A L`Aquila il festival degli Afterhours Afterhours

L’arte si fa valore
ALL’INTERNO
N°3
DIC2014
02. EDITORIALE
BENVENUTO CCNL
03. TARGHE TENCO:
I PREMIATI
05. “UN’ORA
DI MUSICA”
COMPIE 10 ANNI
09. ANNO DOC 2014:
BILANCI E AUGURI
10. LA MUSICA SUONA
LA PACE: IL CONCERTO
DEI 100
14. SOUNDREEF
UN’ALTERNATIVA
ALLA SIAE?
16 NU
PA OV
GI O!
NE
16. SPECIALE
DOC EDUCATIONAL
A L’Aquila il festival
degli Afterhours
L’evento e la collaborazione con il circuito
KeepOn raccontati da Manuel Agnelli
a pag. 6
EDITORIALE
02
Primo CCNL per
lavoratori dello
spettacolo in
cooperativa
C
on questo numero
natalizio, Doc Magazine si rinnova e cresce
di ben quattro pagine. La nuova foliazione è stata la ragionevole risposta al successo del
nostro bimestrale che, dopo
soli tre numeri, ha già bisogno
di più spazio per nuove storie
da raccontare, professioni da
descrivere, novità fiscali e previdenziali su cui ragionare.
A questo proposito, il 6 novembre 2014 è stato firmato a Roma tra i settori cultura di Cgil, Cisl, Uil e AGCI,
Confcooperative e Legacoop, il primo CCNL per lavoratori dello spettacolo in cooperativa. Una tappa storica per un settore produttivo straordinario ma spesso
abusato, un punto di inizio per il pieno riconoscimento
del valore economico e sociale del lavoro di artisti, tecnici e amministrativi dello spettacolo, finalmente uniti
insieme in un contratto organico valido in tutto il Paese,
che avrà forza di legge tra le parti e che porterà regole
certe nel mercato e nei rapporti di lavoro. Il contratto, infatti, stabilisce il carattere di professionalità del settore
e disciplina il lavoro intermittente, l’apprendistato, il
diritto alla sicurezza e integrità dei lavoratori, orari
e riposi in tournée, il lavoro a distanza, tabelle retributive da cui deriveranno tabelle minime di settore. Ma
la svolta vera consiste nell’aver finalmente definito professioni dello spettacolo per troppo tempo sconosciute,
come i tecnici e gli amministrativi. Senza di loro non ci
sarebbe musica, arte, teatro, danza. Il lavoro nello spettacolo non è un hobby, una malattia che passa con l’età: è
una professione svolta con impegno, studio, tecnologia
e passione, sopra e dietro al palco. Il CCNL costituisce un
punto fermo per ribadire che il vigore dell’arte e dello
spettacolo dipende dal benessere di artisti e tecnici in
quanto individui e in quanto collettività. Questo non è
che l’inizio di un cammino sulla strada della legalità e
sicurezza nello spettacolo, fortemente voluto dalle parti
sociali e dalle cooperative sane, unite per difendere la dignità e i diritti dei lavoratori che vogliono rimanere unici
nella loro professione ma non soli. Questo contratto è
dedicato a Francesco Pinna, Matteo Armellini, Luca
Dalla Libera e ai loro colleghi caduti sul lavoro. Ovunque essi siano ora.
INDICE
Editoriale
Benvenuto CCNL
02
Notizie dalle filiali
Nuova filiale di Milano
e prossime aperture
03
Soci
Targhe Tenco 2014: premiati
e finalisti Doc
03
Roberto Drovandi,
dagli Stadio alla discografia
Gianni Melis,
quando la tecnica si fa arte
04
05
05
In copertina
“Hai paura del buio?”
Il festival degli Afterhours
Parla Manuel Agnelli
06
Mondo Doc
A.D. (Anno Doc) 2014:
bilanci e auguri
09
Storia di un successo
ll concerto dei 100 ragazzi:
la musica suona la pace
10
Mondo Doc
Doc Servizi in E015,
la piattaforma EXPO per gli
eventi culturali
12
Flash Cultura
Cora e L’isola dei Pirati,
Rossi-Varesi Monti-Savoldelli
12
Terzo Grado a…
Valentina Viola, responsabile
filiale di Vicenza
13
Formazione e Sicurezza
Appalto illecito: cos’è e come
riconoscerlo
13
Previdenza e Fisco
Doppia imposizione: il problema del lavoro all’estero
14
14
10 anni di “Un’ora di musica”
Quartetto Maffei
Soundreef un’alternativa
alla SIAE?
CSF – Servizi Contabili e Fiscali
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Doc Educational
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Targhe Tenco
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er l’edizione 2014, l’assegnazione delle ambite Targhe Tenco
ai migliori dischi italiani d’autore ha coinvolto diversi artisti Doc,
sia tra i vincitori sia tra i finalisti. La
giuria, composta da oltre duecento critici musicali, ha premiato, tra i
nostri, Raiz e Fausto Mesolella per
Dago Red con la targa destinata a interpreti di canzoni non proprie.
Nella stessa categoria, tra i finalisti anche il bellissimo lavoro su
cover d’autore dal titolo Shaloma Locomotiva di Mirco Ma-
I PREMIATI
riani, conosciuto con il monicker Saluti da Saturno. Per la targa album
dell’anno sono arrivati in finale i
Massimo Volume con l’album Aspettando i Barbari, molto apprezzato lo
scorso anno dal pubblico indie e, con
Costellazioni, Le Luci della Centrale
Elettrica, nel cui organico figurano
la violoncellista Daniela Savoldi e il
chitarrista Andrea Faccioli (meglio noto come Cabeki per i
suoi lavori da solista). Nella stessa categoria (album
dell’anno) nominato anche
e i finalisti Doc
03
Venga il Regno dei Virginiana Miller, nella cui
formazione milita il bassista Daniele Catalucci.
La band ha vinto anche
la targa alla canzone
con Lettera Di San
Paolo
Agli
Operai.
Premiati Raiz e Fausto Mesolella, Mirco Mariani – Saluti da Saturno.
Massimo Volume e Le Luci della Centrale Elettrica, finalisti.
Targa alla canzone per i Virginiana Miller.
Da settembre ha aperto
i battenti la filiale Doc
di Milano. Di prossima
apertura anche nuovi
Doc Point in
Umbria, Molise,
Campania e Sicilia
L
’apertura di una filiale Doc a
Milano era richiesta da tempo
dall’ambiente artistico meneghino. E finalmente, in settembre,
abbiamo soddisfatto le attese. L’im-
Nuove filiali: Milano
minente avventura di Expo deve trovarci pronti alla gestione delle iniziative culturali e artistiche e dei relativi
allestimenti tecnici. Essere a Milano
è quindi strategico, per lo sviluppo
dell’attività e soprattutto per dare
sostegno e lavoro ai soci che saranno impegnati nella manifestazione
espositiva internazionale. La sede
della nuova filiale, in Piazza de Angeli
9 (uscita Metro Rossa), è utilizzata anche dalle vicine filiali di Novara e Bergamo, che riescono in questo modo a
incontrare in città anche i soci appar-
tenenti alle loro filiali residenti nelle
aree, rispettivamente, a ovest e a est
di Milano. Con Milano si completa
l’asse delle filiali del nord Italia, che
da Venezia arriva a Torino, passando
per Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, Milano e Novara. Per completare
il panorama, anticipiamo la prossima apertura di Doc Point in Umbria,
Molise, Campania e Sicilia ed, entro il
2019, anche in Basilicata, a Matera. La
prossima sfida sarà coprire anche la
Valle d’Aosta e la Calabria.
Dagli Stadio
alla canzone
d’autore, alla
produzione
discografica
Dieci anni
04
Foto by Casale Bauer
ROBERTO DROVANDI
G
li Stadio sono una delle
band più amate dagli
italiani. Le loro canzoni
accompagnano i nostri ricordi
da oltre trent’anni e quando
con la musica si crea un legame
affettivo così intenso, essa entra nelle nostre case e nei nostri
cuori, trasformando quei musicisti in amici di famiglia. Quando Roberto Drovandi entra
nella line-up degli Stadio ha
solo ventisei anni, è molto giovane ma ha dalla sua una notevole esperienza come session man
al fianco di artisti del calibro di
Lucio Dalla, Paolo Conte, Eugenio Finardi, Luca Carboni, Patty
Pravo e Bruno Lauzi, e di molte
stelle jazz-rock e fusion internazionali, da Vinnie Colaiuta a
Paolo Fresu, da Ray Mantilla ad
Eddie Martinez, per citarne solo
alcuni. Non è soltanto il suono
del basso Fender di Roberto a
fare di lui un grande musicista.
Sono tante le anime che convivono in lui: è autore (“Prima
Di Partire Per Un Lungo Viag-
gio”, scritta per Irene Grandi su
testo di Vasco Rossi e “Paura
Di Amare” di Eugenio Finardi,
sono solo alcuni esempi tra i
più conosciuti) e anche produttore. E forse questo è uno degli
aspetti più interessanti, perché
quando si parla di musicisti affermati c’è sempre quel raggio
di sacralità che li illumina, che li
rende icone cristallizzate. D’altro canto, fondare un’etichetta
indipendente per dar voce a validi artisti emergenti è una delle
più belle pulsioni che un amante della musica possa provare,
perché tende al futuro, costruisce carriere e può dare concretamente una mano all’interno
di un mercato discografico a
volte difficile da comprendere.
Questa sua inclinazione alla ricerca è comprovata dai progetti presenti nel roster della sua etichetta, la “Twins104 Records”,
dove si possono trovare ensemble percussivi e concertisti dalla
formazione accademica ma disposti a rileggere la tradizione.
Festeggia dieci anni la rassegna veronese,
www.quartettomaffei.com
nata da un’idea del Quartetto Maffei.
di “Un’ora
di musica”
Dieci i concerti fino a marzo 2015, da quest’anno
nella nuova sede del Circolo Ufficiali di Castel Vecchio a Verona.
S
i è inaugurata il 15 novembre 2014 con il jukebox musicale di Carlo Boccadoro la decima edizione di “Un’ora di
musica”, stagione di musica da camera nata da un’idea
del Quartetto Maffei, che da quest’anno si svolge al Circolo
Ufficiali di Castel Vecchio a Verona, lasciando la vecchia sede
del Teatro Nuovo. In cartellone dieci i concerti fino al 28 marzo
2015, con programmi di circa un’ora senza intervallo. I concerti si svolgono il sabato alle 17.30, una fascia oraria pomeridiana da tempo scoperta nel panorama musicale cittadino veronese. Il Quartetto Maffei, costituito da Marco Fasoli, Filippo
Neri, Giancarlo Bussola e Paola Gentilin, motore e principale interprete della rassegna, programma ad ampio respiro
strategie e percorsi musicali sfiziosi, come i concerti a tema:
nella scorsa edizione le composizioni cameristiche per archi
di Brahms, quest’anno la musica russa, da Borodin a Shostakovic. In dieci anni la rassegna si è ritagliata un pubblico sempre più affezionato, ospitando artisti di spessore quali Bruno
Canino, il Quartetto di Venezia, Alberto Nosè, Igor Roma, Olaf
J. Laneri, Edoardo Strabbioli, Giuliano Carmignola con la Venice Baroque Orchestra, Giovanni Radivo, Gian Antonio Viero,
per citarne solo alcuni. La rassegna ha ospitato anche compositori tra cui Taglietti, Di Pofi, Donnella, Galante, Boccadoro. Prossimo concerto il 13 dicembre 2014 con il Quartetto
Maffei, Luca Cacciatori (viola) e Federico Toffano (violoncello).
Da novembre in Italia con i Momix e da marzo 2015 in tournée con “Around”, nuovo progetto
dedicato alla break dance, con campioni del mondo di alcune discipline di genere .
Gianni Melis, quando la tecnica si fa arte
I
n Doc ufficialmente dal 2014, ma affezionato collaboratore della cooperativa da anni, Gianni Melis è un veterano del mondo “tecnico” dello spettacolo, quello che lavora dietro le quinte, ma senza il quale lo show non
potrebbe esistere. Direttore tecnico e light manager-designer per compagnie di livello internazionale come,
per citarne solo alcune, Momix Dance Company (USA), Evolution Dance Theater (ITA), M. Scelby della Columbia
Managements (USA), Waterwall Acrobatic Dance Factory (Europa), Carovana SMI (ITA), si occupa da molti anni di
consulenze artistiche per progetti scenografici, disegni luci e allestimenti di mostre, sfilate, eventi internazionali
con le più importanti società del settore. Formato alla Coop. Arte Laterale di Cagliari e associato alla filiale Doc
sarda, collabora stabilmente con Moses Pendleton dei già citati Momix, con il Festival Time in Jazz di Paolo Fresu,
del quale è direttore tecnico e light designer assieme ad Adriano Pisi, anche lui socio Doc. Lo staff del festival di
Berchidda, ormai all’80% Doc Servizi, è impegnato da quattro anni nel progetto “green”, ideato da Gianni Melis e
Cristian Buccioli, sound engineer e anche lui in Doc: un sistema che consente l’allestimento dei concerti esterni di
Time in Jazz interamente a energia solare. Da metà novembre Melis è in tournée in Europa con i Momix, che toccherà oltre all’Italia, anche Francia, Olanda e Spagna e proseguirà fino a giugno 2015. Sempre nel 2015, a marzo,
debutterà un importante progetto di Bananas (Zelig) dedicato alla multirazzialità, del quale Gianni Melis curerà
la direzione della fotografia. Si tratta di “Around”, spettacolo con la regia di Marco Silvestri (del duo comico Pali e
Dispari), dedicato alla break dance, con la partecipazione di breaker italiani e non, tra cui campioni del mondo di
varie discipline dell’ambito Brak.
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HAI PAURA
S
i è tenuto all’Aquila il 4 ottobre 2014 “Hai Paura del Buio?”, il festival gratuito ideato da Manuel Agnelli e dagli Afterhours, soci Doc. L’evento e la
collaborazione con KeepOn, il network che consorzia su scala nazionale i soggetti impegnati nella promozione della musica italiana indipendente,
raccontati da Manuel Agnelli.
Foto by Ilaria Magliocchetti Lombi
“Hai Paura del Buio?”, il secondo album in italiano degli
Afterhours è un’indiscussa pietra miliare nella storia
del rock indipendente nazionale. Questa affermazione
non si basa soltanto sulla memoria collettiva del pubblico rock e sul fatto che i brani dell’album sono entrati a far parte di un patrimonio generazionale. Se oggi
parliamo ancora di “Hai Paura Del Buio?” è perché la
domanda contenuta nel titolo dell’album è diventata
qualcosa di molto più grande: un evento, un concept,
una mobilitazione unica di pubblico e artisti, una – rara
di questi tempi – interazione tra le arti, ma soprattutto
una risposta, data lo scorso 4 ottobre a L’Aquila. Diecimila persone, dieci ore di musica, tre palchi, venti performance all’arena del SET Action Stage: questo è stato “Hai Paura del Buio?”, il festival ideato e diretto da
Manuel Agnelli, in esclusiva nazionale a L’Aquila, di-
DEL BUIO?
IL FESTIVAL
ventato, dopo la ferita ancora aperta del terremoto del 2009, luogo-simbolo di quel “buio”
che si può e si deve superare anche attraverso
l’arte e la cultura. L’iniziativa ha messo in campo tantissime energie positive e questo ci ha
incuriositi al punto di voler chiedere a qualcosa di più a Manuel Agnelli, che ci ha gentilmente risposto nonostante il momento particolare
per gli Afterhours (la fine della collaborazione
di Giorgio Ciccarelli e
Giorgio Prette con
la band).
Quello che avete realizzato a L’Aquila è stato bellissimo, di
grande impatto. Ma cosa può fare ancora l’arte se la politica continua a glissare e latitare o, peggio, strumentalizzare?
Continuare a denunciare, muovere forze, esprimere un dissenso, acquisire più spazio mediatico può davvero contribuire a muovere le coscienze?
Sicuramente può contribuire a livello di informazione. C’è un lavoro molto lungo da fare perché negli ultimi trent’anni c’è stata
una destrutturazione dell’informazione che ha portato le persone a perdere la capacità d’analisi nei confronti delle notizie. Sicuramente internet ha portato tanti vantaggi ma ha creato anche
un’illusione di democrazia orizzontale che ha contribuito molto a
questo deterioramento. Bisogna quindi ricostruire la capacità di
analisi delle persone. I musicisti e gli artisti nel loro piccolo possono contribuire a un’informazione quanto più libera possibile e,
nello stesso tempo, stimolare il pensiero delle persone. Di più non
possiamo fare.
A L’Aquila sono convenuti Antonio Rezza e Piero Pelù, i Bachi da Pietra, Diodato, Ghemon (soci Doc) e lo scrittore Paolo Giordano. Ma nella versione dell’album Reloaded del
2014 leggiamo una pletora di nomi non solo italiani, come
Mark Lanegan e Greg Dulli, Joan As Policewoman fino a
personaggi storici come Robert Wyatt e Damo Suzuki. Al di
là della stima e dell’amicizia, come fai a coinvolgere sempre tanti artisti nelle tue iniziative?
Con molti dei nomi citati c’è sicuramente amicizia ma con altri,
ad esempio Joan As Policewoman, non ci conoscevamo per niente. Voglio pensare di aver raggiunto in questi anni un minimo di
credibilità rispetto ai progetti che faccio: credo che le persone che
ruotino intorno a questi artisti poi ne parlino bene e gli consiglino di collaborare. A questi artisti piacciono le cose che facciamo,
quindi ci riconoscono. Un discorso è venire a suonare a un festival
a proporre le proprie cose e in qualche modo sposare anche una
causa, altro è partecipare a un disco e cantare/rifare cose di altri.
Mi piace anche pensare che possa essere un gesto di rispetto e di
grande complicità, e questa è una delle soddisfazioni più grandi
che ho avuto per quel che riguarda la mia vita professionale. Se c’è
un contatto diretto fra artisti si possono bypassare quelle strutture
che mettono i bastoni fra le ruote. In altri casi, invece, si può operare con agenzie molto lungimiranti, aperte e dinamiche, nelle quali
gli stessi manager favoriscono le collaborazioni.
Come nasce la collaborazione con il Circuito KeepOn?
L’idea di portare “Hai paura del buio?” a L’Aquila nasce proprio da
KeepOn che ha trovato i contatti e ha imbastito le prime relazioni. Poi il festival è andato avanti grazie a una squadra di persone
07
Foto by Ilaria Magliocchetti Lombi
08
molto ampia: dai ragazzi che lavoravano sul posto al Comune. KeepOn ha dato esempio di grande dinamismo nell’individuare situazioni e luoghi
adatti per organizzare festival e grandi spettacoli.
La battaglia che vogliamo combattere nel prossimo futuro è quella di portare la cultura alla gente
nei quartieri, non fare sempre e solo grandi eventi
che muoiono nel momento in cui finiscono. Sebbene come Afterhours andiamo avanti in maniera
completamente indipendente, questa partnership
potrà rinascere ancora e dare vita a nuovi progetti: noi siamo disponibili a collaborare con tutte le
strutture che dimostrano energia e voglia di fare
le cose.
COSA FACrea
“Hai Paura Del Buio?” è una bellissima domanda perché carica di infinite valenze simboliche. Le risposte possono essere anche
molto diverse tra loro. Tu hai paura del buio?
O, per estensione, di cosa hai paura?
In questo momento storico, a volte ho paura della
mancanza di lucidità delle persone e della capacità di analisi, più in generale della superficialità.
Sono molto scoraggiato dal fatto che ogni volta
che il progresso mette a disposizione dei mezzi
fantastici, noi li sprechiamo per tirare fuori la nostra parte peggiore. Stiamo sprecando un sacco
di tempo e un sacco di mezzi. Ecco le cose che mi
fanno più paura di tutte.
KeepOn è sostenuto Touborg.
COS’É
KeepOn 100%LIVE è un circuito nazionale che mira a diffondere una nuova cultura musicale
italiana fondata sul concerto dal
vivo, massima espressione di musica originale. Si rivolge a tutti gli operatori del settore
musicale (musicisti, appassionati di musica, festival,
radio, fotografi, videomaker e agenzie di booking).
un circuito consolidato per
dare visibilità nazionale a tutte le realtà live locali e
maggiore importanza ai direttori artistici dei live club
e dei festival, punti di riferimento per tutti i musicisti.
Fa emergere la musica italiana di qualità, premiando
e gratificando puramente il merito, evitando i giochi
di potere e di convenienza che spesso inquinano le
classifiche.
KeepOn dà anche un appoggio concreto alla promozione e alle economie della musica live, sostenendo
materialmente le realtà che aderiscono al circuito
con una pubblicità capillare e congiunta attraverso
convenzioni e sponsorizzazioni per sostenere le attività locali che si dedicano alla musica live originale.
A.D. (Anno Doc) 2014
Si chiude un anno importante per la nostra cooperativa:
tante iniziative, nuovi progetti e tanti nuovi soci
09
Con dicembre si entra in un
clima di feste e auguri. Anche il giornale, con
il suo restyling, si fa portatore di buoni sentimenti e bei
propositi. É anche il momento dei bilanci e di pensare a come sarà
il 2015 in Doc. Facendo l’inventario di quanto è stato fatto nel 2014, ci siamo resi conto di quanto la nostra cooperativa abbia messo in campo e di come
sia sempre più di un sistema, piuttosto che una semplice impresa.
Abbiamo provato a riassumere quello che è accaduto nell’anno che si sta concludendo.
Innanzitutto il nuovo sito, frutto di un complesso lavoro di analisi che consente di descrivere,
in poche schermate chiare ed efficaci, tutto il mondo e i servizi Doc. Poi l’iscrizione al Mercato
Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), grazie al quale riusciamo a intercettare bandi
e incarichi degli Enti Pubblici, creando così nuove opportunità di lavoro per i nostri soci. L’acquisizione
100% delle quote Freecom, l’etichetta discografica che, insieme al progetto QBL (Quibaseluna), offre
una nutrita serie di servizi per gli artisti soci (shop on line, edizione, distribuzione, stampa cd). Attraverso
Freecom gestiamo l’Agenzia di pubblicità, volta a raccogliere fondi per le attività culturali e di spettacolo
in Italia. A settembre è nata Doc Educational, una nuova cooperativa sociale che consente agli insegnanti e
ai formatori di muoversi con una struttura adeguata e in esenzione IVA. Tra Doc Servizi, Freecom e Doc Educational si costituisce Doc.net, un contratto di rete di imprese che consente alle tre società del gruppo di collaborare e scambiare servizi in maniera flessibile e trasparente. Negli ultimi mesi dell’anno si è costituito SCF, il
Centro Servizi Contabili e Fiscali che si occupa di consulenza amministrativa e gestione contabile fiscale ai
soci e non. Abbiamo iniziato, all’interno del progetto DOC LAB, a gestire direttamente il Teatro Vivaldi di Jesolo, affidato ad alcuni nostri soci in loco con la supervisione della filiale di Venezia, e contemporaneamente
abbiamo vinto l’appalto per la gestione tecnica del Teatro Sociale di Rovigo. Rinnovando il contratto con
le filiali e i point, inoltre, abbiamo raggiunto le 20 unità e avviato i primi collaboratori commerciali,
dando così la possibilità ai soci di mettere a frutto la propria esperienza e i propri contatti per creare
e gestire una rete di soci Doc. Abbiamo conseguito l’abilitazione per attività di Green Marketing,
raggiunto la soglia dei 4100 soci e contiamo di chiudere l’esercizio con un fatturato di circa 28
milioni di euro. Last but not the least, il Doc Magazine che state leggendo, nato per raccontare
ai soci il loro mondo e la nostra cooperativa. Costante è l’impegno di tutti affinché la nostra
cooperativa continui a essere al passo con i bisogni e i reali problemi dei soci. Doc
ringrazia tutti i collaboratori che a ogni livello si impegnano in tutta Italia con
grande competenza e passione per aiutare e sostenere i soci, ai quali va un
ringraziamento speciale perché, credendo nei servizi e nei valori
della cooperativa, affidano a Doc con fiducia la gestione
della loro attività professionale.
A tutti buone feste e un felice 2015.
SERVIZI
CONTABILI
FISCALI
Il Concerto
dei 100 Ragazzi
a Belgrado
10
A
detta della stampa e del
pubblico del Teatro Kolarc
di Belgrado che ha applaudito per diciassette minuti
di fila, il concerto dell’Orchestra
dei 100 Ragazzi che il 30 agosto
scorso ha aperto la stagione sinfonica di una delle più prestigiose sale da concerto dell’est europeo, è stato un trionfo. Giovani
musicisti non ancora diplomati,
provenienti da scuole di musica
italiane, slovene, serbe e macedoni, si sono esibiti insieme in un
concerto multiculturale sul tema
“Per l’Europa del futuro”. A rappresentare l’Italia c’era la Scuola
di Musica del Garda, una delle
scuole della rete Doc Academy,
sponsor del progetto, e il suo direttore (e socio Doc) Alberto Cavoli. Ogni anno, dal 2009, dopo
aver abbozzato il programma nei
rispettivi paesi d’origine, i giovani musicisti si riuniscono per provare insieme e – in poco più di
quattro giorni – preparare il concerto. Il risultato è ogni volta un
mix di energia, passione, vitalità,
un’onda travolgente che colpisce
e stupisce l’ascoltatore. Ancor più
la musica suona
A rappresentare l’Italia
la Scuola di Musica del Garda del circuito
Doc Academy, sponsor del progetto.
se si considerano le fondamentali differenze tra i ragazzi che non
riguardano solo la lingua (ne parlano quattro diverse), ma anche
il contesto sociale, economico e
culturale da cui provengono.
Proprio per questo, lo scopo del
progetto è utilizzare la musica
come collante, come linguaggio
universale che metta in secondo
piano le diversità ed esalti i punti
di contatto attraverso un progetto condiviso. Anche il programma musicale è stato studiato tenendo conto delle diverse radici
culturali dei paesi partecipanti.
Ecco perché musiche di Beethoven, Vivaldi e Bach nella prima
parte del concerto sono state
affiancate a due brani di musica
slovena, e la seconda parte si è
aperta con la prima esecuzione
mondiale di un brano appositamente scritto per l’Orchestra
dei 100 Ragazzi: “Elda” di Vlady
Bianchini, giovane compositore
che insegna pianoforte e musica
d’insieme alla Scuola di Musica
del Garda. In coda al concerto,
musiche per film, da Schindler’s
List (con il primo violino della
Filarmonica di Belgrado, Goran
Uzelac), alla passione malinconica di Morricone e del suo Nuovo
Cinema Paradiso. Un finale esplosivo con un velocissimo Libertango di Astor Piazzolla ha sancito il
trionfo finale con standing ovation del pubblico, seguita dai bis
“Pirati dei Caraibi” e “Va Pensiero”,
in omaggio all’Istituto Italiano di
Cultura e all’Ambasciatore Italiano
Giuseppe Manzo, che ha partecipato alla serata insieme alle massime autorità del Paese.
Maestro Cavoli, c’è differenza (e
se sì, quale) tra dirigere un’orchestra di professionisti e un’orchestra giovanile?
Guidare un’orchestra come questa è come condurre un giovane
puledro. C’è un’energia vitale straordinaria che esalta la musica ed
emoziona immediatamente il pubblico. I ragazzi scalpitano in attesa
dei concerti. In queste settimane si
sono tenuti in contatto con i loro
colleghi degli altri paesi attraverso internet, ma il desiderio di riabbracciarsi e di suonare insieme li
riempie di un entusiasmo davvero
contagioso che pervade anche il
team di dodici adulti che li
assiste. Senz’altro questa
atmosfera è più rara tra i
la pace
professionisti.
Quest’anno il Concerto dei 100
Ragazzi ha avuto il sostegno prestigiosissimo dell’Istituto Italiano
di Cultura di Belgrado che, responsabile per l’intera area dei Balcani
fino ai paesi arabi, lo ha presentato come un evento di grande
rilievo nell’anniversario dei 100
anni dallo scoppio della prima
guerra mondiale. “Cento anni fa i
bisnonni di questi ragazzi si battevano su fronti opposti – ha commentato la direttrice dell’Istituto,
la dottoressa Sira Miori, nel suo
discorso di apertura – Oggi questi ragazzi sono qui a dimostrare
che un nuovo mondo è possibile,
che una nuova Europa è possibile.” Il progetto del Concerto dei
100 Ragazzi è nato cinque anni fa
grazie all’associazione culturale
Gaia Eventi di Milano,
che ha poi coinvolto
la Scuola di Musi-
ca del Garda nelle ultime due
edizioni. Questa “italianità” così
innovativa, creativa e aperta è
stata enfatizzata nel discorso di
apertura dalla dottoressa Miori. Un messaggio forte, quindi,
di pace, di bellezza e di vitalità
che agli ottocento spettatori è arrivato amplificato dalla
musica. Il Concerto dei 100
Ragazzi si è replicato l’8 e il 9
novembre 2014 al Teatro della
Filarmonica di Ljubljana e al
salone dei Festival di Bled in
Slovenia con un tutto esaurito
annunciato già giorni prima.
Il concerto si replicherà in primavera in Austria, per poi approdare ad agosto sul Lago di
Garda che ospiterà l’edizione
2015 del concerto, insieme alle
celebrazioni legate a Expo. Con
l’edizione gardesana altri Paesi faranno il loro ingresso nel
progetto del Concerto dei 100
Ragazzi: hanno già dato la loro
adesione Austria e Germania, e
sono avviati i contatti con Spagna, Norvegia, Svizzera e Repubblica Ceca.
Per seguire il progetto dell’orchestra, bandiera internazionale
per Doc e per i suoi valori: www.theconcertof100.org,
e su Facebook www.facebook.com/theconcertof100,
dove i ragazzi scrivono nelle rispettive lingue di origine.
I filmati dei concerti sono sul canale YouTube dell’Orchestra:
www.youtube.com/user/theconcertof100
11
doc servizi in
12
Anche Doc Servizi nella
piattaforma digitale di Expo 2015
per favorire l’incontro tra domanda
e offerta servizi artistici e culturali
E
015 – Digital Ecosystem sarà la piattaforma attraverso la quale gli utenti dell’EXPO avranno accesso a informazioni su beni e servizi forniti dalle imprese: ospiti
e cittadini avranno così l’intera esposizione a portata di palmare. E015 è un ambiente digitale di cooperazione aperto,
non discriminatorio e concorrenziale, per lo sviluppo di servizi integrati tramite la rete internet e rappresenta un’importante opportunità per lo sviluppo del territorio. Nata da una
collaborazione tra la società Expo 2015 SpA e Confindustria,
CCIAA di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione
del Commercio, l’iniziativa, sviluppata dalla società CEFRIEL,
sarà attiva non solo nel quadriennio di preparazione e di
svolgimento dell’esposizione universale, ma anche negli anni
successivi. “E015 – Digital Ecosystem” mette a disposizione
di tutti gli operatori economici che intendono partecipare
all’iniziativa gli standard tecnologici, le linee guida, i processi, le regole e gli elementi infrastrutturali abilitanti per favorire l’interoperabilità dei servizi ICT e la realizzazione di applicazioni informatiche (multicanale e multidispositivo e/o
siti web) che offrono funzionalità integrate agli utenti finali.
Collegandosi al link http://e015.infoblutraffic.com sarà possibile vedere in tempo reale tutte le attività artistiche durante
l’EXPO, con particolare evidenza per i soci Doc Servizi (indicati
in rosso). Attraverso l’incrocio dei dati inseriti nel calendario
condiviso, Doc aumenterà la visibilità dei propri soci mettendo
in rete tutte le loro attività, visibili e accessibili per chiunque.
www.e015.expo2015.org
FLASH CULTURA
Tiziano Rossi,
Veronica Varesi Monti,
Martina Savoldelli
Cora e L’isola
dei Pirati
EdiGiò, Le Tartarughe, 2014
L’idea di Cora e
L’isola dei Pirati
nasce dall’omonimo spettacolo
di teatro ragazzi
della compagnia
In Scena Veritas
di Pavia. I nostri
soci Tiziano Rossi
e Veronica Varesi
Monti ne sono
rispettivamente
regista
scenografo e curatrice
dell’adattamento teatrale. Grazie alle illustrazioni di Martina Savoldelli, lo spettacolo è diventato
un libro che è uscito a fine ottobre 2014
per la collana “Le Tartarughe” dell’editore
EdiGiò. La storia vede protagonista Cora,
unica figlia femmina dei Gutiérrez, pirati
spagnoli. La piccola e coraggiosa Cora
partirà alla ricerca del forziere del mago
Esquilibrio, rubato dal perfido Capitano
Ramirez, ammiraglio in capo della flotta
spagnola. Esquilibrio è un mago potente
che vive sull’isola di Vernavola. All’interno della sua boteguita ci sono pozioni
per il coraggio, filtri d’amore, rimedi per
il mal di mare e contro la perdita dei capelli, ma le pozioni più rare, potenti e
pericolose sono custodite in un grande
e prezioso forziere, rubato dal perfido
Capitano Ramirez, per diventare l’uomo più potente del mondo. Esquilibrio
è disposto a regalare la propria isola a
chiunque lo aiuti a recuperare il forziere.
Cora, che ha un sogno nel cassetto, per
realizzare il quale ha bisogno proprio di
un’isola, imbarca una scombinata ciurma di piratesse sulla sua piccola feluca
e salpa all’inseguimento di Ramirez. Qui
ha inizio l’avventura! Chiunque abbia
un coraggio da pirata chiuda gli occhi,
immagini di sentire le onde del mare, il
rumore del vento che spinge le vele e
cominci a viaggiare.
TERZO GRADO a...
13
Valentina Viola
responsabile filiale Vicenza
Il tratto principale del tuo carattere? Credo di essere una persona molto paziente. Il tuo principale difetto? Mi piace avere
tutto sotto controllo! Ciò che ami di più nel tuo lavoro? Fare squadra e risolvere problemi. La qualità che preferisci in un
artista? L’essere visionario, la capacità di rischiare. Musicisti preferiti? Freddy Mercury, Strokes, Franz Ferdinand. L’ultimo
libro che hai letto? “Revolutionary Road” di Yates. La città in cui vorresti vivere? Gent, in Belgio. Il luogo più bello in cui hai
lavorato? Berlino. Il tuo sogno nel cassetto? Vivere in un Paese nel quale la cultura non sia considerata un lusso che ci si
può permettere o meno. Il dono di natura che vorresti avere? L’ubiquità. Stato attuale del tuo animo? Zen. Sei in Doc da?
Maggio 2013. Il tuo motto? Audentes fortuna iuvat!
APPALTO ILLECITO
cos’è e come riconoscerlo
Essere formati significa essere pronti ad affrontare correttamente la propria professione. Essere formati sulla sicurezza significa affrontare la propria professione senza rischi per la propria salute.
L
’attività che Doc Servizi svolge con i propri soci nella maggior parte dei casi riguarda la fornitura di servizi artistici e tecnici in regime di appalto. L’appalto
è il contratto con il quale un soggetto (appaltatore) si impegna a svolgere
un’opera o un servizio su incarico di un cliente (committente o appaltante),
in cambio di un corrispettivo in denaro, con “organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio d’impresa” (art. 1655 del Codice
Civile). I servizi dati in appalto devono riguardare attività specifiche e
specialistiche e non l’attività tipica e ordinaria svolta dai dipendenti del
committente. Interpretando in modo scorretto questa disposizione, si
può incappare nel reato di appalto illecito, sanzionabile penalmente,
che si verifica quando l’appaltatore fornisce soltanto personale che
lavora alle dipendenze e sotto la direzione dell’impresa appaltante,
“mascherando di fatto il vero datore di lavoro. Gli indici con i quali gli
ispettori accertano l’appalto illecito sono dati dal fatto che i lavoratori:
- non devono essere impiegati in lavori diversi da quelli appaltati;
- non devono fare lo stesso lavoro dei dipendenti del committente;
- non devono sostituire per nessuna ragione i dipendenti del
committente;
- non prendono ordini da soggetti diversi dal responsabile
dell’appaltatore;
- non sono soggetti al potere di controllo del committente;
- non possono essere allontanati dal committente, né sanzionati;
- non sono a disposizione del committente quando non lavorano;
- non usufruiscono di vitto e alloggio forniti dal committente.
Lavoro
all’estero
14
il problema
della doppia
imposizione
Soundreef
UN’ALTERNATIVA
ALLA
SIAE?
La proposta Doc per risolvere
il problema della doppia
imposizione fiscale all’estero
per gli artisti italiani
L
e convenzioni contro le doppie imposizioni
tra Italia e Stati esteri (UE ed Extra) recitano
all’art. 17, che i lavoratori Artisti e sportivi, in
deroga alla norma generale, sono assoggettati a tassazione nello stato estero in cui percepiscono il compenso, sia che sia percepito direttamente o mediante
altri soggetti. Ne consegue che all’estero agli artisti
soci e dipendenti di Doc, il cliente straniero sia costretto ad applicare alla fonte una ritenuta fiscale
sul valore della prestazione che, sommandosi alle
trattenute e contributi italiani, rende le formazioni
artistiche meno competitive per eccesso di oneri
fiscali. Doc potrebbe recuperare le imposte trattenute all’estero dall’IRES (Imposta sui Redditi delle
Società) che è tenuta a versare sui redditi prodotti
in Italia. Tuttavia, non realizzando sufficienti utili
(dato che il fatturato viene girato ai soci che lo hanno generato), il valore di IRES da versare non consente il recupero delle trattenute straniere. Per ovviare a questo problema che limita di fatto le attività
artistiche all’estero, si dovrebbe integrare il testo
delle convenzioni internazionali con la frase “tale
comma non riguarda gli artisti inquadrati con rapporti di lavoro dipendente”. Tuttavia, trattandosi di
accordi internazionali fissi e concordati, tali modifiche non saranno facilmente realizzabili a breve.
L’unica strada che Doc vede percorribile e che conta di intraprendere a partire dal 2015 è di aprire direttamente “stabili organizzazioni” (vere e proprie
filiali) negli stati dell’UE dove maggiormente sono
richiesti i servizi artistici dei nostri soci, partendo
da Spagna e Svizzera.
Niente più monopolio
SIAE per i diritti d’autore.
Con Soundreef diritti flessibili, iscrizione gratuita e
senza canoni annuali.
T
ecnicamente si tratta di una collecting
society inglese, che sviluppa servizi alternativi a SIAE. Si chiama Soundreef e
opera dal 2011 con licenze attive in oltre 13
Paesi del mondo. In Italia, Soundreef serve le
radio di oltre 3000 punti vendita appartenenti a catene di esercizi commerciali tra cui Auchan, Cisalfa e Leroy Merlin. Migliaia di autori,
editori ed etichette, residenti in oltre 30 nazioni nel mondo, hanno registrato su Soundreef
oltre 170.000 brani. L’ultimo servizio nato nel
maggio 2014, Soundreef live, permette agli
autori e agli editori di gestire direttamente le
royalty derivanti dai concerti e concertini. Con
la decisione Cisac 2008 e la direttiva di febbraio 2014, l’Unione Europea ha liberalizzato il
mercato permettendo ad autori e utilizzatori
di scegliere la collecting society europea più
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SERVIZI
CONTABILI
FISCALI
Lo studio di gestione contabilità e fisco Doc,
a disposizione di chiunque necessiti
di supporto amministrativo.
Per i soci il servizio è in regime di convenzione.
adatta alle proprie esigenze. Nel caso degli
autori questo vale anche solo per alcune tipologie di diritti, limitando quindi il mandato
con SIAE solamente al diritto di pubblica esecuzione, ovvero quello derivante dai concerti.
Con Soundreef Live i vantaggi economici sono
tangibili: i guadagni sono disponibili online
dopo soli 7 giorni dal concerto e le royalty
vengono liquidate al massimo entro 90 giorni.
Il pagamento avviene su base rigorosamente
analitica: ciò che viene suonato, viene pagato. Nessun calderone o divisione per forfait. Il
borderò è digitale e senza possibilità di errori
di trascrizione. Soundreef offre un’alternativa
reale nella gestione delle royalty provenienti
dai concerti: si può essere un autore registrato SIAE ma assegnare le pubbliche esecuzioni a Soundreef Live, gestendo i propri diritti
in maniera flessibile. Gli autori hanno così la
possibilità di assegnare i propri diritti a più
collecting society, dando fiducia a differenti
società specializzate in specifici settori delle
royalty. L’iscrizione a Soundreef è completamente gratuita e senza canoni annuali.
(Staff Soundreef )
Doc Servizi, come è noto, è un sistema: di persone, di
attività, di servizi e di opportunità, che aiuta i lavoratori
dello spettacolo, dell’arte e della cultura a operare nella
legalità e in sicurezza. Un sistema nato per trasmettere
conoscenza e fare luce sulle problematiche del settore,
consentendo di trasformare in valore le professionalità
e le competenze dei soci. Per districarsi nel complicato mondo delle questioni contabili e fiscali è nato SCF
– Servizi Contabili e Fiscali, lo studio professionale
all’interno del quale professionisti ed esperti contabili
curano la gestione fiscale di chiunque ne faccia richiesta
con particolare specializzazione nel settore dello spettacolo, dell’associazionismo e del mondo cooperativo.
Attraverso operatori specializzati e professionisti iscritti ai relativi ordini, SCF offre:
- gestione contabilità per professionisti e imprese
di ogni settore, con particolare competenza per le
imprese e professioni dello spettacolo, cultura, cooperazione e associazioni no-profit;
- consulenze per realizzare progetti d’impresa: studio di fattibilità e accompagnamento allo start-up;
- consulenza per costituzione e gestione associazioni no profit;
- denunce fiscali: Mod. 730, Unico e 770, ICI, Irap,
Studi di settore;
- particolari sconti nella gestione contabile e fiscale
per i soci che contemporaneamente all’attività in
Doc devono gestire una attività con Partita IVA.
Un gestionale apposito gestirà, in un’area riservata e
dedicata ai singoli clienti, i passaggi e le consegne dei
documenti tra cliente e Studio, evitando inutili perdite
di tempo e permettendo di vedere in tempo reale lo
stato dei lavori.
SCF Servizi Contabili e Fiscali può gestire la contabilità anche dei soci con partita IVA, trovando di volta in
volta il giusto equilibrio tra la gestione in cooperativa
e l’attività professionale autonoma, ottimizzando costi
e benefici.
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Arte e cultura:
novità per gli educatori
È nata Doc Educational, la cooperativa sociale voluta da Doc Servizi e
dedicata esclusivamente all’attività educativa didattica in ogni settore
È
nata. È nuova. Si chiama DOC EDUCATIONAL
SOCIETÁ COOPERATIVA SOCIALE ed è un’organizzazione focalizzata sul variegato mondo
dell’insegnamento, con speciale attenzione alle attività di forte impatto sociale. La nuova cooperativa,
il cui direttivo è costituito da Alessandro Sbrogiò
(Presidente), Gigi Tagliapietra (Vice Presidente), Francesca Annechini, Giancarlo Bussola e Alberto Cavoli
(consiglieri), nasce come costola di Doc Servizi Soc.
Coop. che, con i suoi 4.100 soci tra musicisti, tecnici,
dj, attori, presentatori di cinema, teatro e circo, coristi
lirici, assistenti di produzione, ballerini, tour manager,
organizzatori, insegnanti e 20 Doc Point sul territorio
nazionale, è da 25 anni una delle maggiori cooperative per lo spettacolo in Italia. Il numero di soci Doc
impegnati in attività educative in campo artistico, soprattutto nelle scuole di musica e danza, è cresciuto
in modo pressoché costante nell’ultimo triennio, fatturando 2.300.000 Euro nel 2013, pari a circa il 10%
del fatturato complessivo della cooperativa. Su tale
base, si è pensato di creare una struttura dedicata al
mondo dell’educazione, con l’obiettivo di creare e gestire servizi educativi, sociali e terapeutici per l’orientamento, il sostegno e la crescita di tutte le fasce della
popolazione, con un’attenzione particolare a minori
e soggetti in situazioni di disagio sociale (disabili, disoccupati, tossicodipendenti, ludo patici, anziani, detenuti). I campi di intervento riguardano le principali
arti, a partire dalla musica, usata come strumento di
crescita in periodo prenatale (corsi di ascolto per le
gestanti), neonatale (musica in culla) e infantile (corsi
di propedeutica). Sono attivati anche corsi di educazione musicale e laboratori teatrali per adulti con fina-
lità riabilitative e terapeutiche. Doc Edu si occupa di
gestione e direzione di scuole private, collaborazione
con enti pubblici tramite bandi e MEPA, interventi
sia nelle scuole pubbliche e private, sia a domicilio
(personalizzati) a favore di utenti diversamente abili.
Aderiscono alla cooperativa anche professionisti delle discipline di educazione psicofisica, quali psicomotricità, yoga, tecnica Alexander, metodo Feldenkrais,
pilates. In un mese dalla sua nascita Doc Edu ha già
raggiunto i 180 soci. La nuova struttura, grazie anche
alla sua particolare natura giuridica, offre notevoli
vantaggi in termini contrattuali e fiscali sia ai committenti (scuole private, pubbliche, associazioni culturali,
palestre, ecc.), sia agli allievi fruitori e agli insegnanti,
a partire dall’esenzione Iva per le attività di chiara natura sociale.
Nel dettaglio, Doc Educational garantisce:
- esenzione IVA per le prestazioni educative sia per
maggiorenni, sia per minorenni;
- esperienza specifica nella normativa fiscale e
contributiva per gli insegnanti;
- consulenza alle scuole per sviluppo e gestione
d’impresa;
- iscrizione al MEPA per partecipare a bandi e
concorsi pubblici.
Doc Edu intende diventare il punto di riferimento del
settore grazie a due elementi propri dello “stile Doc”:
la passione e la determinazione nel creare valore per
i soci.
Per maggiori informazioni: www.doceducational.it