Estratto

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CONFERENZA 25 MARZO
Dall’impero americano all’impero cinese?
L’impatto della crescita economica dell’Asia Orientale sul sistema di relazioni
internazionali
Relatore: Pietro Masina
Sintesi a cura di: dott.ssa Simona Grano
Vi sono al mondo più scuole di pensiero che studiano la storia e i suoi cicli.
Due sono le principali correnti di pensiero prese in considerazione dal Prof. Masina nel seminario di
oggi.
La prima si rifà alla WORLD SYSTEM ANALYSIS che pensa che la storia si ripeta ciclicamente e
che, in questo momento, il mondo sia in una fase di declino della potenza egemone dell’epoca: gli
U.S.A.
La seconda, si rifà alla tesi di Susan Strange secondo cui gli Stati Uniti non sono mai stati così forti
come adesso e possono essere paragonati all’Impero romano che si è sempre riadattato superando
per vari secoli le crisi, senza per questo disgregarsi.
Il maggior esponente della WORLD SYSTEM ANALYSIS è Immanuel Wallerstein che sostiene
che il mondo abbia un’economia-mondo capitalista con le seguenti caratteristiche:
- espansiva (perché si è estesa dall’Occidente al resto del mondo)
- storicamente determinata
- con una struttura a carattere ciclico (cicli secolari) ed importanti differenze fra ogni ciclo
EGEMONIA:
- Ogni ciclo è dominato da una potenza che regola il sistema. Un sistema infatti, ha bisogno di
regole per poter mantenere un certo ordine altrimenti vi sarebbe il caos. Proprio per questo motivo,
dato che uno stato è molto meno disposto di un individuo a cedere sovranità, ci vuole una potenza
egemone che convinca gli altri stati.
LA POTENZA EGEMONE E’ PIU’ EFFICIENTE
-nella produzione (agricoltura e industria)
-nel commercio internazionale
-nella finanza
La funzione egemonica declina con la perdita di competitività in questi 3 settori, nello stesso ordine
in cui è stata acquisita.
Vi sono alcuni storici che riflettono sul periodo di sconvolgimenti che stiamo attraversando e
concludono che tutto dipende dalla perdita di egemonia degli U.S.A. che non sono più in grado di
prevenire le guerre.
TRE CASI DI EGEMONIA
-Province Unite (1620-1672)
-Regno Unito (1815-1873)
-Stati Uniti (1945-1967)
CARATTERISTICHE COMUNI AI CICLI:
-modalità di ascesa e declino nella sfera economica della potenza egemone
-ideologia dell’egemone (liberista solo nel momento di massimo potere)
-natura della proiezione militare globale della potenza egemone che è inizialmente navale/aerea ma
poi sostiene anche un costoso esercito di terra.
Un altro esponente e studioso della World System Analysis è l’italiano Giovanni Arrighi
Secondo Arrighi la storia può essere suddivisa in 4 cicli:
-secolo genovese-spagnolo (metà XV- tardo XVII sec.)
-secolo olandese (inizio XVIII - tardo XVIII sec.)
-secolo britannico (tardo XVIII- XX sec.)
-secolo americano (inizio XX- ? sec.)
OGNI SECOLO E’ CARATTERIZZATO DA:
-una fase di accumulazione – il nuovo centro cresce in un contesto dominato dal vecchio centro
egemone
-una fase di crescita economica - sviluppo di nuove forze produttive
-una fase in cui la finanza domina sulle forze produttive- le classi dominanti vivono un miracolo ma
il vecchio centro declina
Noi ora siamo in una fase simile a quella precedente alla prima guerra mondiale. Forse, si chiedono
alcuni studiosi, la prossima potenza dominante sarà la Cina?
Susan Strange e il potere degli Stati Uniti
La tesi a questa antitetica è quella sostenuta dalla studiosa Susan Strange che dice che gli Stati
Uniti non sono affatto in declino
L’instabilità internazionale (politica e finanziaria) è il risultato di errori nelle politiche statunitensi
ma non di un loro declino.
Il potere strutturale degli USA è casomai aumentato attraverso il controllo delle strutture della:
-sicurezza
-finanza
-produzione
-conoscenza
L’export USA è in declino come frazione dell’export mondiale ma ciò non è importante. Quello che
conta davvero, è che gli Stati Uniti continuano ad investire molto più degli altri paesi nella ricerca e
questo li porta a mantenere la leadership sul resto del mondo. Questa spesa rappresenta per gli
U.S.A. un costo ma anche un modo per continuare a dominare il resto del mondo con la superiorità
tecnologica.
Visto che i dati presentati da entrambe queste correnti sono contrastanti, si può provare ad
analizzarli per tirare una sommaria conclusione.
-
Gli Stati Uniti hanno un grande deficit commerciale e una voragine nel debito estero sostenuto
da Giappone e Cina.
La Cina invece, compra bot U.S.A. ed ha un forte surplus commerciale ed enormi riserve di
valuta straniera
La Cina è inoltre il più grande produttore di acciaio e cemento ed il più grande mercato di
aeroplani e telefonini (cosa che aiuta molto l’industria aeronautica americana che vende molto
in Cina)
Si può concludere che vi è consenso sul fatto che la Cina nei prossimi dieci anni crescerà
enormemente fino a superare l’economia degli Stati Uniti. Attorno al 2040, probabilmente, il
sorpasso sarà avvenuto.
Il problema per gli U.S.A. è come fermare il processo di superamento della Cina. Ad esempio,
costringendola a spendere enormemente per gli armamenti e in misura minore per la crescita
economica del paese. La verità è che questi accorgimenti potranno ritardare la crescita della Cina di
qualche decennio, tutt’al più ma non certo arrestare un processo che è già in corso.
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