3 lezione - cenni storici pedagogia

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Università degli studi di Cagliari
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica
Scienze Umane I
Pedagogia Generale (M_PED 01)
A.A. 2009-2010
2° semestre - 1° anno
canale A
D.ssa Manola Bacchis
3 lezione
Prima di entrare nello specifico in merito
all’educazione permanente per
l’infermiere, facciamo un salto nella
storia della pedagogia …
Pedagogia nella storia:
passato e presente in continua relazione.
Si è detto finora che la Pedagogia
è
la scienza o l’arte dell’educazione,
disciplina di ricerca sull’educazione …
Tale definizione è quella più chiara e sintetica del termine e della
materia studio di oggetto della stessa.
Tuttavia, la pedagogia non è sempre stata una Scienza.
Scienza
Inoltre abbiamo detto che:
EDUCAZIONE: e-ducere…
ducere…(tirare fuori)
fuori)
Termine che si collega all’arte della MAIEUTICA,cioè
l’arte dialettica di Socrate
MAIEUTICA
attraverso la quale si tira fuori la capacità di ragionamento, è l’arte del
discutere, del ragionare insieme. Atteggiamento filosofico rivolto verso la
ricerca della verità nel dialogo.
Metodologia per tirare fuori le potenzialità e le risorse degli individui (in ogni contesto sociale,
rivolta ad ogni individuo, e nei casi specifici come la presa in carico della persona assistita
negli ambienti sanitari, dell’alunno nella scuola, delle persone a rischio-disagio nei centri di
aggregazione sociale in senso lato, dei carcerati nelle carceri etc.): in una parola
EDUCANDI.
Conosciamo meglio Socrate e i principali filosofi/pedagogisti
Cenni storici
Nel corso dei secoli e nel mondo occidentale la pedagogia
aveva avuto per lo più il VALORE di un complesso di
prescrizioni e di riflessioni desunte dall’esperienza e dal
senso comune, da dottrine morali, politiche e religiose, che
assumeva spesso forma letteraria piuttosto che scientifica.
Solo nella seconda metà del XIX sec la pedagogia tese a
proporsi come scienza o come filosofia dell’educazione da un
lato e come didattica sperimentale dall’altro. La natura e le
caratteristiche della pedagogia sono connesse sia a ciò che si
intende per educazione sia a ciò che s’intende per sapere
scientifico o filosofico.
Spazio e tempo …
E, siccome, l’educazione è sempre strettamente
legata alle varie forme di vita storicamente
determinate, ogni concezione pedagogica, nel
delineare i criteri della formazione umana e
agli obiettivi dell’apprendimento, riflette gli ideali
politici e gli interessi economici del proprio tempo.
I concetti di socializzazione e di trasmissione
culturale si rilevano così essenziali per la definizione
di ogni progetto educativo, e del sapere pedagogico
che li ha espressi.
La pedagogia come corollario
dell’etica e della politica:
SOCRATE, PLATONE e ARISTOTELE
Nel mondo classico il discorso sull’educazione si è
sviluppato all’interno di diverse concezioni
filosofiche, etiche o politiche.
Il problema pedagogico emerge in connessione col
problema politico dello stato e della vita morale.
L’educazione è intesa come PAIDEIA, cioè come
formazione generale dell’uomo e del
cittadino.
Socrate (470/469-399 a.C.),
filosofo greco
La sua pedagogia è incentrata sull’uomo.
Educazione dei giovani alla conoscenza di sé, del proprio sapere, della
propria condizione umana e alla cura della propria anima.
1.
2.
3.
4.
Educazione compito morale di origine divina;
Il maestro è un professionista con una missione da
compiere;
Il metodo è il DIALOGO: maestro e alunno partecipano
insieme alla ricerca della verità;
L’arte della MAIEUTICA è l’arte del tirare fuori la verità,
verità che è dentro di ogni individuo e deve solo tirarla
fuori (e-ducere)
“Io so di non sapere, dunque sono più
sapiente degli altri”
Platone (427-347 a.C.), filosofo greco
Platone è l’erede autentico di Socrate,
Socrate dal quale apprende il metodo del
dialogo (retorica), ma il suo pensiero si arricchisce in contenuto e
ricerca continua. Dialettica.
“L’educazione è l’arte che si propone come scopo la
conversione dell’anima (Repubblica)”: l’anima umana
deve tendere verso la contemplazione del mondo delle
idee, nel quale si trova la verità.
Mito della caverna
formare nell’uomo prima il filosofo-
politico e poi il cittadino.
E’ il filosofo che sa sollevarsi dalle cose sensibili alle idee e poi rivolgersi di
nuovo al mondo reale, per governarlo nel modo migliore. L’uomo-
filosofo che ha conosciuto e visto il vero bene dovrà e saprà
correre il rischio del ritorno nel mondo-caverna per salvare ed
educare gli altri al Vero.
Aristotele (384-322 a.C.),
filosofo greco
Il sapere aristotelico sull’uomo non mira a prescrizioni di norme e a
formulare modelli di comportamento, piuttosto mira alla
CONOSCENZA di leggi e strutture del comportamento. Tipico
è il caso dell’anima, la vita psichica.
Lo studio dei comportamenti sociali, etica e politica, la sua analisi della
vita sociale è descrittiva delle motivazioni psicologiche, caratteriali dei
comportamenti, ma sempre in relazione al CONDIZIONAMENTO di ceto
e politica ove si svolge la vita.
Egli studia e descrive il comportamento del CITTADINO.
L’uomo è per natura un essere vivente sociale:
compito dell’educazione è formare il cittadino in modo conforme alle
esigenze della costituzione di una determinata polis.
Quindi, nella polis, esiste
una scala gerarchica,
e ciascuno deve raggiungere specifiche virtù:
Ad ogni gruppo socialmente determinato corrisponde una
specifica virtù:
1.
schiavi, lavoratori, figli e donne= obbedienza
Il cittadino (libero) dev’essere dotato di virtù etiche (della pratica) e dianoetiche
(dell’intelligenza). Le prime consistono nella medietà e capacità di evitare
estremi comportamentali dettati da impulsi e passioni; le seconde nel saper
riconoscere, nell’infinita varietà delle situazioni umane, il giusto mezzo, il crinale
tra eccesso e difetto, tra euforia e depressione. Tale virtù, detta della prudenza,
ha come FINE il bene che tutti cercano, desiderano e possono raggiungere: la
FELICITA’
1.
2.
Un’altra virtù, dunque una felicità ancor superiore, perché esprime l’essenza
stessa dell’uomo nella sua forma più alta, è la virtù della sapienza, felicità
della contemplazione e della pura conoscenza
Alcuni passi della Politica …
… la società, ad ogni livello, corrisponde ad un
organismo, le cui membra sono necessariamente
unite in un rapporto gerarchico che assicura la salute
e la funzionalità del tutto. Lo Stato, polis,è la forma
più alta di organizzazione sociale della vita umana, e
solo nel suo ambito l’uomo può compiutamente
realizzarsi. Nucleo elementare dello stato è la
famiglia, a sua volta scomponibile nei rapporti di
dominio che il cittadino esercita sulla moglie, sui figli
e sugli schiavi … (Politica, Aristotele)
Cristianesimo:
Sant’Agostino (354-430)
L’avvento del Cristianesimo, in occidente, impegna l’educazione
partendo dal presupposto della propria visione religiosa.
Sant’Agostino, autore delle Confessioni, in cui si evince la
massima opera divina nell’uomo Agostino.
Nel campo pedagogico sarà celebre per l’opera “De Magistero”,
nella quale afferma che il vero maestro non pretende di
essere l’inventore della verità, ma ne è solo il
trasmettitore, tanto più è capace, quanto più sa
stimolare nello scolaro la passione per la
ricerca.
Età moderna.
Tommaso Campanella (1568-1639) Pensatore
calabrese, naturalista rinascimentale, riformatore utopistico politico-sociale
del ‘600.
Nel campo dell’educazione, fattore fondamentale della riproduzione
sociale sul quale ha un’importanza decisiva lo Stato, opera una vera
e propria rivoluzione accettata dal grande Comenio.
E’il modo dell’apprendere che dev’essere modificato dalle origini: il
rapporto conoscitivo deve avvenire non tra libro e mente, ma
attraverso una stretta relazione tra la mente e la realtà
vivente delle cose.
Apprendere significa sapersi muovere nell’ambito naturale.
Quindi: Se io conosco, acquisisco competenza, dimistichezza, ma solo se
prendo coscienza diretta dell’ambiente .: esperienza diretta
Esigenza di un metodo
scientifico:
Galilei e Cartesio
La concezione filosofico-scientifica di Bacone diede
forte risalto all’esigenza etico-sociale di una scienza
atta a conferire all’uomo una capacità di intervento
sulla natura, ma non riuscì ad elaborare un metodo
rigoroso.
Per cui, nei primi del ’600, una nuova esigenza
scientifica indirizzata alla ricerca di un metodo
diventa fondamentale: a ciò si dedicheranno
scienziati come GALILEI (1564-1642) e filosofi come
CARTESIO (1596-1650).
CARTESIO (1596-1650).
I principi della conoscenza (le idee) sono posti nell’uomo da
Dio, e l’uomo deve sviluppare queste idee per poter ampliare la
sua conoscenza.
L’uomo deve concentrarsi sulla propria RAGIONE,
RAGIONE l’unica
capace di discernere la verità: è fondamentale esercitarla e
concentrarsi su materie quali la matematica, la geometria, il
latino, la filosofia, con una rigorosa morale ed il controllo di sé.
Fine ultimo della pedagogia: la formazione di una
ragione chiara e distinta, con capacità di giudizio
e di critica.
Cartesio è il padre del RAZIONALISMO. Metodo
analitico deduttivo.
COMENIO (1592-1670),
teologo Moravino
L’esigenza di un metodo non rimane limitata al solo campo filosoficoscientifico ma anche in quello pedagogico.
Due aspetti principali del pensiero di Comenio: l’importanza del regno di Dio e
l’Educazione dell’uomo.
Istruzione in lingua materna (prima del latino);
2. Lezioni organizzate in modo organico a cicli procedendo dal
semplice al complesso (metodo sintetico induttivo);
3. Conoscenza attraverso l’esperienza sensoriale diretta e giudizio dei
fatti;
4. Formazione della personalità, apprendimento non per l’autorità del
maestro ma per un vero e proprio convincimento della veridicità
della cultura
1.
Locke (1632-1704)
pensatore inglese
Usare la ragione come strumento agile e articolato, costantemente
presente e sensibile di fronte alla mutevolezza e alla ricchezza
dell’esperienza.
Si pone il problema di come si debba intendere l’esperienza,
collegandosi a Cartesio, ritiene che gli unici oggetti del
processo della conoscenza sono le idee, della loro genesi,
del loro intrecciarsi e comporsi nella mente, e del come il
pensiero giunga a certi concetti piuttosto che ad altri.
Se il pensiero umano vuole veramente operare, deve
considerare la realtà e la ragione come problematiche. Quindi
esperienza esterna e esperienza interna sono la fonte di tutte
le idee.
razionalismo empiristico
Rousseau (1712-1778)
pedagogista ginevrino
Nel XVIII secolo, in Inghilterra, prende forma un nuovo movimento di pensiero:
l’illuminismo= l’uomo è naturalmente buono, eguale e libero.
☺
Rousseau: capacità dell’educatore di porsi al
servizio della spontaneità del bambino, senza
imporre interessi che non siano i suoi bisogni
concreti (puericentrismo)
Metodo educativo: capacità dell’educatore di suscitare
interesse e far apprendere tramite l’esperienza,
esperienza seguendo le
indicazioni e le sollecitazioni naturali dell’educando.
☺
L’Emilio di Rousseau
L’Emilio è un capolavoro pedagogico per la valenza insita in esso e per la
svolta che diede nella storia dell’educazione occidentale, dal quale si trae che:
la natura umana, originariamente buona, viene corrotta dalle istituzioni.
“ tutto quanto esce dalle mani dell’Autore delle cose è
bene; tutto degenera nelle mani dell’uomo… l
a Natura vuole che i fanciulli siano fanciulli primi di
essere uomini.
L’infanzia ha certi modi di vedere, pensare, di sentire
del tutto speciali; niente è più sciocco che volere
sostituire ad essi i nostri”
Attivismo: Dewey (1859-1952)
statunitense
Metodologia educativa basata sull’esperienza attiva
del bambino, soprattutto in situazioni problematiche,
che stimolano il pensiero alla ricerca, alla chiarificazione ed alla
risoluzione del problema.
L’educazione è un processo che inizia alla nascita e
coinvolge l’individuo durante tutta la vita.
La scuola è aperta a tutti.
Il metodo scientifico dev’essere applicato anche ai problemi
umani: la pedagogia pur sempre strettamente collegata alla filosofia,
teologia, utilizzando il metodo scientifico ed attingendo alla psicologia,
biologia, antropologia e sociologia, inizia ad essere considerata
scienza autonoma.
Montessori (1870-1952),
medico e pedagogista italiana
Metodo educativo fondato sullo sviluppo delle sensazioni
del bambino (percezioni auditive, visuali, tattili).
Educazione quale strumento per elevare le classi più umili della
società.
Ambiente e giochi sono fondamentali per il bambino: è
attraverso l’ambiente che il bambino si educa.
Il bambino ha delle risorse potenziali e deve crescere con
spontaneità, l’adulto ha solo ruolo di conduttore di tali
potenzialità, e aiutandolo a trovare i mezzi idonei (ambiente e
materiali, giochi) per esprimerle e svilupparle.
Da psicologia sperimentale a pedagogia sperimentale che si
avvale di tecniche statistiche. Si parlerà di psico-pedagogia.
La casa del fanciullo
Riassumendo…
Passato e presente: una linea infinita in un dinamismo continuo
La comparazione tra i diversi pensieri filosofici e pedagogici fanno
emergere quanto questi abbiano preso o dato fondamenti ed elementi
di riflessione per un’osservazione del processo e per il processo
educativo individuale e sociale.
Tempo e luogo,
luogo e quindi di riflesso storia e cultura e politica, hanno
sempre avuto un ruolo centrale nella concezione pedagogica per lo
sviluppo e lo studio dell’educazione dell’individuo.
Il processo educativo coinvolge la persona nella sua totalità, e nella
circolare relazione (indi: rapporto/comunicazione/pro-porsi/prender-si
cura) dell’infermiere col paziente e il contesto/ambiente di questi e
viceversa.
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