Lezione 6_slides

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Politica dell’economia globale
a.a. 2016-2017
Marco Di Giulio
Le cause dell’apertura dei mercati
internazionali
Tesi
sintesi
Stato-Centrica
Ruolo e preferenze della potenza egemone
Liberale
A causa/per merito delle Istituzioni
interazionali
Marxista
Funzione degli interessi del capitalismo
finanziario
La teoria della stabilità egemonica: ipotesi e
critiche
• I realisti sostengono che l’interdipendenza non è nell’interesse di
tutti gli stati e che può addirittura portare al conflitto
• Come mai allora l’interdipendenza è cresciuta negli ultimi due secoli?
• Risposta realista è nella teoria della stabilità egemonica
La teoria della stabilità egemonica in breve:
• Teoria della stabilità egemonica (Kindleberg 1973, Gilpin 1987):
• una potenza egemone, cioè dominante sia in campo economico sia
militare è necessaria per la creazione e lo sviluppo di un economia di
mercato liberale su scala mondiale
• in assenza di una potenza egemone è impossibile far rispettare in tutto
il mondo le regole liberali
• teoria mercantilista, ma in parte liberale
La Stabilità egemonica: alcune considerazioni teoriche
Secondo Gilpin 1981:
“un sistema economico non emerge spontaneamente dall’azione di una mano
invisibile e in assenza di un esercizio del potere. Piuttosto, ogni sistema
economico si basa su un particolare ordine politico, e la sua natura non può
essere compresa escludendo la politica”
Perché l’esistenza di uno stato egemone è indispensabile per creare
e consolidare un economia liberale su scala mondiale?
• per la natura dei beni che esso
fornisce
• Economia liberale mondiale = bene
pubblico
Escludibile
Non escludibile
Rivale
Beni privati
(Cibo, vestiti,
auto, case)
Beni comuni
Riserve ittiche,
accesso a
strade, canali
etc…
Non rivale
Beni di ‘Club’
Pay tv; Freccia
Club
Beni pubblici
Regole; esercito
• non rivale
• non escludibile
• free riding
occorre una potenza dominante per
fornirlo, e per sanzionare i
comportamenti di free riding!
I cicli egemonici
1. Ascesa dell’egemone
2. Stabilità egemonia
3. Declino dell’egemone
1. Ascesa dell’egemone
- In questa prima fase i differenziali nella crescita economica (favoriti dalla
concentrazione delle innovazioni tecnologiche) fanno si che un’economia
cresca più che le altre
- In questo modo uno stato è in grado di accumulare una quota significativa
delle risorse globali
- E in questo modo è in grado di imporre un proprio ordine politico e
economico sul sistema internazionale
- …stabilisce la sua egemonia sugli altri stati
Focus: Egemonia e legittimità (i)
Per comprendere come siano possibili le egemonie e perché esse non vengono
controbilanciate si deve introdurre il concetto di autorità  cioè di potere ritenuto legittimo
“In una relazione di autorità, A vuole che B segua, e B volontariamente acconsente. Come per
ogni potere, A vuole che B faccia qualcosa che non farebbe altrimenti, ma B lo fa perché il
comando di A è inteso come obbligatorio e legittimo” (Lake 2006, 24)
Le fonti di autorità nel SI non sono solo quelle di tipo giuridico formale, ma sono molteplici e
vanno dall’ideologia alla religione fino alla ‘pratica’  cioè quello scambio tra ‘beni pubblici’
(come sicurezza e benessere) e fedeltà che si verifica quando uno stato leader garantisce un
determinato ordine (e i valori sottostanti)
I tipi di egemonia: tra impero e leadership (ii)
Due prime varianti di egemonia sono:
Leadership benevolente >> è esclusivamente il leader che fornisce il bene collettivo
della sicurezza e dell’implementazione dei regimi internazionali, lasciando gli altri
stati liberi dell’onere di contribuire
Leadership coercitiva >> egemone utilizza il proprio differenziale di potere per
imporre la partecipazione all’ordine economico e ai regimi che lo sostanziano e
costringe gli altri stati a condividere il costo del bene collettivo assicurato attraverso
una tassazione de facto
I tipi di egemonia: tra impero e influenza (iii)
Egemonia NON è sinonimo di impero: si pone come concetto intermedio fra
influenza (potere persuasivo) e impero (potere coercitivo)
Influenza
Egemonia
Impero
Doyle (1986) suggerisce “il controllo di entrambe le politiche estera e interna
caratterizza l’impero, mentre il controllo della politica estera, l’egemonia”
Es. Relazioni USA-Italia anni ‘50-‘90: Egemonia o Impero?
I tipi di egemonia: tra impero ed equilibrio (iv)
Aron (1962) individua la ‘pace dell’egemonia’ come tipo intermedio tra la ‘pace
dell’equilibrio’ e la ‘pace dell’impero’
Pace
d’equilibrio
Pace
dell’egemonia
Pace
dell’impero
Nota: Pace egemonica e pace di equilibrio possono anche convivere nella stessa
epoca a livelli diversi del sistema (come ad esempio durante la Guerra Fredda)
2. Stabilità egemonica
In questa fase l’ordine mondiale sarà pacifico e conservatore > l’egemone
impedisce l’emergere di sfide alla propria posizione
L’economia internazionale tenderà a essere liberale perché:
- la chiara gerarchia consente agli stati di concentrarsi solo vantaggi
assoluti (perché non hanno un problema di sicurezza!)
- l’egemone vorrà imporre un’economia a propria misura (poiché ha
l’economia più forte è interessato a sviluppare l’interdipendenza!)
3. Il declino dell’egemone (i)
In questa fase
dell’egemone :
vari
processi
spingono
all’inevitabile
declino
• Diffusione delle conoscenze tecnologiche
• L’accumulo dei costi per mantenere l’ordine internazionale
• tendenza delle economia più ricche ad aumentare le spese per consumi e
ridistribuzione a scapito degli investimenti
• La maggiore facilità delle economia arrivate successivamente
3. Il declino dell’egemone (ii)
Diminuisce il divario fra egemone e sfidanti  incertezza sulla gerarchia e
delegittimazione dell’ordine costituito  aumenta il livello di
conflittualità
L’egemone può reagire in vari modi:
-Scatenando preventivamente una guerra
- Prendere atto della nuova situazione senza reagire
- Cercando il sostegno di alleati
Ma alla fine ogni egemonia è destinata alla crisi!
La Stabilità egemonica: ipotesi empiriche
Le principali ipotesi che emergono da questa prospettiva sono:
1. I periodi di espansione economica a livello internazionale dovrebbero coincidere
con una distribuzione asimmetrica delle risorse e con la chiara presenza di un
egemone
2. Una distribuzione meno asimmetrica delle risorse e la mancanza di un chiaro
egemone >> periodo di contrazione commercio internazionale
A prima vista sembra esserci questo legame: Es. UK/Usa
…ma guardando con più attenzione…
La Stabilità egemonica: i limiti empirici
Le ipotesi della stabilità egemonica sono troppo semplicistiche
Non è sufficiente la semplice distribuzione asimmetrica delle risorse
Es. fra le due guerre mondiali economia Usa aveva una proporzione di risorse
maggiore di quella UK di inizio XX secolo, o di quella Usa successiva
…serve anche la precisa volontà dell’Egemone!
La Stabilità egemonica: alcune considerazioni teoriche
Oltre alle asimmetria di potere e alle dimensioni dell’economia servono elementi più
“qualitativi”:
- Egemone deve essere un economia di mercato
- Deve essere interessato a un’economia aperta per ragioni politiche o ideologiche interne
Inoltre: la presenza di un egemone non sembra neanche una condizione necessaria
La teoria sottovaluta il ruolo della cooperazione internazionale per il mantenimento di
un’economia aperta! >> ruolo istituzioni (vedi tab. ‘declino’ Usa >> aumento interdip.)
II tesi contestata: necessità paese egemone per
economia liberale mondiale
• la potenza egemone serve all’inizio, ma dopo le istituzioni che ha
creato si sostengono da sole
• non c’è solo egemone, c’è lo sforzo cooperativo anche di altri
stati (potenze minori)
Is the American Century over? (Nye, 2015)
Si
No
Cina è già una potenza militare rilevante. Economia in crescita,
supererà USA in breve tempo.
Potere economico globale USA è comunque solido (81%
del commercio estero mondiale in $; 46% delle top 500
multinazionali è americano).
L’Europa è già più ricca ed ha un considerevole dotazione di
conoscenze tecnologiche avanzate (cyber-defence) e soft-power
L’Europa non è una potenza politico-militare unita;
problemi di carattere demografico.
La Russia ha sufficienti dotazioni militari per costituire una
minaccia credibile
La Russia è un paese economicamente in declino (7%
export high-tech, USA: 28%); Istituzioni corrotte
Il Brasile è una grande economia emergente ed un player
energetico rilevante
Bassa produttività; Istituzioni corrotte; Pochi investimenti
in Ricerca e Sviluppo.
Gli USA diventeranno un esportatore netto di gas (Shale
gas)
USA rischiano isolamento
Un’alleanza fra gli sfidanti contro gli USA è molto
improbabile
USA hanno istituzioni politiche disfunzionali e sempre più
corrotte
Problemi sociali (violenza etc)  riduzione soft power
Istituzioni politiche contano ‘relativamente’ poco e sono
comunque migliorabili.
Problemi sociali sono anche frutto di una società dinamica
 immigrazione, anche ‘di qualità’
Is the American Century over? (II)
• Multipolarismo / Unipolarismo sempre meno utili a descrivere
presente e soprattutto gli scenari futuri
• «Power diffusion»  gli stati sempre meno capaci di controllare flussi
di informazioni, risorse finanziarie etc
• Nuovo scenario è pensabile come un «three-dimensional chess
game»
• 1. Potere militare  rimarrà a lungo unipolare (USA)
• 2. Potere economico  verso un nuovo multipolarismo
• 3. relazioni transnazionali non statali  non riconducibili ad uno schema,
strategie specifiche
• Cyber-defense, climate change, terrorism, financial technologies
• USA sono comunque meglio equipaggiati per far fronte a queste sfide.
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