
Corrispondenza a: Flavia Baruzzi; Mail: [email protected]
Abstract
In ottemperanza alla legge 38/2010 la Società Italiana di
Cure Palliative si è adoperata affinchè venisse creato uno
strumento in grado di definire le competenze ed i percorsi
formativi e professionali necessari al consolidamento e allo
sviluppo delle cure palliative in Italia.
Il Core Curriculum è l'esito di questo processo che vede
coinvolti tutti i profili professionali afferenti all'équipe di
cure palliative e, quindi, anche l'assistente sociale.
L'assistente sociale è a pieno titolo inserita all'interno
dell'équipe di cure palliative ed il suo ruolo, in un ambito
di malattia inguaribile dove i bisogni sociali stanno assumendo caratteristiche sempre più complesse e stanno richiedendo sempre più risposte innovative e articolate, è
quantomai cruciale.
Analizzando il Core Curriculum dell'assistente sociale
vengono evidenziate le principali competenze e specificità
proprie della professione, in particolar modo soffermandosi sul lavoro di comunità e sull'arricchimento che ne
può derivare per la professione stessa.
Parole chiave: core curriculum, cure palliative, servizio sociale di
comunità
The specific nature of the core curriculum of
social workers in palliative care
According to the Italian law 38/2010 the Italian Society of
Palliative Care worked actively to set up Core Curricula
defining educational pathway and professional training for
the consolidation and development of Palliative Care in the
Italian National Health Service.
The Core Curriculum is the result of this process involving
all professional profiles of the team of palliative care including Social Workers.
In the setting of chronic and/or incurable diseases, within a
context of shortage of resources, Social Workers are facing
growing and more compelling needs of patient and their
families, thus Social Workers is fully entitled as a team
member.
In the Social Worker Core Curriculum has been paid unique
attention to emphasize the “ core “ specificities and professional competencies with specific reference to the Community Work and its remarkable enrichment for professionals.
Key words: community social work, core curriculum, palliative care
Introduzione
La legge 38/2010 [1] prevedeva per ogni figura appartenente all'équipe di cure palliative la definizione delle specificità disciplinari e professionali
e dei percorsi formativi capaci di garantire il raggiungimento degli obiettivi e degli standard di
qualità.
La Società Italiana di Cure Palliative si è pertanto
adoperata affinchè venisse creato uno strumento
in grado di definire le competenze e i percorsi formativi e professionali necessari al consolidamento
e allo sviluppo delle cure palliative.
Il Core Curriculum è l'esito di questo processo che
vede coinvolti tutti i profili professionali afferenti
all'équipe di cure palliative e, quindi, anche
l'assistente sociale.
L'assistente sociale è a pieno titolo inserita
all'interno dell'équipe di cure palliative ed il suo
ruolo, in un ambito di malattia inguaribile dove i
bisogni sociali stanno assumendo caratteristiche
sempre più complesse e stanno richiedendo
sempre più risposte innovative e articolate, è
quantomai cruciale.
La sua presenza nell'équipe è legittimata sia dalla
legge 38/2010 che dall'Intesa Stato- Regioni del
2012 [2] dove viene indicata come figura in grado
di offrire supporto sociale per garantire risposte
adeguate ai bisogni sociali del malato e dei suoi familiari.
Rivista Italiana di Cure Palliative 2015; XVII (2) – © 2015 Società Italiana di Cure Palliative
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Specificità del core curriculum dell'assistente sociale in cure palliative
Nel 2010 si è costituita una Rete Nazionale di Assistenti Sociali operanti all'interno delle cure palliative, alla quale afferiscono circa 150 iscritti, provenienti da tutto il territorio nazionale.
uno strumento operativo in continuo sviluppo che
chiarisce i fondamentali. Di conseguenza è perfettibile e passibile di continue rivisitazioni e aggiornamenti.
Per facilitare l'incontro e lo scambio tra i membri,
il gruppo si è a sua volta suddiviso in macro aree,
ciascuna con un proprio referente.
Presenta una strutturazione, a primo impatto,
piuttosto articolata.
Nel 2013 la Società Italiana di Cure Palliative ha riconosciuto uno spazio ancora più formale trasformando il gruppo di lavoro in Commissione.
Per la strutturazione del Core Curriculum si è costituito un apposito team composto dalla referente
della Rete Nazionale Assistenti Sociali, da tre referenti delle macro aree, dall'allora Presidente della
SICP Adriana Turriziani, dalla Vice Presidente
Danila Valenti, dal Consigliere SICP Anna Maria
Marzi e da un'esperta formatrice, Chiara Pecorini.
I lavori si sono avviati a marzo 2012 e ad ottobre,
durante il congresso nazionale della SICP a Torino,
è stata presentata la prima bozza del lavoro. La
pubblicazione ufficiale è avvenuta ad ottobre 2013.
Il documento è, inoltre, stato ratificato dall'Ordine
Nazionale degli Assistenti Sociali.
È prevista una mappa di competenze
l'assistente sociale deve acquisire.
che
Ogni competenza individuata viene declinata e tradotta in obiettivi formativi, a sua volta distinti in
competenze e conoscenze, metodologie e livello.
Per ogni obiettivo formativo individuato, si è reso
necessario individuare la metodologia più adeguata
e pertinente al suo raggiungimento. Pertanto, oltre
a studi teorici, si è scelto di dare spazio all'analisi di
casi socio sanitari, a simulazioni, a lavori in piccoli
gruppi e al confronto attraverso la supervisione
professionale.
Per ogni obiettivo formativo, oltre alle metodologie
attraverso cui raggiungerlo, viene individuato
anche il livello a cui si riferisce: A, B,C.
Tracce base di partenza per la strutturazione del
lavoro sono stati il Core Curriculum del medico
palliativista e testi scientifici ufficialmente riconosciuti dalla SICP (documenti del programma delle
cure di fine vita previsti dal servizio sanitario nazionale inglese).
Il livello A – livello base – comprende le competenze che ogni assistente sociale deve acquisire nel
percorso di formazione di base (Laurea Servizio Sociale), per riconoscere un malato in fase terminale,
applicare un approccio palliativo e rapportarsi con
i servizi di cure palliative. Si intende che il livello A
faccia, comunque, parte della formazione dei livelli
B e C.
Grazie alla collaborazione dell'Università Bicocca
di Milano, nella persona della Professoressa Campanini, è stato possibile condurre una ricerca in
merito alla letteratura di servizio sociale riferita
alle cure palliative. La ricerca ha evidenziato come
non esista documentazione specifica.
Il livello B – livello intermedio semispecialistico –
comprende le competenze che devono possedere
gli assistenti sociali che frequentemente/prevalentemente hanno a che fare con persone alla fine
della vita. Si intende che il livello B comprenda il
livello A con approfondimenti specialistici.
Pertanto, nella stesura del Core Curriculum ci si è
avvalsi, oltre ai sopracitati testi scientifici forniti
dalla SICP, di testi di metodologia di servizio sociale, del codice deontologico degli assistenti sociali, di testi di bioetica e di welfare e delle normative inerenti le cure palliative.
Inoltre si è valorizzata molto la componente esperienziale maturata dai colleghi assistenti sociali
negli anni di esistenza della Rete.
Il livello C – livello specialistico dirigenziale –
comprende le competenze che deve possedere
l'assistente sociale specialista che si occupa a
tempo pieno di cure palliative, anche a livello di
coordinamento e/o di valutazione dei servizi socio
sanitari di cure palliative. Si intende che il livello
C comprenda il livello A e B con approfondimenti
specialistici di ruolo [3].
Mappa delle competenze
Strutturazione
È importante specificare come il Core Curriculum
non sia una summa enciclopedica ed esaustiva, ma
La mappa delle competenze prevista per il Core
Curriculum dell'assistente sociale è la seguente:
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• Saper valutare i malati e le famiglie per
l'accesso alle cure palliative;
• Saper accogliere un malato e i suoi famigliari in
un servizio di cure palliative;
• Saper prendersi cura del malato e della famiglia nei diversi setting assistenziali;
• Saper svolgere lavoro di comunità;
• Saper lavorare in équipe nei diversi setting assistenziali;
• Conoscere e sapere affrontare problematiche
etiche in cure palliative;
• Saper fare ricerca sociale in cure palliative;
• Saper operare nell'ambito organizzativo/ manageriale di un servizio di cure palliative;
• Saper formare in cure palliative
I referenti delle macro aree hanno, successivamente, condotto uno studio di comparazione tra
i core curricula di tutte le figure professionali afferenti all'équipe con l'obiettivo di riflettere sulle
comunanze con le altre professioni e le specificità
proprie della professione dell'assistente sociale.
Tutti i core curricula sono accomunati dall'avere
la medesima base teorica di partenza, i medesimi
principi di architettura e la medesima traccia di
base.
Essendo la specificità professionale delle cure palliative determinata dalla capacità di dar voce al bisogno del paziente rispettandone i valori e le volontà, il core delle competenze comune a tutte le
professioni è inerente: l'approccio clinico transdisciplinare e multiprofessionale, il lavoro interprofessionale e d'équipe, la comunicazione con il
paziente e la famiglia.
Su questo terreno conoscitivo comune si è ulteriormente riflettuto circa il contributo specifico professionale che può apportare all'équipe la figura
dell'assistente sociale.
Nella fase di valutazione del malato e della famiglia
per l'accesso alle cure palliative in un contesto residenziale è proprio dell'assistente sociale saper
collaborare alla gestione della lista d'attesa, attraverso la conoscenza e l'individuazione di criteri che
possono costituire priorità d'accesso.
È, inoltre, competenza dell'assistente sociale saper
offrire informazioni di natura amministrativa e di
segretariato sociale (in particolare rispetto alla conoscenza aggiornata e puntuale delle normative
nazionali, regionali, dei regolamenti e dei diritti di
tutela del malato e della famiglia).
Nell'accoglienza e presa in carico del malato e della
famiglia la specificità dell'assistente sociale si
gioca nella capacità di applicare le metodologie di
servizio sociale per la costruzione di una relazione
di aiuto, di fiducia con il paziente e la famiglia e di
condurre un'accurata analisi dei bisogni.
Questo comporta la capacità dell'assistente sociale
di saper portare in équipe i bisogni sociali del paziente e di saperli gestire per un eventuale progetto
di presa in carico del paziente e della famiglia.
È anche proprio dell'assistente sociale saper effettuare una dimissione protetta, saper supportare la
famiglia nella delega di cura quando richiesto e/o
necessario, saper gestire il rientro in patria del paziente ancora vivente o deceduto e saper fornire
informazioni circa le procedure di cremazione.
In particolare, il Core Curriculum dell'assistente
sociale presenta una competenza unica e singolare
non evidenziata in altre professioni: la capacità di
svolgere lavoro di comunità.
Il lavoro di comunità rappresenta uno specifico
professionale dell'assistente sociale verso cui sta
crescendo sempre più attenzione ed interesse.
Infatti la crisi dello stato sociale, l'emergere di
nuovi bisogni e la comparsa sulla scena di nuovi
soggetti (terzo settore) e, nello stesso tempo, la
drastica riduzione delle risorse destinate alla sicurezza sociale, pongono gli assistenti sociali di
fronte all'esigenza di ripensarsi alla luce dei cambiamenti in corso perchè l'illusione di poter fornire
una risposta ad ogni tipo di problema attraverso il
sistema formale appare ormai tramontata. Occorre
guardare alla comunità in un'ottica nuova che permetta di acquisire attori sociali capaci di assumersi
responsabilità rispetto ai problemi della comunità
e dei suoi membri. Sta di fatto che il servizio sociale
di comunità, in Italia, è stato il primo e molto in
anticipo sui tempi a cercare la strada per
l'intervento con e nella comunità [4].
Il lavoro di comunità, nell'ambito delle cure palliative, viene suddiviso in tre sottogruppi: lavorare
con la comunità, lavorare per la comunità e lavoro
di comunità specialistico [5].
Lavorare con la comunità implica in particolare la
conoscenza di tutte le unità di offerta del territorio,
la capacità di mettere in rete e di partecipare alle
iniziative previste dal territorio.
Lavorare per la comunità intende la promozione di
azioni di integrazione socio sanitaria, ma soprat-
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tutto la capacità di collaborare con i decisori politici o con le organizzazioni che forniscono servizi
per sensibilizzarli rispetto alle esigenze specifiche
anche, eventualmente, coordinando un tavolo di
progettazione partecipata.
Lavoro di comunità specialistico consiste nel saper
promuovere cittadinanza attiva, accrescere empowerment e capitale sociale, sensibilizzare e promuovere la cultura delle cure palliative.
Alcuni aspetti del lavoro di comunità (utilizzo dei
mass media, gestione gruppi di mutuo aiuto, attività di promozione e sensibilizzazione delle cure
palliative), anche se inseriti in altre competenze,
sono trasversali ad altre professioni all'interno
dell'équipe di cure palliative.
Si è voluto rivalorizzzarlo e ribadirlo come specifico
dell'assistente sociale poiché, dove questa è presente, è un'attività che può essere dalla stessa condotta, coordinata e facilitata in collaborazione con
le altre figure professionali.
Architettura del sistema curriculare e
condizioni di efficacia
Affinchè le competenze indicate nel Core Curriculum, e suddivise per livelli base, intermedio e
specialistico (A,B,C), possano essere raggiunte è
necessario ripensare ad un'offerta formativa efficace, di seguito riassunta nella Tabella 1.
Ad oggi per gli assistenti sociali esiste un percorso
formativo articolato su tre livelli: laurea di base,
laurea magistrale, laurea di base e/o magistrale
unita a master.
La tematica delle cure palliative è pressochè inesistente a livello universitario. In considerazione
di questo dato e dei pluri ambiti in cui opera
l'assistente sociale, le Università andrebbero sensibilizzate nel prevedere moduli specifici dedicati
all'argomento, come previsto dal Core Curriculum.
Da ciò ne consegue un grande lavoro sia di sensibilizzazione delle Università, sia di promozione di
occasioni formative per i colleghi che già operano
a livello di servizio sociale di base o che marginalmente si occupano di cure palliative.
Conclusioni
La realizzazione del Core Curriculum, pur con la
difficoltà dettata dal breve tempo a disposizione
per la stesura e dalla fatica ad individuare un linguaggio comune con tutte le professionalità afferenti all'équipe di cure palliative, si può definire
un'esperienza qualificante e arricchente.
Infatti, ha consentito l'avvio di un processo di integrazione socio sanitaria, di un maggiore spazio
di riconoscimento della professione e di una migliore consapevolezza delle competenze proprie
dell'assistente sociale.
Configurandosi come esperienza pionieristica per
la professione stessa, ha costituito la base per un
grande lavoro di riflessione e studio rispetto al
ruolo e per una seria riflessione, che dovrà essere
avviata, rispetto alla strutturazione di percorsi formativi solidi ed omogenei su tutto il territorio nazionale.
Tabella 1. Architettura del sistema curriculare e condizioni di efficacia
LIVELLI DI
FORMAZIONE
LIVELLI DI COMPETENZE
PERCORSI FORMATIVI
Livello A – di
base
Competenze degli assistenti sociali di base acquisite nel percorso di
laurea (triennale), per riconoscere un malato terminale, applicare un approccio palliativo e rapportarsi con i Servizi CP
1 modulo in laurea di base
8 ore – formazione continua specifica ed
eventuale formazione sul campo (20 ore
di stage)
Livello B – intermedio semispecialistico
Competenze degli assistenti sociali che frequentemente hanno a che
fare con persone di fine vita. Da acquisirsi nel percorso di laurea specialistica o nella formazione continua
Dopo laurea di base (modulo 8 ore),
Corso di formazione di 4 moduli di n.8
ore l'uno e stage 40 ore.
2 moduli in laurea magistrale di 8 ore
l'uno, Corso di formazione di 4 moduli di
n. 8 ore l'uno e stage 40 ore
Livello C – specialistico dirigenziale
Competenze degli assistenti sociali specialisti che si occupano a tempo
pieno di cure palliative anche a livello di coordinamento e/o valutazione
dei servizi sociali
Laurea di base e/o laurea magistrale, più
master o corsi di formazione specifici in
cure palliative
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Bibliografia
[1] Legge n. 38/2010, “Disposizioni per garantire l'accesso alle cure
palliative e alla terapia del dolore”
[2] Conferenza Stato Regioni 25 luglio 2012 “Documento di intesa
inerente i requisiti per l'accreditamento delle strutture di assistenza
ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della
terapia del dolore”
[3] Il Core Curriculum dell'Assistente Sociale in cure palliative
[4] Sequi R. definizione di Servizio Sociale di Comunità in
“Dizionario di Servizio Sociale”, Carocci Faber, Roma, 2006
[5] Twelvetrees A. “Il lavoro sociale di comunità. Come costruire
progetti partecipati”, Erikson, Trento, 2006
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