L2.mat, punto di formazione per Matematica e Fisica 1 Applicazione dell’Effetto Hall Problema Una lamina piana conduttrice di larghezza 20cm è percorsa da una corrente di intensità 0,25A allorché è immersa in un campo magnetico uniforme perpendicolare alla superficie della lamina avente intensità 0,24T. E’ noto che la differenza di potenziale generata per effetto Hall tra i bordi della lamina è 2,5·10-2V. Determinare il numero di elettroni per unità di lunghezza che determinano la corrente indicata. Risoluzione Indichiamo con: l la lunghezza della lamina conduttrice; d la larghezza della lamina; v B la velocità costante di deriva delle cariche all’interno del conduttore; l’intensità del capo magnetico; i l’intensità della corrente nella lamina. Indichiamo con t il tempo impiegato da ciascuna carica per attraversare la lunghezza della lamina. Poiché la velocità delle cariche è costante si ha l’uguaglianza l v t (p.1) Per definizione di corrente, l’intensità i di corrente che attraversa la lamina è data dal rapporto tra la quantità di carica q che fluisce nel conduttore e il tempo t impiegato dalle cariche per attraversalo, quindi i q t (p.2) Possiamo scrivere anche q i t i l v q i l v da cui (p.3) La (p.3) esprime la quantità di carica per unità di lunghezza del conduttore richiesta dal problema. Ricordiamo ora che sussiste la relazione VH EH d tra la differenza del potenziale di Hall tra i bordi della lamina, il campo elettrico creato dagli accumuli di carica ai bordi della lamina e la larghezza di questa; dunque EH VH d (p.4) Nel disegno V è la velocità di un elettrone, F la forza di Lorentz cui è sottoposto l’elettrone, il campo B è entrante nella pagina. La corrente nella lamina è diretta da destra sinistra della lamina, rappresentata dal rettangolo rosso chiaro. Il valore del potenziale sul bordo B è maggiore di quello sul bordo A. VB-VA=VH Le linee di forza del campo elettrico sono parallele tra loro ed orientate dal bordo della lamina dove vi è eccesso di carica positiva al bordo opposto. Nella figura riportata il campo magnetico è supposto entrante nel piano del foglio e le linee di forza del campo elettrico, non visualizzate, sono dirette verso l’alto. Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 1 L2.mat, punto di formazione per Matematica e Fisica 2 La velocità di deriva delle cariche nella lamina conduttrice è data dal rapporto tra l’intensità del campo elettrico e l’intensità del campo magnetico B, v EH B (p.5) Possiamo dunque riscrivere la (p.3) in forma diversa q i i B l v EH Infine, per la (p.4) si ha q i B d l VH (p.6) Sostituiamo nella (p.6) i valori noti delle grandezze. C C q i B 0, 25 A 0, 24T 0, 20m d 0, 0048 102 0, 48 2 m m l VH 2,5 10 V Ricordiamo a questo punto che a muoversi nei conduttori metallici sono gli elettroni e la carica dell’elettrone è e 1,60 1019 C , quindi 1C 1 1 1019 e 1019 e 6, 25 1018 e 1, 60 1, 60 Possiamo ricavare il numero di cariche in moto per unità di lunghezza nella lamina conduttrice. Risulta q C 6, 25 1018 e 18 e 0, 48 0, 48 3, 0 10 m l m m In ogni metro della lamina conduttrice indicata sono presenti circa 3,0·1018 elettroni in moto. Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 2