PROPANOLO

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Parere Istituto Superiore di Sanità
Determinazioni dei valori di concentrazione massima ammissibile per parametri
non compresi nel DM n. 471/99.
In relazione all’oggetto si evidenzia che a questo Istituto pervengono richieste di
definizione di valori limite di concentrazione per parametri non compresi nel DM n.
471/99 da tutte le Regioni italiane. Infatti ad oggi sono state definite da questo Istituto
concentrazioni limite per ulteriori circa 200 sostanze non comprese nel DM 471/99
stesso. Purtroppo la procedura per pervenire a definire una concentrazione limite è
piuttosto lunga e complessa, richiedendo una fase preliminare di consultazioni di
banche dati e documenti riportanti le caratteristiche tossicologiche e chimico-fisiche
delle sostanze da studiare ed una seconda fase di studio e valutazione della sostanza in
esame.
Pertanto quando si ravvisi che la richiesta di definizione di concentrazioni limite ha un
carattere d’urgenza, potrebbe essere utile, ove possibile, inviare detta richiesta
accompagnata già da una prima documentazione riportante il numero CAS, le
caratteristiche tossicologiche e chimiche e chimico-fisiche delle sostanze in esame. Ciò
al fine di velocizzare l’iter istruttorio da parte di questo Istituto.
Ciò premesso, per quanto riguarda la richiesta di cui in oggetto si osserva quanto di
seguito.
2 - PROPANOLO
Caratteristiche chimico-fisiche e ambientali:
Il 2-Propanolo in condizioni normali è volatile ed i vapori hanno una densità maggiore
dell’aria.
E’ miscibile in acqua.
Ha un coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua (Log Kow) pari a 0.05 – 0.34,
pertanto il 2- Propanolo non bioaccumula negli organismi acquatici.
Caratteristiche tossicologiche:
Tossicità acuta:
Il 2-Propanolo esibisce scarsa tossicità acuta per via orale, mentre per via inalatoria se
gli animali (ratto, topo) sono esposti ad alte concentrazioni di vapori, manifestano
irritazioni delle membrane mucose, atassia, prostrazione, depressione del SNC e morte.
Non è risultato irritante su cute integra o abrasa di coniglio, mentre è risultato irritante
per gli occhi/mucose.
Tossicità cronica:
La somministrazione a tre cani di una dose giornaliera di 1.3 g/kg p.c. di 2-Propanolo in
acqua potabile per 1 ora/giorno per 6 mesi non ha prodotto alterazioni patologiche
consistenti.
Effetti cancerogeni e mutageni:
La sostanza è risultata negativa ai test di mutagenesi.
In alcuni studi di cancerogenesi si sono riscontrati un aumento di tumori polmonari e
papillomi cutanei, anche se in molteplici altri studi non è stata evidenziata insorgenza di
tumori.
Si è dimostrato che la tossicità del 2-Propanolo viene amplificata dall’esposizione
contemporanea ad acetone.
Ecotossicità
La sostanza esibisce una certa tossicità verso gli organismi acquatici, ma soprattutto può
inibire la moltiplicazione cellulare di alghe, batteri e protozoi già a 100 mg/l.
Linee guida qualità ambientale:
L’OMS non ha stabilito linee guida per la qualità dell’aria e dell’acqua per tale
sostanza.
Classificazione e valutazioni disponibili nazionali e internazionali:
L’UE classifica il 2- Propanolo (dir. 67/548/CEE e successive modifiche ed
integrazioni) come “Infiammabile” e “Irritante per gli occhi”.
Lo IARC ha preso in considerazione la sostanza nel 1977 e nel 1987 e ha concluso che
vi è una evidenza inadeguata di cancerogenicità per l’uomo, mentre nel caso di
esposizione professionale in impianti di produzione della sostanza ad acidi forti vi è una
evidenza di cancerogenesi sufficiente. Pertanto lo IARC ha concluso inserendo il 2Propanolo sia nel Gruppo 3 (non cancerogeno per l’uomo) e sia nel Gruppo 1
(cancerogeno per l’uomo) nel caso della produzione del 2-Propanolo mediante processo
ad acidi forti.
La CCTN italiana, L’USEPA e la NTP non hanno preso in considerazione tale sostanza.
Proposta di concentrazione limite:
L’USEPA non ha definito per tale sostanza valori di screening.
Si evidenzia che la tossicità di tale sostanza è aumentata dalla contemporanea presenza
dell’acetone, che si presume nel sito in esame sia presente, stante la richiesta di
definizione di una concentrazione limite per i suoli e per le acque anche per tale
sostanza.
Per tale ragione, in via cautelativa, si propone di applicare un fattore di sicurezza pari a
1/10 rispetto alle concentrazioni limite proposte per le altre sostanze sopradescritte, in
quanto, pur essendo simile il comportamento ambientale e tossicologico, vi è un rischio
aggiuntivo per effetto “sinergico” con l’acetone.
Pertanto si propone:
Suolo ad uso residenziale/verde pubblico
Suolo ad uso industriale/commerciale
Acque sotterranee
0.5 mg/kg
5 mg/kg
5 g/l
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