Vademecum 2006 - L anziano e la cura dell immagine

“Vademecum”
2006
L’anziano
e la cura
dell’immagine
1
Indice
Vivere da contemporanei .........................................................pag. 4
Romano Rossi
Al passo con i tempi .................................................................pag. 5
Giacomo Falconi
La vecchiaia non è un limite .....................................................pag. 6
Mara Valente
Aiutare a valorizzare … anche gli over 60 ................................pag. 7
Scuola d’arti e mestieri della sartoria – Lugano
Scuola specializzata superiore di tecnica dell’abbigliamento e
della moda di Lugano ...............................................................pag. 13
Lo stile dell’età
Chantal Codoni – Polli ............................................................................ pag. 14
Ully Fernandes ...................................................................................... pag. 19
Joye Christel ......................................................................................... pag. 21
Deborah Loi .......................................................................................... pag. 22
Deborah Peverada ................................................................................. pag. 25
Sara Seeholzer ..................................................................................... pag. 32
Meral Sinirtas ....................................................................................... pag. 35
Valentina Sobrio ................................................................................... pag. 41
Chantal Tettamanti ................................................................................ pag. 42
Cristina Trunzo ..................................................................................... pag. 44
Valeria Turnes ...................................................................................... pag. 47
Chiara Zuffi .......................................................................................... pag. 51
Come possiamo rallentare l’invecchiamento cutaneo ...............pag. 56
Dr Francesco Pelloni
Frequenti problematiche ortopediche nelle persone anziane ....pag. 61
Dr. Med. Marco Rimoldi
La salute orale nelle persone anziane ......................................pag. 63
Dottor Mario Bucciarelli
L’anziano e … la farmacia ........................................................pag. 65
Dr. Ivano Öchslin
2
La cura dei capelli ....................................................................pag. 66
Claudia Arcidiacono e Rosy Mazzara
L’anziano e l’estetica ...............................................................pag. 69
Katia Camoia
La saggezza di Qoelet ..............................................................pag. 70
Don Emilio Conrad
Questa pubblicazione è stata realizzata grazie ai seguenti contributi:
Finito di stampare il 7 dicembre 2006, giorno di Sant’Ambrogio
3
Vivere da contemporanei
Romano Rossi
Presidente OCST
Dai molti studi sul pianeta anziani escono sempre spunti e riflessioni illuminanti. Un
dato di fatto è quello che sottolinea come, anche nel nostro Paese, la speranza di vita
alla nascita è quasi raddoppiata a distanza di un secolo determinando il progressivo
invecchiamento della società.
Stiamo quindi vivendo cambiamenti di grande portata che richiedono, tra l'altro, di
stabilire nuovi rapporti tra le generazioni. Non si può, infatti, trascurare la presenza di
un numero senza precedenti di persone in grado di godersi un periodo della vita libera
dalla routine del lavoro retribuito.
Si tratta di una fascia di popolazione, rimasta per lungo tempo invisibile sia ai politici
sia agli studiosi del sociale, la cui presenza costituisce un indicatore della qualità di vita di una comunità e, soprattutto, del grado di progresso economico e sociale raggiunto.
Oggi, da noi come altrove, gli anziani non si presentano più come personaggi isolati,
quasi fossero dei sopravvissuti, ma come una speciale categoria con esigenze e doveri
particolari. E'fin troppo evidente che hanno cambiato il loro stile di vita riuscendo ad
organizzare e gestire il loro tempo libero: le migliori condizioni esistenziali, unite al
benessere economico, hanno modificato perfino quelle abitudini tradizionali che si ritenevano immutabili. Si tratta di persone che desiderano vivere da perfetti contemporanei integrandosi, sempre più e sempre meglio, con le istituzioni e con il resto della
società. A conferma del fatto che l'età in più rap presenta una grande conquista della
nostra società, una grande opportunità tutta da vivere: c'è, infatti, molta vita anche
quando, col passare degli anni, si riducono inevitabilmente alcune capacità fisiche.
È accaduto apparentemente qualcosa di paradossale, perché è evidente che il numero
degli anziani è aumentato, ma per loro l'ideale resta sempre quello della giovinezza,
un periodo della vita che tutti cercano di prolungare. A questo proposito non si può ignorare lo strapotere esercitato dalla pubblicità nel proporre stili di vita: di qui tutta
l'importanza riconosciuta anche alla cura del corpo, che va dall'estetica a bisogni più
fondamentali. Alla base c'è la ricerca d'armonia tra spirito e corpo, un equilibrio che
risulta del tutto indispensabile per vivere meglio una vita che evidentemente tutti si
augurano la più lunga possibile. Un nuovo periodo da affrontare comunque non da
emarginati, perché non il vivere, ma il sentirsi vivi è la ragione essenziale e confortante dell'esistere.
Mi felicito vivamente con chi ha voluto, sulla spinta dei precedenti, lusinghieri risultati,
continuare l'esperienza del "Vademecum" affrontando un tema d'indubbia attualità con
opportuni spunti di riflessione e d'approfondimento.
4
Al passo con i tempi
Giacomo Falconi
Presidente Cantonale AAPI-OCST
Scaturito dall'idea sorta nel 1997 di redigere un libretto promemoria, utile a tutti gli
anziani del Cantone, a partire dall'anno 2000, su iniziativa del nostro segretariato
Cantonale, ogni anno viene sviluppato un tema specifico.
La collana dei Vademecum, fiore all'occhiello dell'AAPI-OCST, che qui rammentiamo:
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Anno
Anno
Anno
Anno
Anno
Anno
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Vademecum
Vademecum
Vademecum
Vademecum
Vademecum
Vademecum
dell'anziano ticinese
della salute
"l'anziano e il tempo libero"
"l'anziano e la natura"
"l'anziano e la comunicazione"
"il ruolo dell'anziano nella società di oggi"
giunge così alla sua settima edizione.
E si presenta ringiovanito, il Vademecum 2006, trattando l'argomento dell'immagine,
dell'aspetto fisico dell'anziano.
I motivi dell'aspetto giovanile sono parecchi.
L'evoluzione della società negli ultimi cinquant'anni, con il prolungamento delle aspettative di vita, con i cambiamenti avvenuti negli usi e nei costumi, ha avuto una conseguenza anche sull' aspetto esteriore dell'anziano.
Il comportamento e il modo di presentarsi fanno si che l'immagine dell' anziano d' oggi è indubbiamente più "giovanile"di alcuni decenni fa.
Sull'importante argomento della figura dell'anziano (giornalmente, ognuno di noi, può
constatare la rilevanza che viene data all'immagine) il Vademecum, volutamente,
chiama ad esprimersi dei giovani della scuola dell'abbigliamento.
Nel coinvolgimento dei giovani inoltre, il nostro Vademecum contribuisce a rilanciare il
dialogo intergenerazionale, che lo stile di vita dell'odierna società ha alquanto offuscato.
Un Vademecum dunque positivo, in sintonia con l'evoluzione dei tempi.
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La vecchiaia non è un limite …
Mara Valente
Segretaria Cantonale AAPI-OCST
"La vecchiaia non è un limite, anzi ci consente di preparare... il viaggio di ritorno", sono parole di Diego Della Palma, che tutti considerano come un cultore del bello.
Proprio stimando se stessi i cambiamenti che con gli anni avvengono nel proprio corpo
danno un vero senso delle nostre vite.
I capelli bianchi e le rughe segnano solo una fase del nostro esistere, sono cambiamenti notevoli inevitabili che se accettati con serenità sanno donare anche quel pizzico
di fascino in più che non guasta mai.
Guardarsi allo specchio dunque e accettarsi è fondamentale, segue poi il doversi valorizzare come: una tinta, qualche prodotto cosmetico, un bel vestito e la vita sorride.
Non sono Piccoli atti di superbia, bensì un modo di non "lasciarsi andare". È importante amare il proprio aspetto e valorizzarlo senza eccessi. La sobrietà è il segreto dell'eleganza, l'esagerazione il voler darsi un aspetto giovanile invece ridicolizza, non c'è
scelta peggiore per una persona avanti negli anni che indossare un abito giovanile.
Alle sfide che qualcuno mi lanciò di aver terminato gli argomenti per continuare con la
collana dei Vademecum AAPI-OCST, io rispondo a nome della terza età: "È possibile
che siete così gretti? Gli anziani non sono limitati o debilitati nel loro mondo, sono invece parte integrante della società e come tale autori di infiniti interessi e argomenti".
Buona lettura e buone feste.
6
Aiutare a valorizzarsi … anche negli over 60
Da sempre, uomini e donne, davanti all'armadio si sono posti questa domanda:
"Cosa mi metto oggi?"
Possiamo dire che con il passare dell'età la situazione si complica. I capi più cari, quelli delle
occasioni speciali non si infilano più come un tempo, certi colori ci sembrano ormai eccessivi,
allacciare file di bottoncini in occhielli minuscoli diventa una sfida e per finire le scarpe che per
anni sono state il passepartout, diventano scomode e a rischio caduta!
La stessa domanda si ripropone puntualmente.
Un completo elegante, un abito sfarzoso o semplicemente una tenuta più casual per portare i
nipotini al parco?
Ma quale colore è il più adatto al proprio tipo cromatico? E la linea? Quali accessori comodi e
adatti sono più consoni allo stile e all'occasione? Come perfezionare il proprio stile?
Consigli pratici per valorizzarsi di più.
Noi, allieve della SAMS, abbiamo scritto questo articolo per darvi alcuni consigli per migliorare
il vostro look. Colon, tagli, linee, tessuti, abbinamenti e accessori che rispettano il vostro modo
di vestire accentuandone i punti forti, magari dando un'occhiata allo stile di personaggi famosi
over 60, che di stile ne hanno da vendere.
Leggendo queste pagine ricordatevi che la vera eleganza non ha età, essa consiste nel saper
scegliere il capo giusto per la giusta occasione, sempre nel rispetto della vostra personalità e
del vostro stile.
Cosa non dovrebbe mai mancare in un guardaroba femminile?
A ogni età corrispondono dei capi e delle linee, ma in ogni guardaroba femminile non dovrebbero mai mancare alcuni pezzi base, da adattare a ogni occasione.
1. La camicia bianca
Non importa se maschile o romantica, é un capo base che si abbina sempre a tutto.
2. Il blazer
Sopra una camicia conferisce autorità, sopra un top con rifiniture brillanti diventa un capo
elegante per ogni occasione. Portato aperto snellisce la figura ed è molto attuale.
3. Il tubino
Per chi ama gli abiti, il classico tubino scivolato in vita è la chiave per ogni occasione. Fu
Coco Chanel negli anni '20 a portarlo alla ribalta: semplice e nero. Indossato con foulard,
spille e collane può assumere lo stile che desiderate... senza spendere una fortuna.
4. Lo scamiciato
Molto comodo e soprattutto informale, è adatto al periodo estivo. Come per il tubino un
semplice scamiciato può arricchirsi con l'aggiunta di spille, cinture o ricami.
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5. Il trench
Il classico spolverino beige, sempre di tendenza. Conferisce alla figura una linea sobria e si
abbina con tutto, meglio di alcuni giacconi di moda, che poi non si possono coordinare con
il vostro guardaroba.
6. I jeans
I capi in jeans rendono subito giovanile il vostro look. L'importante è scegliere la forma adatta al vostro corpo. Evitate le fogge con troppe tasche applicate, appesantiscono la figura
e si adattano soprattutto alle mode adolescenziali.
7. Sciarpa e foulard
Di tutti i colori e fantasie, si possono usare come contrasto, danno un tocco di colore alla
solita giacca tinta unita e si possono portare annodandoli in mille modi. L'importante è scegliere il colore giusto, adatto al vostro tipo cromatico.
Cosa non dovrebbe mai mancare in un guardaroba maschile?
Da sempre l'abbigliamento maschile è stato limitato ad alcuni classici capi base. L'importante è
saperli scegliere ed abbinare nel giusto modo, per avere sempre uno stile impeccabile.
1. Il completo grigio scuro
È il passpartout per ogni occasione. Di giorno meglio abbinarlo con camicie gialline o rosine, per la sera con la classica camicia bianca. Il completo grigio si può riutilizzare spezzato,
indossando i pantaloni con una giacca blu scura, magari portata aperta, creando un look rispettoso ma allo stesso tempo informale, da tutti i giorni.
Meglio scegliere il monopetto a tre bottoni, al giorno d'oggi va bene anche per le cerimonie
ed è più comodo del rigido doppiopetto che evidenzia la "pancetta".
2. Blazer blu
Adatto quando volete essere sportivi ma eleganti. Questo capo si abbina di giorno con pantaloni grigi, beige o con i blu jeans.
Portato slacciato e senza cravatta diventa informale. Ricordatevi di non abbinarlo al colore
nero.
3. Camicia bianca e azzurra
Basterebbero queste due tinte per essere sempre impeccabili. Se vi piacciono le fantasie
nelle camicie meglio optare per le righe, slanciano e possono essere indossate di giorno ma
anche di sera. Ricordatevi che la scelta della camicia adatta sta nel colletto: con i bottoncini
è molto sportivo e va indossato solo di giorno.
4. La polo
Per l'estate e la primavera è un sempreverde maschile. Conferisce un'aria giovanile ma elegante... da portare con un giubbotto con cerniera o con il blazer blu. L'importante è scegliere il colore adatto al vostro tipo cromatico.
5. Pantaloni in velluto a coste
Ideali per l'inverno, soprattutto nelle tonalità del beige perché si sposano con tutto e non
implicano grossa manutenzione.
6. I jeans
Come per la donna i jeans non hanno età, basta scegliere un modello classico, senza tanche applicate e cerniere a vista. Il giubbotto jeans sull'uomo attempato conferisce un'aria
troppo infantile ... meglio optare per un bel giubbotto in cotone con bordi in maglia e cerniera.
A ogni corpo il giusto capo
Non basta avere nel proprio guardaroba i capi base, per valorizzarci veramente questi capi devono avere delle forme adatte a quelle dei nostri corpi.
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"Siete una persona in carne come Katia Ricciarelli o Pavarotti?"
Se il vostro punto critico sono i chili di troppo e la pancia cercate di non evidenziare vita e
franchi, ma puntare tutto sulle estremità del corpo.
Consigli per abbinare bene i vostri capi e valorizzarvi al massimo.
Per le donne valorizzare il decolleté con collane e foulard o colli importanti. Per gli uomini attenzione a scegliere colli da camicia troppo grandi che potrebbero attirare l'attenzione su un'
eventuale doppio mento. Utilizzate un fazzoletto da taschino o curate molto il viso, la barba e
la pettinatura... distoglierete l'attenzione dai punti critici.
Optate per capi morbidi e scivolati.
Attenzione alle stampe grandi (per esempio fiori o quadrettoni) e alle righe che non aiutano a
snellire la figura. Scegliete tessuti opachi ed evitate capi in pelle che segnano le rotondità.
Portare le giacche preferibilmente aperte, questo tende a snellire e soprattutto evitate il doppiopetto che aumenta il volume della pancia ed è sicuramente scomodo.
Siete una persona "rettangolo" o magrolina come Caria Fracci o Woody Allen?
Se la vostra magrezza e l'assenza di curve importanti (soprattutto nelle donne) è la vostra caratteristica, allora puntate su look androgini e tessuti maschili evidenziando tutto tranne l'assenza di un punto vita ben segnato.
Consigli per abbinare bene i vostri capi e valorizzarvi al massimo.
Valorizzare le spalle e le gambe. Per valorizzare il decolleté femminile consigliamo delle scollature particolari ma mai troppo profonde, magari giocare con ricami e bordi applicati. Portare
preferibilmente la camicia aperta al collo.
Per sottolineare le spalle utilizzate sempre giacche con spalle marcate. Per le donne è consigliabile usare spalline sotto camicette e pullover. In mancanza di un busto generoso si possono
scegliere camicie e top con drappeggi, applicazioni e volants sul davanti.
Per evidenziare le gambe si possono usare gonne al ginocchio o degli spacchetti sul davanti.
Per gli uomini il risvolto ai pantaloni attira l'attenzione ed equilibra il busto.
Se siete molto squadrati indossate tessuti rigidi e maschili come il gessato, oppure le giacche
stile militare con mostrine e tasche applicate. (v. giacca sahariana)
Siete una persona "trapezio" con spalle strette e fianchi pronunciati come Ornella Vanoni?
Se il vostro punto critico è il girofianchi abbondante cercate di spostare l'attenzione sul busto e
sulle gambe o le scarpe.
Consigli per abbinare bene i vostri capi e valorizzarvi al massimo.
Per donne e uomini vale il consiglio di scegliere giacche e capi piuttosto scivolati ma non extralarge e soprattutto assicurarsi che questi ultimi non finiscano sui fianchi, attirando così l'attenzione. Per gli uomini è importante che la giacca non abbia spacchi sul dorso perché spesso si
aprono creando uno sgradevole effetto, anche se dal davanti non si percepisce nulla.
Meglio allora scegliere giacche e spolverini a ¾, con bordi e colli particolari che decentrino lo
sguardo.
Evitate quindi di creare volumi aggiuntivi al bacino, indossando capi senza tasche applicate con
alette in quel punto (piuttosto spostate sulla gamba) e cercate di non allacciare golfini e giacche sui fianchi.
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Accessori femminili
In generale gli accessori tendono ad attirare l'attenzione sul punto dove sono indossati.
La collana sempre adatta ad ogni look e occasione è quella di perle, attenzione però alla sua
lunghezza, perché se troppo corta tende ad accorciare e ad evidenziare un rilasciamento della
pelle del collo che è naturale con il passare degli anni.
Se non si vuole evidenziare il collo è consigliabile portare collane lunghe. Se si desidera coprirlo è preferibile usare dei foulard, a patto che non facciano sembrare troppo corto il collo.
Se si desidera evidenziare la vita sottile si può indossare una bella cintura che attiri l'attenzione, mentre se si hanno fianchi larghi meglio non posizionarla a vita bassa.
Le borse dovrebbero sempre essere comode per non sovraccaricare la schiena, abbastanza capienti e soprattutto difficili da scippare. Ovviamente una borsa piccola è adatta alle cerimonie,
mentre per il giorno sono utili la tracolla e lo zainetto, preferibilmente munite di cerniera per
evitare i furti.
I piccoli accessori come spille e bottoni possono ravvivare un capo che è diventato un po' monotono. Si possono ad esempio cambiare i bottoni di una giacca o di un abito per ravvivarne il
look.
Per quanto riguarda le scarpe è importante essere comodi ma con stile. Evitate i tacchi alti ma
preferite mocassini e ballerine con l'interno in cuoio e la suola in gomma per evitare di scivolare.
Nel manuale di eleganza femminile si dice che una vera signora dovrebbe indossare i collants
ad ogni occasione e in ogni stagione. A maggior ragione meglio indossare sempre dei collants
contenitivi che coprano gli inestetismi provocati dall'età.
Regole di abbinamento
Cinture e scarpe dovrebbero sempre coordinarsi tra loro a livello cromatico, come anche la
borsetta. Se non portate cintura la borsetta dovrebbe intonarsi con le scarpe.
I collants sono molto importanti, si consiglia di abbinarli sempre alla tonalità Bell'abito , per
andare sul sicuro optate per il color carne effetto gamba nuda.
Accessori maschili
Se gli accessori sono ben scelti possono dare veramente un tocco importante al vostro abbigliamento. Spesso si sbaglia nella convinzione che l'accessorio giusto sia il più costoso o che
indossare molti accessori dia prestigio all'abito. L'uomo elegante rinuncia senza rimpianti a catene, braccialetti, spille da cravatta o risvolti della giacca, anelli con stemma o pietra; si concede solo un bell'orologio di marca, da non portare sopra il polsino.
Dal 1800 vale sempre il buon consiglio:
"L'eleganza maschile è fatta in gran parte da ciò che non si nota o addirittura non si vede"
(Lord Brummell)
Regole di abbinamento
I calzini ideali restano i classici lunghi fino al ginocchio, dai colon i scuri e mai bianchi. La scarpa si abbina con la cintura e in generale con il colore del completo. Una scarpa marrone si intona con la giacca blu e un pantalone meno classico. Per la comodità meglio scegliere scarpe in
puro cuoio o scarpe da ginnastica in tela per le fogge più sportive. Nel vostro guardaroba non
dovrebbe mai mancare una cravatta blu.
I colori adatti alla vostra carnagione
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Parliamo un po' di tendenze. Per l'estate sono molto di moda i tessuti leggeri, morbidi e trasparenti tipo voile, crêpe georgette e crêpe chiffon, che non sono adatti perché scoprono troppo evidenziando gli eventuali inestetismi della pelle. Molto di tendenza sono anche le righe, che
perô non è vero snelliscano... anzi, tendono a segnare e ad evidenziare qualche chilo di troppo,
come anche i tessuti a pieghe o i plissé.
I colori nell'abbigliamento hanno la loro importanza. Per esempio le tinte calde come il rosso
allargano la forma del corpo: l'esempio classico è il rossetto rosso che evidenzia le labbra e le
fa sembrare più voluminose. I colori freddi tipo gli azzurri, i blu, i verdi e gli scuri come i marroni e il nero, al contrario, fanno sembrare la figura più snella.
Per capire quali colori valorizzano una certa persona bisogna scoprire prima la sua stagione di
appartenenza, analizzando la carnagione e il colore di occhi e capelli.
Tipologie
Primavera:
ha capelli biondo miele, occhi chiari e carnagione pure molto chiara.
Si consigliano colori chiari con punte di giallo come il beige e il pesca. Evitare forti contrasti
come indossare una giacca nera con una camicia bianca.
Estate:
ha capelli castani, occhi piuttosto chiari e carnagione dorata.
Si consigliano colori freddi e polverosi, dal blu al lilla fino al rosa.
Autunno:
ha capelli sul rossiccio, occhi chiari o scuri e pelle chiara che presenta spesso lentiggini.
Si consigliano le tonalità calde delle foglie autunnali, dal mattone al verde marcio fino al viola
vinaccia.
Inverno:
ha capelli, occhi e carnagione scuri. In casi particolari gli occhi possono essere chiari accompagnati da carnagione bianchissima. Si consigliano tutti i contrasti di colore, come tutti i colori
accesi.
In generale quando si decide di tenere i capelli bianchi e si possiedono occhi mediamente scuri
si rientra nella stagione inverno; a livello di abbigliamento si possono osare molti contrasti di
colore. Portare capelli bianchi/biondi abbinati ad occhi chiari significa rientrate nella primavera,
quindi meglio evitare ogni tipo di contrasto e optare per tinte calde, pastello, armoniosamente
tono su tono.
Per capire meglio a quale tipologia appartenete portiamo degli esempi di donne famose, ricordando che le stesse regole valgono anche per gli uomini, anche se solitamente osano meno
con il colore.
Primavera: a Camilla Parker-Bowles donano i colori chiari primaverili e i gioielli d'oro.
Estate: alla Regina Elisabetta d'Inghilterra donano azzurro, bianco, blu, grigio, turchese e rosa
e i metalli argentei sono i più adatti.
Autunno: a Sofia Loren stanno bene i colori caldi come arancione, marrone e verde marcio. La
valorizzano gli ori e i bronzi.
Inverno: a Liz Taylor stanno bene i colori contrastanti: il viola, verde, bianco, nero (colori accesi).
Tessuti e rifiniture nel segno della praticità
I capi migliori sono quelli che non richiedono particolare manutenzione.
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Consigliate sono le allacciature con cerniere, pressioni, bottoni, calamite, velcro ed elastici.
La cerniera dà un tocco di sportività, è molto pratica e facile da allacciare. Sarebbe meglio evitare le cerniere a doppio cursore perché sono piuttosto difficili da infilare.
Il bottone è sempre bello e un capo diventa importante se ha dei bottoni gioiello. Non acquistate capi con bottoni troppo grandi e vistosi se siete amanti della semplicità, ma nemmeno
troppo piccoli e difficili da allacciare se la vista viene meno. Il rischio del bottone è quello della
perdita con la conseguente sostituzione totale degli altri bottoni.
Una soluzione semplice e agevole potrebbero essere le calamite. Eleganti perché nascoste e
pratiche considerato che si allacciano con facilità, quasi da sole.
Scegliendo gonne e pantaloni meglio preferire i capi che in vita o solo sul dorso o sui fianchi,
possiedono un elastico. La vestibilità aumenta e il capo non deve essere sostituito a causa degli sbalzi di peso. I tessuti andrebbero scelti soprattutto in base alla loro praticità di manutenzione.
Tra i tessuti estivi comodi e di facile manutenzione consigliamo il misto lino (piccola percentuale di fibra sintetica) perché è fresco e non si stropiccia come il lino puro.
Un'altra fibra naturale adatta ad ogni occasione è il cotone che non si stropiccia molto, va bene
in ogni stagione ed è facile da lavare. Con i misti oggi in commercio molti tessuti non sono neanche da stirare. Per distinguerli esiste l'etichetta con la dicitura inglese "wash and wear" (lava
e indossa).
Un altro bel tessuto naturale molto elegante e indossabile ad ogni stagione è la seta che ha però l'inconveniente di trattenere molto il calore del corpo per cui è possibile che si formino degli
aloni quando si suda. Inoltre richiede particolare attenzione per quanto riguarda il lavaggio e lo
stiro.
Un buon sostituto della seta a livello estetico è la viscosa, fibra artificiale che non richiede particolare attenzione.
La lana per l'inverno si potrebbe sceglierla mista. La pura lana richiede il lavaggio a secco o a
mano. Se mista richiede meno riguardo e tempo nella manutenzione.
Nota
La suddivisione in 4 stagioni di apparenza in base al tipo cromatico è stata presentata nello
studio americano di "Color Me Beautiful".
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di Mara Valente
Per la realizzazione del Vademecum 2006 si è pensato di trattare l'aspetto fisico dell'
anziano che tutto sommato è quello che colpisce di più.
La figura della vecchia nonnina con lo chignon bianco, la gonna lunga e il grembiule,
seduta davanti al camino mentre racconta favole ai nipoti o lavora a maglia, ha lasciato da tempo l'immaginario collettivo, per dare spazio ad una figura di nonni giovanili
dei nostri tempi.
Per realizzare il presente testo l'AAPI — OCST ha considerato di vedere l'anziano con
gli occhi dei giovani, ed è per questo motivo che si è rivolta alle scuole
SAMS - Scuola di arte e mestieri della Sartoria, Lugano e alla STA - Scuola specializzata superiore di tecnica dell'abbigliamento e della moda di Lugano per far sì che i giovani partecipassero alla stesura del presente vademecum.
Il risultato è stato stupefacente, i giovani conoscevano benissimo i loro nonni e hanno
voluto esprimere la loro opinione con testi e disegni.
L'AAPI — OCST e la direzione della STA hanno premiato i migliori lavori presentati dai
giovani.
Resta comunque il fatto che tutti i partecipanti hanno collaborato con lo stesso entusiasmo e passione alla realizzazione del Vademecum 2006 rivelatosi il più originale realizzato fin ad oggi.
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Lo stile dell’età
a cura di Chantal Codoni – Polli
Quando si arriva ad una certa età, le preferenze, i gusti, lo stile e altre cose cambiano
nella vita di ognuno. Ci sono persone a cui piace mettersi in mostra, altre invece sono
più riservate e magari timide, con la «paura» di apparire in modo sbagliato.
Per la maggior parte dei miei disegni gli abiti sono eleganti proprio per dare un tocco
di classe e raffinatezza a delle persone a cui piace sentirsi osservate, ma ci sono anche dei vestiti più sportivi e giovanili.
Premetto che le lunghezze delle gonne e delle maniche possono variare, essere più
lunghe o eventualmente più corte; i colori si possono cambiare in base alle preferenze
della clientela.
Breve descrizione di alcuni abiti:
•
Il vestito da sera nero (con disegnato anche il dorso), è elegante con il giro collo, l'orlo e la piccola rosa in seta. Quest'abito può essere confezionato anche
con un tessuto a fiori in modo tale che lo si possa utilizzare anche durante il
giorno.
•
Anche l'abito lungo nero con lo scialle/foulard d'argento può essere elegante o
con un altro tessuto lo si può indossare di giorno.
•
Il tailleur gessato: la giacca può essere più lunga di quella disegnata e anziché
una camicia potrebbe esserci una magliettina elegante (bianca o di un altro colore, ma non nera).
•
L'alternativa per la giacca: la giacca bianca potrebbe essere indossata sopra l'abito rosso, ma anziché essere bianca, essere color rosso scuro.
•
La giacca con la pelliccia: la gonna può essere più lunga per nascondere le
gambe.
•
Per l'uomo: i jeans con la camicetta verde (che può essere di un altro colore)
può anche essere con le maniche lunghe ed eventualmente sopra. un cardigan.
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Lo stile dell’età
a cura di Joye Christel
Per questo stile c’è bisogno di tre cose indispensabili: la vestibilità, la comodità e la semplicità.
Con questo modello abbiamo un abito che rispetta questi tre punti.
Una giacca fine e un pantalone ispirati dal kimono, con un tessuto raso (leggero, freddo, luminoso) e una maglia sotto a scollatura arrotondata per avere un po’ di femminilità.
La cintura porta un po’ di modernità.
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Lo stile dell’età
a cura di Deborah Loi
Completo da giorno (gonna e casacca)
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Completo da giorno (T-shirt, gilet lungo e pantalone)
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Completo da sera (pantalone e casacca)
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Figurino 1
Lo scozzese.
La mia idea è stata prendere il tessuto scozzese e realizzare un modello originale ma
allo stesso momento molto ricco e classico.
Ho scelto lo scozzese perché so che è un tessuto particolarmente apprezzato dagli anziani e ho sviluppato questo modello.
Descrizione:
Completo giacca tailleur e gonna scozzese.
Tailleur:
Tailleur da danna con pelliccia, linea diritta, lunghezza fianco, orlo arrotondato, ripresa
che vanno verso la vita, sul davanti tasca due profili con aletta, apertura rifinita con
paramontatura e chiusa da tre bottoni e una spilla, dorso riprese e cucitura MDO.
Gonna:
Gonna diritta con spacco sormontato sul dorso, lunghezza al ginocchio, davanti liscio,
dorso cucitura e due tasche con un profilo.
Proposte tessuti:
Tweed dai colori marroni
beige ai grigi fino ai neri
e bianco.
Scozzese rosso o bianco
e nero.
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Figurino 2
Cappotto da giorno.
Per realizzare questo capo mi sono basata sull'armonia dei colori e i dettagli con un
tocco di originalità dato dall'effetto del rigato.
Descrizione:
Cappotto da donna con manica raglan, linea scivolata lunghezza un po' sotto il ginocchio, apertura chiusa da 5 bottoni e un fiocchetto dato dal nastrino che rifinisce il bordo del collo, sul davanti due riprese busto che vanno verso la vita, ail' altezza del
franco due tasconi con soffietto e con aletta chiusa da un bottone, dorso riprese e cucitura MDO, orlo cappotto e orlo manica rifiniti con nastrino rigato, collo interno di un
tessuto diverso rispetto al cappotto (rigato).
Questo cappotto è portato con delle ghette rosse in tinta con i particolari del cappotto,
e con degli stivali senza tacco eleganti in pelle.
Proposta tessuti:
Panno di lana
dai colori marroni scuri neri e giocando anche sugli arancioni.
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Figurino 3
Lacci, fibbie e collo volant.
Per realizzare questo capo mi sono spinta molto sull'originale giovanile ma senza esagerare perché anche alle persone anziane piace vestire giovanile quindi io consiglio
questo capo giacca pantalone portato con una camicetta perché ha un po' di originalità giovanile ma non in eccesso, che può quindi tranquillamente essere portato da una
persona anziana che vuole tenersi alla moda.
Descrizione:
Completo giacca pantalone
Giacca:
Giacca tailleur da donna con collo particolare a volant arricciato, apertura davanti
chiusa da laccetti in pelle con fibbie, ai fianchi due sacchetti tasca applicati e arricciati.
Orlo manica laccetti con fibbia. Lunghezza giacca al fianco. Dorso liscio con cucitura
MDO.
Pantalone:
Pantalone diritto con risvolto all'orlo, in vita cinturino e due pieghe stile pantalone
classico, apertura patta, sul fianco sinistro tasca jeans, sul fianco destro 2 laccetti con
fibbia, dorso 2 tasche a 2 profili.
Impunture:
patta, tasca jeans, cinturino sopra e sotto.
Proposte tessuto:
Completo in gabardine colore nero, blu scuro o anche bianco oppure in lino piuttosto
pesante per l'estate sempre con gli stessi colori.
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Lo stile dell’età
a cura di Sara Seeholzer
Per questo concorso ho creato un modello unico, formato da maglietta, maglia con maniche 7/8 e pantaloni. Questo modello è
stato fatto per una donna “over 60”, ancora giovane, che cerca
comodità, praticità e allo stesso momento eleganza.
La maglia si può slacciare sulle spalle e lasciarla cadere verso il
basso il tutto diventa poi un vestito.
I pantaloni sono fatti in modo da potersi allungare o accorciare
come si preferisce.
Per l’estate la maglia sotto può essere facoltativa.
I colori sono giovani e moderni, vi è una tabella colori con la possibilità di cambiare i colori della maglietta e dei pantaloni.
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Lo stile dell’età
a cura di Meral Sinirtas
«Elegant Style»
Descrizione collezione
Questa collezione è composta da 5 vestiti da sera molto eleganti.
La linea è molto semplice c’è un gioco nella parte superiore del
vestito, nella scollatura e nelle maniche.
Questo piccolo gioco riesce già a cambiare tutto l’aspetto del capo.
La linea generale del vestito rimane sempre la stessa, la lunghezza sempre fino alle ginocchia.
La donna che porta questo vestito è sempre ben curata, anche nei
minimi dettagli, negli accessori; sta attenta alle combinazioni di
colori e di accessori, le piace vestirsi colorata perché le da sempre
più vivacità e la rende più giovane e attiva.
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Lo stile dell’età
a cura di Valentina Sobrio
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Lo stile dell’età
a cura di Chantal Tettamanti
Per disegnare il mio vestito ho pensato come prima cosa alla comodità.
Una persona “over 60” ha necessità di indossare capi comodi e
leggeri per lasciare libero il corpo e non con abiti stretti che segnano troppo il corpo.
Una donna “over 60” ha bisogno di sentirsi femminile e perciò
ho creato un total look leggero ed elegante.
La gonna ha una rosa dipinta sul davanti con all’orlo un bordo
svasato. C’è una fascia sulla gonna da annodare davanti con un
fiocco.
La giacca tailleur ha le maniche ¾ con una maglietta sotto.
Colori e materiali
Ho scelto dei colori non troppo appariscenti, ma piuttosto giovanili che ricordano i colori della primavera e fiori in particolare.
Come materiali ho scelto il cotone e il lino. Sono delle fibre naturali e garantiscono il senso di freschezza.
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Lo stile dell’età
a cura di Valeria Turnes
2 in 1
Io volevo creare una collezione che si può mettere sempre.
Il primo vestito è con i jeans scuri lavati e sopra la maglietta in
pink di cotone.
Alla scollatura c’è un bordo arricciato. Maniche svasate, arricciate e chiuse con un polso arricciato.
Gli accessori sono semplici e per mettere tutto il giorno.
Il vestito si può portare in città o comunque anche la sera per
andare a cena.
Il secondo vestito in verde di seta e con dei fiori.
C’è un taglio speciale arricciato sotto i seni.
Anche questo vestito molto semplice e combinato con degli accessori in rosso.
Il terzo vestito un po’ più elegante in giallo di tessuto di lino.
Scollatura diritta che arriva sulle spalle. Un bolero con maniche
corte e kimono.
Bordino di oro e ricamo ornamentale. Ho scelto pochi accessori di
oro.
Secondo me, tutti e tre i vestiti estivi vanno bene sia di giorno come alla sera.
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Lo stile dell’età
a cura di Chiara Zuffi
Quando si arriva a una certa età, diverse cose cambiano, tra queste anche il modo di
vestire. L’abbigliamento che si desidera viene sempre più semplificato. I capi non seguono più la linea del corpo in modo da evidenziare la forma. Tutto diventa più ampio,
in maniera di sentirsi a proprio agio.
Non bisogna però dimenticare che ogni persona vuole piacere sia a se stessa sia a coloro che la circondano.
Le tonalità di colore solitamente sono scure ma giocando con dei colori contrastanti gli
abiti possono essere comunque eleganti.
In estate sono i colori caldi i favoriti, ma se si abbinano dei motivi floreali, su un tessuto scuro risalterebbero maggiormente.
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Come possiamo rallentare l’invecchiamento cutaneo
Dr. Francesco Pelloni
Dermatologo - Lugano
Nella nostra società la speranza di vita media è considerevolmente aumentata. Questa si accompagna alla speranza di poter arrivare in età avanzata possibilmente sani, attivi, indipendenti e attrattivi. Ciò ha delle evidenti conseguenze anche in campo dermatologico. Infatti, a
titolo generale, le malattie dermatologiche aumentano con l'età. Se tra i 65 e i 70 anni circa il
40% delle persone necessita una cura della pelle, addirittura l'83% delle persone sopra gli 80
anni è in cura dermatologica. Le malattie più frequenti sono i tumori della pelle (benigni e maligni), eczemi, prurito, pelle secca. Da una parte vi è l'aumento dell'incidenza di certe malattie
in età avanzata, dall'altra l'apparizione di "nuove" patologie, legate allo stile di vita (ad esempio tumori della pelle dopo aver preso molto sole in età giovane e adulta), ma anche al cambiamento delle abitudini personali (dopo il pensionamento) o climatiche. Inoltre la discriminante tra malattia vera e propria e alterazione a impatto estetico è sicuramente cambiata nel corso degli ultimi decenni, anche sotto la spinta di slogan quali "young is beautiful", così che anche problemi dermatologici / cosmetici sono diventati patologie che necessitano un trattamento medico.
Il processo di invecchiamento naturale della pelle si basa essenzialmente su questi punti:
1. alterazione della struttura e della funzione della pelle anziana;
2. effetti cumulativi dell'esposizione a fattori ambientali, in particolare ai raggi ultravioletti;
3. conseguenze dermatologiche del processo di invecchiamento e di alterazione di altri organi;
4. cambiamento delle abitudini professionali e delle attività di tempo libero dopo il pensionamento e con questo cambiamento dell'esposizione a irritanti e allergeni;
5. alimentazione insufficiente e difficoltà nel trattamento di patologie dermatologiche;
6. disturbi psichici e psichiatrici e irregolarità nell'esecuzione di trattamenti profilattici e terapie dermatologiche;
7. difficoltà nei movimenti, difficoltà fisiche e conseguente diminuzione delle possibilità di
cura dell'igiene personale.
Invecchiamento intrinseco
(cronologico)
Invecchiamento estrinseco
(esposizione alla luce)
Rughe fini
Pelle lasca
Pigmentazioni regolari
Strato corneo normale
Epidermide atrofica
Discreta displasia cellulare
Pochi cambiamenti delle fibre elastiche
Pochi cambiamenti delle fibre di collagene
Riduzione dei follicoli piliferi
Riduzione della produzione di sudore e sebo
Tumori benigni
Rughe grossolane
Elastosi solare
Pigmentazioni a macchie
Strato corneo inspessito
Epidermide dapprima inspessita, poi atrofica
Intensa displasia cellulare
Degenerazione importante delle fibre elastiche
Forti alterazioni del collagene
Riduzione dei follicoli piliferi
Riduzione della produzione di sudore e sebo
Tumori benigni, pre-maligni e maligni
Tabella 1: manifestazioni cliniche caratteristiche per l’invecchiamento intrinseco (cronologico)
ed estrinseco (legato all’esposizione solare)
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Invecchiamento cutaneo: quali possibilità terapeutiche?
L'ondata di giovanilismo, giunta soprattutto dagli Stati Uniti, ha portato molte possibilità terapeutiche per combattere l'invecchiamento cutaneo. Queste hanno in parte unicamente una valenza estetica, in parte invece anche un chiaro significato medico. Pensiamo ad esempio alla
fragilità cutanea indotta dall'invecchiamento estrinseco o alla formazione di danni microcircolatori e soprattutto di tumori benigni o maligni. Si interviene quindi per correggere una patologia
vera e propria che potrebbe portare ad un danno significativo non solo per la pelle, ma per la
salute e addirittura l'esistenza stessa della persona. Questi elementi, certamente più importanti dal punto di vista medico, fanno parte della classica paletta terapeutica del dermatologo: li
tratteremo in un'altra occasione. Desideriamo infatti concentrarci qui sulle possibilità di frenare
l'invecchiamento cutaneo nei suoi aspetti più cosmetici ed estetici.
1. La prevenzione dall'esposizione solare
E' probabilmente il miglior sistema di trattamento dell'invecchiamento cutaneo: andrebbe iniziata in età giovanile. Vale comunque la pena di ridurre in modo sensibile l'esposizione al sole
anche a partire dall'età del pensionamento: non dimentichiamo che, benché i danni solari abbiano una latenza di molti anni, la speranza di vita si è talmente allungata che venti o oltre anni di sopravvivenza dopo il pensionamento non sono più eccezionali.
2. L'idratazione regolare della pelle
È un procedimento banale, semplice e poco impegnativo che, se effettuato regolarmente, esplicita un ruolo considerevole contro l'invecchiamento cutaneo. Permette infatti di mantenere
una migliore elasticità della pelle, dando un aspetto morbido e vellutato allo strato superficiale
cutaneo, molto piacevole dal punto di vista estetico.
3. I peeling
Il termine peeling indica la desquamazione provocata da una sostanza irritante, con l'intento di
rinnovare lo strato superficiale della pelle. La profondità e quindi l'effetto del peeling dipende
dal tipo di sostanza utilizzata e dall'intensità con cui viene applicata. Oggi si utilizzano soprattutto i peeling superficiali, che rinnovano l'epidermide, lo strato più superficiale della pelle. Le
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sostanze più utilizzate sono gli acidi della frutta (acido glicolico). La sua applicazione è semplice, gli effetti collaterali sono contenuti, viene ripetuto parecchie volte. Ottiene un risultato discreto. Spesso vengono associati a sostanze schiarenti, per correggere le "macchie dell' età"
quale acido azelaico o idrochinone.
4. Tossina del botulino A (Botox)
questo prodotto è diventato famosissimo negli ultimi anni per il suo intenso effetto contro le
rughe di origine mimica. Agisce principalmente nelle zone dove le rughe o piegature della pelle
sono provocate dal movimento muscolare. Le rughe orizzontali della fronte, quelle verticali nella stessa regione (viso corrucciato), le rughette vicino agli occhi (zampe di gallina), le rughe
del collo, ecc., sono gli esempi più caratteristici.
Il Botox è un medicamento in commercio da oltre trent'anni, utilizzato essenzialmente in ambito neurologico per combattere la spasticità muscolare. Da una decina d'anni ha trovato spazio
anche in dermatologia. Ha un effetto limitato nel tempo: infatti la durata dell'effetto supera difficilmente i quattro — sei mesi. Viene applicato nelle zone stabilite tramite puntura. Se l'iniezione viene eseguita da mani esperte e con prudenza, gli effetti collaterali sono minimi e l'effetto solitamente è ottimo.
5. I laser
La terapia con le lampade laser o le lampade a luce pulsata po-tente, ha modificato sensibilmente l' approccio dermatologico ai segni dell'invecchiamento cutaneo e ad altre patologie, soprattutto nell'ambito delle lesioni pigmentate e vascolari. Si tratta di apparecchi che emettono
un fascio luminoso, la cui energia viene trasformata all'interno della pelle in calore. Questo
scalda, bruciando e distruggendo il bersaglio scelto. È pertanto molto importante adattare il tipo di laser, la luce emessa, la durata e la Potenza del singolo impulso al bersaglio scelto. Il
trattamento di una macchia pigmentata bruna sarà completamente diverso rispetto a quello di
un angioma vascolare rosso o di un tumore benigno o maligno.
I trattamenti più frequenti effettuati con il laser, per ringiovanire la pelle sono:
a) asportazione di macchie pigmentate (macchie solari o macchie dell'età). Le macchie
solari si sviluppano soprattutto al volto e al dorso delle mani, le zone più esposte al sole. Praticamente a tutte le persone caucasiche vengono queste macchie con il passare
degli anni. Non sono mai pericolose, ma considerate brutte esteticamente e per questo
fastidiose. Vi sono diverse modalità per la loro asportazione con apparecchi laser: Rubylaser, laser ad Alessandrite, laser a luce pulsata, Erbium laser, ecc. Solitamente asportare queste macchie è facile, abbastanza rapido e senza conseguenza.
b) anche la fastidiosa couperose è negativamente influenzata dall'esposizione solare. Si
tratta di quel disegno vascolare che provoca un arrossamento del naso e delle guance
vicino al naso, sensibile a stimoli esterni, quale calore, emozione, ingestione di cibi piccanti o forti. Con un po' di pazienza nel trattamento, la couperose può venire completamente o quasi asportata grazie ai laser vascolari. La terapia non è dolorosa e non lascerà nessuna cicatrice.
c) tumori cutanei: vi sono molti tumori cutanei che possono svilupparsi, soprattutto sulle
zone fotoesposte, e che tendono ad aumentare con il passare degli anni. A causa
dell'invecchiamento generale della popolazione e della speranza di vita che si è considerevolmente allungata, nel corso dell'ultimo secolo abbiamo potuto constatare un forte
aumento di queste lesioni. Molte sono benigne, ad esempio la cheratosi seborroica o
"verruca dell'età". Possono essere asportate facilmente tramite laser, benché esistano
anche altre possibilità terapeutiche, quale asportazione tramite congelamento (crioterapia da applicazione di azoto liquido), asportazione meccanica con cucchiaio affilato, ecc.
d) le donne vengono colpite, soprattutto dopo la menopausa, dalla crescita di peli indesiderati. Se questi sono numerosi e neri possono risultare particolarmente fastidiosi e
danneggiare anche in modo considerevole la vita sociale. Esiste tramite la terapia laser
la possibilità di ottenere ottimi risultati nella depilazione a lungo termine, a condizione
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che i peli siano scuri e possibilmente grossi. La depilazione laser quindi funziona secondo il motto: "tanto peggio sono i peli da vedere, tanto migliore sarà l'effetto del trattamento". La cura richiede numerose applicazioni, risulta pertanto lunga e piuttosto noiosa. E' però semplice da eseguire, quasi indolore, senza conseguenze visibili.
6. L'asportazione delle rughe
E' il trattamento principale richiesto da chi desidera avere un aspetto giovanile e attraente,
senza modificare però completamente la fisionomia del proprio volto, non intendendo effettuare un intervento chirurgico quale il lifting. Quest'ultimo permette senz'altro di ringiovanire molto l'aspetto, comporta però una modifica dell'espressività del viso. È inoltre un intervento che ri
chiede un ricovero in ospedale e la somministrazione di una narcosi. La laserterapia dermatologica permette invece di diminuire o sopprimere rughe e rughette, senza ricorrere al ricovero
e alla narcosi. Vi sono diverse modalità che vengono utilizzate per ottenere questo scopo. Dapprima gli interventi con intento rassodante. Si tratta di trattamenti con apparecchi laser o simili che servono a stimolare la produzione di collagene e di fibre elastiche all'interno della pelle. La struttura portante della pelle sarà così più turgida e stabile, tendendo rughe e rughette e
dando un aspetto più fresco e giovanile alla pelle. Queste procedure vengono utilizzate soprattutto per il viso e il dorso delle mani. Sono però applicabili anche ad altre zone, quale la parte
interna delle cosce, l'addome, la parte interna delle braccia, ecc. Le metodologie più utilizzate
sono quelle del laser a luce intensa pulsata (Photoderm e simili) che senza minimamente
danneggiare la pelle permettono di diminuire la pigmentazione di macchie e altre irregolarità,
di eliminare capillari dilatati e couperose e di rassodare parzialmente la pelle. Un puro rassodante, con effetto lifting sulle zone di cedimento, è la metodologia Thermage, di rapida e unica applicazione, che non danneggia minimamente la pelle, tanto che il/la paziente è immediatamente presentabile. È oggi il metodo più in auge per rassodare la pelle e viene molto utilizzato, soprattutto negli Stati Uniti, dove è nato.
L'ultima novità è il metodo laser frazionato, chiamato anche Fraxel: consiste nella stimolazione termica tramite laser degli strati superiori della pelle, con il risultato di asportare macchie
e irregolarità cutanee e contemporaneamente di ottenere un effetto di rassodamento. Provoca
un intenso rossore e gonfiore della pelle che sparisce nell' arco di 48 / 72 ore. Questa applicazione va ripetuta più volte prima di ottenere l' effetto desiderato. È semplice ed efficace.
Il metodo che meglio di qualunque altro riesce a togliere rughe, pieghe, macchie, irregolarità
della pelle e rughette è lo skin rejuvination tramite Erbium-laser. E' un intervento che richiede un'anestesia locale e che lascia una ferita intensamente rossa per una buona settimana.
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Come illustrato nella figura 4, con un singolo trattamento si riesce a spianare la pelle, renderla
di colorazione più omogenea e chiara, più soda. Nella parte inferiore dell'immagine si può constatare come il passaggio del laser visibile nella parte centrale della fotografia abbia appiattito
le rughe. Nella parte superiore e quella inferiore, dove vi sono le frecce, la pelle non è stata
trattata e le rughe sono rimaste inalterate.
7. Terapia farmacologica e alimentazione
Diverse sostanze, soprattutto ormoni e vitamine, rallentano l'invecchiamento cutaneo o possono addirittura provocare un ringiovanimento. Purtroppo la somministrazione di ormoni presenta spesso effetti collaterali, talvolta anche molto importanti per la sa-lute generale del paziente. Per questo motivo si preferisce evitarli.
Le vitamine invece possono essere utilizzate quasi liberamente. Alcune vengono applicate sulla
pelle, altre somministrate per bocca. Ad esempio la vitamina A applicata sulla pelle provoca
un ammorbidimento della superficie, che risulta più chiara e meno rugosa. Ha un effetto antiossidante e protettore dai raggi ultravioletti. È contenuta soprattutto in vegetali gialli, uova,
fegato, pesce, ecc.
La vitamina C, contenuta in frutta e verdura, è un antiossidante che diminuisce i danni dovuti
all'esposizione solare e favorisce la guarigione delle ferite cutanee. Va utilizzata di flotte, poiché sensibile alla luce. La vitamina E, contenuta in verdure, oli, semi, soja, noci, margarina,
ecc., ha pure un effetto antiossidante e tende ad aumentare l'idratazione cutanea, ammorbidendo così la pelle. Diminuisce la sensibilità ai raggi ultravioletti ed ha un effetto antiinfiammatorio. Il gruppo delle vitamine B ha un effetto umettante. Vengono utilizzate pertanto per idratare la pelle e i capelli. La biotina (vitamina H) rende più resistenti capelli e unghie.
In conclusione possiamo certamente asserire che oggi esistono molte possibilità per contenere
l'invecchiamento della pelle e per ottenere un ringiovanimento. Prima di tutto la prevenzione,
in particolare dall'esposizione ai raggi solari, poi l'uso di cosmetici idratanti e contenenti sostanze rigeneranti, in particolare le vitamine. Da ultimo le procedure mediche in senso stretto,
quali iniezioni e trattamenti laser che, pur evitando interventi chirurgici maggiori, permettono
di ottenere risultati sorprendenti. Non bisogna però perdere di vista il buon senso e saper utilizzare questi metodi senza esagerazione.
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Frequenti problematiche ortopediche nelle persone anziane
Dr. Med. Marco Rimoldi
Spec. FMH chirurgia Ortopedica
Quando oltrepassiamo la soglia della terza età dobbiamo tenere conto di diversi cambiamenti
del nostro sistema osseo e articolare, che necessitano di attenzione particolare, di misure cautelative e preventive.
Innanzi tutto l'anziano è confrontato con una tendenza a un irrigidimento e indebolimento degli
arti che portano progressivamente a una diminuzione della loro capacità a funzionare: la muscolatura tende ad afflosciarsi a causa di una progressiva perdita di sostanza e di tono. Nelle
articolazioni la mobilità tende a diminuire a causa di un indurimento e perdita di elasticità dei
tessuti, delle strutture articolari e anche a causa di un deterioramento del tessuto della cartilagine, deterioramento che chiamiamo comunemente artrosi.
È quindi necessario affidarsi ad alcune norme di comportamento per evitare o per lo meno ridurre questa progressiva degenerazione della funzione muscolare e della funzione articolare:
ricordiamo quando sia benefico praticare regolarmente un’attività fisica salutare, quale ad esempio la ginnastica, il nuoto, l'acqua-gym, la pratica della marcia, se possibile anche l'escursione in montagna.
Camminare tanto oltre che favorire la mobilità generale e il mantenimento della forza muscolare, diminuisce il rischio di un aggravamento dell’osteoporosi (perdita di sostanza ossea).
Importante inoltre è evitare di restare seduti per tempo prolungato, e questo per evitare un irrigidimento delle articolazioni e un rallentamento della circolazione sanguinea.
Quando si svolge una prolungata attività di marcia occorre ricordarsi di portare calzature sufficientemente comode ed elastiche per evitare che il piede venga costretto, quasi "strozzato" in
una scarpa rigida e stretta, con conseguenti disturbi circolatori, rigidità delle articolazioni e rapido insorgere di dolori.
Occorre poi fare uso limitato di tacchi alti, evitarli soprattutto quando si cammina su terreni irregolari, perché questi possono provocare facilmente slogature e addirittura fratture alle caviglie.
Si consiglia in ogni modo una particolare prudenza nel marciare su terreni irregolari, badando
di misurare e controllare attenta-mente il passo. In particolare in montagna raccomandiamo
l'uso di due bastoni soprattutto in discesa, allo scopo di evitare un sovraccarico delle ginocchia
e di migliorare anche l'equilibrio generale.
Con l'approssimarsi della stagione invernale aumenta il rischio d’infortunio da scivolamento dovuto al fondo ghiacciato o innevato. Utilissime quindi le calzature provviste di suole e tacchi
con profilo molto aderente al terreno e in condizioni di particolare pericolo si può applicare sotto i tacchi degli appositi piccoli ramponi metallici che evitano lo scivolamento.
Nei giorni d’inverno quando il terreno è ghiacciato o innevato di fresco i reparti di Pronto Soccorso Ospedaliero registrano spesso il "tutto esaurito".
Con l'età che avanza il senso dell'equilibrio e la capacità di coordinare i movimenti diminuiscono.
Ecco allora che sorge spontanea la raccomandazione di muoversi in modo il più armonico possibile, evitando movimento a scatto, o movimenti bruschi che facilmente conducono a farsi male. Particolare cautela nei movimenti è necessaria quando si entra o si esce dalla vasca da bagno e quando si fanno le scale. Ricordarsi di mettere sul fondo della vasca da bagno un tappet61
tino anti sdrucciolo. Anche il peso va controllato soprattutto nella terza età poiché notoriamente i chili di troppo da una parte tendono a peggiorare le conseguenze di un infortunio, dall'altra
favoriscono la progressiva usura da sovraccarico delle articolazioni (artrosi) sia a livello della
schiena sia a livello delle gambe.
E a proposito della schiena facciamo attenzione particolarmente al sollevamento dei pesi, evitiamo di alzarli con la schiena piegata ma solleviamoli sempre con la schiena il più possibile eretta. Il tentativo di sollevare pesi con la schiena curvata può provocare l'insorgere di una ernia del disco.
Col progredire degli anni si assiste poi a una progressiva usura delle articolazioni (artrosi), dove particolarmente sensibili sono le ginocchia. E qui vogliamo ritornare sulle raccomandazioni
già accennate sopra e cioè evitare corse su terreni accidentati, scatti o brusche frenate nella
corsa, sforzi eccessivi da condizioni di lavoro inadeguate, quali ad esempio il portare carichi
troppo pesanti o sollevarli con la schiena in posizione scorretta.
Qualora dovessero insorgere problemi alle articolazioni (colonna vertebrale, spalle, anche, ginocchia) occorre rivolgersi al proprio medico che eventualmente potrà prescrivere oltre a una
cura farmacologica anche un trattamento fisioterapico o se del caso anche una cura termale.
Per le artrosi più gravi e invalidanti, e mi riferisco qui soprattutto all'artrosi dell'anca e del ginocchio, disponiamo oggi di ottime possibilità nell'ambito della chirurgia ortopedica, potendosi
sostituire articolazioni malate con l'innesto di protesi articolari.
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La salute orale nelle persone anziane
Dottor Mario Bucciarelli
Società Ticinese Medici Dentisti STMD
Lo stato della salute orale nelle persone anziane varia molto da individuo a individuo a seconda
dello stato fisico generale.
Possiamo anche dividere in due categorie secondo l'ambiente in cui trascorrono gli anni della
terza età. La prima categoria riguarda le persone indipendenti che vivono a casa propria, in
buona salute, e quindi sono in grado di provvedere alla cura del proprio corpo, compresa la
bocca.
La seconda categoria riguarda le persone che vivono in comunità, nelle case per anziani, con
personale infermieristico che può intervenire in loro aiuto.
Corso di formazione per il personale
La società dei medici dentisti ticinese organizza, ogni due anni, un corso per la formazione del
personale attivo nelle case per anziani. Vengono date conoscenze di base come anatomia del
cavo orale (denti, saliva, placca, carie, patologie gengivali), cosi come conoscenze di tecniche
e di materiali per l' igiene orale.
Seguono dimostrazioni pratiche: tecniche di spazzolatura, pulizia delle protesi, materiali per l'igiene orale, ecc.
A questo corso potrebbe partecipare anche il personale che visita e aiuta le persone a domicilio.
Una maggior conoscenza del problema può contribuire a migliorare la salute orale dell'assistito
con consigli e dimostrazioni pratiche.
Vale qui ricordare che per ogni casa per anziani, in Ticino, c'è a disposizione un medico dentista per casi urgenti e per ogni tipo di cure, pur lasciando a ogni persona la possibilità di ricorrere al proprio medico dentista.
Come poteva presentarsi la salute orale dell'anziano nel passato
Cinquant'anni fa una parte della nostra popolazione arrivava alla terza età con la "terza dentatura", cioè con protesi totali (dentiere) o parziali. Le persone potevano e possono tuttora parlare correttamente, masticare bene, gustando i cibi e sono ben presentabili anche dal lato estetico.
Anche da noi era presente l'idea che era ineluttabile arrivare ad avere un giorno la dentiera,
per varie ragioni che oggi riteniamo sbagliate.
"I nostri genitori hanno avuto la dentiera a 40 o 50 anni e quindi noi siamo predestinati ad averla. I nostri denti sono deboli per ereditarietà. La madre ha perso uno o due denti ad ogni
gravidanza."
Nel 1953, svolgendo la nostra attività di medico dentista in un villaggio sulla riva del lago di
Zurigo, una persona anziana ci ha raccontato che i giovani di allora erano contenti di sposare
una ragazza che avesse già la dentiera, cos i da evitare una grossa spesa più tardi.
Come si presenta la situazione orale dell'anziano oggi
Il miglioramento della situazione economica in buona parte della nostra popolazione ha permesso di conservare i propri denti con cure radicolari, ricostruzioni con corone e ponti, e con
cure paradontali, con diminuzione delle protesi parziali e totali. Oggi si va oltre con l'implantologia, cioè con la posa di "radici artificiali" nell'osso mascellare. Per persone che hanno una
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protesi totale inferiore, due impianti enossali permettono una stabilizzazione della stessa, con
grande soddisfazione del paziente. Questi interventi odontoiatrici sono sopportati bene anche
da persone anziane, come dimostra l'esperienza.
Le difficoltà della cura orale per l'anziano
I pilastri della prevenzione delle malattie dei denti e le possibilità della loro conservazione sono: l'igiene orale, l'alimentazione e l'uso di fluoruri (dentifrici,colluttori e sale da cucina con fluoro ). Questi pilastri hanno la stessa importanza dalla nascita fino agli ultimi anni di vita.
Tuttavia dobbiamo considerare che per l'anziano inizia graduaimente un rallentamento di tutte
le funzioni: udito, vista, olfatto, tatto (manualità), e capacità di apprendimento. In persone
meno fortunate nascono problemi fisici, come diabete, artrosi, paralisi, Parkinson, ecc. A volte
insorgono anche problemi psichici, come indifferenza, smemoratezza, pigrizia, testardaggine,
svogliatezza, ecc.
Per chi, nelle varie fasi della propria vita, ha avuto sempre cura della propria dentatura lo farà
anche da anziano e, se necessario, chiederà lui stesso aiuto al personale infermieristico.
Il futuro dei nuovi anziani
Per varie persone lo è già stato nel passato, e lo sarà sempre di più in futuro, arrivare all'anzianità con i propri denti naturali. Oggi possiamo affermare che chi arriva a 20 anni con i denti
intatti, potrà arrivare a 80 anni con i propri denti e magari anche senza aver mai avuto un
dente cariato. Unica condizione che, giorno dopo giorno, siano osservate le regole d'igiene, di
alimentazione e di applicazioni di fluoruri, regole che oggi s’imparano fin dalla scuola dell'infanzia, grazie all'opera delle Operatrici di Prevenzione Dentaria (OPD), e grazie alla partecipazione
attiva dei genitori. Certo che i nostri denti subiscono delle modifiche, come i nostri capelli, la
pelle, le unghie e le ossa: il colore diventa più oscuro, può capitare che si rompa un bordo incisale o una cuspide. Oggigiorno a questi inconvenienti si può facilmente porre rimedio. Da anziani potremo sempre masticare bene, parlare correttamente e presentarci con un sorriso.
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L’anziano e … la farmacia
Dr. Ivano Öchslin
Farmacia Nuova – Via Soave 8 - Lugano
È indubbio che l'anziano rappresenta per la farmacia il cliente più importante e stimolante dal
punto di vista professionale, in modo particolare presso le farmacie situate in quartieri popolosi, in periferia o quelle di paese. Ogni giorno numerosi anziani si recano in farmacia per ritirare
i medicamenti a loro prescritti, per ottenere informazioni o spiegazioni e, fatto da non trascurare, per scambiare quattro chiacchiere. E la farmacia rappresenta il luogo ideale per combinare
tutti questi elementi insieme. Il personale, che è altamente qualificato, è sempre pronto a rispondere da un lato a quesiti di ordine medico e da un lato a dare un supporto morale. Dal
punto di vista medico-farmaceutico, gli anziani utilizzano un gran numero di medicamenti presenti in commercio, ciò che ha permesso nel corso degli ultimi anni di avere un netto miglioramento della qualità della vita.
L'anziano è un cliente affabile, paziente, molto spesso competente e sicuramente molto interessato a quello che la medicina offre per la sua personale salute. In farmacia non esiste una
preclusione di tempo e la multifunzionalità del personale fa si che tra l'anziano e il personale
della farmacia venga a crearsi un rapporto molto stretto.
Molto spesso capita che anziani chiedano consigli su diversi argomenti, non soltanto di tipo
medico-farmaceutico, ma anche consigli relativi alla cosmetica, alla medicina alternativa, in
grande espansione l'omeopatia, la medicina ayurveda, eccetera. Ciò riveste una grande importanza, in quanto questo continuo interesse verso questo tipo di medicina permette di percorrere la via dello sviluppo. Non dimentichiamo però che questo tipo di medicina non può in nessun
caso andare a sostituire la medicina tradizionale. Al limite bisogna pensare all'integrazione
dell'una con l'altra per potenziare l'effetto di entrambe.
La farmacia riveste un luogo di grande importanza per la chiarezza e la diversità d’informazioni
disponibili e la professionalità che il personale riesce a offrire in modo totalmente gratuito. Nel
corso degli ultimi anni la farmacia è riuscita a sviluppare un altissimo livello di qualità del lavoro, il tutto a disposizione della clientela. Non perdiamo l'occasione di approfittare di questa disponibilità.
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La cura dei capelli
Claudia Arcidiacono e Rosy Mazzara
Salone New Look – Piazza Cioccaro 9 - Lugano
Introduzione
Siamo a contatto con una clientela soprattutto composta da persone anziane e comunque esigenti ed è dunque necessario essere disponibili, attenti e propositivi nella scelta del look.
Quello che la nostra professione richiede è il buon gusto, il saper unire le forme, i colori, la bellezza, dobbiamo saper ridare luminosità ed individualità, saper mascherare e correggere certe
imperfezioni.
Alle persone che non vogliono assolutamente tingere i capelli e quindi li portano del loro colore
naturale o divenuto grigio o bianco, in questi casi si opta dopo una consulenza, scegliendo un
taglio che esprima il maggior senso artistico del parrucchiere, per valorizzare al massimo le caratteristiche estetiche.
Consigliamo inoltre un trattamento eseguito con uno shampoo cosmetico per attenuare o neutralizzare quelle sfumature giallastre che ricoprono spesso il capello bianco.
Possibili cause dei capelli bianchi
L'imbianchire del capello (canizie) è dovuto principalmente all'età, ma ci possono essere altre
cause:
• canizie premature e accidentali,
• malattie e shock nervosi,
• cause ereditarie.
Quando la melanina manca, il capello diventa bianco.
Cos'è la melanina? È un pigmento bruno scuro, granulare, degli annessi cutanei che ne determinano il colore.
Il capello è formato essenzialmente dalla cheratina, ed è una sostanza organica che entra nella
composizione di organi di sostegno e di protezione del nostro corpo, come unghie, peli, capelli.
Ci sono altri elementi chimici che formano il capello e sono: O,N,C,H,S e quindi ossigeno, azoto, carbonio, idrogeno, zolfo.
Posto dei capelli nell'anatomia umana
Il capello sembra un elemento estraneo al cranio che esso ricopre. Lo si prende solamente per
una individualità insensibile, senza reazioni, che si può pettinare e dirigere come vogliamo vista la sua apparente docilità.
È invece una parte di noi molto importante che deve essere considerata come tale e oggetto
delle nostre cure quotidiane.
Non è posato sulla testa come una parrucca, possiede radici profonde in relazione con gli elementi muscolari nervosi e vascolari che proteggono la parte essenziale del nostro organismo: il
cervello.
Ogni disfunzione che interessa la pelle (circolazione del sangue, nervi, ghiandole) interessa
quindi anche il capello.
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La caduta dei capelli
Ragioni organiche
È possibile che si manifesti la caduta dei capelli a causa di esaurimenti, depressioni nervose,
un'alimentazione inadeguata, alterazioni circolatorie, squilibri ormonali. Questi problemi possono portare a un progressivo impoverimento del bulbo che riceve ± sempre meno apporto nutritivo: per cui mancheranno sostanze indispensabili alla normale rigenerazione del capello. Altre
cause possibili possono essere le variazioni atmosferiche, l'inquinamento, i prodotti inadatti, le
manipolazioni irrazionali, la tintura, la permanente, le decolorazioni.
Fattori a rischio (anomalie del capello)
Anomalie: particolarità non conforme alla legge naturale o alla logica. Deviazione della struttura.
Malattie del cuoio capelluto e della radice
La forfora, l'alopecia (è una perdita anormale di capelli), l'alopecia areata (perdita di capelli a
chiazze), l'alopecia seborroica (perdita di capelli in seguito a seborrea - capelli molto grassi),
l'alopecia diffusa (perdita di capelli diffusa su quasi tutta la testa).
L'alopecia nelle sue varie forme può essere congenita o acquisita, transitoria o permanente.
La forfora, è una desquamazione cutanea che si espande a tutto il cuoio capelluto, dovuta a un
esagerato processo fisiologico di desquamazione.
Oltre alla forfora secca esiste anche la forfora grassa che è costituita da pellicole grasse e biancastre che formano una specie di calotta che si estende facendo un bordo alla fronte e dietro le
orecchie. Sono aderenti e non cadono, non si notano sui capelli.
Le cure contro la caduta
È importante affermare che esistono trattamenti mirati e individuali, a dipendenza del problema e della causa da cui è scaturita la caduta dei capelli, a meno che ci si trovi confrontati con
una caduta ormonale per cui è consigliabile una consulenza da uno specialista medicodermatologo.
Possibili trattamenti anti-caduta
La linea anti-caduta è formulata per combattere con precisione le più diffuse anomalie cutanee
a noi conosciute:
• caduta dei capelli e alopecia
• cute delicata
• forfora
• sebo in eccesso (capelli grassi)
I trattamenti anti caduta sono composti principalmente da estratti vegetali che possono essere
arnica, rosmarino, aloe, canfora, calamo, ortica, ecc. con aggiunta di vitamine e provitamine, a
dipendenza dell' anomalia che si riscontra.
Questi e altri elementi ed ingredienti esaltano l'efficacia e fanno di ogni trattamento una possibile soluzione su misura per la struttura del capello e del cuoio capelluto.
Si consiglia di effettuare il trattamento a partire da un minimo di sei settimane, sino a quando
si otterranno visibili risultati, finché l' anomalia sarà normalizzata; continuare il trattamento di
prevenzione/mantenimento almeno due volte alla settimana.
La colorazione
Circa l'80% delle persone sono abituate a tingere i capelli e dato che la colorazione è basata,
essenzialmente, sulla chimica è consigliabile proporre un test cutaneo per sapere con certezza
se la persona soffre di allergie alla tintura e se quindi potrà fare una colorazione senza incorrere in risultati dannosi dovuti ad una reazione allergica acuta, sub acuta o cronica.
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Che cos'è un'allergia?
È una reazione allergica del corpo indotta da una sostanza non ben tollerata.
Consigliamo di recarsi da un professionista quando si desidera cambiare o fare una colorazione
o delle mèches dato che il "fai da te" potrebbe portare ad ottenere risultati dannosi e irrisolvibili sia per i capelli che per la persona.
Aggiungiamo inoltre che i prodotti per la colorazione adoperati dal parrucchiere sono conformi
alla legge, Ordinanza federale sui cosmetici, art. 467 cap. 40: i preparati per la cura dei capelli
e della pelle non devono contenere: piombo, mercurio, arsenico ed inoltre le tinture usata per
la colorazione dei capelli non devono contenere composti organici nocivi, parafendilendiamina,
nitro, benzina, ecc.
Consigli sulla colorazione
Ad una cliente che vuole fare una colorazione, si consiglia sin dall'inizio una tonalità abbastanza chiara, dato che un tono scuro evidenzierebbe ulteriormente i segni dell'età, certe imperfezioni e quindi le rughe.
Prima di ogni colorazione è necessario effettuare una diagnosi tecnica e quindi: la natura dei
capelli, che possono essere: fini, grossi, secchi, grassi, normali.
Lo stato dei capelli, che possono essere naturali, colorati/decolorati, permanentati, la loro lunghezza.
Il colore dei capelli: colore naturale, colore artificiale, quantità di bianchi.
Una diagnosi partecipativa: desideri della cliente, necessità, gusti, timori.
Tutto ciò comporta di ottenere un buon risultato e un colore il più possibile naturale.
La signora Consuelo: un esempio da seguire
Cogliamo l'occasione per raccontare un aneddoto di grande esempio per noi: riguarda una nostra affezionata e stimata cliente che ha più di novant'anni e conosciamo da circa sedici.
La signora Consuelo si reca ogni settimana in salone per la messa in piega con i bigodini, mensilmente eseguiamo la colorazione ed ogni quattro mesi la permanente. La signora Consuelo
vuole sempre essere in ordine e curata. C'è inoltre un particolare importante, non trascurabile:
è molto attenta alla manicure, ha le unghie abbastanza lunghe di forma ovale con lo smalto
impeccabile e immancabilmente sulle tonalità rosse.
Conclusione
Tutte le persone anziane dovrebbero prendersi cura dei propri capelli, recandosi dal parrucchiere senza trascurare la cosa più semplice: farsi fare uno shampoo e altri trattamenti curativi.
Prendersi cura dei propri capelli equivale a curarsi e deve diventare un’abitudine quotidiana
che stimola a piacersi e a piacere agli altri.
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L’anziano e l’estetica
Katia Camoia
Estetista certificato federale - Lugano
L'anziano frequenta l'estetista per due motivi ben precisi:l'apparire sempre in forma perfetta e
per sentirsi bene.
È un cliente attento, collaborativo, puntuale, preciso e per me di gradevole compagnia.
L'anziano ha piacere nel farsi coccolare, scambiare quattro chiacchiere e ricevere un aiuto per
sentirsi meglio.
Molto attento, a giusta ragione, ai costi, si prende cura della propria persona molto volentieri,
chiede informazioni ben precise sul trattamento richiesto ed esegue diligentemente anche le
cure post trattamento da me consigliate a domicilio.
I trattamenti più richiesti sono pedicure, manicure e pulizia del viso. La cura dei piedi e delle
mani viene richiesta sia per ragioni estetiche che di salute.
La pedicure viene eseguita di regola con una frequenza mensile, dando cosi la giusta importanza ai nostri piedi spesso dimenticati e maltrattati; vi è inoltre la possibilità di cure specifiche e
curative come paraffina, scrub e maschere.
La manicure, trattamento di norma settimanale, è prettamente estetico ma, viene richiesto anche per motivi legati alla scarsa dimestichezza nel tagliarsi le unghie o problemi di vista. Anche
qua come per i piedi esistono trattamenti specifici per la cute delle mani.
Il trattamento del viso invece viene fatto per mantenere l'elasticità, il tono, e l'idratazione della
pelle e naturalmente per prevenire e combattere le rughe.
È una piacevole sorpresa costatare che sempre più spesso gli anziani cercano questo tipo di
cure e trattamenti, il mio personale augurio è quello di perseguire con queste abitudini che non
solo hanno un'importanza estetica ma anche di prevenzione e miglioramento per la salute.
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La saggezza di Qoelet
don Emilio Conrad
Assistente spirituale OCST
Vecchio è bello! Mi riferisco soprattutto alla figura patriarcale di un anziano dei tempi passati:
settantenne, bell'uomo dai capelli bianchi, un volto adornato da baffi e barba ben curati, attorniato da figli, nipoti e pronipoti che lo venerano con ammirazione. Autoritario ma sempre disposto a dare a tutti una buona parola, un consiglio da esperto amministratore. Buon cristiano,
sebbene non sempre praticante come vorrebbe la moglie. Impegnato in politica ma rispettoso
e generoso anche con gli avversari. Insomma un saggio, un vero esperto in umanità.
Sembra che oggi, in un'epoca dominata dalla cultura dell'effimero e delle apparenze, si stia affermando un'altra immagine di anziano. Già più che settantenne, egli ama apparire sempre in
eccellenti condizioni fisiche assicurate dalla costante attività svolta tra palestra e piscina. Anche qualche plastica facciale non sembra esagerata.
Figli, pochi avuti da diverse rispettabili consorti. Impegnato in politica, logicamente, ma esperto soprattutto in affari, investimenti e operazioni di borsa. Gli ultimi ritrovati della medicina gli
garantiscono l'aspetto giovanile e lui, che se ne intende, aspetta sempre che annuncino la scoperta di un nuovo viagra per continuare a frequentare, con affetto paterno, le povere belle figliole, dei paesi del terzo mondo.
Ma per tutti c'è anche il rovescio della medaglia.
Prima o poi arrivano gli acciacchi che non si possono più nascondere. La dipendenza dai molti
farmaci, non riesce a evitare il leggero tremolio del Parkinson. Con l'Alzheimer, poi, l'esistenza
si fa molto più impietosa. Anche la situazione economica si fa più precaria e il peso della solitudine prelude il ricovero in una casa per anziani.
Quanti ricordi, quante amare riflessioni sui bei tempi passati! Progetti, sogni, delusioni che insinuano poco a poco nell'anima il pessimismo, ma non ancora la rassegnazione!
È il tempo della saggezza.
"Solamente l'uomo sapiente capisce il senso di quello che accade"
"La sapienza rende sereno e benevolo il volto dell'uomo " (8.1)
Lo afferma Qoelet, uno dei libri sapienzali della Bibbia che merita di essere conosciuto, soprattutto nella sua più recente versione. (*)
Scritto probabilmente nel III o IV secolo a.C., mette in bocca al re Salomone, considerato il
sapiente per eccellenza, una lunga riflessione sulla realtà della esistenza umana, tutta pervasa
da un senso di malinconica impotenza di fronte alle molte contraddizioni della vita. Un pessimismo che trova, come ultima risorsa, il timore di Dio e l'affidarsi completamente a Lui. È un libro da interpretare con una lettura intelligente, nella consapevolezza che i testi biblici sono ad
un tempo parola di Dio e parola umana da considerare nel loro contesto storico, culturale e religioso.
"Tutto è come un soffio di vento,
vanità, vanità, tutto è vanità" dice Qoelet. (1-2)
È triste, al termine di un a lunga esistenza, riconoscere la fine di tante illusioni.
"Pensavo di possedere una sapienza straordinaria (1-16)
Ho tentato di fare un bilancio di tutte le opere che avevo fatto
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e della fatica che mi erano costate. Ma ho concluso che tutto è vanità. Come inseguire il vento." (2-11)
Constatazione amara per uno che, mosso da un’ambizione eccessiva, ha lavorato tutta una vita.
"Mi sono convinto che la cosa migliore per l'uomo è stare sereno e godersi la vita.
Anche mangiare e bere
e godersi i frutti del proprio lavoro
è un dono di Dio ". (3-14)
Ma chi può sottrarsi alla tentazione di accumulare sufficiente denaro per raggiungere posizioni
di potere e di sicuro prestigio?
"Chi ama il denaro non sarà mai soddisfatto chi ama la ricchezza
non avrà mai tutto quello che vuole. L'unica soddisfazione che gli resta è di guardare i suoi
soldi." (5.9.-10)
C'è però una giusta ricchezza, frutto di una intelligente operosità e di un lavoro onesto e coscienzioso.
"Dio permette ad un uomo
di possedere grandi ricchezze e di usarle, di prendere la sua parte
e di godere il frutto del suo lavoro. Tutto questo è un dono di Dio." (5,18)
Ma c'è qualcosa di più da domandare all'esistenza.
"Nella vita, l'ideale sarebbe
di avere insieme saggezza e ricchezza.
Saggezza e ricchezza proteggono come l'ombra. Ma la sapienza vale di più
Perché insegna a vivere." (7,1-2)
Ma una vita saggia non assicura necessariamente una lunga vita. Sono contraddizioni difficili
da spiegare con la nostra intelligenza.
"Durante la mia vita inutile
ho potuto vedere di tutto:
persone buone che sono morte presto, gente cattiva che è vissuta a lungo nonostante la loro
cattiveria." (7,15)
È pur vero
"che chi ha fiducia in Dio riesce bene in tutto." (7,18)
Sebbene
"in questo mondo, nessuno è così buono
da comportarsi sempre bene e non sbagliare mai." (7,20)
C'è un pensiero che tormenta il povero Qoelet. Dio è buono. Dio è giusto!
Ma perché permette che nel mondo succedano tante cose ingiuste che nemmeno il saggio riesce a comprendere? (8,16-17) È l' argomento tanto caro anche a molti miscredenti del nostro
tempo.
"Infatti, ho visto delinquenti morire in pace ad essere sepolti con onore.
Invece quelli che hanno fatto del bene erano costretti ad andarsene dalla città ed erano dimenticati da tutti.
Anche questo è assurdo! (8,10)
Insiste, confuso, il nostro povero, vecchio Qoelet, riflette...
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"So benissimo che si dice: Tutto riuscirà a chi ubbidisce a Dio.
E i cattivi non avranno successo.
... Ma questo non è vero.
In questo mondo succede
che ai buoni toccano le disgrazie, e certi delinquenti se la godono.
Le disgrazie dovrebbero colpire i cattivi
e i buoni dovrebbero avere il premio.
Ma non è cosi. Anche questo è assurdo! (8.14)
Un po’ amareggiato così conclude il saggio Qoelet.
"Allora godiamoci la vita.
In questo mondo non c'è niente di meglio che mangiare, bere e stare allegri.
Questo è quello che possiamo face in questa vita piena di fatiche
che Dio ci concede." (8,12-15)
Ma è stato solo un momento di confusione e di sconforto subito ricuperato dalla sua sofferta
saggezza.
"Ho riflettuto molto
e sono arrivato alla conclusione:
le azioni dei saggi sono nelle mani di Dio." (9-1)
Poco a poco e con molta sofferenza Qoelet avanza con la sua riflessione verso il pensiero della
morte, come di ogni ingiustizia.
"L'amore, l'odio e le passioni umane finiscono con la morte." (9,6)
"Durante la vita si fanno follie, tanto poi... si deve morire!
Certo, finché si vive c'è speranza.
"È meglio un cane vivo che un leone morto! L'amore, l'odio e le passioni umane
Finisce con la morte. (9,6)
Lo sguardo del saggio sembra ora elevarsi verso una visione più ottimista dell' esistenza umana.
"Dolce è la luce!
Ci rallegriamo alla vista del sole.
Anche se si vivrà a lungo
godi tutti i giorni della tua vita,
ma ricordati che saranno molti i giorni oscuri. (11,7-8) Sii felice finché sei ancora giovane...
Ma non dimenticare che Dio ti chiederà conto di tutto." (11,9)
Conclude, il sapiente Qoelet, la sua lunga dissertazione sul senso della vita, le sue promesse,
le sue delusioni e le sue ingiustizie con una descrizione della vecchiaia certo non molto entusiasmante.
"Ricordati del tuo Creatore finché sei giovane, prima che arrivi l'età degli acciacchi.
Verranno gli anni in cui dirai: "non ho più voglia di vivere." Allora le braccia che ti hanno protetto tremendamente, le tue gambe che ti hanno sostenuto diventeranno deboli. I tuoi denti
saranno troppo pochi per masticare il cibo; i tuoi occhi non vedranno più chiaramente.
Le tue orecchie diventeranno sonde al rumore della strada. La tua voce sarà debole e tremenda.
I tuoi capelli diventeranno bianchi fiori di mandorlo. Ti sarà difficile muoverti. Ogni desiderio
scomparirà. Poi te ne andrai alla dimora eterna
mentre per le strade piangeranno e faranno lutto.
Godi la vita, la vita finirà come si rompe un filo d'argento e come va in pezzi una lampada d'oro..
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Il tuo corpo ritornerà alla terra dalla quale fu tratto il tuo spirito vitale ritornerà a Dio che te
l'ha dato. Tutto è come un soffio di vento:
vanità, vanità, tutto è vanità, dice Qoelet. (12,8)
Sarà oggi più saggio cercare la nuova immagine della senilità sul volto ben conservato della
settantenne Sophia Loren?
Vanità... vanità!
(*) Nuova versione della Bibbia. Editrice ELLEDICI — Alleanza Biblica Universale.
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