RADIOTERAPIA ROBOTICA STEREOTASSICA COME TRATTAMENTO DI SALVATAGGIO PER LA RECIDIVA MACROSCOPICA ISOLATA DI CARCINOMA DELLA PROSTATA S. Cappelli, D. Franceschini, L. Di Brina, M. Baki, V. Di Cataldo, T. Masoni, S. Cassani, A. Mancuso, G. Francolini, A. Turkay, J. Topulli, G. Simontacchi, D. Greto, B. Detti, O. Saleh, S. Serni, A. Lapini, L. Livi (Firenze) Scopo del lavoro Riportare l’efficacia e la tossicità di pazienti affetti da recidiva macroscopica isolata di carcinoma della prostata dopo chirurgia radicale, trattati con radioterapia stereotassica robotica Materiali e metodi Tra novembre 2011 e novembre 2013, 16 pazienti sono stati trattati con Cyberknife per recidiva macroscopica isolata da carcinoma della prostata. L’età media alla diagnosi era 64.9 (range 5278). Il trattamento per il tumore primario è stata la prostatectomia radicale + radioterapia adiuvante + ormonoterapia in 1 paziente, prostatectomia radicale + radioterapia di salvataggio per recidiva biochimica + ormonoterapia in 7 casi, prostatectomia radicale + ormonoterapia in 8. L’intervallo medio tra la diagnosi di tumore primario e la diagnosi di recidiva macroscopica nel letto prostatico è stato di 126. 6 mesi (range 42.6-256.8 mesi). La diagnosi di recidiva è stata effettuata sia attraverso la valutazione biochimica del PSA, sia attraverso studio di imaging morfo/funzionale. Dopo la stereotassi, la risposta è stata valutata come risposta biochimica. Le tossicità acute e croniche sono state definite secondo i criteri NCI Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE version 4.0). Risultati Il PSA totale mediano alla ricaduta era pari a 3.65 ng/mL (range 0.02-10.46). Tutti i pazienti hanno completato il trattamento radiante previsto. Il trattamento è stato erogato in 5 frazioni a giorni alterni. La dose somministrata al tumore è stata di 30 Gy prescritta all’isodose dell’80% nei pazienti precedentemente irradiati a scopo adiuvante o di salvataggio (8 pazienti), mentre ai pazienti non precedentemente irradiati sono stati somministrati 35 Gy sempre prescritti all’isodose dell’80%. A un follow up mediano di circa 10 mesi (range 2-21), tutti i pazienti avevano eseguito almeno una visita di follow up: tutti i pazienti erano ancora in vita, 7 pazienti con malattia metastatica insorta dopo il trattamento, 9 pazienti erano liberi da malattia. In nessun caso c’è stata progressione locale di malattia. La risposta biochimica è stata ottenuta in 15 pazienti, una riduzione del PSA > al 50% è stata ottenuta in 11 casi, una riduzione Discussione Pochi dati sono disponibili in letteratura riguardo al trattamento locale di recidive macroscopiche nella loggia prostatica. In tali pazienti un trattamento locale nella forma di una radioterapia stereotassica, eventualmente associata a terapie sistemiche, può risultare potenzialmente curativa o comunque prolungare la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza globale. Conclusioni La radioterapia robotica stereotassica rappresenta un promettente trattamento di salvataggio non chirurgico per pazienti selezionati con ricaduta macroscopica isolata nella loggia prostatica, con potenziali remissioni a lungo termine e rinvio delle terapie sistemiche.