AVDA Ass. Vigevanese Divulgazione Astronomica

A.V.D.A.
Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica
Internet www.avdavigevano.com
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CALENDARIO ASTRONOMICO
MESE DI DICEMBRE ‘07
Visibilità dei Pianeti:
MERCURIO:
questo mese non sarà possibile osservare il pianeta poiché si sta avvicinando alla
congiunzione con il Sole, che avverrà il giorno 17.
VENERE:
ancora molto luminoso nel cielo del mattino in direzione Sud-Est, dapprima nella
costellazione della Vergine e poi nella Bilancia.
MARTE:
questo mese, essendo in opposizione, è molto luminoso e visibile per tutta la notte. Il
giorno 18 si troverà alla minima distanza dalla Terra: 0,59 Unità Astronomiche (l’Unità
Astronomica è pari a circa 150 milioni di chilometri). Si trova nella costellazione dei
Gemelli fino al giorno 30 quando passerà nella costellazione del Toro.
GIOVE:
sarà in congiunzione con il Sole il giorno 23, perciò non è visibile. Il giorno 21 sarà alla
massima distanza dalla Terra: 6,2 Unità Astronomiche.
SATURNO:
sorge poco dopo la mezzanotte ed è dunque visibile fino al mattino nella costellazione
del Leone.
URANO:
sempre nella costellazione dell’Acquario, è osservabile – nella prima parte della notte almeno con un binocolo, perché la luminosità del pianeta è al di sotto della soglia
accessibile a occhio nudo.
NETTUNO:
data la sua bassa luminosità è visibile (con un telescopio, agli osservatori più esperti) solo per
alcune ore appena dopo il tramonto del Sole.
Fasi della LUNA
DICEMBRE ‘07
Calendario Lunare creato con Perseus
giorno
fasi
1
Ultimo Quarto
9
Luna Nuova
17
Primo Quarto
24
Luna Piena
31
Ultimo Quarto
L’ evento del mese: Marte in opposizione
In astronomia si ha l'opposizione di un corpo
celeste (es. Marte) rispetto ad un altro (es. Sole),
quando il primo corpo si trova nella direzione
opposta (ovvero a 180°) dal secondo, rispetto
all'osservatore (es. Terra). Quando un pianeta è in
opposizione, sorge quando tramonta il Sole, ed è
visibile per tutta la notte. Questo mese Marte è in
opposizione al Sole il giorno 24.
Marte è il quarto pianeta del sistema solare in
ordine di distanza dal Sole e, con il suo diametro di
6794 Km è il settimo in ordine di grandezza.
Presenta diverse analogie con la Terra, tra cui la
durata del giorno: la rotazione si compie in 24 ore
e 37 minuti. La rivoluzione intorno al Sole invece è
di circa 686 giorni, il doppio del periodo di
rivoluzione terrestre.
E’ detto anche “pianeta rosso” per il suo caratteristico colore ben distinguibile anche ad
occhio nudo, dovuto all’ossido di ferro che abbonda sulla sua superficie. Il pianeta prende
il nome dal dio romano della guerra, forse a causa del suo colore rosso acceso. Marte è
stato sempre indicato come il più probabile candidato ad accogliere la vita sulla sua
superficie, perché le sue condizioni ambientali sono quelle che più si avvicinano a quelle
terrestri.
L’atmosfera di Marte è composta quasi interamente da
anidride carbonica (oltre il 95%), ma sono presenti
anche piccole quantità di azoto, argon, ossigeno e
vapore acqueo.
L’inclinazione dell’asse di rotazione determina anche per
Marte l’alternanza delle stagioni e una variazione delle
temperature sulla superficie. In estate la temperatura
può superare i 15°C, ma mediamente ha un valore di
circa –33°C. L’alternanza delle stagioni e le relative
variazioni di temperatura determinano pure le
dimensioni delle calotte polari, visibili anche con un
telescopio amatoriale: durante la stagione fredda le due
calotte tendono a espandersi, perché allo strato di ghiaccio d’acqua si sovrappone uno
strato di ghiaccio secco, cioè di anidride carbonica allo stato solido. Con l’arrivo del caldo
l’anidride carbonica sublima a causa dell’insolazione, cioè passa direttamente dallo stato
solido a quello gassoso. Può accadere talvolta che la sublimazione avvenga troppo
velocemente: vengono così immesse nell’atmosfera enormi quantità di gas, che generano
venti violentissimi, vere e proprie tempeste di polvere, che possono oscurare la superficie
del pianeta per settimane o addirittura per mesi. In effetti, la presenza di polveri in
sospensione nell’atmosfera è una caratteristica costante di questo pianeta, al punto che
un ipotetico “marziano” vedrebbe un cielo rossastro.
A proposito di “marziani”, l’idea che su Marte sia potuta esistere qualche forma di vita
risale a molto tempo fa. Nel 1877 l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli annunciò di
aver osservato sulla superficie del pianeta un complesso sistema di canali. L’astronomo
statunitense Percival Lowell rese pubblica la scoperta parlando di canali artificiali e
ipotizzando che queste strutture fossero canali artificiali
d’irrigazione costruiti da esseri intelligenti. In seguito si
dimostrò che quei canali in realtà erano frutto di
un’illusione ottica e lo stesso Schiaparelli, con vero spirito
scientifico, nel 1907 ammise il suo errore. Un altro
elemento caratteristico di Marte che alcuni hanno
interpretato come prova di vita intelligente è la cosiddetta
“Faccia su Marte”, che in realtà è una collina erosa dai forti
venti marziani e infatti, se osservata in condizioni di luce
differenti, tale appare. L’ipotesi che il pianeta possa aver
conosciuto in passato una qualche forma di vita non è
comunque ancora del tutto esclusa.
La “Faccia su Marte”
Grande clamore aveva sollevato la notizia divulgata dalla
NASA nel 1996 secondo la quale, in un meteorite
marziano (foto a lato) trovato in Antartide, sarebbero
state identificate presunte tracce di organismi simili a
batteri. La ricerca in questo senso continua con l’analisi
dei dati forniti dalle numerose sonde inviate su Marte, ma
entro qualche decennio è prevista una missione con
equipaggio a bordo.
La struttura più imponente del pianeta è il monte Olimpo,
il più alto di tutto il sistema solare. Si tratta di un vulcano che raggiunge l’altezza di 27
Km, con un diametro di 600 Km, di forma quasi perfettamente circolare. Sulla superficie
di Marte sono presenti fratture crostali dovute a locali rigonfiamenti ed espansioni del
suolo: sono le faglie, di cui ricordiamo la più importante, la Valles Marineris, un enorme
sistema di canyons lungo circa 5000 Km, largo 120 km e profondo 7 Km.
Marte possiede due satelliti, Phobos e Deimos, piccoli frammenti rocciosi (diametri medi
di 22 e 14 Km), più somiglianti ad asteroidi che a due lune. Le loro orbite si trovano sul
piano equatoriale, così vicine alla superficie che un ipotetico osservatore posto ai poli non
sarebbe in grado di vederli.
La cartina qui a fianco mostra dove
individuare Marte nel cielo di Dicembre.
Osservato con un binocolo non mostra
caratteristiche particolari, ma appare
come un piccolo disco rosso. Solo con
un buon telescopio è possibile osservare
le formazioni principali quali le calotte
polari, i deserti rossi e alcune aree più
scure.
Almanacco astronomico a cura di Roberto e Marina, A.V.D.A.
(Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica)
BUON NATALE E FELICE 2008 !!!